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Coronavirus


SCRIGNO MAGICO
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 più che altro l’Italia ha modelli positivi e modelli negativi, basta vedere le differenza dei numeri tra i medici e infermieri che hanno contratto il Coronavirus nell’ospedale cotugno di Napoli citato da aleman e in quelli di Bergamo o Brescia, o le chiusure delle aziende al nord e al sud: in pratica ognuno fa come gli pare, io non riesco a identificare un modello unico

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Il 12/4/2020 at 11:34, Tersite dice:

Buona pasqua

 


ma di quando è? Sta cosa là si dice da inizio marzo, anche nei telegiornali. La 7 ha fatto un servizio sulle terapie intensive impressionante andato in onda i primi di marzo, intervistando medici e infermieri

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21 minuti fa, silvia_fi dice:

 più che altro l’Italia ha modelli positivi e modelli negativi, basta vedere le differenza dei numeri tra i medici e infermieri che hanno contratto il Coronavirus nell’ospedale cotugno di Napoli citato da aleman e in quelli di Bergamo o Brescia, o le chiusure delle aziende al nord e al sud: in pratica ognuno fa come gli pare, io non riesco a identificare un modello unico

 

Penso a studi come questo che si chiamano proprio "lezioni dalla risposta italiana al coronavirus" e scrivono papale papale "l'obiettivo di questo studio è aiutare i politici usa ed europei a imparare dagli errori italiani" 

https://hbr.org/2020/03/lessons-from-italys-response-to-coronavirus

 

Siamo esplicitamente un modello negativo da evitare, che un ospedale senza medici infettati faccia notizia lo conferma. 

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110 medici, morti anche 8 farmacisti...

 

I farmacisti??? :o Ma c...ora c'è da avere paura anche a comprare le medicine?

A me le porta la Croce Rossa a casa, o il figlio del farmacista, io prendo il sacchettino con due dita e poi vado a disinfettarmi le mani con l'alcol, e non lo tocco più per ore... 

 

D'ora in poi prendo solo coi guanti, e distruggo anche bustina e scatole. :(  

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5 ore fa, SCRIGNO MAGICO dice:

110 medici, morti anche 8 farmacisti...

 

I farmacisti??? :o Ma c...ora c'è da avere paura anche a comprare le medicine?

 

I farmacisti sono in contatto con decine di persone al giorno con cui parlano senza la distanza necessaria, sono una categoria sicuramente a rischio. 

Pensavo poi che l'indignazione per la morte di questi operatori fosse una critica a uno stato che non li ha protetti e non paura di potenziali untori! 

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15 minuti fa, Tersite dice:

I farmacisti sono in contatto con decine di persone al giorno con cui parlano senza la distanza necessaria, sono una categoria sicuramente a rischio. 

Pensavo poi che l'indignazione per la morte di questi operatori fosse una critica a uno stato che non li ha protetti e non paura di potenziali untori! 

 

Ma i farmacisti sono dottori! Sanno benissimo come proteggersi anche se lo Stato non li tutela! Stanno al di là di un bancone! Se hanno mascherine, occhiali, guanti, camici, non devono morire! :o :( Rischiano molto meno dei medici e degli infermieri, in teoria, perché non assistono direttamente i pazienti... E' gente esperta, informata, del settore... :( 

Sono già assurde le morti di quegli eroi che sono medici e infermieri, ma quelle dei farmacisti per me lo sono ancor di più...

A meno che non sia "un caso" e scopriamo che sono morti anche 2.000 metalmeccanici e 500 giornalai...ormai non si capisce più nulla...sembra che il pericolo sia ancora sottovalutato... :( 

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25 minuti fa, SCRIGNO MAGICO dice:

A meno che non sia "un caso" e scopriamo che sono morti anche 2.000 metalmeccanici e 500 giornalai...ormai non si capisce più nulla...sembra che il pericolo sia ancora sottovalutato... :( 

 

beh sono morte 20 mila persone certificate, erano parecchi pensionati ma gli altri qualche lavoro l'avranno fatto

8 farmacisti in effetti sono pochi

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La domanda irrisolta è chi siano i nuovi positivi. Se come dicono questi sono persone contagiate in casa, in Italia abbiamo oltre 70 mila focolai con persone dimesse che infettano i conviventi. 

Quello che corre inseguito dall'elicottero di barbara d'urso in realtà sta facendo la cosa più sensata. 

 

 

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38 minuti fa, Tersite dice:

La domanda irrisolta è chi siano i nuovi positivi. Se come dicono questi sono persone contagiate in casa, in Italia abbiamo oltre 70 mila focolai con persone dimesse che infettano i conviventi. 

Quello che corre inseguito dall'elicottero di barbara d'urso in realtà sta facendo la cosa più sensata. 

 

 

Ma non è un problema che sarebbe stato risolto tenendo i parchi aperti.

Come diceva Polle, bisogna isolare altrove i positivi che non avevano bisogno di riposo.

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1 ora fa, Tersite dice:

La domanda irrisolta è chi siano i nuovi positivi. Se come dicono questi sono persone contagiate in casa, in Italia abbiamo oltre 70 mila focolai con persone dimesse che infettano i conviventi. 

Quello che corre inseguito dall'elicottero di barbara d'urso in realtà sta facendo la cosa più sensata. 

 

 

 

Bisogna che si mettano d'accordo però. Su tanti giornali è scritto che a Milano il 40% delle persone esce, qui dice che sono tutti in casa. Qual è la realtà?

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1 ora fa, pachu dice:

Ma non è un problema che sarebbe stato risolto tenendo i parchi aperti.

Come diceva Polle, bisogna isolare altrove i positivi che non avevano bisogno di riposo.

 

Sì mi sembrava che dicesse grosso modo la stessa cosa, se si sostiene che il grosso dei contagi ora avviene in casa fra conviventi. 

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13 ore fa, Tersite dice:

Intende che le istituzioni (e con esse telegiornali e giornali) hanno sempre negato la saturazione del sistema con medici costretti a scegliere di non curare qualcuno. 

 


A me non sembra, almeno in tv come ho detto ci sono stati già dai primi di marzo su la7 diverse interviste a medici e infermieri che con estrema sensibilità comunicavano che chi aveva poche possibilità non veniva rianimato, che i protocolli sono questi e che la situazione era critica, e servizi nei reparti di terapia intensiva con le persone assistite con macchinari alternati o di assistenza a domicilio perché non avevano posto. A me già da fine febbraio amici medici della Lombardia e non solo dicevano lo stesso e l’ho fatto presente qui, dopo che ho visto che molti forumlisti invece di dire ok allora seguo ancora in maniera restrittiva le indicazioni del governo si allarmavano ancora di più scapocciando ho pensato che se gli effetti erano quelli era meglio fare finta di niente e continuare ad esortarvi di stare a casa e basta. Poi che questo rimprovero al governo venga da te che sei uno dei più ansiosi mi fa strano, sei una delle persone per le quali ha senso usare le bugie bianche.

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6 ore fa, SCRIGNO MAGICO dice:

 

Ma i farmacisti sono dottori! Sanno benissimo come proteggersi anche se lo Stato non li tutela! Stanno al di là di un bancone! Se hanno mascherine, occhiali, guanti, camici, non devono morire! :o :( Rischiano molto meno dei medici e degli infermieri, in teoria, perché non assistono direttamente i pazienti... E' gente esperta, informata, del settore... :( 

Sono già assurde le morti di quegli eroi che sono medici e infermieri, ma quelle dei farmacisti per me lo sono ancor di più...

A meno che non sia "un caso" e scopriamo che sono morti anche 2.000 metalmeccanici e 500 giornalai...ormai non si capisce più nulla...sembra che il pericolo sia ancora sottovalutato... :( 

scrigno una mia amica farmacista sta tutta bardata, ma purtroppo hanno contatti più facilmente rispetto a me e te, sono esposti e quindi può scappare un errore, vuoi per stanchezza o per momentanea disattenzione. Giusto ieri diceva : “ al lavoro mi arriva gente che viene a prendere farmaci per chi ha il CV, e te lo dice senza problemi, che sta a  casa.
Ho consumato un paio di bottigliette di gel.“

 

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5 ore fa, pachu dice:

Ma non è un problema che sarebbe stato risolto tenendo i parchi aperti.

Come diceva Polle, bisogna isolare altrove i positivi che non avevano bisogno di riposo.

Infatti non si capisce una mazza, inizialmente dovevano andare nelle caserme però evidentemente si sono accorti che non riuscivano ad assisterli come personale. In cina mi sembra di aver letto che le strutture di assistenza per chi era in recupero o per chi aveva sintomi lievi veniva gestito interamente da robot che portano medicine e pasti. In italia quelli che stanno meglio li hanno rimandati a casa il prima possibile, per recuperare i posti letto, così mi hanno detto dalla protezione civile. 
che poi se penso a molti italiani volevano proprio questo, sai quanti hanno questa mentalità? Il primo pensiero di molti è “sto meglio fatemi tornare a casa” (vedi paziente uno, ma anche mio padre direbbe così ) mica “sto meglio però voglio aspettare di stare in perfetta salute per non rischiare di infettare gli altri e non far pesare il fatto di dovermi assistere a un familiare”

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1 ora fa, silvia_fi dice:

Poi che questo rimprovero al governo venga da te che sei uno dei più ansiosi mi fa strano, sei una delle persone per le quali ha senso usare le bugie bianche.

 

 

Il 25/3/2020 at 00:01, silvia_fi dice:

Io esco una volta a settimana, pigio il pulsante e apro il portone con un foglietto che, infetto, butto poi nel secchione mentre vado a prendere la macchina. Coi capelli legati, giungo al super dove passo le salviette disinfettanti sul carrello della spesa, prendo tutto coi guanti del supermercato, tolgo i guanti al rovescio e li getto via, passo la spesa in macchina, riporto il carrello e mi disinfetto le mani col disinfettante, vado a casa, tolgo le scarpe, scarico parte della spesa in una zona infetta della casa (per terra davanti alla differenziata, appoggiata sopra a dei giornali) in cui rimangono alcuni giorni in quarantena, disinfetto con alcool interruttori e porta, mi lavo le mani, apro i prodotti freschi e li metto o in altri contenitori o buste in frigo, tolgo i vestiti infetti e li metto in una zona infetta in bagno dietro la vasca in quarantena, mi lavo le mani, pulisco gli occhiali con l’alcool senza toccarli direttamente, e infine prendo L’ accappatoio e mi getto nella doccia.

 

(evidentemente non è una critica a la7 né a quello che scrivono i forumisti, ma a repubblica e affini)

Modificato da Tersite
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1 ora fa, silvia_fi dice:

Infatti non si capisce una mazza, inizialmente dovevano andare nelle caserme però evidentemente si sono accorti che non riuscivano ad assisterli come personale. In cina mi sembra di aver letto che le strutture di assistenza per chi era in recupero o per chi aveva sintomi lievi veniva gestito interamente da robot che portano medicine e pasti. In italia quelli che stanno meglio li hanno rimandati a casa il prima possibile, per recuperare i posti letto, così mi hanno detto dalla protezione civile. 
che poi se penso a molti italiani volevano proprio questo, sai quanti hanno questa mentalità? Il primo pensiero di molti è “sto meglio fatemi tornare a casa” (vedi paziente uno, ma anche mio padre direbbe così ) mica “sto meglio però voglio aspettare di stare in perfetta salute per non rischiare di infettare gli altri e non far pesare il fatto di dovermi assistere a un familiare”

In realtà il desiderio di farsi dimettere quando sono finiti i sintomi è giusto, sia dal punto di vista del paziente che a quel punto non ha alcun beneficio dallo stare in ospedale, ma solo rischi di ulteriori infezioni, sia dal punto di vista dell'ospedale.

Il problema è che, date le caratteristiche di questo virus, non dovrebbe andare a casa ma in un struttura ad hoc.

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27 minuti fa, Tersite dice:

 

 

 

(evidentemente non è una critica a la7 né a quello che scrivono i forumisti, ma a repubblica e affini)

Io la metà di queste cose le facevo da prima del virus, l’ho pure scritto qui in tempi non sospetti e qualcuno me lo ha anche ricordato 😅. Non sono ansiosa ma schifiltosa per il concetto di igiene dell’essere umano medio. Ora sono tranquilla a casa, e la quarantena non mi crea alcun problema di sanità mentale, anzi. 

Poi se devi fare una critica a repubblica magari è bene circoscrivere perché tu parlavi dell’intera informazione, io ho visto oltre a la7  sicuramente articoli del corriere  della sera e di open che già dai primi di marzo parlavano di questa cosa

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