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referendum costituzionale


liotru
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Che poi io davvero non capisco. L'abc della politica è che per creare consenso popolare intorno ad una proposta questa deve essere un BISOGNO dei cittadini. Come la famosa "onestà" dei 5 stelle o la "rottamazione" di Renzi. Invece che differenziarsi da Renzi su temi centrali come il lavoro, la lotta alla povertà, il futuro dei giovani, pensano di creare l'alternativa sulla base della legge elettorale, un tema che a parte i malati di politica non interessa a nessuno. A me la minoranza dem fa tristezza e pena. 

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Il 10/10/2016 at 14:52, Inglo dice:

Spiegatelo a Bless, sennò sembriamo ancora più pasdaran di quello che 

Il 10/10/2016 at 14:01, Inglo dice:

 

Ma chi l'ha detto? Quotameli perchè magari me li sono persi.

Oh se non leggi i messaggi non è colpa mia :D

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14 ore fa, Ulixess dice:

No, il populismo è nella risposta che si da al bisogno, non al bisogno in se. 

 

mi sembra che il populismo stia nel valutare le battaglie in base non alla loro importanza ma al consenso popolare che creano.

questo al di là del caso di specie.

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io sono davvero circondato da NO di alto livello culturale, l'unica ragione valida, con tutta l'onestà intellettuale che ci posso mettere, è che non si ha obiettivamente idea di cosa sarà il nuovo senato. 

 

magari funziona come vorrebbero i riformatori, ma gli emendamenti hanno portato a una cosa non lineare e nessuno può prevedere nella prassi come si realizzerà quello che è sulla carta. il rischio maggiore è che non conti niente, e che le regioni perdano potere.

 

la cosa, personalmente, non mi tange, perché intanto è un rischio e basta, poi perché in un modo o nell'altro si risolvono automaticamente i conflitti di attribuzione tra stato e regioni (che è meglio che mantenerli) ma soprattutto la cosa che stiamo difendendo è IL VECCHIO SENATO.

ossia, una camera di nominati che raddoppia una camera che esiste già e fa le stesse cose, il cui compito principale è votare la fiducia ai decreti che gli manda il governo.

 

non è una garanzia democratica, non è un organo dove si fa politica sana, non serve a niente, è un colosso inutile. 

infatti i più saggi dicono "valeva la pena abolirlo" che sinceramente non mi sembra un argomento forte per il no (ma per un sì che vale come "meglio che nulla")

 

sinceramente non ho nessuna stima né fiducia nel nostro senato attuale e non penso che sia una battaglia che valga la pena di combattere. meglio una scossa, da quel punto di vista, insieme alle altre cose positive che la riforma porta.

Modificato da Tersite
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Per essere un po' meno criptico...

 

A me, tutto sommato, l'operato di questo governo non dispiace. Continuo a non apprezzare più di tanto il modo in cui è nato, ma mi rendo conto di vivere in un paese che ha ben altri problemi al momento. Non credo che una costituzione scritta in un momento molto particolare sia un pilastro intoccabile e sono molto bendisposto nei confronti di una riforma che la cambi per migliorare la vita degli italiani nel 2016.

 

Quindi, finché non avevo letto un cazzo e la campagna elettorale non era ancora partita, ero un convinto sostenitore del sì. O pensavo di esserlo.

 

Poi ho approfondito.

 

E, boh, alla faccia delle persone improponibili che stanno prendendo le difese del no e di quanto male abbia difeso la sua posizione il pur proponibile Zagrebelsky, mi sono reso conto di una cosa.

 

Questa riforma non risolverà niente di quello che Renzi dice che risolverà, a parte le nuove tempistiche delle modifiche delle proposte di legge da parte del senato. Il resto è tanta bella retorica, tanto buon marketing e nessun miglioramento sostanziale in nessuna procedura istituzionale.

 

Il che non mi spinge a votare "no". Meglio un piccolo miglioramente che niente, no? E poi perché rischiare di compromettere la solidità di un buon governo quando ci sono Grillo e Salvini alle porte?

 

Quindi, al netto di tutto, sono ancora spinto a votare sì.

 

Però poi penso ad una cosa...

 

Perché Renzi vuole così fortemente una riforma così inutile? Perché sta rischiano il suicidio politico in questo modo?

 

Magari è solo per ego, ma Renzi non è sicuramente un cretino, si è sempre mosso come uno squalo e una mossa del genere non è nel personaggio. Quindi, ecco, la domanda è: qual è il cambiamento che questa riforma porterà che è allo stesso tempo così importante per il presidente del consiglio e così impopolare da non venire mai menzionata (perché, oh, le solite tre cose che dicono in tv sono robe populiste e smontabili da chiunque non abbia la retorica da bradipo di Zagrebelsky)?

 

Non so. Se domani ci fossero le politiche, voterei Renzi senza alcun dubbio. Questo referendum nello specifico però non mi convince. C'è qualcosa che puzza e non riesco ancora bene ad individuarla.

 

Ovviamente questo post non era in risposta a Tersite. Ci ho messo un bella decina di minuti a metterlo giù. Più tardi rispondo :D 

Modificato da Lockecole
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2 minuti fa, Lockecole dice:

Questa riforma non risolverà niente di quello che Renzi dice che risolverà, a parte le nuove tempistiche delle modifiche delle proposte di legge da parte del senato. Il resto è tanta bella retorica, tanto buon marketing e nessun miglioramento sostanziale in nessuna procedura istituzionale.

 

beh togliere una camera per fare un'assemblea coi rappresentanti delle regioni cambia parecchio da tanti punti di vista.

 

poi zagrebelsky ha anche ragione a dire che conta la costituzione materiale (e quindi indipendentemente da forma di stato e di governo, da centralismo devolution monocameralismo, proporzionale maggioritario etc. etc. conta LA QUALITA' DELLA POLITICA) ma grazie al cazzo, i politici si scelgono quando si va a votare, in questo caso si vota LA FORMA, che non sarà la sostanza ma per il funzionamento delle istituzioni è davvero rilevante.

 

finora s'è detto che cambiano 48 articoli che si smantella tutto etc.

non è vero, ma è pur sempre la maggiore riforma fatta alla costituzione dal 1948, e su dinamiche parlamentari, decreti, voti di fiducia, tempi di approvazioni delle leggi etc. la situazione cambia radicalmente.

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Il progetto politico di Renzi è semplice. Vuole dare vita alla Terza Repubblica. Ad oggi, siamo in un momento di transizione, perché la Seconda Repubblica è finita col governo Letta ma la Terza non è ancora nata perché ha bisogno di una legittimazione elettorale. Per fare un paragone, siamo come nel biennio 92-94: la Prima Repubblica finisce con tangentopoli, ma la seconda nasce solo con la vittoria elettorale di Berlusconi.

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