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Brexit o Bremain


penelope
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6 minuti fa, aleman dice:

Andando nello spiccio, nella filiale di mia moglie oggi non c'è stato un momento di tregua, tutti a vendere fondi europei, perdendoci un sacco di soldi. 

La borsa ha perso il 12.5 %

Sticazzi.

 

A livello borsistico mi pare che abbiamo perso più noi che il Regno unito, il che è tutto dire.

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1 minuto fa, CloseYourHeart dice:

 

A livello borsistico mi pare che abbiamo perso più noi che il Regno unito, il che è tutto dire.

 

L'economia inglese è più solida, mica è una novità.

Personalmente mi ritrovo con 3000 euro di valore in meno sui miei investimenti, quindi ribadisco sticazzi.

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Non è buffo che tutti gli stereotipi si confermino puntualmente? Voglio dire, chi va a considerare gli spiccioli di differenza tra dare e avere nei fondi UE e non si pone minimamente il problema di quanto verrà perso per la chiusura degli stabilimenti stranieri che non avranno più motivo di trovarsi in uk? O delle conseguenze su tutti gli altri settori (turismo, sport e conseguente fatturato, trasporti) che ne scaturiranno.

I vantaggi di stare nell'UE devono essere conosciuti per essere capiti, molti votanti sono nati che già questi esistevano, mentre i fautori dell'uscita potevano contare su una serie di argomenti di forte impatto ma di dubbio o nullo beneficio (immigrati in primis, dato che avere molti immigrati culturalmente omologhi a mantenere il bilancio anagrafico era un bel lusso!) .

 

E guarda un po' chi è qui a decantare le ragioni di questa enorme cazzata che hanno fatto oltremanica? Sorpresa, i grillini! 

 

E lasciamo stare la storia, se non la siconosce minimamente. Danton, Marat, Robespierre & co. non erano operai, il "popolino" non si è mai mosso da solo, se non negli istanti immediatamente successivi alle sollevazioni (quelli dove cadono letteralmente le teste, prima che subentri un nuovo capo). Se la Germania non avesse dato a Lenin supporto e risorse, vedi te dove andava il popolino. 

 

 

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41 minuti fa, aleman dice:

 

L'economia inglese è più solida, mica è una novità.

Personalmente mi ritrovo con 3000 euro di valore in meno sui miei investimenti, quindi ribadisco sticazzi.

 

No, è il settore finanziario ad essere più solido, o meglio con minore varianza. Il settore reale... beh, chiunque vuole aprire, nel 2016, stabilimenti in un paese di pochi milioni di abitanti piuttosto che in un paese che garantisce alle merci prodotte la libera circolazione. Naturalmente i dettagli dei futuri accordi ci vorranno anni per definirli, ma l'UE parte da una posizione di forza e di certo non sarà clemente, anche per mostrare agli altri stati cosa succede a chi esce. Di base perché ora l'UK non ha nulla da mettere sul piatto, quindi buona fortuna a chi crede che l'uk possa campare con le miniere di carbone e le materie prime dalle colonie: la brutta notizia è che siamo nel 2016

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51 minuti fa, Dauntless dice:

O delle conseguenze su tutti gli altri settori (turismo, sport e conseguente fatturato, trasporti) che ne scaturiranno.

 

 

vedi apposito topic nella sezione calcio

15 minuti fa, CloseYourHeart dice:

E intanto le borse di Madrid e Milano chiudono peggio di quella di Londra :unknw:

ovvio chi si vuole rifugiare mica sceglie l'Italia o la spagna

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17 minuti fa, Dauntless dice:

 

No, è il settore finanziario ad essere più solido, o meglio con minore varianza. Il settore reale... beh, chiunque vuole aprire, nel 2016, stabilimenti in un paese di pochi milioni di abitanti piuttosto che in un paese che garantisce alle merci prodotte la libera circolazione. Naturalmente i dettagli dei futuri accordi ci vorranno anni per definirli, ma l'UE parte da una posizione di forza e di certo non sarà clemente, anche per mostrare agli altri stati cosa succede a chi esce. Di base perché ora l'UK non ha nulla da mettere sul piatto, quindi buona fortuna a chi crede che l'uk possa campare con le miniere di carbone e le materie prime dalle colonie: la brutta notizia è che siamo nel 2016

 

Ho scritto economia giusto per farla semplice.

La parte sottolineata è ironica, immagino.

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12 ore fa, Dauntless dice:

 

ma l'UE parte da una posizione di forza e di certo non sarà clemente, anche per mostrare agli altri stati cosa succede a chi esce.

esatto

la parola d'ordine pare essere, volete andare via? Fatelo in fretta

 

http://www.lastampa.it/2016/06/25/esteri/bruxelles-mette-fretta-alla-gran-bretagna-subito-il-negoziato-per-luscita-JmgPQFwRnWaajPv14EfSzI/pagina.html

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1 ora fa, liotru dice:

 

Sarà un boomerang per la stessa, ma l'ue ha da sempre dimostrato miopia politica: non sono sorpreso della cosa.

Modificato da CloseYourHeart
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che io sappia il referendum consultivo in italia si può fare, non c'entrano i casi di indipendentismo locale (sono referendum autoindetti autogestiti autocertificati che non valgono nulla) somiglia più a quelli organizzati dai comuni per alcune decisioni importanti, per es. una grande opera (ce n'è stato uno a livorno qualche anno fa sulla costruzione di un nuovo ospedale).

 

ma il precedente più vicino è il referendum consultivo dell'89, autorizzato da una legge costituzionale, che insieme alle elezioni europee ha legittimato il mandato costituente delle istituzioni comunitarie. ai tempi stravinse il sì.

non conosco niente, fuori e dentro la costituzione, che impedisca di farne un altro.

 

sto spippolando in cerca di link ma non trovo niente, specifico solo (leggendo le prime cazzate che leggo su google) che una legge costituzionale non è una legge di riforma costituzionale. mani nei capelli.

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sul brexit, quello che ho capito è che l'uscita dell'uk è una farsa e tecnicamente non porta scombussolamenti epocali.

 

il referendum sul brexit è consultivo e non vincola il governo uk a prendere misure specifiche né immediate.

probabilmente non sarà neanche cominciata la procedura di uscita, almeno non nei prossimi mesi.

chiaramente le conseguenze politiche sono notevoli e infatti cameron si dimette (e pensare che aveva inventato tutto per indebolire la minoranza tory antieuropeista. errore epico)

 

la procedura di uscita (art. 50 del trattato di lisbona) comporta 2 anni di trattative tra UK e UE per gestire tutte le leggi europee già in vigore in UK, e dagli anni '70 a oggi sono parecchie.

probabilmente, sarà un lavoro burocratico per riscriverle tutte tali e quali, o quasi, ma con nomi diversi (perché diventino leggi inglesi e non europee). perché di fatto sono misure convenienti per tutti che funzionano da 40 anni.

anche lo spazio schengen penso sarà grosso modo confermato, quantomeno noi europei occidentali non vedremo cambiare nulla.

 

il problema è che l'uk si ritroverà nel suo magnifico isolamento rinegoziando ogni norma o decisione europea da una posizione di debolezza, in più non avrà nessuna voce in capitolo sulle politiche future, alle quali potrà solo decidere se adeguarsi o meno.

 

il tema dell'immigrazione per l'uk è una boiata colossale perché è evidente che nel suo caso la questione la deve risolvere con il commonwealth prima che con shengen.

 

l'importanza del brexit quindi non è tanto tecnica: nel lungo periodo, non sarà ricordato come un passaggio rivoluzionario. il 20% degli inglesi al momento del referendum non sapeva che l'inghilterra fosse parte dell'UE. mi immagino la percentuale in altri paesi d'europa. nessuno si ricorderà che c'è stata per 50 anni dagli anni 70 al 2020.

 

probabilmente non è economica (ma non c'è un uscita dall'euro, non ne capisco granché ma non immagino conseguenze catastrofiche sull'economia uk che nel lungo periodo si riorganizza)

 

sicuramente è politica (potrebbe portare a nuovi referendum in altri paesi, certificando l'antieuropeismo dilagante)

 

e anche culturale, perché dimostra che in un mondo che deve ancora accettare la libetà di movimento ci siano settori della popolazione che sono impauriti da questi cambiamenti. 

sono esclusi da certe dinamiche (i vecchi pensionati inglesi si vedono minacciare il loro stile di vita e non capiscono perché) ma non possiamo dare la colpa alla gente ignorante e alla "democrazia che fa votare gli ignoranti".

 

se si è convinti di fare la cosa giusta, ma la maggioranza dei cittadini ti dà torto, non puoi accusarli di non capire, o addirittura pensare che sia meglio non farli votare. 

i politici a tutti i livelli che amministrano queste persone, sono responsabili del fatto che queste non capiscano cosa sia meglio per loro. 

sarà un lavoro educativo, di comunicazione, quello che volete.

 

comunque vada, il mondo va in un'altra direzione. i vecchi inglesi di provincia, purtroppo, subiscono questi cambiamenti e hanno potere per ostacolarli, ma gli stati si organizzeranno sempre di più in strutture sovranazionali e le persone si sposteranno a vivere da un posto all'altro con sempre maggiore facilità. i nazionalismi e gli interessi di cortile si difendono come possono , ma come diceva un messaggio precedente, non si può fermare il vento.

Modificato da Tersite
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Non conta quali saranno i nuovi rapporti tra uk e ue (che funzionavano in un'ottica di bene comune, ora all'ue non frega più niente del bene britannico e): conta l'incertezza e la sua durata. Non sappiamo se torneranno i dazi, è una possibilità concreta, ma finché nessuno saprà se ci saranno e quanti, non si potranno fare scelte di investimento. E questo è uno dei tanti esempi. Una linea aerea americana investirà sull'hub di Londra per arrivare nel resto d'Europa, quando nemmeno sa se tra 2 anni il paese farà ancora parte dell'accordo per lo spazio aereo europeo? E via discorrendo. Al regno unito servono trattative velocissime, all'UE no, al netto delle prime dichiarazioni. È come nel calciomercato, quando devi acquistare o vendere entro una settimana e lo sanno tutti, l'affare lo fanno sempre gli altri.

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Guardate che Il RU parte da una posizione di vantaggio nelle trattative: è importatrice NETTA dell'ue. Se gli mettiamo dazi lo prendiamo nel qlo NOI, non so se è chiaro.

Inoltre basta vedere le borse per sapere chi ne ha risentito maggiormente, altro che la city, noi abbiamo perso il 12,5% in una sola giornata.

Il vento non si può cambiare, concordo, altri paesi seguiranno a ruota, Olanda e Francia già scalpitano e noi subiremo ancor più la linea dura della Germania (e gli euroscettici cresceranno di riflesso, con tutte le conseguenze del caso). Il RU non fa parte di shengen (e 2) addurre il voto a quei "vecchi inglesi di provincia" che hanno potere per ostacolare il cambiamento che cmq avverrà verso le strutture sovranazionali (?) è francamente mistificatore.

 

Smettetela di vederci cosa che non ci sono: ci sono moltissimi europeisti che vogliono un'Europa, ma votano leave perché NON vogliono QUESTA Europa.

Prima lo capirete, prima forse ci sarà speranza di salvare quest'UE. Altrimenti seguiamo le capre tedesche e festeggiamo già da adesso il funerale dell'ue.

E anche il TTIP viene rimesso in discussione, alla faccia di chi pensa che le strutture sovranazionali andranno avanti a prescindere.

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33 minuti fa, CloseYourHeart dice:

Guardate che Il RU parte da una posizione di vantaggio nelle trattative: è importatrice NETTA dell'ue. Se gli mettiamo dazi lo prendiamo nel qlo NOI, non so se è chiaro.

Inoltre basta vedere le borse per sapere chi ne ha risentito maggiormente, altro che la city, noi abbiamo perso il 12,5% in una sola giornata.

Il vento non si può cambiare, concordo, altri paesi seguiranno a ruota, Olanda e Francia già scalpitano e noi subiremo ancor più la linea dura della Germania (e gli euroscettici cresceranno di riflesso, con tutte le conseguenze del caso). Il RU non fa parte di shengen (e 2) addurre il voto a quei "vecchi inglesi di provincia" che hanno potere per ostacolare il cambiamento che cmq avverrà verso le strutture sovranazionali (?) è francamente mistificatore.

 

Smettetela di vederci cosa che non ci sono: ci sono moltissimi europeisti che vogliono un'Europa, ma votano leave perché NON vogliono QUESTA Europa.

Prima lo capirete, prima forse ci sarà speranza di salvare quest'UE. Altrimenti seguiamo le capre tedesche e festeggiamo già da adesso il funerale dell'ue.

E anche il TTIP viene rimesso in discussione, alla faccia di chi pensa che le strutture sovranazionali andranno avanti a prescindere.

 

Il fatto che più persone ti abbiano cordialmente spiegato perché Londra perda di meno in borsa immagino non conti nulla. È tutto grillinamente semplice, "la borsa che perde di più indica quale paese ci rimette", 30 e lode.

 

L'UK è un importatore netto da sempre: non è autosufficiente, importa per necessità. Aumentare i dazi in importazione per rispondere a quelli in esportazione non farebbe altro che alimentare l'inflazione e indebolire la moneta. Ma mentre alcuni beni devono essere per forza importati (es. Gli alimentari), le esportazioni dipendono dalla loro competitività: se le auto prodotte in uk non convengono, si trasferiscono gli stabilimenti senza problemi all'estero. 

 

Senza contare che se la Scozia e l'Irlanda del nord riprovano il referendum dato il solco tracciato dal voto, l'uk potrebbe perdere anche le risorse energetiche. 

 

Prima di dire agli altri cosa devono capire, sei sicuro di sapere di cosa stai parlando?

 

 

 

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47 minuti fa, Dauntless dice:

 

Il fatto che più persone ti abbiano cordialmente spiegato perché Londra perda di meno in borsa immagino non conti nulla. È tutto grillinamente semplice, "la borsa che perde di più indica quale paese ci rimette", 30 e lode.

 

L'UK è un importatore netto da sempre: non è autosufficiente, importa per necessità. Aumentare i dazi in importazione per rispondere a quelli in esportazione non farebbe altro che alimentare l'inflazione e indebolire la moneta. Ma mentre alcuni beni devono essere per forza importati (es. Gli alimentari), le esportazioni dipendono dalla loro competitività: se le auto prodotte in uk non convengono, si trasferiscono gli stabilimenti senza problemi all'estero. 

 

Senza contare che se la Scozia e l'Irlanda del nord riprovano il referendum dato il solco tracciato dal voto, l'uk potrebbe perdere anche le risorse energetiche. 

 

Prima di dire agli altri cosa devono capire, sei sicuro di sapere di cosa stai parlando?

 

 

 

 

Va bene, il RU sprofonderà, inutile portarvi le varie prove che c'è vita oltre l'Ue.

La Svizzera e la Norvegia hanno notoriamente problemi come le cavallette dell'apocalisse all'ordine del giorno.

I fatti sono quelli che sono: le borse hanno reagito, la sterlina su tutte, pensare che imploda il RU è fantascienza, anche considerando che praticamente aderivano rigidamente a praticamente niente all'interno dell'Ue.

Se gli aumentiamo i dazi loro acquistano da un altro mercato, do you understand? E l'alimentare è praticamente l'unico settore in cui aumentare i dazi potrebbe darti ragione, se gli aumentiamo i dazi sulle macchine smettono di comprare bmw e comprano dai giapponesi/americani, do you understand?

 

La Scozia ha fatto un referendum nel 2014 e ha scelto di rimanere in GB, non è detto nemmeno si stacchino.

Gibilterra ha votato analogamente nel 2002 (e il giorno del referendum in quel paese è festa nazionale).

Sull'Irlanda del nord non ho ancora dati in merito, ma questa questione secessionista non nasce mica oggi, eh.

 

Il post di Tersite è quello più condivisibile qui dentro, onestamente.

 

41 minuti fa, Tersite dice:

Non ho capito @CloseYourHeart che fine speri faccia l'europa.

 

Spero che l'Ue si dissolva come il castello di carte che è diventato. Io sogno una nuova Europa.

E che si venga dato il via a questa nuova Europa, i paesi come Svizzera e Norvegia hanno già segnato la strada.

Il RU la percorrerà, spero che prima o poi riusciremo a staccarci anche da questo gioco germanico, che prima o poi riusciremo a riallacciare i rapporti con la Russia, che prima o poi manderemo un bel vaffa agli usa in ambito di politica estera e che diremo finalmente NO ad erdogan e allo schifo che sta facendo. Spero che la Bce cada e sprofondi, che lo stato italiano torni ad avere una propria banca pubblica che stampi una propria moneta sovrana. E che finalmente si inizi ad aiutare la Grecia. Questa è l'Europa che sogno, non lo schifo che abbiamo adesso.

 

31 minuti fa, Helder dice:

E smettete di dire che gli anziani di provincia hanno votato leave, solo perché gli anziani di provincia hanno votato leave! 

 

Assumere che è stato un voto di anziani in contrapposizione ad un voto giovane è demagogico.

17.410.742 persone hanno votato per il Leave e ora dimmi che sono tutti anziani.

Modificato da CloseYourHeart
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In vista dei prossimi referendum per l'uscita dall'ue, vorrei dire che l'UE, oltre ai problemi e difetti veri  che effettivamente ha, ne ha uno di immagine irrisolvibile.

Si trova nella posizione perfetta per incarnare il mito dell'"agente esterno", causa dei nostri mali. A differenza dei rettiliani, di big pharma, dei savi di Sion, dei "comunisti", etc, etc esiste veramente e la vediamo ogni giorno. 

Posto che naturalmente non è colpa nostra se abbiamo un sistema pensionistico che sembra ua catena di Sant'Antonio,che non è colpa dei greci se i greci si sono indebitati fino al collo truccando i bilanci, di chi può essere colpa se non dell'Europa ? Non c'è nessun altro in giro.

Quindi l'Europa potrà anche cambiare, ma siccome  non ci pagherà la pensione a 58 anni, nè pagherà i debiti greci stampando euro, ecco che tutti usciremo in allegria. E tutto andrà senz'altro meglio.

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