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Primizia: Donnarumma non rinnova!


SCRIGNO MAGICO
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Boh, un mio amico Juventino me l'ha messa giù dura e non sono riuscito a dargli torto..

La tesi è che ormai il Milan non è più una squadra di alto livello e che quindi prendersela con Donnarumma è come se i tifosi del Pescara se la fossero presa con Verratti, che a 18 se n'è andato al PSG invece che restare a vivacchiare in Italia

 

 

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6 minuti fa, Mist dice:

I tempi sono maturi per tornare a bordo, capitano.

Io ho tre partite che alterno, di solito:

1. Partenza dal basso (squadra di livello infimo, solitamente in Inghilterra o in Italia, che parte dalle serie inferiori e nel giro di 5-6 stagioni arriva in Europa)

2. Nababbo (squadra magari non irresistibile ma con la dirigenza piena di soldi. Quest'anno ho portato in cima al mondo il Lipsia)

3. A CASO (campionato indiano, cinese, arabo, coreano, rumeno, messicano... però tengo sempre aperte le leghe europee perché dopo qualche anno mi stufo :D )

 

 

 

Sono andato a ricercare negli archivi e ci sono screenshot di FM2009, la mia avventura con il gioco è finita con quello, al decimo anno con il Catanzaro :heart:.

 

I miei top player nei dieci anni sono stati: i vecchissimi Fresi, Iaquinta e Cacia e i giovanissimi Bonaventura e Ranocchia. Insieme a grandi nomi misteriosi che diventavano forti ma non so se siano mai sbocciati nella realtà: Novaretti, Palmiteri, Rennella, De Lorenzo.

 

Scusate l'OT nostalgico!

 

 

 

 

 

Allenatore dell'Anno (2° Anno).bmp

Classifica Finale (10° Anno).bmp

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41 minuti fa, The Duke dice:

Boh, un mio amico Juventino me l'ha messa giù dura e non sono riuscito a dargli torto..

La tesi è che ormai il Milan non è più una squadra di alto livello e che quindi prendersela con Donnarumma è come se i tifosi del Pescara se la fossero presa con Verratti, che a 18 se n'è andato al PSG invece che restare a vivacchiare in Italia

 

 

 

Questa è la più grossa cagata del mondo.

Qualche anno di campionati mediocri ci stanno e li hanno fatti anche la Juve e l'Inter.

 

 

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1 ora fa, Mist dice:

Non è questione di essere pirla ma di non aver ancora idea di azioni-reazioni, e di fidarsi del primo che ti dice "fidati di me".

 

Beh ma fidarsi di Raiola vuol dire essere capre e pensare solo ai soldi. E i risultati si sono visti. 

 

 

1 ora fa, Mist dice:

Io prenderei volentieri a sberle il me stesso di 18 anni.

 

Io anche quello di adesso! (Il TE stesso, eh?)  :D 

 

 

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1 ora fa, The Duke dice:

Boh, un mio amico Juventino me l'ha messa giù dura e non sono riuscito a dargli torto..

La tesi è che ormai il Milan non è più una squadra di alto livello e che quindi prendersela con Donnarumma è come se i tifosi del Pescara se la fossero presa con Verratti, che a 18 se n'è andato al PSG invece che restare a vivacchiare in Italia

 

Il tuo amico ha detto una cazzata, non ha capito qual è il punto focale della questione, tralasciando un 18enne che non si voglia vivere il fascino di stare nel suo club nella fase di novità e rilancio: poteva essere un'utilissima gavetta dorata per lui! 

 

Il vero problema non è che l'ingrato se ne voglia andare, a me di quello non è che poi freghi più di tanto. E' che voglia farlo derubando il Milan di soldi che spettano alla società! E che lui avalli questa tentata truffa, il ricatto, invece di imporsi a Raiola e dirgli: "Tu hai già la tua percentuale, non rompere il cazzo, queste porcate a chi mi ha lanciato non le faccio"!

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Sapete cosa è mancato in tutta questa faccenda? Un colloquio Fassone-Donnarumma, da soli in una stanza, faccia a faccia, in cui il dirigente spiega con calma e dettagli al portiere cosa sta avallando, cosa sta facendo il suo procuratore a danno della società. Secondo me il ragazzone non lo aveva mica capito del tutto cosa stava facendo, fino a quando non è scoppiato il bubbone, e sono sicuro che il sorcio in privato lo avrà impapucchiato su con quattro palle, sua specialità, viste quelle che racconta regolarmente in pubblico con quel suo tono da angioletto e una sfacciataggine senza uguali! Ci sarebbe da contestargli tre parole ogni due che ne pronuncia! Approfittando anche del fatto che forse il ragazzo non è una cima come cultura e intelligenza, e di sicuro non lo è e non lo potrebbe essere per esperienza. Gravi responsabilità ha anche la famiglia, se poi scrivono sui social "società di pagliacci" viene da pensare che siano proprio capre che non hanno capito niente di quello che sta succedendo...

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37 minuti fa, SCRIGNO MAGICO dice:

Sapete cosa è mancato in tutta questa faccenda? Un colloquio Fassone-Donnarumma, da soli in una stanza, faccia a faccia, in cui il dirigente spiega con calma e dettagli al portiere cosa sta avallando, cosa sta facendo il suo procuratore a danno della società. Secondo me il ragazzone non lo aveva mica capito del tutto cosa stava facendo, fino a quando non è scoppiato il bubbone, e sono sicuro che il sorcio in privato lo avrà impapucchiato su con quattro palle, sua specialità, viste quelle che racconta regolarmente in pubblico con quel suo tono da angioletto e una sfacciataggine senza uguali! Ci sarebbe da contestargli tre parole ogni due che ne pronuncia! Approfittando anche del fatto che forse il ragazzo non è una cima come cultura e intelligenza, e di sicuro non lo è e non lo potrebbe essere per esperienza. Gravi responsabilità ha anche la famiglia, se poi scrivono sui social "società di pagliacci" viene da pensare che siano proprio capre che non hanno capito niente di quello che sta succedendo...

 

I giocatori prendono i procuratori proprio per evitare questi colloqui.

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16 minuti fa, MasterMatrix dice:

Cmq raiola sarà tutto quello che volete voi, e io sarei anche d'accordo, ma è il nr 1.

I migliori vanno da lui.

Non ho capito perchè un 16/17/18 enne dovrebbe andare da lui e poi non fare quello che lui dice.

Se è il migliore ci sarà un motivo eh

 

Vabè. Fiumi di "inchiostro" per nulla, :D 

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Adesso, SCRIGNO MAGICO dice:

 

Niente, considerazioni sparse che ho fatto nei post precedenti, ma immagino tu non li abbia letti, forse erano troppo lunghi. :)

 

Ma tu affideresti un tuo figlio/a a  Raiola?

 

Assolutamente si!

 

Se non voglio certe cose lo mando a giocare con i dilettanti solo per divertirsi.

Ma se lo voglio vedere al Meazza o all' Old Trafford c'è bisogno, oggi come oggi, di questa gente.

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27 minuti fa, aleman dice:

I giocatori prendono i procuratori proprio per evitare questi colloqui.

 

Verissimo, Germà, ma io penso più che altro per un discorso semplicistico, tipo: "Io non ne capisco niente, fai tu, che tra carte e codicilli ci divento pazzo, non ho testa per queste cose, spuntami un buon prezzo"!

 

Ma poi quel ladruncolo abusa della fiducia e combina guai. Chissà cosa ha raccontato al ragazzo per convincerlo ad avallare la rottura, per me tante palle! Comunque accettare una cosa così grave senza intervenire, senza parlare direttamente con Fassone è una gravissima colpa di Donnarumma che avrebbe potuto e dovuto fare qualcosa per non arrivare a quel punto! 

Come ho già detto lo considero il responsabile principale senza se e senza ma. 

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3 minuti fa, MasterMatrix dice:

Assolutamente si!

 

Se non voglio certe cose lo mando a giocare con i dilettanti solo per divertirsi.

Ma se lo voglio vedere al Meazza o all' Old Trafford c'è bisogno, oggi come oggi, di questa gente.

 

Questa gente purtroppo sì, ma lo vedi quanto odio ha causato lui, Raiola, per la sua maniera scorretta e senza scrupoli di gestire le cose? Lui è proprio il più losco e vile, sempre sul filo del ricatto... Poi tuo figlio rischia di essere marchiato d'infamia... :unknw: Meglio un altro procuratore. Magari, e non è detto, ci smeni qualcosa, ma almeno vivi tranquillo! 

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4 minuti fa, SCRIGNO MAGICO dice:

 

Questa gente purtroppo sì, ma lo vedi quanto odio ha causato lui, Raiola, per la sua maniera scorretta e senza scrupoli di gestire le cose? Lui è proprio il più losco e vile, sempre sul filo del ricatto... Poi tuo figlio rischia di essere marchiato d'infamia... :unknw: Meglio un altro procuratore. Magari, e non è detto, ci smeni qualcosa, ma almeno vivi tranquillo! 

 

Scri, cosa ti devo dire, io la verità del fattaccio Donnarumma non la conosco e, probabilmente, non la conosceremo mai.

Tu arrivi ai tuoi verdetti troppo in fretta a mio modo di vedere.

Detto questo a me raiola non piace neanche un pò, mi ricorda moggi, ma è il nr 1.

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La vendita di Pogba è stata irregolare: 'Multate la Juventus'

Queste le conclusioni a cui è arrivata l'indagine della Fifa. Nel mirino il ruolo dell'intermediario Mino Raiola, pagato dalla squadra bianconera in una forma vietata dalle norme

DI VITTORIO MALAGUTTI E STEFANO VERGINE
 
La vendita di Pogba è stata irregolare: 'Multate la Juventus'
Mino Raiola e Paul Pogba con la maglia della Juventus
Juventus fuorilegge. La squadra più ricca e titolata d'Italia, fresca vincitrice del campionato e della Coppa Italia, non ha rispettato le regole stabilite dalla Fifa per la compravendita di giocatori. E ora rischia di essere sanzionata. Sono queste le conclusioni a cui è giunta un'inchiesta avviata dalla Federazione internazionale nel settembre del 2016, quando il club bianconero aveva appena messo a segno il colpo più ricco della storia del pallone: la vendita di Paul Pogba al Manchester United per 105 milioni di euro. Il clamoroso affare ha fatto la fortuna in primo luogo dell'intermediario Mino Raiola, che si è trovato a recitare ben tre parti in commedia: consulente della Juve, del Manchester e anche di Pogba. Un conflitto d'interesse diventato palese quando la Fifa ha chiesto i documenti alle parti in causa.

Grazie ai file della banca dati Football Leaks , a cui L'Espresso ha avuto accesso insieme alle altre testate del consorzio investigativo europeo Eic, adesso è possibile ricostruire nei dettagli il più grande affare nella storia del calciomercato mondiale. Un trasferimento, quello di Pogba, che ha permesso a Raiola di incassare l'astronomica cifra di 49 milioni, di cui 27 milioni pagati dalla squadra italiana, 19,4 a carico degli inglesi e i restanti 2,6 milioni formalmente dovuti da Pogba, anche se alla fine è stato il Manchester a saldare il conto. Secondo l'accusa, che dovrà essere sottoposta al giudizio di una commissione disciplinare, la Juventus ha violato la norma che vieta alle squadre di stringere accordi con una qualunque “terza parte” promettendo compensi pagabili in relazione alla futura vendita di un calciatore.

La “terza parte” in questione è, appunto, Carmine Raiola, per tutti Mino. Un nome che chi segue il calcio dovrebbe conoscere bene. Classe 1967, Raiola è infatti uno dei più importanti agenti di calciatori. È lui per esempio a curare gli interessi di tre campioni che con i loro gol hanno appena permesso al Manchester United di vincere l'Europa League. Oltre che di Pogba, l'italo-olandese è infatti l'agente anche di Zlatan Ibrahimovic e Henrikh Mkhitaryan, il centrocampista armeno che ha siglato il 2-0 dello United nella finale appena disputata contro l'Ajax.

Cresciuto a Harleem, in Olanda, in una famiglia di emigrati campani, Mino con il pallone non ci ha mai saputo fare granché. Con soldi e giocatori sì, invece. I primi grandi colpi di calciomercato risalgono addirittura ai primi anni '90, quando porta all'Inter le due stelle olandesi Dennis Bergkamp e Wim Jonk. Poi la lista degli assistiti aumenta: Pavel Nedved, Mario Balotelli, il giovane portiere del Milan Gianluigi Donnarumma, tanto per citarne alcuni.
 

VEDI ANCHE:

Oggi Raiola gestisce alcuni dei più importanti campioni del calcio mondiale. E una fitta rete di società sparse fra il Regno Unito e i paradisi fiscali, primo fra tutti il Principato di Monaco (zero tasse sui redditi delle persone fisiche), dove il fortunato protagonista dell'affare Pogba risiede da anni.

Il triplice ruolo svolto nel trasferimento del campione francese potrebbe creare qualche problema, oltre che alla Juventus, anche a Raiola? Sì, secondo Antoine Duval, responsabile dell'International Sports Law Centre presso l'Asser Instituut, un centro universitario di ricerca basato in Olanda e specializzato in questioni giuridiche legate allo sport. «Raiola», spiega l'esperto, «avrebbe dovuto rendere noto il suo contratto con la Juventus alla Fa (Federazione calcio inglese), oltre che al Manchester United e a Pogba. Se non l'ha fatto, la Fa dovrebbe sanzionarlo».

Alle richieste di commento, la Federazione inglese non ha risposto, mentre quella italiana (Figc) si è limitata a dire che, nei casi come quello di Pogba, «le parti sono tenute a depositare presso di noi il contratto di rappresentanza stipulato con il procuratore sportivo o intermediario, anche qualora quest'ultimo sia soggetto iscritto al registro di Federazioni estere». Proprio il caso di Raiola, iscritto al registro degli agenti inglesi.

La vera sorpresa di questa storia è però l'entità della multa a cui dovrà far fronte la squadra di proprietà della famiglia Agnelli. Il conto non pare granché salato: 63 mila franchi svizzeri. Sì, avete letto bene, il numero è proprio questo: circa 57mila euro per un'operazione che ha fruttato alla “terza parte” coinvolta, cioè Raiola, ben 49 milioni, di cui 27 milioni pagati dalla Juventus, ora accusata di non aver rispettato le regole. La cifra di 49 milioni è emersa per la prima volta grazie al libro “Football Leaks - Gli affari sporchi del calcio” , pubblicato all'inizio di maggio in Germania da due giornalisti del settimanale Der Spiegel. E ora è un'inchiesta del consorzio giornalistico Eic, di cui fa parte L'Espresso, a rivelare nel dettaglio l'indagine condotta nei mesi scorsi dalla Fifa.

A partire dal 28 agosto del 2016, data della prima richiesta di informazioni alla Juventus da parte della Federazione internazionale, gli investigatori hanno raccolto tutta la documentazione dell'affare. I dirigenti del Manchester hanno dichiarato di essere stati tenuti all'oscuro dell'esistenza di un contratto tra la Juventus e Raiola. Proprio i dettagli di questo accordo, siglato il 20 luglio 2016, configurano secondo la Fifa la violazione del regolamento. Infatti all'agente residente a Montecarlo era stato promesso un compenso solo nel caso in cui la Juve fosse riuscita a cedere Pogba a un prezzo di almeno 90 milioni. A partire da questa cifra, Raiola avrebbe cominciato a ricevere una provvigione, pari a 18 milioni in caso di vendita per, appunto, 90 milioni. Se invece l'operazione fosse stata conclusa per 95 milioni, l'agente avrebbe guadagnato 21 milioni. Il compenso sarebbe salito di altri tre milioni, quindi a quota 24 milioni, se la Juventus fosse riuscita a incassare 100 milioni dal trasferimento del suo gioiellino francese. Ma siccome alla fine il Manchester è arrivato a sborsare la somma record di 105 milioni, ecco che a Raiola, in qualità di rappresentante della società londinese Topscore Ltd, sono andati la bellezza di 27 milioni.
 

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Proprio l'aumento progressivo dei compensi dell'agente, misurati in funzione dei maggiori incassi per la Juve, hanno convinto gli investigatori della Fifa che a Raiola fosse stata concessa non una semplice provvigione per l'operazione di calciomercato, ma una vera e propria partecipazione ai proventi derivanti dalla vendita. In pratica: ogni 5 milioni di incasso supplementare rispetto a 90 milioni, ben 3 milioni sono andati all'intermediario. Il 60 per cento, quindi, una quota difficile da giustificare come semplice compenso per la consulenza. Non per niente l'accusa della Fifa si concentra proprio su quei 9 milioni che sono andati ad aggiungersi ai 18 milioni inizialmente promessi a Raiola.

Secondo quanto risulta dai documenti consultati da L'Espresso insieme al consorzio Eic, la Juventus si è difesa spiegando che il contratto non attribuiva a Raiola in nessun modo il diritto di partecipare ai guadagni derivanti dal futuro trasferimento di un calciatore a un altro club. Infatti, questa è la tesi del club bianconero, la commissione all'intermediario (18 milioni) era prevista nel contratto solo a una condizione ben precisa, cioè al raggiungimento di un prezzo di 90 milioni per la cessione di Pogba.
 

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Come detto, però, la Fifa si è concentrata su quei 9 milioni supplementari pagati a Raiola, con una progressione di 3 milioni ogni 5 milioni in più incassati dalla Juventus. Interpellata dal consorzio Eic, la Federazione internazionale ha confermato l'esistenza dell'indagine senza fornire ulteriori elementi. Juventus, Manchester United e Raiola hanno invece risposto con un no comment.
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Tmw - Criscitiello: "Raiola non è una minaccia ma una condanna"

di Redazione MilanNews
Fonte: Di Michele Criscitiello per Tuttomercatoweb.com
articolo letto 80118 volte
 
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Quello che in molti non capiscono, dirigenti e tifoserie lontane dai colori rossoneri, che la battaglia sul caso-Donnarumma non riguarda solo il Milan o solo Donnarumma. E' una battaglia di sistema. I tifosi, invece, la racchiudono frettolosamente nel colore sociale e si perdono nel vero significato della pericolosità di quanto accaduto la scorsa settimana. In Italia non c'è una normativa federale che consente alle società di calcio di bloccare i propri giovani, prima di una certa età, e - se ti trovi il Raiola di turno - tutto lo sforzo (economico e non) profuso nel vivaio va a farsi benedire. La premessa è doverosa: senza passaggio societario, il buon Donnarumma sarebbe rimasto a Milanello con un prolungamento, sicuramente con un ingaggio nettamente inferiore ai 5 milioni di euro per 5 anni proposti da Fassone e Mirabelli. La bomba è scoppiata perché la nuova dirigenza si è ritrovata, oltre i 75 milioni di euro di passivo e un parco calciatori privo di valore, l'unico ragazzo di valore in scadenza nel 2018. O un gravissimo errore tecnico dei vecchi dirigenti o una bruttissima dimenticanza. Non venite a raccontarci che non c'era alcun modo per bloccare Donnarumma perché non vogliamo passare per fessi. Male, male, male che fosse andata si imponeva a Mihajlovic di non farlo giocare tutte le partite per evitare che il ragazzo prendesse valore... per altri. La storia Donnarumma è piena di zone d'ombra sin dal suo arrivo al Milan. Il papà del ragazzo aveva già firmato per l'Inter, allora interviene il Milan e fa "pressioni" sulla famiglia, con i poteri magici riesce a convincerlo e il ragazzo passa immediatamente alla scuderia di Mino Raiola. All'Inter lo aveva portato Giocondo Martorelli, lo stesso che portò Bonaventura al Milan ma che poi perse proprio al Milan per il tradimento di Jack che poi andò da... Re Mino. Storia passata ma bisogna partire da lontano per fare chiarezza su una delle vicende più tristi del nostro mercato. E' come se la prossima estate Raiola portasse via Kean della Juventus. Un 2000, un anno più piccolo di Donnarumma e il discorso del contratto è uguale a quello di Gigio. Raiola fa il suo mestiere e nulla si può dire ma se ci sono delle regole, a volte scritte altre volte sono etiche, quelle regole vanno rispettate. Raiola dal Milan non avrebbe percepito soldiarrow-10x10.png importanti per la commissione sul rinnovo, se andrà al Real Madrid quanto prenderà Mino che, in carriera, ha portato quasi 500 milioni di euro nelle sue casse tra intermediazioni e commissioni? Il Milan, così come la Juve, il Napoli, l'Inter o la Roma non può perdere un ragazzino figlio del vivaio, a 18 anni, perché l'agente decide di tirare per il collo una società. E la società ha già fatto follie ad offrire ad un ragazzino 5 milioni per 5 anni. Il principale colpevole è Donnarumma, forse, oppure la famiglia che lo avrebbe dovuto consigliare diversamente. Ma non ci meravigliamo di nulla dopo il "tradimento" all'Inter a contratto già firmato. Hanno parlato tutti i familiari di Donnarumma, dal cognato al fratello, come se il diretto interessato non avesse diritto alla parola. C'è qualcuno che dice "ma è solo un ragazzo di 18 anni", alt! No! Non trattiamo Donnarumma come un ragazzino indifeso di 18 anni. Se vuole guadagnare 7 milioni all'anno, lo trattiamo da milionario capace di intendere e di volere. Se guadagni 7 milioni all'anno ti chiediamo scusa ma almeno la rottura di scatole la devi mettere in preventivo, soprattutto dopo che nessuno ti aveva chiesto di baciare la maglia quando eri ancora minorenne. L'Avvocato di Raiola dice che il Milan non potrà spedire Gigio in tribuna per tutto l'anno. Vero! I calciatori sono più tutelati dei malati in Italia. Ma nessuno potrà vietare al Milan di spedire Donnarumma, classe '99, in Primavera considerato che è nell'annata della Primavera e volendo anche in panchina se Gattuso non lo riterrà pronto per fare il titolare tra i giovani. Chi fa il paragone del caso Donnarumma con la trattativa Conti è fuori strada. Ci sono almeno 5 punti che fanno la differenza. 1) Conti, lo scorso anno, ha rinnovato con l'Atalanta. Donnarumma no. 2) Al momento del rinnovo Conti e l'Atalanta erano d'accordo di lasciarsi, ognuno per la propria strada, se fosse arrivata un'offerta da una big. 3) A Donnarumma il Milan ha offerto 5 milioni a stagione per 5 anni. Conti guadagna 300.000 euro a Bergamo. 4) L'Atalanta con Conti farà cassa pari al valore del ragazzo: 20-25 milioni di euro, il Milan sarà obbligato a svendere il suo giovane portiere o a perderlo a parametro zero. 5) L'Atalanta non ha mai dichiarato incedibile Conti, i Percassi vogliono trattenerlo solo per accontentare Gasperini che fa i capricci, negando l'occasione della vita a Conti (11 milioni netti in 5 anni) come se qualcuno avesse negato a lui l'opportunità della vita: andare all'Inter e tornare a casa con le ossa rotte perché oltre la Provincia il Gasp non va come un turbo.

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Il 20/6/2017 at 16:14, The Duke dice:

Boh, un mio amico Juventino me l'ha messa giù dura e non sono riuscito a dargli torto..

La tesi è che ormai il Milan non è più una squadra di alto livello e che quindi prendersela con Donnarumma è come se i tifosi del Pescara se la fossero presa con Verratti, che a 18 se n'è andato al PSG invece che restare a vivacchiare in Italia

 

 

Il tuo amico oltre ad essere juventino è pure coglione 

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Il 20/6/2017 at 19:04, MasterMatrix dice:

Cmq raiola sarà tutto quello che volete voi, e io sarei anche d'accordo, ma è il nr 1.

I migliori vanno da lui.

Non ho capito perchè un 16/17/18 enne dovrebbe andare da lui e poi non fare quello che lui dice.

Se è il migliore ci sarà un motivo eh

Nessun degli assistiti di Raiola ha mai vinto una Champions. Ha sicuramente un ottimo roster ma, per me, alla lunga le sue strategie non aiutano I suoi assistiti 

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