Vai al contenuto

italia


vannis
 Share

Recommended Posts

Per quanto possa essere condivisibile non mi piace questa distinzione. Sciascia l'ha messa in bocca a un mafioso.

si ma quando? e soprattutto rivolta a chi? Quello è il succo. Magari i siciliani riuscissero a fare quella distinzione che fece don Mariano.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • Risposte 248
  • Created
  • Ultima Risposta

Top Posters In This Topic

  • 4 settimane dopo...
  • 1 mese dopo...
  • 4 settimane dopo...

Il 4 gennaio scorso l'aggressione a un gruppo antagonista in un bar

Una donna di 30 anni fu ferita gravemente al volto con un posacenere

Verona, pestaggio nel centro storico

arrestati otto ultrà e estremisti di destra

VERONA - Otto giovani vicini alle frange ultrà dell'Hellas Verona e all'estrema destra sono stati arrestati in arresto dalla Digos per un pestaggio avvenuto il 4 gennaio scorso in cui rimase ferita gravemente una giovane donna.

Nel corso dell'operazione, scattata stamani, sono state eseguite anche una ventina di perquisizioni a carico di altre persone indagate.

La notte di domenica 4 gennaio in un bar del centro storico, gli arrestati, accortisi della presenza di un gruppo antagonista che stava festeggiando il compleanno di una giovane, avevano aggredito i ragazzi verbalmente con atteggiamenti prepotenti e provocatori. Avevano scandito numerosi slogan neonazisti inneggianti alla discriminazione razziale e cori da stadio accompagnati da espressioni scurrili contro le donne utilizzati per arrivare in breve alla rissa, poi culminata in una violenta aggressione della donna di 30 anni, colpita selvaggiamente con un portacenere in volto. I colpi avevano provocato fratture multiple alle ossa facciali con interessamento del bulbo oculare.

Alcuni dei giovani arrestati erano già stati indagati dalla stessa procura veronese nell'estate del 2007 per associazione a delinquere finalizzat

Link al commento
Condividi su altri siti

Senza dimenticare il fatto che in Italia, grazie ai fascisti al potere, si è instaurata una forma fascista e razzista un po troppo libera, ritengo che il linciaccio sia un fattore dell'emozione del momento.

Un mio amico tanti anni fa guidava (non certo a 50 kmh) in un centro abitato, ad un certo punto sbuca un pallone seguito a ruota da un bambino, inevitabile lo schianto e la morte del bambino.

Anche il mio amico, italiano, fu oggetto di linciaggio e addirittura mentre c'era questo tentativo qualcuno gli rubò pure l'autoradio dalla macchina.

Link al commento
Condividi su altri siti

questo era ubriaco e su una macchina rubata, credo che alla gente gli fregasse poco se fosse rumeno o italiano, aveva ucciso uno che abitava lì vicino che magari in molti conoscevano e visto che nessuno ha più fiducia nella giustizia italiana hanno cercato di farsi giustizia da soli. C'è altro da dire?

Link al commento
Condividi su altri siti

Stupri, raid a Roma: picchiati 4 romeni

da notare il taglio fazioso e strumentalizzante del titolo, come se il problema degli stupri, in italia, sia da collegarsi immediatamente con i rumeni.

E lo stesso alemanno, che se la prende con i poveri immigrati che mettono su due casette abusive invece di prendersela con i potenti che si costruiscono le piscine nelle loro case.

Viviamo in un paese proprio razzista.

Link al commento
Condividi su altri siti

il punto è che il "problema stupri" viene fuori quando si decide che deve venir fuori. Se ne tirassero fuori uno al giorno, significherebbe che in un anno in Italia avvengono 365 stupri. Che sarebbe pochissimo. Però ci sarebbe la sensazione che in pratica se esci per strada ti stuprano. In realtà ne accadono molti di più, e il 99% non occuperà lo spazio di un servizio al tg. Ma allora che diano la notizia di 1, 10 o 100 cambia ben poco. Se non per il fatto che con 100 crei il clima da emergenza.

Link al commento
Condividi su altri siti

il corollario a tutto ciò è che la notizia sono i romeni presi a sprangate. potrebbero essere gli stessi che giustificavano di aver bastonato un negro dicendo "se fosse stato un romeno l'avrei bastonato lo stesso".

io che sono ingenuo però non capisco chi è che a un certo punto decide che notizie dare. la p2? o vengono fuori spontaneamente?

alemanno ha vinto facendo il comizio finale con quello che ha salvato una dallo stupro di un romeno, e fin lì uno si può immaginare.

Ma ora qui prodest? Giusto per continuare a non preoccuparci della crisi passata eluana? Forse si immagina che nessuno chiederà di togliere i tagli alle forze dell'ordine e le limitazioni agli strumetni d'indagine.

Link al commento
Condividi su altri siti

L'allarme della polizia: i pestaggi di stranieri sono all'ordine del giorno

Un inquirente: "Ormai la gente non denuncia più preferisce farsi giustizia da sè"

Nella polveriera di Roma Sud

dove le ronde sono già realtà

di CARLO BONINI

Nella polveriera di Roma Sud dove le ronde sono già realtà

ROMA - La pineta di Procopio è la terra di nessuno che divide il mare di Ostia dall'ultima macchia residenziale di Roma: Axa, Casalpalocco, Infernetto. È un immenso bosco, lercio di siringhe, bottiglie, preservativi, stracci e scheletri di baracche dove, da quarantotto ore, sono tornate a nascondersi "le facce da romeni". Dove voci cattive dicono che "presto verrà saldato il conto". Perché qui, come era successo dopo l'omicidio di Giovanna Reggiani e Luigi Moriccioli, la caccia è di nuovo aperta.

"Perché qui - come spiega un tabaccaio che guarda la via Ostiense - non abbiamo mai avuto bisogno di nessuna autorizzazione per difendere le nostre donne e le nostre case". Lo stupro del parco della Caffarella è tornato ad accendere una polveriera di cui il Comune di Roma, la Questura, il comando provinciale dei carabinieri e chiunque abbia ancora il termometro della città conosce a memoria il perimetro. Quattro municipi. Il dodicesimo, il tredicesimo, il quinto e il settimo. Le due "porte di Roma" per chi arriva dalla Romania. A sud, la cintura che tiene stretti il Lido di Ostia e Castel Fusano, Axa e Casalpalocco ad Acilia, la Cecchignola, il Torrino, Vallerano, Castel di Decima. A nord-est, il Tiburtino, Pietralata, Collatino, Ponte Mammolo, San Basilio e, scendendo, Centocelle, Tuscolano, Prenestino, Alessandrino e don Bosco.

Un pugno di quartieri con una densità pari a quella di una città come Bologna, dove i cosiddetti "insediamenti abusivi" e i campi nomadi censiti superano le mille unità, abitati da una popolazione di fantasmi che oscilla tra le 15 e le 18 mila anime. E dove le ronde già esistono, ma non hanno nulla del chiassoso folclore nordico. Perché non indossano foulard colorati, non hanno portavoce, né salutano il vigile o il poliziotto di quartiere. Perché puniscono in silenzio.

La traccia è nelle statistiche dei commissariati di zona. Lì dove la presenza di immigrazione è più forte, il numero dei reati denunciati è il più basso e, soprattutto, in costante diminuzione. Nessuno denuncia più il furto di un portafoglio o in appartamento, la molestia a una fermata dell'autobus o su una linea notturna, lo scippo di una busta della spesa all'uscita di un supermercato. Perché la questione viene risolta altrimenti.

Racconta un funzionario di polizia in servizio sul litorale: "Chi si fa giustizia da solo sa perfettamente una cosa. Che la sua vittima, se clandestino, non parlerà mai di quello che gli è accaduto. Non si avvicinerà mai né a un commissariato, né a un pronto soccorso. È capitato e capita di fermare clandestini conciati come stracci. Con ferite che testimoniano pestaggi. Ma non c'è verso evidentemente di sapere chi sia stato, né perché. Senza contare che se sparisce un romeno a noi certo non ce lo viene a dire nessuno. Né qualcuno ci racconta le ragioni per cui è sparito, e come".

Le ronde clandestine raccolgono un consenso contagioso, politicamente trasversale, e dal consenso dei quartieri sono protette. Perché spontanee. Gli autoconvocati dell'ordine e della quiete pubblica parlano il linguaggio della destra, ma non necessariamente militano. Si mobilitano nei bar o nella curva dello stadio, come hanno documentato i fatti di Guidonia e le più recenti inchieste della Procura di Roma. Non hanno bisogno di una sede di partito. E non è un caso che chi li avverte come più vicini e oggi prova a intercettarne e cavalcarne la furia è chi ancora ne ha il termometro. Vale a dire quel pezzo di destra sociale che, a Roma, dopo il voto, ha divorziato dal sindaco Alemanno (che pure aveva sostenuto) proprio in nome della "sicurezza", parola d'ordine decisiva nella campagna elettorale e ora umore impossibile da ricacciare nella lanterna.

Nel dodicesimo municipio, ieri, circolava una nota del segretario di quartiere della "Destra", Stefano Ambrosetti, chiara come il sole. "Fino a quando non avremo la certezza che alle troppe parole buttate al vento da parte del sindaco Alemanno non seguiranno i fatti così come richiesto dal segretario nazionale de La Destra Francesco Storace, saremo a fianco delle nostre donne, dei nostri figli e dei nostri anziani minacciati ogni giorno da chi, per colpa della sinistra, attenta alle loro vite. Nel ricordo di Luigi Moriccioli, assassinato su una pista ciclabile e della signora Reggiani, violentata e assassinata a Tor di Quinto, e di tante altre vittime innocenti, noi continueremo a denunciare le situazioni di illegalità".

E non sembra una voce isolata, se anche un centro sociale di destra come il "Foro 753" ha deciso in queste ore di muoversi, chiedendo ad Alemanno di arruolare la propria gente nella "sorveglianza delle aree verdi e dei parchi della città". Se "Forza Nuova" ora avverte che "se l'amministrazione capitolina continuerà con slogan e promesse senza fatti concreti la rabbia popolare continuerà a crescere e non saremo in grado di controllarla". Perché "se condanniamo i raid punitivi, non possiamo biasimare un popolo, quello di Roma, che si sente abbandonato dalle istituzioni e decide di agire in prima persona".

È verosimile che Palazzo Chigi e il Viminale, anche alla luce dell'incontro di ieri tra il ministro dell'Interno e il capo dello Stato, cancellino le ronde dall'agenda parlamentare. Ma osservato dalla pineta di Procopio o da Centocelle, il desiderio di vendetta ha rotto gli argini. E non da ieri. Un dirigente del Dipartimento della pubblica sicurezza lo dice con un sospiro, quasi fosse uno scongiuro: "Dobbiamo solo prendere presto gli stupratori della Caffarella e sperare che la città riesca a spegnere, ancora una volta, la furia dei suoi quartieri più esposti. Perché di tempo non ne è rimasto molto".

(17 febbraio 2009)

Link al commento
Condividi su altri siti

Se c'è davvero uno sfondo razzista in alcune aggressioni, mi spiace molto, perché in genere il razzismo è rivolto a persone indifese, quindi non c'è nemmeno l'attenuante dell'aver ricevuto un torto a quella persona.

però io sono abituato ad affrontare un problema nel suo complesso, non analizzandolo in maniera parziale o unilaterale. Il problema in questione è l'integrazione degli immigrati, e va visto in ambo le direzioni. Soffermare l'attenzione sul razzismo di qualche italiano e far finta di niente sul fatto che gli immigrati, pur essendo 1/20 del totale, sono quelli che compiono il 40% degli stupri totali, non mi pare corretto dal punto di vista metodologico.

L'Italia ha paura, c'è paura a girar di notte, i parchi e certi quartieri sono diventati una sorta di Bronx.

Così come c'è il bravo immigrato che pensa a lavorare, paga le tasse e, poverino, arriva di sera talmente stanco da non avere certo voglia di avere rapporti sessuali ottenuti con la violenza, c'è il bravo italiano che non si sogna di prendersela col barbone indiano o con l'incolpevole tunisino.

Peràò le cronache ci dicono che tra gli immigrati la percentuale di chi delinque è molto alta, ed è in continuo aumento.

Ciò non giustifica certo gli spavaldi che prendono di mira un immigrato e lo riempiono di botte, e nemmeno i neonazisti che per la loro giovane età non hanno manco la minima idea della crudeltà del regime al quale ispirano la loro ideologia, la loro testa bacata non consetirebbe nemmeno di recepire quello che raccontano i libri di storia.

Però, se non serve a giustificare singoli atti di razzismo, ci aiuta a capire che lo sforzo per una migliore integrazione deve essere bilaterale, non è possibile continuuare a tollerare che stormi di immigrati vengano qui senza lavoro, senza ragionevoli aspettative, e, accumulando frustrazioni su frustrazioni, non trovino di meglio che sfogarle a volte su loro connazionali, a volte riducendo qualche ragazza in prostituzione, altre volte spacciando droga, altre volta ancora (3 episodi negli ultimi 3 giorni...) prendendosela con una minore di 14 anni e lo sbarbatello che la accompagnava, violentando lei e pestando lui...

Link al commento
Condividi su altri siti

Soffermare l'attenzione sul razzismo di qualche italiano e far finta di niente sul fatto che gli immigrati, pur essendo 1/20 del totale, sono quelli che compiono il 40% degli stupri totali, non mi pare corretto dal punto di vista metodologico.

anche cominciare il discorso con un dato inventato di sana pianta è metodologicamente discutibile.

Modificato da Tersite
Link al commento
Condividi su altri siti

POLIZIA: «RONDE INUTILI» - Chiara la posizione dei sindacati di polizia Siulp; Silp-Cgil; Siap; Ugl-Polizia Coisp, Up, Fps, Adp, Pnfi, Mps, Anfp): «Ci si dovrebbe preoccupare di ottenere le risorse economiche indispensabili affinché la Polizia di Stato possa svolgere al meglio il suo lavoro. Le associazioni di volontari, oltre a essere inutili per la sicurezza, costituiranno un appesantimento del lavoro delle Forze dell’ordine ed esporranno i cittadini ai rischi di aggressioni criminali facilmente intuibili; ma, cosa più grave, segneranno di fatto la rinuncia dello Stato alla gestione esclusiva e responsabile di una funzione imprescindibile, essenziale e non cedibile: la funzione di polizia».

Link al commento
Condividi su altri siti

Join the conversation

Puoi postare adesso e registrarti in seguito. If you have an account, sign in now to post with your account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
 Share


×
×
  • Crea Nuovo...