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"Lasciate i crocifissi nelle aule"


Ebano
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Kyuss, hai acchiappato i due veri problemi, ma pensaci un altro po', guarda:

Ma il punto non è questo a mio avviso, il punto è che un malinteso concetto di laicità porta ad eliminare tutti i simboli religiosi, ma questo è ateismo, non laicità. Ed è questo che ho spiegato nel mio post precedente.

Ateismo è VIETARE qualsiasi simbolo religioso a scuola.

Altra cosa è FREGARSENE di cosa sia appeso in un'aula, lasciando al buon gusto di alunni e professori il mostrare un monumento al buddah in dimensioni naturali, un calendario di nina moric o la Via Crucis.

Se si obbliga a tenere in un edificio dello Stato, quale un'aula scolastica, il crocifisso (o si impedisce di toglierlo, non vi ritrovo una differenza sostanziale) non si è laici né tantomeno atei. E qui non ci piove.

Quanto alla pipì che marca il territorio, sai una cosa? Hai perfettamente ragione. Al di là delle questioni di principio, giuste o meno che siano, è tutta una questione di appartenenza, e sai un'altra cosa? E' perfettamente normale e molto umano, lo facciamo ogni giorno tutti quanti. Da chi sbrocca quando vede i colori della propria squadra di calcio, a chi sbrocca quando vede il simbolo del proprio partito a chi sbrocca quando vede il logo del proprio gruppo musicale preferito. Che male c'è nel volersi riconoscere in un simbolo di carattere religioso?

Perfetto, applausi. Diventa ultrà della Roma, militante dei Radicali, fan sfegatato degli U2 o vai a vivere in un monastero, sei liberissimo di farlo. La degenerazione avviene quando è lo Stato a importi un'appartenenza, obbligandoti a riconoscerti in un simbolo religioso.

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Cercherò di rispondere a Pachu e Talcott (=Tersite?? Mi incasino coi nuovi nick...) contemporaneamente.

1) Non ho mai sostenuto che le aule DEVONO essere bacheche di simboli religiosi (in una classe in cui sono tutti atei mi starebbe benissimo l'assenza di qualsiasi simbolo religioso). Solo che di fronte alla scelta se levare un simbolo in cui alcuni credono mi sembra più appropriato introdurre i simboli in cui altri credono, esattamente in nome della laicità dello Stato. Ripeto che per me laicità significa che lo Stato è equidistante da ogni confessione e non ne favorisce una rispetto ad un'altra. Peraltro a me pare abbastanza infelice l'espressione "lo stato tollera la libertà religiosa" visto che tollerare significa sopportare, o mal sopportare. Lo Stato dovrebbe favorire la convivenza delle diverse credenze religiose, non sopportarla, e permettere che in una aula ci siano diversi simboli mi pare un ottima maniera per farlo.

2) Talcott: ti ho già risposto prima che sto parlando della tematica in generale. Ma visto che mi pare tu voglia portarmi a parlare della sentenza in sè: a me non sembra francemente che lo Stato ti obblighi a credere nel crocefisso. La sentenza obbliga a tenere il crocefisso nelle aule, non ad essere devoti al crocifisso. Mi pare una differenza sostanziale. Sulle motivazioni espresse dalla sentenza ho già detto: hanno un fondo di verità, ma sarebbe stato meglio dire "Il crocefisso sta in aula perchè altri bambini ci credono, e laicità significa che lo Stato garantisce a quei bambini la possibilità di guardare il crocefisso nelle loro aule". Punto.

Oltretutto mi sembra che se lo Stato non deve imporre (un credo ed i suoi simboli, ed è giusto) per simmetria non deve neanche vietare (il medesimo credo o i suoi simboli).

Ma in tutta questa questione mi piacerebbe che ci fosse una causa di qualcuno che vuole un'altro simbolo in classe. Ritengo che una eventuale sentenza non potrebbe che accettarlo (così come accetta il crocefisso). Se una sentenza invece dichiarasse che in aula ci deve stare SOLO il crocifisso, allora passerei dalla tua parte e direi che lo Stato sbaglia a favorire in questa maniera una specifica religione.

Ma il punto è che qui tutti si preoccupano di far levare il crocifisso non di vedere riconosciuto un proprio simbolo alternativo. Ecco perchè ho parlato di livore verso la Chiesa.

Modificato da Kyuss
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2) Talcott: ti ho già risposto prima che sto parlando della tematica in generale. Ma visto che mi pare tu voglia portarmi a parlare della sentenza in sè: a me non sembra francemente che lo Stato ti obblighi a credere nel crocefisso. La sentenza obbliga a tenere il crocefisso nelle aule, non ad essere devoti al crocifisso. Mi pare una differenza sostanziale.

Allora perché obbliga a tenerlo?Pensi davvero che sia portatore di valori civili? Perché di valori civili ne porta sicuramente, ma non mi pare proprio che il simbolo migliore per sintetizzare i valori democratici di uno stato laico come l'italia sia un crocifisso.

Sulle motivazioni espresse dalla sentenza ho già detto: hanno un fondo di verità, ma sarebbe stato meglio dire "Il crocefisso sta in aula perchè altri bambini ci credono, e laicità significa che lo Stato garantisce a quei bambini la possibilità di guardare il crocefisso nelle loro aule". Punto.

Al costo di apparire logorroico: non è vero che garantisce la possibilità di guardarlo, LI OBBLIGA! Lo devono vedere per forza (meglio dire, per legge) non lo possono togliere!

Se una sentenza invece dichiarasse che in aula ci deve stare SOLO il crocifisso, allora passerei dalla tua parte e direi che lo Stato sbaglia a favorire in questa maniera una specifica religione..

Guarda, la sentenza dice che OBBLIGATORIAMENTE in aula ci deve stare solo il crocifisso. Pensi che il consiglio di stato vieterebbe di togliere immagini induiste?

Oltretutto mi sembra che se lo Stato non deve imporre (un credo ed i suoi simboli, ed è giusto) per simmetria non deve neanche vietare (il medesimo credo o i suoi simboli). .

Né vietare né imporre, Santo subito! Però attualmente le cose vanno un po' diversamente.

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Ripetendo:

La montagna di parole potrebbe stare in piedi esclusivamente se non ci fosse una legge che i-m-p-o-n-e... Capire poi che qualche convenienza in fondo... forse, forse c'è...

Ma poi non è vero che:

"Il regno di Dio è dentro di te e tutt'intorno a te, non in templi di legno e pietra. Spacca un pezzo di legno e Io ci sarò, solleva una pietra e Mi troverai".

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tommaso è giusto in stigmate e in qualche libro, ma non nella Bibbia. Comunque mi auguro che se un domani il legislatore dovesse decidere per una libera rimozione della croce dalle aule, la sua scelta sarà fondata su ragioni di laicità e di rispetto delle minoranze, non su motivazioni teologiche.

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Allora perché obbliga a tenerlo?Pensi davvero che sia portatore di valori civili? Perché di valori civili ne porta sicuramente, ma non mi pare proprio che il simbolo migliore per sintetizzare i valori democratici di uno stato laico come l'italia sia un crocifisso.

Al costo di apparire logorroico: non è vero che garantisce la possibilità di guardarlo, LI OBBLIGA! Lo devono vedere per forza (meglio dire, per legge) non lo possono togliere!

Guarda, la sentenza dice che OBBLIGATORIAMENTE in aula ci deve stare solo il crocifisso. Pensi che il consiglio di stato vieterebbe di togliere immagini induiste?

Né vietare né imporre, Santo subito! Però attualmente le cose vanno un po' diversamente.

Premesso che non ho letto la sentenza completa e che le uniche fonti tecniche che ho sono 1) ciò che ha postato Ebano all'inizio di questo topic e 2) resoconti giornalistici di cui sempre dubito perchè hanno il difetto della sinteticità che porta alla semplificazione...:

1) Se la sentenza vieta di togliere il crocefisso in assoluto mi sembra una esagerazione (come ho scritto prima, in una classe di soli atei se loro lo desiderano il crocefisso si dovrebbe levare). Però la sentenza non obbliga nessuno a guardare nulla. Nè tantomeno a crederci. Non ti sembra che sia diverso dire "il crocefisso deve stare nelle aule" da "i bambini devono pregare davanti al crocifisso che deve stare nelle aule"?

2) Ma se anche il crocefisso DEVE stare lì appeso, la vera ingiustizia la vedrei solo se una sentenza dichiarasse che l'unico simbolo a dover essere esposto è il crocifisso.

3) IO non lo so cosa farebbe il consiglio con immagini induiste, ma ti posso dire il mio pensiero: il consiglio di stato dovrebbe permettere la loro esposizione qualora anche solo un bambino ne facesse richiesta, e finchè lui sta in classe dovrebbe impedire agli altri di toglierlo. Ho già detto (e lo ripeto per la terza volta) che se il consiglio decidesse altrimenti sarebbe un errore, ed allora io darei ragione a te.

4) Il crocefisso è portatore di alcuni valori civili, che in alcuni casi sono precisi a quelli di uno Stato laico e democratico. Se poi vogliamo trovare un simbolo che rappresenta degnamente anche lo Stato Italiano troviamolo pure. Tu per esempio cosa proponi?

Per l'ennesima volta: la sentenza circumnaviga il problema. La ver questione è a) vietiamo ogni simbolo b ) permettiamo che ognuno veda il simbolo in cui si riconosce. Come ho cercato di spiegare, voto per l'ipotesi B.

Ora, con sincerità, rispondi alla mia domanda: a te non sembra che sia anche (quantomeno) una questione di antipatia verso la Chiesa? E poi, davvero, se la scuola deve essere laica, perchè ci sforziamo di venire incontro ad esempio ai bambini musulmani che non mangiano il maiale (oppure rispettando il ramadan)?

Modificato da Kyuss
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Scusate, ma nelle aule chi ci sta?

Gli alunni mi pare, poi i maestri (o i professori) e magari anche i bidelli.

Forse che in tutte le aule d'Italia gli alunni sono sempre gli stessi? Non mi pare.

Allora, a questo punto, non sarebbe meglio consegnare all'inzio dell'anno delle aule libere da qualsiasi simbolo e lasciare che alunni (e loro genitori per rappresentanza) e docenti decidano in piena autonomia cosa attaccare ai muri? Meglio ancora se questi oggetti fossero realizzati dagli stessi alunni e non comprati e poi appesi.

Al di là di questo, volevo richiamare il discorso delle bandiere della pace introdotto da Marco. La pace è sicuramente un valore civile e per questo avrebbe avuto diritto di cittadinaza nelel aule italiane è pur vero però che avevano una connotazione "politica" e ciò basta ed avanza per escluderle. E visto che si parla di politica, forse i simboli dei partiti politici non esprimono valori civili? E non avrebbero quindi diritto di essere esposti nelle aule? E se si seguendo quale metodo? Proporzionale? Proporzionale con scorporo? Maggioritario?

Ah Marco, non mi hai ancora risposto riguardo ai crocefissi nelle aule che sono anche sedi di seggio. Come mai in quei posti il crocefisso cambia di natura a seconda dei momenti?

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io nelle parole dei pro-crocefisso vedo solo dei gran giri di parole; tranne che in quelle di chi ammette che tutto cio' avviente perche' l'Italia non e' uno stato laico.

In un aula di scuola puo' essere obbligatorio solo cio' che serve alle attivita' svolte nell'aula stessa.

Kyuss: a proposito del non obbligo di pregare:

e se io non voglio essere istruito in presenza del Crocifisso, perche' evoca una serie di valori e idee che non condivido?

(gia' scritto qualche msg fa, ma prima che kyuss intervenisse)

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Ora, con sincerità, rispondi alla mia domanda: a te non sembra che sia anche (quantomeno) una questione di antipatia verso la Chiesa? E poi, davvero, se la scuola deve essere laica, perchè ci sforziamo di venire incontro ad esempio ai bambini musulmani che non mangiano il maiale (oppure rispettando il ramadan)?

Kyuss, hai centrato esattamente il problema.

Devi sapere che è da qualche tempo (qualche secolo, ormai :rolleyes: ) che in questo tipo di discussioni mi trovo spesso solo contro parecchi : Sveva, il Terso, pachu, Vannis, Luigi, Jim e altri.

E combinazione con le stesse persone se il collante che ci tiene uniti in politica è l'antiberlusconismo (oltre ovviamente ad avere i nostri bei ideali e convinzioni) quando le discussioni toccano argomenti religiosi il collante che li tiene uniti è l'anticlericalismo.

Conclusioni :

ti obbligo a togliere il crocifisso ? Giusto !

ti obbligo a rimetterlo ? Scandalo !

il Papa dice che la guerra in Iraq è sbagliata ? Silenzio, siamo d'accordo ma non possiamo dirlo, sssttt...

il Papa dice (o fa dire, vabbè) di astenersi al referendum ? Scandalo ! Indebita intromissione ed ingerenza nella vita politica

Lord Jim si vuole sbattezzare ? Bravissimo, fai bene. Fagliela un po' vedere a quei clerici lì..

Ma tuo figlio (o figlia nel caso di Sveva) l'hai battezzato ? Eh sì, mica potevo mettermi a discutere con la moglie...

Infine, il vecchio pallino su cui ci marcio, oggi è l'8 dicembre, ah non lavori ? Certo, è la festa dell'Immacolata

Gesù concepito dallo Spirito Santo ? Mah, io mi chiedo come nel 2006 possano ancora quei pretacci propinarci certe fantasie...

Possibile, dico io, che non ci sia una via di mezzo ragionevole e che invece di ascoltarci dobbiamo imporci il silenzio reciproco ?

L'esempio che fai tu, con le diete differenziate nella scuola, è perfetto. Potranno dirti che è fallace, che cammina con una gamba sola, ma è perfetto.

Ovvero, nel momento in cui il numero di bambini musulmani è diventato talmente significativo da poter giustificare la preparazione di pasti differenziati la Milano Ristorazione (e credo anche nelle altre città) dà questa possibilità ai figli degli immigrati.

Se io mi comportassi come loro si comportano col crocifisso dovrei incazzarmi. Dovrei dire che non è giusto che a mio figlio sia imposto un menù, mentre il musulmano se lo sceglie lui. Fossi un leghista attaccato ai danè aggiungerei pure che questa differenziazione sicuramente ha un costo indiretto che pago anch'io senza beneficiarne. E certamente non sarebbe un trattamento coerente con la parolina magica, anzi le due paroline magiche "stato laico".

Io ripeto e passo : per me la laicità è un valore nel momento in cui garantisce a tutti, nei limiti della legalità, la libertà di espressione religiosa.

Se viceversa vuol dire vietare ogni manifestazione religiosa e castrare la libertà di culto, vabbè... andrò a rinchiudermi nella mia casa e nella mia chiesa.

Ma dove han perseguitato i religiosi, a lungo andare, sono andati a rompergli i coglioni pure lì...

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Tralasciando un attimo da parte questa stramaledetta sentenza proverei a concentrarmi sull'aspetto imho piu' importante : per quale oscuro motivo un bambino piuttosto che un adolescente dovrebbero sentirsi disturbati da qualcosa che dopo il primo giorno in classe non guarderanno mai?

Perche' uno straniero o pure italiano ma di diversa religione dovrebbe sentirsi disturbato alla vista (manco sua, ma vabbe') di un simbolo cattolico se non per cazziare, o almeno tentare di farlo, il cattolicesimo stesso?

Quando si fa notare che a nessun cattolico verrebbe in mente di chiedere la stessa cosa in terra araba non lo si fa tanto per ma semplicemente per evidenziare il fatto che la tolleranza verso usi, costumi e religioni del paese ospitante non alberga nelle menti di coloro i quali fanno queste pretestuose richieste di rimozione.

Ripeto quindi, aldila' della sentenza che si puo' giustamente pure trovare iniqua a me disturba questa constatazione e mi allarma, perche' mi sembra parte integrante di quel tentativo di islamizzare l'europa da tempo paventato.

Per questo mi sembra riduttivo imbastire un discorso solo ed esclusivamente sulle paturnie del CDS.

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Lord Jim si vuole sbattezzare ? Bravissimo, fai bene. Fagliela un po' vedere a quei clerici lì..

Ma tuo figlio (o figlia nel caso di Sveva) l'hai battezzato ? Eh sì, mica potevo mettermi a discutere con la moglie...

Marco io non so dove prendi tu l'informazioni sulla mia famiglia perchè ti devo informare che la fonte non è acurata, io non ho mai battezzato i miei figli. Ne ho parlato più volte.

Pensa che mia moglie è ufficialmente uscita dalla chiesa a cui apparteneva (Cristiana Luterana) a 18 anni, visto che nei paesi civili la cosa si puo fare.

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Marco io non so dove prendi tu l'informazioni sulla mia famiglia perchè ti devo informare che la fonte non è acurata, io non ho mai battezzato i miei figli. Ne ho parlato più volte.

Pensa che mia moglie è ufficialmente uscita dalla chiesa a cui apparteneva (Cristiana Luterana) a 18 anni, visto che nei paesi civili la cosa si puo fare.

Il destinatario (principale) non eri tu, ma Sveva.

Il quale certamente era d'accordo col tuo sbattezzamento, ma ha fatto battezzare sua figlia. Un po' anomalo, non trovi ?

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Il problema è che Sveva tendenzialmnte è un buono e un po' pigro e gli scoccia litigare con la mogliera, anche perchè je toccherebbe sta a stecchetta^_^

Io sono stato più fortunato perchè il problema non l'ho avuto.

Mi sono sempre preso però le responsabilità delle mie idee: sposandomi solo in Comune (tutti mi dicevano e la povera tua madre sei l'unico figlio...), non battezzando i miei figli e sì che vivevo in una specie di paesino, rifiutando la possibilità di specializzarmi al Policlino Gemelli perchè richiedevano un certo comportamento etico/religioso per me insopportabile, e molte altre volte.

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Pachu:

tanto per cominciare vorrei capire quali sono questi valori così fastidiosi, evocati dal crocefisso, la cui sola presenza (neanche più lo sguardo,ora, solo il fatto che c'è ti infastidisce...) rovina l'istruzione tua (o dei tuoi figli).

Ma diciamo pure che per te evoca qualcosa di assolutamente intollerabile, allora io ti direi: chiedi di levarlo e se nessuno si oppone fallo pure. Ma se nella stessa aula c'è qualcuno a cui quello stesso croicefisso evoca valore assolutamente positivi ed indispensabili, tu ritieni che il tuo diritto a non avere il crocefisso sia più forte ed importante del suo ad averlo in classe?

Non so, io immagino di avere mio figlio in un'aula con l'immagine del Buddha alla parete, e vi garantisco che non sento nessun tipo di terrore viscerale per il futuro del pargolo. Gli spiegherei che esistono differenze di confessione. Stop. E se lui cominciasse a denigrare l'altrui credo cercherei di insegnargli che ognuno ha diritto a professare il proprio credo.

Comunque giro anche a te le stesse domande che ho fattoa Talcott: non credi che in nome della laicità che tu sostieni allora si dovrebbe evitare di venire incontro ai bambini musulmani con la storia dei pasti? O del ramadan? A te non piace la Chiesa, perfetto, ma non ti sembra che tutta questa situazione sia dovuta in grossa parte all'antipatia verso essa? (e aggiungo, neanche (forse) verso il cattolicesimo, ma proprio verso la Chiesa come "organizzazione" coi suoi preti, gli edifici, le regole etc...)

Modificato da Kyuss
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Ti rispondo io Kyuss

Comunque giro anche a te le stesse domande che ho fattoa Talcott: non credi che in nome della laicità che tu sostieni allora non si dovrebbe evitare di venire incontro ai bambini musulmani con la storia dei pasti? O del ramadan?

Lo stato laico garantisce la libertà di religione quindi una scuola pubblica deve su richiesta cercare di venire incontro alle necessità di un fedele quando queste sono limitate a comportamenti strettamente personali. Nessuno pretende che gl'italiani non mangino il maiale o facciano digiuno durante il ramadan ma si chiede che gli studenti mussulmani possano avere un menù alterantivo, mentre esporre un proprio simbolo religioso e di conseguenza forzare altri che di quella religione non sono alla sua vista è qualcosa che va oltre l'aspetto privato, infatti nessuo si sognerebbe di vietare l'ingresso a scuola di alunni con il crocefisso al collo (il proprio collo) e nessuno avrebbe diritto di chiedergli di toglierlo. Il muro però è di tutti quelli che in classe stanno.

Modificato da Lord Jim
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Jim, però anche la refezione è di tutti.

E perchè se il mio Lorenzo non vuol mangiare la carne deve almeno assaggiarla mentre Abdul riesce a non vederla nemmeno ?

Oh, io a scanso di equivoci son favorevole alle diete differenziate per motivi etico-religiosi, però Kyuss in sostanza sta chiedendo e richiedendo se sti menamenti son dovuti ad un effettivo fastidio del simbolo religioso "crocifisso" o (come pensa lui e lo penso pure io) da un'avversione pregiudiziale a tutto ciò che ha a che fare con la chiesa.

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E perchè se il mio Lorenzo non vuol mangiare la carne deve almeno assaggiarla mentre Abdul riesce a non vederla nemmeno ?

Perchè è un suo diritto in quanto lo Stato Italiano sancisce la libertà di culto e nel culto di un mussulmano osservante c'è una norma che regola l'uso della carne di maiale e non mangiarla è una cosa limitata alla sfra personale.Mentre che un cristiano debba esporre il crocifisso in classe non sta scritto da nessuna parte^_^ e soprattutto non è una cosa che riguarda solo il richiedente a meno di non possedere una tecnologia che ci fornisca dei crocefissi visibili solo dai cristiani.

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in realtà, ancor prima della questione del'antipatia verso la Chiesa, io mi sto chiedendo semplicemente se non sarebbe meglio (proprio perchè il muro è di tutti, come dice giustamente jim) che lì ci stessero più simboli (ho già detto che io sarei favorevole), invece che levarli tutti quanti. Questo favorisce solo una cosa secondo me: l'appiattimento. E non è questo il laicismo. Questo è l'ateismo (il che va benone, ma non può essere imposto, alla stregua del cattolicesimo).

Ah, naturalmente, fin'ora ho dato per scontata una cosa, ma forse è melgio precisarla. Qual'ora si facesse una richiesta di rimozione del crocefisso si dovrebbe anche dare una motivazione sensata e particolareggiata. Dire "quel coso mi da fastidio" e basta, mi sembra come dire "il colore delle pareti è brutto, o lo cambiate o non mando più mio figlio a scuola".

Grazie a Jim della risposta, ora attendo quelle degli altri.

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Ancora una cosa per Jim: la tua distinziona fra sfera privata e sfera pubblica secondo me ha un solo punto debole, che proseguendo per questa strada si finisce che uno non può più neanche mostrare dei simboli religiosi (la catenina fuori dalla maglietta) altrimenti altri ne sono disturbati. Quindi niente più preti che girano col collare bianco per le strade. Niente più Hare Krishna vestiti a modo loro, niente più imam che girano per le strade col Corano sotto braccio. Si arriverà al punto che prima o poi qualcuno sosterrà che le chiese dovranno essere anonimi edifici perchè se riconoscibili dall'esterno potrebbero turbare qualche passante ateo (omusulmano o quel che vuoi)... cosa ne facciamo di tutte le Chiese con la pianta a croce?

Inosmma è ovvio che sto estremizzando, ma ripeto la domanda (allargandola) non sarebbe meglio che lo Stato promuovesse la convivenza di svariati culti? Perchè non cominciare dalle scuole?

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Non credo che quanto prevedi sui simboli sia uno scenario realistico.

Detto per inciso io non sono d'accordo sulla legge francese che vieta alle ragazze mussulmane d'indossare il chador (meglio il fazzoletto che lascia il viso scoperto, credo si chiami così) in classe.

Una cosa che non mi piace è l'integralismo, compreso quello laico.

Modificato da Lord Jim
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