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Pellegrinaggio a Medgugorie


Milurdein
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bentornato.

Milo, tu scrivi che il dio creatore e le preghiere sono una follia, poi metti delle etichette diverse sulle stesse cose e dici che sono sole tue. E sono cose nient'affatto straordinarie, visto che un sacco di gente di crede da secoli.

La follia è il dio creatore, dato gli studi che ci sono sull'evoluzione. Le preghiere dette a pappagallo non capisco a cosa possano servire.Quello in cui credo lo dico da termpo: in una sorgente di vita, che lungi da ma chiamare dio, ha permesso tutto a cominciare dal big bang, Ultimamente però mi sono pure reso conto che se molte guarigioni miracolose possono essere attribuite a capacità non ancora scoperte dell'organismo umano, mi domando anche come vengano attivate dato che le cure non esistono e che non sappiamo da che parte cominciare, Se le etichette le intendi su un aiuto "morale" superiore per fare qualcos'altro, non ho mai detto che sono solo mie. Il vero problema è la limitatezza della conoscenza della scienza sulle nostre potenziali capacità in ogni senso, che tutti gli indicatori ci dicono essere enormemente superiori. Ebbene, pensa a qualcuno che voglia realizzare qualcosa di straordinario, da un record sportivo, ad una grande azienda, ad una grande opera umanitaria e si trova realmente da solo.,Non pensi che pensare ad un aiuto superiore gli possa dare la forza che gli serve per andare avanti, senza per questo condividerne tutte le implicazioni che una religione strutturata comporti?

Modificato da milordino
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Nella spiritualità in definitiva ci sono almeno 4 principi ben distinguibili l'un l'altro, che sono assommati in modo quanto meno confuso e farraginoso. I quattro principi sono: Religione, Dio, Soprannaturale e spiritualità.

La religione è una disciplina, sottoposta ad un'organizzazione con regole ferree, che professa uno stile di vita basato su delle credenze più o meno supportate da elementi di verità, ma perlopiù rivelati attraverso dei testi sacri, che ha quale fine ultimo l'adorazione di un Dio o comunque di un essere soprannaturale. La religione non si pone quasi mai dei perchè, la fede religiosa non prevede una spiegazione razionale di niente, se non appunto nell'ambito della propria realtà. In una parola: la religione è figlia di una verità rivelata che non potrà mai cambiare. Le uniche divagazioni riguardano il perchè ed il per come quel testo è stato scritto in quel modo, cosa voleva intendere esattamente l'autore, da qui potrebbero sorgere varie interpretazioni, quindi varie confessioni, come è in effetti avvenuto con le decine forme di cristianesimo presenti oggi. Come si può osservare neanche le religioni sono dei monoliti, ma hanno dei pezzi che se ne distaccano. In poche parole le confessioni religiose odierne rispecchiano le prime comunità cristiane che precedettero il cattolicesimo vero e proprio, nato sulle rovine dell'impero romano d'occidente per volontà degli imperatori che fino a quel momento avevano perseguitato i cristiani. Con l'avvento dell'islam molte di queste antiche confessioni cristiane vennero annientate o ridotte ai minimi termini, facendo diffondere il cristianesimo solo attraverso il cattolicesimo. In realtà anche all'interno di ogni religione ci sono mille sfaccettature che non vengono tuttavia riconosciute da quelle concorrenti. Il primo papa a cercare un dialolgo inter-religioso è stato Giovanni Paolo II.

Nel corso degli anni le religioni hanno dovuto giocoforza trovare dei punti di contatto con la realtà condivisa da chi non era impegnato allo stesso modo nella professione di fede, ma soprattutto ha dovuto scendere a patti con gli INFEDELI, ovvero coloro che mano a mano che si rendevano conto delle incongruità al suo interno, hanno trovato altre confessioni o religioni, quando non hanno trovato un altro o altri profeti.

L'esempio più classico è rappresentato dall'Islam che è nato da una costola del cristianesimo, quando Maometto, il suo unico ed insostituibile profeta, ha visto in sogno l'Arcangelo Gabriele che gli ha predetto la sua vocazione.

Esistono tantissime forme di religioni e confessioni, molte delle quali adorano lo stesso dio o Profeta. Il cristianesimo ha dato origine a tante diverse confessioni, soprattutto nei paesi anglofoni, anche l'Islam ha diverse interpretazioni del Corano. Tutte le religioni e confessioni monoteiste adorano un un'unica entità soprannaturale chiamata Dio, seppur con le accezioni che sono proprie ad ognuna di esse.

Dio è l'oggetto di culto delle religioni, al quale ci si rivolge per la risoluzione di ogni nostro problema, salvo lasciare al nostro libero arbitrio le vere ed autentiche rogne, in quanto per capace che possa essere la nostra divinità, non potrà mai e poi mai comprendere tutte le nostre problematiche.

L'esistenza di tante religioni che adorano lo stesso dio, sono la migliore testimonianza del fatto che non ci possa essere un'unica verità rivelata. Per stessa ammissione dei sacerdoti, è un fattore per lo più ambientale, che nasce dalla credenza che è naturale possa nascere in un luogo e non in un altro. Per non dire in ogni essere umano, e non in un altro.

Il soprannaturale infine è la spiegazione che viene data a tutto quello che non conosciamo, che può essere spiegato solo grazie ad un essere superiore.

I miracoli sono la testimonianza più lampante di soprannaturale e divinatorio, sebbene prove certe di questi miracoli non vengano neanche fornite dalla chiesa. Un libro che ha rappresentato uno dei fondamenti della mia personalità è autobiografia di uno Yoghi di Parmahansa Yogananda, un guru indiano che ha avuto il merito di diffondere la meditazione indiana negli stati uniti.

Questo libro ci fornisce una spiegazione dei miracoli che si avvicina ad una teoria scientifica, portando svariati esempi. L'autore descrive questi eventi attraverso degli episodi durante i quali i guru preparati a dovere potevano svolgere delle azioni quasi a comando, in quanto in possesso della chiave di accesso a queste tecniche.

Per spiegare queste azioni miracolistiche viene menzionato Einstein e le teorie della meccanica quantistica, che spiega appunto come la parte più infinitesimale della materia è energia: il guru che riesce a smaterializzare il singolo oggetto o sentimento fino alla sua parte più piccola, può farne quello che vuole. Il soprannaturale ha quindi una spiegazione TECNICA anche secondo una guida spirituale come Yogananda, e non può essere lasciato alla pura e semplice adorazione, deve essere al contrario frutto di studio e pratica per potersi impadronire della tecnica necessaria a metterlo in pratica. Sotto un aspetto più personale e meditativo, ha lo stesso fine della scienza.

Tutto questo accadeva ancor prima di scoprire iL DNA nel 1953, chissà che conclusione ne avrebbe tratto questo grande guru?

La spiritualità è quindi il desiderio di dare forma alle nostre paure, in termini psicanalitici si direbbe che è la necessità di far emergere le rimozioni del nostro inconscio.

ecco la mia visione più completa sull'argomento. A cui aggiungo ora l'incapacità oggettiva di spiegarci certi fenomeni (meccanica quantistica a parte).

Modificato da milordino
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prima di tutto, io penso che la credenza in un dio creatore non sia incompatibile con la scienza. È la posizione ufficiale della Chiesa Cattolica nonché degli scienziati credenti. Ovviamente non credono nella creazione raccontata dalla bibbia, ma in un'entità che ha dato inizio a tutto (come te). Poi credono che tale entità, che chiamano Dio, intervenga nella storia incarnandosi in Gesù e magari fornendo un aiuto superiore in certi casi (come credi tu).

Poi certo condividono tutta una sovrastruttura teologica che tu non condividi, ma c'è un principio simile.

Fin qua ho scritto per spiegarti meglio quel che dicevo prima sulle tue convinzioni.

Io personalmente penso che ci siano un sacco di cose inspiegate, di cui molte sono anche inspiegabili, o perlomeno resteranno tali nell'arco della mia vita. Sono convinto che chiamare Dio o "entità superiore" tutto ciò che capiamo possa essere consolante, possa aiutare in determinati momenti etc etc.. Tuttavia per me l'ignoto resta ignoto e basta.

Le posizioni che mischiano spiritualismo e scienza come quella da te citata oscillazione tra la speculazione filosofica e la supercazzola. Non ne ho mai trovata nessuna che mi abbia suscitato più che un po' di curiosità.

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C'è però da dire che le imprese eccezionali (nell'arte, nella scienza, nello sport, nelle sfide più in generale alla natura) nascono proprio da questa profonda convinzione che una forza soprannatuirale ci dia una forza che la semplice volontà umana non può giustificare. Magari solo il crederci aiuta tantissimo (anche perchè più di crederci non puoi fare), e sotto questo aspetto non ci sono etichette come dei cristi, santi e madonne che tengano, Io però ti parlo di eventi straordinari, ti eventi che ti cambiano la vita. Non ci sono preghiere che tengano, è qualcosa che senti o non senti, L'ignioto di ieri è il noto di oggi, ti potrei fare migliaia di esempi.,

L'oscillazione tra spiritualità e scienza è presto spiegata, da uno scienziato cattolico: antonio Zichichi. Per lui la scienza è un atto di fede, perchè quando ricerchi NON SAI COSA ANDRAI A SCOPRIRE, puoi avere solo un'idea QUI NASCE LA FEDE. che si trasforma in SCIENZA quando trovi qualcosa di concreto. Molto semplice direi.

Modificato da milordino
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C'è però da dire che le imprese eccezionali (nell'arte, nella scienza, nello sport, nelle sfide più in generale alla natura) nascono proprio da questa profonda convinzione che una forza soprannatuirale ci dia una forza che la semplice volontà umana non può giustificare.

Davvero? E questa convinzione da dove viene?

Modificato da GURU baba rey
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secondo te cosa pensa uno che deve fare una grande impresa?

Si concentra, raccoglie tutte le energie fisiche e mentali e cerca di dare il massimo.

Chi è religioso magari pensa a Dio e si fa il segno della croce, alcuni come forma di mera scaramanzia, ma mica lo fanno tutti.

Secondo te invece per qualsiasi impresa devi evocare Dio o qualche forma di potere sovrannaturale che ti aiuti?

Modificato da GURU baba rey
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No cerchi di dare di più di quello che sai di poter dare. Che è sicuramente dentro di te, ma magari non sai di poter dare. Quando si dice HO DATO IL 110%, implicitamente ammetti di aver dato qualcosa di cui non eri a conoscenza, e da dove ti deriva quel 10% in più se non lo riconosci? Io ho sempre detto che il soprannaturale di ieri è il naturale di oggi, il problema è come arrivarci.

Modificato da milordino
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Avevo letto su una rivista di fantascienza che l'adrenalina, che si può attivare in certe situazioni tipo la competizione, riesce a portarti più vicino ai limiti meccanici del corpo, limiti che noi stessi ignoriamo di avere... ma se fosse stata una rivista seria avrebbe sicuramente menzionato Dio.

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