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Qui c'è solo l'Inter e Antonio Conte grazie per il lavoro che hai fatto... Spiaze


Ronnie Rava
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Un gol e un altro rigore regalati, direi che per Miranda è giunto il momento di andare a svernare in brasile... Come dico sempre, il turnover nei difensori centrali non serve a un cazzo.

 

Comunque grande vittoria contro una Spal mostruosa come corsa e nervi... Ci sono un paio di giocatori che meriterebbero un esame antidoping molto approfondito.

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1 ora fa, Toremoon dice:

Il terzino croato si deve dare una calmata sulle trattenute in area: un arbitro e un Var più attenti ne avrebbero viste un paio. 

 

Secondo me le hanno viste e valutate giustamente come non sufficienti a giustificare un fallo, visto che il calcio non è la pallavolo.

Però concordo che si deve dare una regolata, perchè noi non siamo la Juve e se becchiamo un arbitro e un Var più stronzi ce li possono fischiare eccome.

Inoltre l'ho visto un po' disinvolto anche con le braccia dentro l'area... un paio di volte ha fatto interventi con le braccia molto larghe, per fortuna senza colpire il pallone.

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Tra l'altro a proposito di "non siamo la Juve", domenica Higuain ha protestato per un fallo su un difensore (che in effetti pareva inesistente ma non ho visto replay), due parole e TAAAAC cartellino giallo. E' il secondo quest'anno. Stessa cosa che succedeva l'anno scorso con Bonucci (addirittura espulso un volta <3 ).

 

Che bella la serie A.

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Il 9/10/2018 at 15:26, Inglo dice:

Stessa cosa che succedeva l'anno scorso con Bonucci (addirittura espulso un volta <3 ).

 

Che bella la serie A.

 

Il solito pagliaccio...ma nemmeno per sbaglio riesci a dirne una giusta? :D 

 

DpDAdFPWwAAVuz0-2.jpg

 

La media cartellini a stagione di Bonucci è:
– 4 al Bari, 5 al Milan, 7,5 alla Juve (52 in 7 stagioni).

Riportiamola sui minuti giocati:
Milan: 3.085 minuti giocati, 5 cartellini: 1 ogni 617 minuti
Juve: 20.222 minuti giocati, 52 cartellini: 1 ogni 389 minuti

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Piero Ausilio, ds dell'Inter, è stato intervistato da Sky Sport in occasione dell’evento di presentazione del libro "Medico del calcio" di Piero Volpi, responsabile medico dell’Inter, presso la Humanitas University di Rozzano:

SUL CARATTERE  - "Carattere? Sicuramente, ma secondo me c’è anche qualcosa di più. Con il carattere si possono fare cose buone, ma per farle importanti ci vuole la qualità e penso che l’Inter in queste ultime giornate l’ha dimostrata. Non si vince solo con la determinazione, ma ce l’abbiamo e ce la teniamo stretta, cercando di migliorare sempre“.

SU BROZOVIC, D’AMBROSIO E VRSALJKO - "Sono rimasti qui a lavorare, per Sime abbiamo avuto una buona collaborazione con la Croazia. Essere rimasto ad Appiano gli permetterà di tornare in condizione. Brozovic, sta recuperando, mentre D’Ambrosio ha un’infiammazione al ginocchio ma non è nulla di grave e contiamo che sia a disposizione di Spalletti già per il derby"

SUL DERBY - "L’Inter è consapevole del lavoro impostato, l’obiettivo della passata stagione era di rientrare in Champions e l’abbiamo fatto. Se il Milan ha consapevolezza, figuriamoci noi. Ci stiamo giocando al massimo tutte le competizioni. La squadra delle ultime settimane è la base per costruire una formazione ancora più forte. Abbiamo 6-7 nuovi giocatori, era anche normale iniziare con qualche difficoltà. Ora stiamo migliorando e mostrando la qualità della rosa, vogliamo fare sempre meglio a iniziare dal derby".

SU KEITA - "Tutti possono migliorare, non è un discorso di singoli. C’è stato il Mondiale, ci vuole tempo per ritrovare la condizione. Lui è arrivato negli ultimi giorni di mercato e non stava nemmeno benissimo. Sono convinto che si rivelerà un ottimo acquisto, perché ha qualità ed è un giocatore duttile. L’abbiamo studiata con l’allenatore perché ci può dare molto".

SUL RINNOVO DI ICARDI - "Regalo a Spalletti in caso di qualificazione in Champions? Il mister non ha bisogno di regali, abbiamo prolungato per altri 3 anni e non è escluso che si possa andare anche più in là perché stiamo bene. Per quanto riguarda Icardi, da parte nostra c’è la voglia di adeguare e rinnovare il contratto, dall’altra parte c’è collaborazione. Avendo tre anni di contratto è possibile che le cose si facciano in qualche giorno come in qualche mese".

SULLA RISPOSTA PER PAQUETA’ AL MILAN – "Siamo in fase di scouting come sempre. Se si potrà migliorare la squadra nel 2019 ci faremo trovare pronti, la proprietà è molto sensibile e disponibile in tal senso".

SU BROZOVIC - "Il rinnovo di Brozovic è quasi del tutto definito"

SU MODRIC - "Modric a gennaio è impossibile, guardiamo anche il mercato dei parametri zero e sappiamo dove cercare, ma la cosa più importante per il prossimo mercato sarà la qualità"

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5 ore fa, Anomander Rake dice:

 

Il solito pagliaccio...ma nemmeno per sbaglio riesci a dirne una giusta? :D 

 

DpDAdFPWwAAVuz0-2.jpg

 

La media cartellini a stagione di Bonucci è:
– 4 al Bari, 5 al Milan, 7,5 alla Juve (52 in 7 stagioni).

Riportiamola sui minuti giocati:
Milan: 3.085 minuti giocati, 5 cartellini: 1 ogni 617 minuti
Juve: 20.222 minuti giocati, 52 cartellini: 1 ogni 389 minuti

 

Pagliaccio dillo a tuo figlio.

 

L'espulsione di Bonucci in Milan-Genoa l'hai tagliata di proposito o avete problemi a contare anche in questo caso voi gobbi?

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Ragazzi, lui è un troll e lo conosciamo (potrebbe anche uscire da sotto le gonne della maestra però, sarebbe meno ridicolo) ma voi "normali" sapete benissimo che non era mia intenzione offendere suo figlio, ci mancherebbe, lo invitavo soltanto ad offendere qualcuno diverso da me se proprio deve (e non so sei ha fratelli).

 

Tra l'altro nessuno stava parlando con lui e ha pensato bene di esordire con un insulto.

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1 ora fa, Inglo dice:

Ragazzi, lui è un troll e lo conosciamo (potrebbe anche uscire da sotto le gonne della maestra però, sarebbe meno ridicolo) ma voi "normali" sapete benissimo che non era mia intenzione offendere suo figlio, ci mancherebbe, lo invitavo soltanto ad offendere qualcuno diverso da me se proprio deve (e non so sei ha fratelli).

 

Tra l'altro nessuno stava parlando con lui e ha pensato bene di esordire con un insulto.

 

Sì ma dì tua sorella, tua nonna, tua zia.

Figlio sembra proprio mirato ed eccessivo.

imho

 

 

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In campo come nella vita, Radja Nainggolan non è un personaggio banale. Quando parla, lo fa senza peli sulla lingua, come nell'intervista alla Gazzetta dello Sport in cui si sofferma sul derby, sull'addio alla Roma e sulla rivalità con la Juventus: "Sono un trascinatore per natura, specialmente nelle difficoltà. È quando non vinci che devi dare l'esempio al compagno, dargli un tackle e un motivo in più per crederci".

SUL DERBY - "Vivo questa vigilia in maniera serena, è un mio pregio preparare tutte le partite allo stesso modo. Ma sono curioso di scoprire il mio primo derby di Milano, sono le sfide che mi piacciono, sai già cosa ti stai giocando.Qui qualche tifoso mi ferma: 'Oh, mi raccomando domenica'. Però è tutto più tranquillo. A Roma c'erano compagni romani che mi caricavano di continuo. E se perdevi, te lo ricordavano pure due mesi dopo... Ora Spalletti mi ripete di continuo che le due gare con il Milan valgono un campionato a parte. E sono sicuro che allo stadio il boato sarà impressionante. Le sei vittorie ci hanno dato autostima. L'Inter vale tanto, ma deve ancora migliorare. In cosa? Nel soffrire meno per vincere. La sofferenza è bella, vittorie come quella con la Spal sono pesanti. Ma ogni tanto un successo largo ci vuole. Inter meglio del Milan? Noi abbiamo tanti giocatori di livello più alto. Però ho visto il Milan delle ultime partite e mi sono fatto l'idea di una squadra forte forte, che ci farà sudare. Higuain vs Icardi? Il Pipita gira di più per il campo e con i compagni. Ma io mi tengo Mauro, uno che se ha mezza palla in area fa gol, vive per quello. A un mio amico ho detto questo: se perdo i due derby e a fine stagione io vado in Champions e il Milan finisce quinto, a me va bene lo stesso. Chi toglierei al Milan? Bonaventura. Sa fare la differenza, è tecnico, intelligente. Gattuso? Ci ho giocato contro, col Cagliari. Ha vinto tutto col Milan, mi sarebbe piaciuto affrontarlo con una squadra forte come l'Inter di oggi".

SU SPALLETTI - "So cosa vuole da me. Ho pagato l’infortunio, ma sto arrivando al massimo, manca poco. Cosa gli dico se mi mette in panchina? Va bene mister, non c'è problema... (ride, ndr). Che dire, io gare così di solito non le salto. Le notti insieme a Trigoria? Un giorno mi prese da parte e mi disse: 'Qui c'è da cambiare qualcosa. Ti voglio proteggere, ora dormi 4-5 giorni nel centro sportivo'. E io: 'Va bene, accetto'. Arrivai in ritiro e lui era presente. Rimasi colpito, mi fece piacere: aveva rinunciato al suo tempo libero per stare con me. Lui sa come prendermi. Sì, ho i miei lati negativi, faccio ragionamenti particolari dovuti al mio passato. Ma mi piace vivere sempre al massimo. Come mi convinse a giocare trequartista? Non mi parlò mai di trequartista. Mi disse: 'Tu sarai il centrocampista aggiunto'. Aveva paura che se mi avesse definito trequartista, io avrei smesso di rientrare". 

PREMIER E VITA PRIVATA - "Le faccio un esempio: dopo la partita l'adrenalina è a mille, impossibile dormire. E allora, piuttosto che stare a casa davanti alla tv fino alle 5, perché non posso uscire con gli amici? Mi rilasso molto di più, tanto a casa non dormirei comunque. Le foto con Corona? Era una serata tranquilla, lui era lì, che dovevo fare? No, non mi ha dato fastidio la storia. La Premier? Ho avuto la possibilità di andarci, a 28-29 anni. Ma avrei dovuto cambiare cultura, ho fatto sempre le mie scelte in base alla qualità della vita".

SULLA ROMA - "È finita non per colpa mia, almeno non del tutto. Sono rimasto deluso da alcuni comportamenti che come uomo non posso accettare. Io ho sbagliato, di sicuro, come quel video di Capodanno... però loro hanno fatto le cose senza dirmi niente. E invece da uomini veri ci si parla in faccia. La Roma voleva incassare soldi dalla mia cessione. Ho scoperto dopo che erano d'accordo con club stranieri che non avrei mai accettato, mi sono sentito trattato come un giocatore non importante, hanno fatto le cose alle mie spalle. A quel punto mi ha chiamato Spalletti e non ci ho pensato un attimo. All’inizio avevo rimpianti, ma qui sono stato accolto benissimo. Qui ho trovato una società molto preparata, ci sanno fare, sono tutti presenti. Steven Zhang è sempre qua. A Roma il presidente viene una volta all'anno... e io penso che una persona dovrebbe essere presente alla guida di una sua azienda. Sarebbe importante anche per i tifosi: ogni anno cambiano 3-4 giocatori importanti. Magari se ci fosse il presidente potrebbe spiegare meglio il perché di alcune scelte".

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