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Al volo


The Duke
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I classici russi sono il meglio

E io mi allargo un po' più in occidente con Kafka: Il Processo e La metamorfosi a palla.

La metamorfosi l'ho letto più volte nella mia vita.. E ogni volta che lo rileggo ne rimango così condizionata che mi accadono cose strane. Non riesco a spiegarmelo, forse instranisce me e vivo in maniera strana quello che accade attorno a me..

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E ogni volta che lo rileggo ne rimango così condizionata che mi accadono cose strane. Non riesco a spiegarmelo, forse instranisce me e vivo in maniera strana quello che accade attorno a me..

Tipo che la tua gatta diventa un bagarozzo?

Ieri ho acquistato Gente di Dublino di Joyce. Poi vi dirò.

letto quest'estate e non mi è piaciuto, scritto molto bene, ma le storie lasciano il tempo che trovano. Poi ci dirai...

altro libro letto quest'estate che viene considerato capolavoro e che a me non è piaciuto è Sulla strada, si lascia leggere; sarà che non bevo, non fumo e non mi piace guidare, ma non l'ho apprezzato molto... Forse andrebbe letto a vent'anni e non a quaranta.

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È ciò che mi affascina di Joyce, Juris.

Anni fa ho letto Ritratto dell'artista da giovane e mi ha lasciato una buona impressione. Non amo le "raccolte di racconti", vedrò!

per me sta lì la pecca, il fatto di essere una raccolta di racconti dove alcuni personaggi vengono sviluppati poco

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ho letto il desiderio di essere come tutti, di francesco piccolo

lo consiglio ai sinistri, in particolare a inglo, che ne uscira' distrutto piu' che da dostoevsky

e a tore, perche' sarebbe come ascoltare in terapia un militante del PD che parla dell'appartenenza alla sinistra come di una nevrosi. nel libro la forma mentis della sinistra italiana e' sviscerata in maniera acuta e divertente, non con una presa di distanze, pre es. verso i salotti buoni (se ne vedono in continuazione, anche nella grande bellezza), bensi' con una testimonianza in prima persona di uno che diventa, in un percorso di crescita raccontato in maniera divertentissima, militante di sinistra integrato, per poi essere colto da un'epifania, e esce dal kitsch della simbologia di quell'area politica, gia' teorizzato da kundera peraltro ivi citato, trattando della perdita della purezza ideale e del rendersi conto di essere parte integrante dell'epoca in cui viviamo, in un mea culpa esistenziale che ondeggia dal pubblico al privato: due dimensioni di cui e' soprendente identificare il legame, presente in ciascuno di noi.

Modificato da Tersite
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