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First world problems


Mist
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18 ore fa, Zero dice:

Ma lui era figo? o la tipa ci stava solo per l'esame? come è finita poi? :D 

 

Il tipo era fighissimo e gli sbavavano dietro un sacco di ragazze ("un sacco di ragazze"  a ingegneria è solo un modo di dire), e a lui faceva anche sottilmente piacere, o almeno a me sembrava così. La tipa è stata con lui da quando l'ho conosciuta, al primo anno, fin quando poi ci siamo persi di vista dopo l'università, quindi una storia lunga. Unica nota stonata è che lui era sposato.

 

 

 

18 ore fa, Ulixess dice:

Con una mia amica si era deciso di organizzare la visione dei nostri rispettivi film preferiti a casa mia. Quindi vediamo "C'era una volta in America" (mio film preferito) e, la settimana dopo, "La donna che canta". Durante la visione di questo secondo film siamo rimasti abbracciati tutto il tempo. A fine film ovviamente scatta il bacio. Io provo a portare la cosa ad un livello superiore, se mi capite, ma lei mi blocca. E mi fa: non possiamo farlo, è peccato. Io sono scoppiato in una risata per lo più isterica, fatto sta che non c'è stato verso di andare oltre. Questo è successo all'incirca a mezzanotte, siamo rimasti fino alle 6 del mattino. Quando ho ripreso lucidità il giorno dopo non ci volevo davvero credere.

 

Fwp: frequentare ragazze ultracattoliche che ti fanno limonare per ore ma non te la danno. 

 

Toh, anche il mio film preferito è quello :) 

 

 

14 ore fa, Helder dice:

Beh, mi sa che è peccato anche solo il pastrugnare, per le cattoliche osservanti.

 

Ehm, ho conosciuto ragazze cattoliche che non la davano, perché era peccato, ma, come dire, aprivano altre strade.

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Adesso, tartina dice:

Ma mi sa che era una moda femminile quella degli anni 2000, no? Io li mettevo e quando cominciarono a vendere quelli a sigaretta entrai in crisi perché li trovavo orrendi 

Idem, se non sbaglio prima erano di moda i pantaloni a zampa.. poi si passò ad uno stile hip hop con pantaloni larghi e taschoni catene  ecc (ricordo che alle medie mi vestivo così) e fu davvero duro negli anni successivi per me cambiar stile e passare a quelli a sigaretta..

Ora che mi son abituata con questi a sigaretta ripropongo quelli strappati e/o a zampa.. no eh..!
Quindi o girerò sempre con gli stessi jeans o mi dovrò adeguare :(

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5 minuti fa, SCRIGNO MAGICO dice:

Ma fregatevene delle mode e mettetevi quello che preferite! E al primo fesso che vi dice che..."non si usa più" rispondete che voi invece, il cervello, al contrario di costui lo usate sempre! ;) 

 

Detto ciò ho sempre amato i jeans a sigaretta (per le donne). :) 

Ma io me ne frego .. peccato che in giro (intendo nei negozi) è difficile trovarne ultimamente.

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Il 7/9/2016 at 12:23, SCRIGNO MAGICO dice:

 

 

Un momento imbarazzante è quando dici "salute!" al primo starnuto, e poi scopri che era un seriale che aveva solo iniziato la raffica! :o 

Non sai più se adeguarti a ritmo e numero degli starnuti: "Salute! Salute! Salute!" o se fermarti e aspettare l'ultimo, per dire una battuta scema sdrammatizzante, ma anche in quel caso l'ultimo starnuto può essere bastardo e ingannevole, e riservartene ancora uno di rincorsa a tradimento! Per non parlare della spiacevole sensazione che provi quando non sai se il tipo di fronte a te detesta che gli dicano "Salute!" o è uno che ti ritiene un cafone se non dici nulla! Insomma comunque ti muovi (o non muovi), secondo le leggi di Murphy, stai comunque sbagliando! :unknw::D 

Io di solito dico "salute",  "salute"  "e mo' m'hai rotto il cazzo" 

Modificato da The Duke
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ultimamente mi capita di frequentare sempre più spesso la biblioteca della mia città, pur avendo circa 10 anni più dell'utente tipo (e questo è già il primo fwp).

quando la mattina entro, consegno la carta d'identità, che è elettronica. negli ultimi anni, sarò entrato in biblioteca circa 200 volte.

ogni santa volta la stessa impiegata, una tizia anziana, guarda sorpresa sia me sia la carta, come se fosse la prima volta che ne vede una del genere (e questo è il secondo fwp).

 

poi mi consegna le chiavi di un armadietto dove riporre le cose che non possono entrare in biblioteca. ci sono 5 ripiani di armadietti a diverse altezze, il più alto a circa 1,70 m (e il più comodo) poi a scendere il secondo, il terzo, il quarto, fino all'ultimo che è attaccato al pavimento, per cui per accedervi bisogna chinarsi fino a terra o accovacciarsi in maniera comunque scomoda se non goffa.

 

La tizia anziana ogni volta sembra pescare una chiave random, per cui statisticamente i cassetti dovrebbero ripartirsi a caso tra i piani, e dovrei avere l'ultimo in basso solo il 20% delle volte.

Invece ogni volta mi capita quello più in basso, che mi costringe a una contorsione che dalla mia altezza di 2 metri fa faticare la mia stanca schiena di fronte agli aitanti, e soprattutto alle aitanti, ventenni che frequentano la biblioteca, cosa che sottolinea quanto io sia fuori luogo qui dentro.

Non mi so spiegare se è veramente casuale che mi capitino sempre cassetti in fondo (sempre diversi, ma accomunati dall'essere nel piano basso e irraggiungibile) in una ripetizione di eventi improbabile, come i numeri ritardatari all'enalotto, o se la tizia me lo fa a spregio per via della mia età o della carta d'identità che non le torna.

 

#risolvete

Modificato da Tersite
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56 minuti fa, Tersite dice:

ultimamente mi capita di frequentare sempre più spesso la biblioteca della mia città, pur avendo circa 10 anni più dell'utente tipo (e questo è già il primo fwp).

quando la mattina entro, consegno la carta d'identità, che è elettronica. negli ultimi anni, sarò entrato in biblioteca circa 200 volte.

ogni santa volta la stessa impiegata, una tizia anziana, guarda sorpresa sia me sia la carta, come se fosse la prima volta che ne vede una del genere (e questo è il secondo fwp).

 

poi mi consegna le chiavi di un armadietto dove riporre le cose che non possono entrare in biblioteca. ci sono 5 ripiani di armadietti a diverse altezze, il più alto a circa 1,70 m (e il più comodo) poi a scendere il secondo, il terzo, il quarto, fino all'ultimo che è attaccato al pavimento, per cui per accedervi bisogna chinarsi fino a terra o accovacciarsi in maniera comunque scomoda se non goffa.

 

La tizia anziana ogni volta sembra pescare una chiave random, per cui statisticamente i cassetti dovrebbero ripartirsi a caso tra i piani, e dovrei avere l'ultimo in basso solo il 20% delle volte.

Invece ogni volta mi capita quello più in basso, che mi costringe a una contorsione che dalla mia altezza di 2 metri fa faticare la mia stanca schiena di fronte agli aitanti, e soprattutto alle aitanti, ventenni che frequentano la biblioteca, cosa che sottolinea quanto io sia fuori luogo qui dentro.

Non mi so spiegare se è veramente casuale che mi capitino sempre cassetti in fondo (sempre diversi, ma accomunati dall'essere nel piano basso e irraggiungibile) in una ripetizione di eventi improbabile, come i numeri ritardatari all'enalotto, o se la tizia me lo fa a spregio per via della mia età o della carta d'identità che non le torna.

 

#risolvete

sbagli approccio, sii galante con l'impiegata e vedrai che come per magia tutto cambierà...

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