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fwp l'abuso della parola "disagio"

 

specifico che in questo caso trovo che dark abbia usato la parola in maniera impeccabile. ma leggendo spesso su fb o anche qui sui phora un utilizzo smodato mi comincia a infastidire.

in pratica il disagio degli altri sta diventando un mio disagio. e poi ci comincio a vedere dietro tutta una serie di motivazioni psicologiche. e io che spesso reagisco come la reaction non capisco questo sottomettersi alla volontà del disagio.

disagio per cosa? non varrebbe la pena sviscerare la questione, almeno con se stessi? come se ne può uscire?

e poi ho questa sensazione del disagio della società a metà tra la resa e il piacere: mi piace stare nel disagio o non so come affrontarlo? mi fa sentire meno solo (l'essere con altri nel disagio, il condividere questa sensazione)?

 

aiutatemi a capire @Estiqaatsi @Sunnina @Bless @Criceto

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10 minuti fa, Criceto dice:

@silvia__fi il disagio è sempre in noi, bisogna prenderne atto. Per me è sempre disagio mentale, ma si presta a un'infinità di sfumature, è una parola poliedrica di cui presto non potrai fare a meno. 

 

deesajow è anche confondere @silvia_fi con @silvia__fi

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17 ore fa, Bless dice:

Non nen ho capito cosa stai chiedendo 

se nelle vostre esperienze lavorative ritrovate questo utilizzo smodato della parola disagio e che significato gli attribuite a livello professionale: è un sintomo? una malattia? è diventato una zona di comfort, in cui si vuole stare per senso di appartenenza o per sentirsi meno soli? per voi rimane una situazione da curare oppure deve essere gestita dalla persona disagiata?

visto che leggo e sento tantissime persone parlare di disagio, mi chiedevo se anche voi che vi occupate della psiche umana avete notato questo fenomeno e se si sta approfondendo la cosa. 

 

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E' un termine abusato nel gergo comune, ma nella pratica clinica -ad esperienza mia e dei colleghi che conosco- no.

 

Chiaramente chi viene in trattamento psicologico è perché prova malessere, ma sono tutti seri verso il proprio malessere e nessuno lo tratta con leggerezza. Anzi, solitamente prima di rivolgersi ad un professionista si provano mille altre strade, pertanto mediamente quando si approda in terapia si è veramente con l'acqua alla gola perché l'autogestione (che è la modalità con cui tutti - in prima battuta - proviamo ad affrontare i problemi) questa volta non ha funzionato.

 

Non so se ho risposto a quanto hai chiesto, mi pare un discorso veramente molto ampio e anche piuttosto generico, in ogni caso se vuoi approfondire sono a disposizione :D

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5 minuti fa, Masahashi dice:

Il nuovo tormentone di Inglo che chiede di essere tolto dagli admin è bellissimo, invece per lui è un disagio

 

se sapessi come posso fargli arrivare più messaggi per infastidirlo lo farei. qualche admo può aiutarmi?

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24 minuti fa, Bless dice:

E' un termine abusato nel gergo comune, ma nella pratica clinica -ad esperienza mia e dei colleghi che conosco- no.

 

Chiaramente chi viene in trattamento psicologico è perché prova malessere, ma sono tutti seri verso il proprio malessere e nessuno lo tratta con leggerezza. Anzi, solitamente prima di rivolgersi ad un professionista si provano mille altre strade, pertanto mediamente quando si approda in terapia si è veramente con l'acqua alla gola perché l'autogestione (che è la modalità con cui tutti - in prima battuta - proviamo ad affrontare i problemi) questa volta non ha funzionato.

 

Non so se ho risposto a quanto hai chiesto, mi pare un discorso veramente molto ampio e anche piuttosto generico, in ogni caso se vuoi approfondire sono a disposizione :D

grazie, era esattamente quello che volevo sapere

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Il 24/9/2018 at 09:25, silvia_fi dice:

fwp l'abuso della parola "disagio"

 

specifico che in questo caso trovo che dark abbia usato la parola in maniera impeccabile. ma leggendo spesso su fb o anche qui sui phora un utilizzo smodato mi comincia a infastidire.

in pratica il disagio degli altri sta diventando un mio disagio. e poi ci comincio a vedere dietro tutta una serie di motivazioni psicologiche. e io che spesso reagisco come la reaction non capisco questo sottomettersi alla volontà del disagio.

disagio per cosa? non varrebbe la pena sviscerare la questione, almeno con se stessi? come se ne può uscire?

e poi ho questa sensazione del disagio della società a metà tra la resa e il piacere: mi piace stare nel disagio o non so come affrontarlo? mi fa sentire meno solo (l'essere con altri nel disagio, il condividere questa sensazione)?

 

aiutatemi a capire @Estiqaatsi @Sunnina @Bless @Criceto

massì, è diventato una moda.

come "ansia" o "che crisi"

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