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Qui c'è solo l'Inter e Antonio Conte grazie per il lavoro che hai fatto... Spiaze


Ronnie Rava
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Non capisco cosa vorresti dimostrare, che il Milan col Barcellona avrebbe perso 7-0?

 

Se vuoi che ti dica che il Barcellona meritava di vincere largamente, te lo dico senza problemi.

Come ho già scritto, la partita di ieri sera ha dimostrato che per il momento questi sono proprio di un altro livello.

 

Del resto come ho sempre detto i nostri obiettivi per quest'anno sono quelli di riqualificarci per la Champions possibilmente (ma non necessariamente) soffrendo un po' meno di anno scorso, e fare bella figura + soldi + ranking in Europa, e per il momento siamo perfettamente in linea con questi obiettivi.

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16 minuti fa, Marco dice:

Se vinci le partite che devi vincere, vinci quelle che devi pareggiare e pareggi quelle che devi perdere vuol dire che è un periodo in cui tutto gira bene.

Esattamente come un anno fa di questi tempi.

 

 

scusa scusa, quali sarebbero le partite che abbiamo vinto che avremmo dovuto pareggiare?? :D

di partite che dovevamo perdere, una l'abbiamo persa e una l'abbiamo pareggiata (e il pareggio serve giusto al morale: ai fini della classifica non conta assolutamente nulla... nonostante ieri un po' tutti in modo molto ignorante hanno parlato di un pareggio importantissimo per la classifica)

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14 minuti fa, Ronnie Rava dice:

Poi vorrei sapere cosa avremmo dovuto nelle partite contro Sassuolo e Parma in campionato, visto che sei sempre così attento alle nostre prestazioni...

 

Se hai fatto caso ho parlato di "questo periodo".

 

Parma e Sassuolo sono di due mesi fa o più

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5 minuti fa, Mist dice:

Pazzesco che gente che segue il calcio da così tanto tempo non abbia ancora capito come funziona il calcio.

"Meritare" non esiste. Non è il pugilato. Esiste fare gol quando conta.

 

 

 

A me è abbastanza chiaro e infatti in fondo il messaggio era questo.

E se hai fatto caso questi raffronti nascono dal fatto che contestavo a Ronnie l'ennesimo "dovevamo essere sopra di 3 già nel primo tempo".

Poi che lui esageri con l'enfasi ed enfatizzi le esagerazioni lo sappiamo :) ma proprio a lui avevo scritto che il calcio non è matematica

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Per dire, dei tiri del Barcellona solo un paio sono stati davvero pericolosi.

Nella statistica rientrano anche svirgolate da 25 metri.

Chiaro, danno l'idea di una pressione costante.

Altrimenti torniamo ai discorsi di Biggeorge dopo Milan-Juve 1-6 :)

 

 

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Per me l’Inter ed il Napoli se la possono giocare alla pari con tutti. Lo ha dimostrato la Roma lo scorso anno eliminando il Barcellona nei quarti con un secco  e meritatissimo (limortacciloro) 3-0 in casa ed arrivando in semifinale. L’Inter ed il Napoli sono superiori rispetto a quella Roma.

Poi si può perdere, è ovvio, ma il modo sicuro di perdere è quello di pensare di essere anni luce dalle altre. Per me le distanze sono ridottissime rispetto ai vari Bayern, english, spanish, sabaudi.

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3 ore fa, Marco dice:

 

A me è abbastanza chiaro e infatti in fondo il messaggio era questo.

E se hai fatto caso questi raffronti nascono dal fatto che contestavo a Ronnie l'ennesimo "dovevamo essere sopra di 3 già nel primo tempo".

Poi che lui esageri con l'enfasi ed enfatizzi le esagerazioni lo sappiamo :) ma proprio a lui avevo scritto che il calcio non è matematica

 

Su Spal-Inter avevo già detto a suo tempo, comunque mi sembra un po' pochino una singola partita in campionato su una dozzina  e una in champions su 4 per dire che "gira tutto bene".

 

Non mi ricordo che tu mi abbia scritto che il calcio non è matematica, cosa che ovviamente condivido in pieno, e del resto parlando del derby non ho certo tirato fuori dei numeri astratti come hai fatto tu. Poi due, tre, cinque gol di scarto lasciano il tempo che trovano (fatto sta che guarda caso dopo il derby sono arrivati un 3-0 a una squadra perlomeno dello stesso livello se non più forte, e un 5-0 che fa meno testo ma è comunque indicativo, entrambi maturati nei primi tempi), fatto sta che nel derby nel primo tempo abbiamo avuto una netta supremazia, per quanto mi riguarda analoga a quella vista in campo ieri sera (con la differenza che nel derby si è vista solo per un tempo, anzi diciamo pure 35 minuti; ieri sera per tutta la partita a parte qualche sprazzo). Chiaro che poi come dice quell'imitatore di Spalletti ".......devi fare gol!" però è normale godere di una bella prestazione della propria squadra e rosicare per non averla vista concretizzata, come è avvenuto nel primo tempo del derby, in quello con il PSV pochi giorni prima.

 

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Qualcuno era Interista perché era nato in Duomo-Castello.
Qualcuno era Interista perché il nonno, lo zio, il papà... La mamma no! 
Qualcuno era Interista perché vedeva Adriano come una promessa, Recoba come una poesia, Ronaldo come il paradiso terrestre.
Qualcuno era Interista perché si sentiva solo.
Qualcuno era Interista perché aveva avuto un’educazione troppo berlusconiana... ahi, ahi, ahi!
Qualcuno era Interista perché il cinema lo esigeva, la politica lo esigeva, il ComIntern lo esigeva, la morosa anche... Lo esigevano tutti!
Qualcuno era Interista perché glielo avevano detto.
Qualcuno era Interista perché non gli avevano detto tutto.
Qualcuno era Interista perché prima, prima prima prima, era milanista! 
Qualcuno era Interista perché aveva capito che Borja Valero andava piano, ma lontano.
Qualcuno era Interista perché Facchetti era una brava persona.
Qualcuno era Interista perché Moggi non era una brava persona.
Qualcuno era Interista perché era un casciavìt, ma amava la muturèta.
Qualcuno era Interista perché beveva vino e si commuoveva con le telecronache di Adani e Scarpini.
Qualcuno era Interista perché era così sano che aveva bisogno di un’altra pazzia.
Qualcuno era Interista perché era talmente affascinato dal cuore dei tifosi nerazzurri che voleva essere uno di loro.
Qualcuno era Interista perché non ne poteva più di andare allo stadio da solo.
Qualcuno era Interista perché voleva sudarsi gli scudetti.
Qualcuno era Interista perché la Champions oggi no, domani forse, ma dopodomani... Sicuramente!
Qualcuno era Interista perché i Fratelli del Mondo, i Derby d’Italia e il Triplete, cazzo!
Qualcuno era Interista per far rabbia a suo padre.
Qualcuno era Interista perché guardava solo Inter TV.
Qualcuno era Interista per moda, qualcuno per principio, qualcuno per frustrazione.
Qualcuno era Interista perché voleva vincere tutto... Minchia!
Qualcuno era Interista perché non conosceva Sorondo, Brechet, Gresko e Choutos.
Qualcuno era Interista perché aveva scambiato il materialismo dialettico per il Vangelo secondo Mourinho.
Qualcuno era Interista perché era convinto di avere dietro di sé il Direttivo Curva Nord. Oh cazzo.
Qualcuno era Interista perché era più Interista degli altri.
Qualcuno era Interista perché c’era il grande Presidente Moratti.
Qualcuno era Interista malgrado ci fosse il grande Presidente Moratti.
Qualcuno era Interista perché non c’era niente di meglio.
Qualcuno era Interista perché in Italia abbiamo avuto la più corrotta classe arbitrale d’Europa.
Qualcuno era Interista perché la Serie A peggio che da noi... solo l’Uganda.
Qualcuno era Interista perché non ne poteva più di quarant’anni di scudetti juventini comprati e rubati.
Qualcuno era Interista perché milan-Inter 0 a 4, Inter-Barca 3 a 1, Bayern-Inter 0 a 2, eccetera, eccetera, eccetera...
Qualcuno era Interista perché chi era contro era Interista!
Qualcuno era Interista perché non sopportava più quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare juventus.
Qualcuno credeva di essere Interista e forse era qualcos’altro.
Qualcuno era Interista perché sognava vittorie diverse da quelle bianconere.
Qualcuno era Interista perché credeva di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri.
Qualcuno era Interista perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo... Perché sentiva la necessità di una Squadra diversa... Perché forse era solo una forza, un volo, un sogno, era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di cambiare la vita.
Sì, qualcuno era Interista perché con accanto questo slancio ognuno era come più di sé stesso. Era come due tifosi in uno, da una parte la personale fatica di ogni giornata e dall’altra il senso di appartenenza a una famiglia che voleva spiccare il volo, per cambiare veramente la Storia.
No, niente rimpianti.
Forse anche allora molti avevano aperto il proprio cuore senza essere capaci di vincere, come dei Mazzarri ipotetici.
E ora? 
Anche ora ci si sente come in due: da una parte l’uomo disilluso che attraversa ossequiosamente il furore della propria Squadra in campionato e, dall’altra, il gabbiano con di nuovo l’intenzione del volo, perché ormai il sogno si é ravvivato.
Due anime nerazzurre in un corpo solo.

[ComIntern, Qualcuno era Interista, 9 novembre 2018]

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Avevo pronosticato un pareggio striminzito (infatti messo x al TS). Questo per dire quanto fiducioso in partenza ero sulla partita. Poi dopo i primi 15 minuti gia si evinceva che il pareggio  sarebbe stato fin troppo lusinghiero.

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6 minuti fa, El Pelat dice:

i commenti dei tifosi sulla gazzetta. Chiedono la testa di Spalletti. Sono pazzi.

 

In molti a scrivere che Spalletti avrebbe dovuto far giocare Joaomario dopo avrelo fischiato per due anni conecutivi...  laggente... 

 

È fuori di dubbio che qualche errore Spalletti l'ha fatto oggi, ma lui ha il polso della sq e non non sappiamo il perchè ha fatto quelle scelte... 

L'Atalanta andava al doppio della velocità nostra e questo non credo sia dovuto alla formazione sbagliata.

Quello che non mi spiego, però, è l'insistenza a far entrare Keita e non Lautaro.

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