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Al volo


The Duke
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  • 2 mesi dopo...

Se posso intromettermi, secondo me sono bei libri ma non credo siano quello che stai cercando. Sono entrambi lenti ed introspettivi. Soprattutto Cecità per via dello stile di Saramago molto particolare.

 

Secondo me tu potresti apprezzare L'Accademia dei Sogni di Gibson che è tra i miei libri preferiti pur non essendo un gran libro in assoluto. 

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22 ore fa, absolute dice:

 Sono entrambi lenti ed introspettivi. Soprattutto Cecità per via dello stile di Saramago molto particolare.

 

Considerazione che condivido su Saramago in generale, eppure secondo me "Cecità" se ne discosta in parte.

Periodi più brevi, più fatti e meno pensieri alla deriva rispetto a "L'uomo duplicato" per esempio.

Cecità per me è un libro che andrebbe letto.

 

@The Duke puoi leggere l'incipit QUI.

 

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una curiosità per gente che legge, ma a voi Hermann Hesse piace?? Ho letto Siddharta perché dice che andava letto e adesso ho iniziato Narciso e Boccadoro perché me l'hanno regalato, solo che in entrambi i casi trovo un tipo di scrittura che non riesco a farmi piacere, sicuramente sarà anche colpa della traduzione ma non so fino a che punto.

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Hesse affronta tematiche molto interessanti. Siddharta probabilmente è il più famoso perché è un romanzo di formazione e viene spesso consigliato in ambito scolastico. Lo stesso vale per Narciso e Boccadoro. A me sono piaciuti entrambi, forse il secondo più del primo. Io ho letto poco altro, ma sono sicuro che anche  Coyote consiglierebbe Il, Giuoco delle Perle di Vetro, che sicuramente è molto più completo dei due citati precedentemente. Il problema principale secondo me è che è tedesco e già l'adattamento è difficile per questo, figuriamoci se si parla di un autore che ha uno stile molto particolare e affronta argomenti piuttosto introspettivi dove alcune descrizioni risultano particolarmente arzigogolate. Comunque capisco se non piace, ma magari a volte il problema può essere anche il traduttore.

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Dopo aver sentito dire che un giudizio su Delitto e Castigo sarebbe potuto cambiare in base al gradimento del suo finale (neanche fosse un thriller di Dan Brown) non dovrei più stupirmi di sentire certi giudizi lapidari sui classici della letteratura. Però mi sembra sempre ingiusto esprimersi superficialmente su certi autori, almeno in letteratura. Per molti anche Manzoni è "una palla", ma sfido chiunque a dire che i Promessi Sposi non è uno dei romanzi cardine della letteratura italiana. A me ad esempio non piace Hemingway, ma non mi sognerei mai di reputarlo uno scrittore mediocre.

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Secondo me Hesse è eccezionale. Ho letto, oltre a vari racconti, Siddharta, Demian e il Lupo della steppa. Tutti e tre straordinariamente emozionanti e commoventi. Ognuno mi ha letteralmente distrutto. Ne leggerò altri prima o poi, ma ho paura dell'effetto che mi faranno.

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Il 22/7/2016 at 20:35, absolute dice:

Dopo aver sentito dire che un giudizio su Delitto e Castigo sarebbe potuto cambiare in base al gradimento del suo finale (neanche fosse un thriller di Dan Brown) non dovrei più stupirmi di sentire certi giudizi lapidari sui classici della letteratura. Però mi sembra sempre ingiusto esprimersi superficialmente su certi autori, almeno in letteratura. Per molti anche Manzoni è "una palla", ma sfido chiunque a dire che i Promessi Sposi non è uno dei romanzi cardine della letteratura italiana. A me ad esempio non piace Hemingway, ma non mi sognerei mai di reputarlo uno scrittore mediocre.

 

Va bè ma uno può reputarlo una palla pur non reputandolo uno scrittore mediocre. 

 

Su Hesse, in particolare: ho letto Siddartha a 15 anni (e ricordo che mi piacque, ma son passati 20 anni..) ed Il lupo della steppa una decina d'anni fa. Francamente mi aveva "toccato" personalmente, ma non ricordo granchè della scrittura e dello stile, probabilmente non l'ho trovato memorabile. 

 

Modificato da darkshout
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"Una palla", secondo me è una descrizione che non andrebbe mai usata in certi contesti. La settimana scorsa ho visto Otto e Mezzo al cinema, non l'avevo mai visto e sono intenzionato a rivederlo perché non credo di aver colto ogni dettaglio e nel complesso non mi ha esaltato come pensavo avrebbe dovuto, ma non mi sogno di dire che è stato "una palla" perché devo ancora metabolizzarlo. Per curiosità poi ho cercato qualche recensione online e ho trovato gente che lo definiva: noioso, il peggior film mai visto, un film inutile, uno spreco di tempo etc. Gente che magari si entusiasma per il film sui Transformers. Evidentemente il fatto che venga considerato un capolavoro del cinema mondiale è un chiaro segno di delirio di massa e solo io sono il fesso che prima di esprimersi in merito ritiene che forse gli è sfuggito qualcosa.

Il mio commento è un po' uno sfogo verso l'abitudine degli ultimi anni in cui chiunque si sente autorizzato ad esprimere giudizi assoluti basandosi esclusivamente sui propri gusti personali. Problema, purtroppo, accentuato dall'era di internet in cui la gente sente quasi l'obbligo morale di esprimersi su qualunque cosa e poi litiga con tutti quelli che la pensano diversamente perché solo lui è il detentore della verità assoluta.

 

Adesso, so bene che i commenti qui in questa discussione non rientrano nella categoria, ovviamente chiunque ha il diritto di trovare Hesse (come anche Dante, Manzoni o Dan Brown) noioso o comunque non di suo gradimento. Mi sono solo permesso di scrivere quel commento un po' per provocazione e con la speranza che magari qualcuno avrebbe ritrattato perché arrivare su foruml e leggere commenti di persone che comunque reputo molto intelligenti agli stessi livelli di chi critica tutto con molta superficialità, onestamente mi dispiace. Poi ovviamente ho esagerato, ma era appunto un po' una provocazione. Anche se è vero che qui su foruml ho dovuto leggere che Delitto e Castigo non era niente di che, ma che se il finale fosse stato bello allora avrebbe cambiato giudizio sul romanzo. Roba di mesi fa ma che ancora mi lascia affranto a ripensarci.

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io di solito non sono uno che ha giudizi "estremi" e prima di esprimermi valuto bene il prodotto e il contesto in cui lo sto collocando, ho fatto l'esempio di Hesse (ma come anche Salinger) che letto a 15 anni non ha la stessa valenza di quando si legge per la prima volta a 40 e questo purtroppo mi fa considerare il prodotto "mediocre".

Comunque avendo letto le prime cento pagine di Narciso e Boccadoro capisco perché questo libro se letto in età adolescenziale possa essere considerato un capolavoro, per adesso mi lascia indifferente.

Sul discorso cinema non mi esprimo perché lì il giudizio è ancora più soggettivo.

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Capisco lo sfogo e la provocazione Abso. 

Però attenzione a non cadere nella trappola opposta. 

1 ora fa, absolute dice:

 Evidentemente il fatto che venga considerato un capolavoro del cinema mondiale è un chiaro segno di delirio di massa e solo io sono il fesso che prima di esprimersi in merito ritiene che forse gli è sfuggito qualcosa.

 

Non è detto che qualcosa che sia considerato un capolavoro effettivamente debba per forza piacere o essere un capolavoro. O avere per forza la voglia e il tempo per approfondire quel testo\film\album in particolare. A volte (e anche io non ne sono \ sono stato immune) ci si fa condizionare anche dal fatto che qualcosa venga considerato universalmente "bello" o "capolavoro".

 

 

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Sì, ma qui si torna al discorso che avevo provato ad affrontare nella discussione "moda del momento", è istintivo lasciarsi influenzare dai giudizi esterni. E in alcuni casi è vero che molte opere sono sopravvalute (ma anche sottovalutate) per questo motivo. Solo che, appunto, io ho visto Otto e Mezzo e non credo di averne colto l'essenza, sospetto che mi è venuto anche per il fatto che viene reputato universalmente un capolavoro. Prima di esprimermi in merito preferisco approfondire e fino ad allora reputo più saggio starmi zitto anziché andare in giro a scriverne recensioni negative o superficiali. Hesse a me piace e ritengo che sia uno scrittore valido al di là dei miei gusti, leggere giudizi negativi e neanche argomentati ("è una palla") mi dispiace perché ho sempre reputato questo forum pieno di persone (anche con cui interagisco poco, tipo te) con cui mi confronto volentieri e di cui ho un'alta considerazione delle loro opinioni. Per questo ho lanciato la provocazione (collegandomi al discorso Delitto e Castigo che ancora non dimentico, dopo mesi) per auspicare un più proficuo scambio di opinioni, rispetto a "è una palla".

Detto ciò mi pare che siamo già abbondantemente OT. Ribadisco solo che per me Herman Hesse è un autore che può benissimo essere consigliato in questa discussione, io ho letto quattro suoi romanzi e qualche mese fa ho riascoltato una versione ridotta in formato audiolibro de Il Giuoco delle Perle di Vetro (su consiglio indiretto di Coyote che lo aveva citato ad un raduno). Romanzo molto più profondo e articolato di Siddharta, che è il suo più famoso, e secondo me adatto ad essere consigliato qui su "al volo". Tutto qui.

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ok abs ha già scritto che siamo OT, però io di solito leggo e non parlo, ma qua devo assolutamente intervenire per dire che sono d'accordo con abs.

Non si può liquidare gente del calibro di Hesse con "è una palla". Ovviamente ognuno ha i suoi gusti e un autore può non piacere a tutti, ma è proprio il modo di approcciarsi che è superficiale secondo me.

E' una palla posso dirlo per l'ultimo libro della Jojo Moyes, ma con autori di un certo calibro, davvero non c'è altro da dire?

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22 minuti fa, Lucky dice:

ok abs ha già scritto che siamo OT, però io di solito leggo e non parlo, ma qua devo assolutamente intervenire per dire che sono d'accordo con abs.

Non si può liquidare gente del calibro di Hesse con "è una palla". Ovviamente ognuno ha i suoi gusti e un autore può non piacere a tutti, ma è proprio il modo di approcciarsi che è superficiale secondo me.

E' una palla posso dirlo per l'ultimo libro della Jojo Moyes, ma con autori di un certo calibro, davvero non c'è altro da dire?

 

io ho argomentato, non avete letto e vi siete fermati alla palla?

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