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Confronto Berlusconi-Prodi


The Duke
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Quanto tempo resisterai al confronto stasera??  

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Francamente il veder allargarsi Ferrara potrebbe valere almeno quanto 10 confronti B-P.

Per quel che mi riguarda sarei propenso ad un sano zapping, ma non vorrei che il trespolo gia' posizionato se la prendesse a male, mai sottovalutare i gufi... :D

Seriamente parlando pero' m'interessa non tanto da un punto di vista prettamente politico quanto da quello umano/mediatico, interessante a mio avviso vedere le prime schermaglie e le tattiche usate per mettere in difficolta' l'interlocutore.

Se poi penso che dietro a queste tattiche ci sono professionisti pagati lautamente solo per questo m'incazzo e... auguri inter!!!

<_ io corto non so mica se riesco a fare gli auguri alla juve.......per par condicio dovrei farteli...ma mi si stringe lo stomaco.....>

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bah, è chiaro che ognuno la vede coi propri occhiali. Io resto sempre dell'idea che la sx l'abbiamo già avuta, che prodi l'abbiamo già avuto, sappiamo com'è finita e perchè... Niente di nuovo, le solite cose, ma sappiamo che la sx bloccherà le opere, aumenterà la spesa pubblica, ecc...

Mi pare giusto che da parte di berlusconi si punti su cosa ha fatto, visto che per 5 anni la sx ha demolito ogni cosa, tutto sbagliato, ecc...

E qualcosa ha fatto, non c'è dubbio, molto più di quanto avrebbe fatto la sx con gli stessi presupposti e nella stessa situazione economica...

Ridicolo il confronto Bolzano - Innsbruck, come se lo stato possa obbligare un commerciante ad abbassare i prezzi. Io avrei replicato che ci pensa il mercato ad abbassare i prezzi. Se prima gli austriaci venivano a comprare a bolzano e adesso gli italiani vanno in austria, quanto guadagnano i commercianti italiani? I conti non tornano, caro prodi, solo chiacchiere come al solito...

Aggiungo che è evidente che su progetti a lungo termine, 5 anni non bastano e si pagano i danni (o i meriti) dei governi precedenti... Dire che ha pagato i danni del quinquennio precedente non è una scusa, è la stessa cosa che dirà prodi quando gli si rinfaccerà l'inefficienza del suo governo. Su certe cose bisognerebbe governare 10-15 anni per stabilire davvero cos'ha fato un governo che non sia alterato dall'eredità ricevuta...

Modificato da Giocus
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<_ io corto non so mica se riesco a fare gli auguri alla juve.......per par condicio dovrei farteli...ma mi si stringe lo stomaco.....>

Ma nun me li devi fa', quelli erano auguri interessati.

Sei poco attento ultimamente, si parlava di trespoli e... :D

comunque alla fine non ho visto una ceppa, ne' confronto politico ne' calcistico.

Meglio un paio d'ore cor pupo a parlare e vederlo smanettare la play, tanto pare non mi sia perso niente... :D

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Spettacolo deludente, ha prevalso la paura (avevano delle facce tirate all'inizio che manco io alla maturita').

Questi signori non hanno capito che alla politica spettacolo siamo assuefatti da 12 anni.

Ormai questi confronti non spostano nulla, a meno che non accada qualcosa di clamoroso.

Prodi piu' a suo agio nella struttura rigida del dibattito che del resto aveva voluto lui, temendo la tracotanza dell'avversario.

Berlusconi noioso con la sua cantilena "e' il solito, ribaltamento, della realta'".

Se lo dici 8 volte la gente non ci crede, anche se fosse vero, almeno cambia formula.

Sui contenuti, scivolone di Prodi sull'immigrazione non sfruttato da Berlusconi (ha detto che la regolarizzazione della Bossi-Fini e' dovuta agli scarsi controlli, dimenticando che nei 5 anni prima della Bossi-Fini avevano governato loro).

Errore di Berlusconi nel non rivendicare l'importanza del decisionismo a fronte della concertazione tanto decantata da Prodi (io gli avrei detto "Con le vostre discussioni infinite non avreste realizzato nemmeno la legge anti-fumo").

Maggior potere di fascinazione da parte di Prodi, stavolta e' diventato lui il dispenser di ottimismo, chissa' se inizieranno a sfottere pure lui i comici.

In assoluto avrebbe aiutato molto avere un paio di giornalisti di parte per fare delle domande "cattive".

Vedere due giornalisti equilibristi intervistare due politici equilibristi e' tempo perso.

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L'ho visto tutto, per mancanza d'altro piu che altro.

Si è scaduto nel classico contraddittorio "tu dici il falso io dico il vero" che non giova certo agli indecisi, che andranno a dare dei voti di simpatia o staranno a casa.

Certo è che Prodi non ha detto UNA volta COME vuole fare a mettere in atto questo "dialogo, speranza, fiducia, rimettiamoci in moto, tutti insieme, siamo forti, ce la facciamo, abbracciamoci", ecc..

.. mentre Berlusconi ha come al solito incentrato troppo sull'eredità delle sinistre.

Pienamente d'accordo con la succinta analisi di The Duke...

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Argomento: conflitto di interessi.

Dopo intervento Berlusca, parte prodi:

"Lei, Berlusconi, non deve dimenticare che io tra 25 giorni siederò in Parlamento con la maggioranza dietro di me e allora vedremo se lei sarà ancora lì (a far politica).... (pausa di cinque secondi) ... contro il conflitto di interessi io farò una legge rigida, NON VENDICATIVA, ma una legge giusta..." :D:D:D

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"e allora vedremo se lei sarà ancora lì (a far politica)"

io non l'ho sentito

speriamo la prossima volta siano più simpatici, con rutelli a matrix fu ganzissimo, ieri du palle.

secondo me, che prodi non abbia trionfato contro un uomo chiamato a difendere l'indifendibile (berlusconi e i suoi 5 anni di governo) equivale a una sconfitta.

Perbacco, o' romano, parlando del conflitto di interessi basta dire che è da quando è entrato in politica ha estinto tutti i debiti e è diventato l'uomo più ricco di italia, invece ti sei fatto portare a discutere di coop rosse. poi l'irap, caspita, nessuno dei tuoi assistenti ieri ha letto il giornale??

Detto ciò, il fatto che si giudichi un presidente da come parla anziché da quel che fa è sintomo del degrado della nostra società odierna.

Modificato da Tersite
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Io ieri sera, dato che i figlioli avevano seratuccia, la mamma dietro a loro faceva paventare di non battere chiodo :D ho fatto un pò violenza a me stesso e nel silenzio della mia cameretta, ho acceso la televisione praticamente alla seconda domanda, mi son perso quella sul cuneo fiscale, ma poco male.

Come saprete tutti, perchè non mi sono mai nascosto dietro ad un dito, voterò Prodi, e sono un accanito fautore del maggioritario e della vera alternanza, all'inglese, perchè ritengo che sia l'unica strada percorribile per avere uno stato moderno, giusto, equo.

Ecco, la mia tesi sul dibattito può essere per questo parziale, come ogni altro giudizio che leggo, però ho trovato finalmente una boccata d'ossigeno vedendo due persone che con pari dignità e con pari opportunità hanno cercato, com'è normale che sia, di tirare l'acqua al proprio mulino.

Casomai sono d'accordo sul fatto che la vera benzina sul fuoco doveva essere gettata dagli intervistatori, ed in questo senso trovo assurdo che ci debbano essere solo due giornalisti, scelti poi con che criterio non è dato saperlo, mentre avere un Belpietro o un Sansonetti avrebbe certamente tirato fuori qualcosa di più.

Vorrei aggiungere poi un semplice giudizio: non vedo un particolare vincitore nel dibattito, ognuno ha usato gli argomenti usuali ed ha mostrato anche la sua personalità, però mi chiedo come sia possibile che una persona navigata e che padroneggia il mezzo televisivo come Berlusconi si sia impantanata in una critica alle regole, che per me erano giuste e necessarie, senza trovare l'antidoto ed il modo per usarle a proprio vantaggio, in questo senso Prodi ha avuto certamente un approccio più diretto.

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Confronto alquanto noioso, non mi piace affatto il metodo usato per realizzare la trasmissione.

Curioso che proprio sotto il Governo e la Presidenza del leader accusato di fregarsene delle regole, si sia assistito per la prima volta ad un dibattito cloroformizzato, anestetizzato, ingessato, spento....

Chissà come mai Prodi e D'Alema non reclamavano il rispetto delle regole alla vigilia delle elezioni del 2001...boh?

Sul confronto, a dire la verità, mi aspettavo che Berlusconi ne uscisse con le ossa rotte, poiché, essendo nell'impossibilità di avere uno spazio per illustrare le cose (a suo giudizio) buone fatte dal Governo, era lapalissiano che chi è stato all'opposizione avesse maggiori frecce al suo arco (come fu, ovviamente, per il centrodx nel 2001). Invece tutto sommato credo se la sia cavata, su qualche aspetto credo sia anche riuscito a mettere in difficoltà l'avversario, o comunque a dare una buona impressione al pubblico, su altre ovviamente ha dovuto soccombere, ma credo non ci sia stato un vincitore. Stabilire chi, ai punti, abbia vinto un confronto con le caratteristiche di cui sopra (da detentore posso dire che era un confronto....Bonomelli !! :D ) è impresa ardua e, personalmente, di scarso interesse.

ormai da 10-12 anni questi due figuri animano la vita politica italiana, la gente conosce i loro pregi e difetti, le loro "armi", dialettiche e non, quindi credo che un dibattito come quello di ieri, molto soporifero e standardizzato, non possa spostare flussi di voti.Condivido il giudizio di chi ha sentenziato che in fondo ciascuno dei due ha usato le argomentazioni consuete, cioè ha detto quello che ci si poteva aspettare che dicesse, nel bene e nel male (e quindi è stato un proliferare di "l'euro è la panacea di tutti i mali", "i veri disastri sono quelli che abbiamo ereditato dagli anni di Governo del centrosx" e via dicendo...).

Visto che siamo in tema di dichiarazioni di voto, continuerò a votare centrodx come ho sempre fatto, perchè ha una opinione dello Stato, dell'ordine pubblico e dell'assetto della giustizia maggiormente rispondente alle mie idee, e perché, probabilmente come avviene dall'altra parte, reputo che anche il centrodx abbia nelle sue fila persone valide, che stimo e delle quali mi fido (Fini, Martino, Pisanu, Frattini etc.).

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Ma che le cose americane vi piacciono solo quando conviene a voi?

Vedetevi un dibattito per le presidenziali. E' uguale. Pari-pari.

Cronometro, regole, inquadrature, impossibilità di interrompere, studio neutro.

L'unica differenza è che l'arbitro (il Mimun di ieri) fa anche le domande senza necessità dei due giornalisti esterni (a mio parere nettamente il punto debole di ieri). Ma in America la situazione televisiva è un ''pò diversa'' da quella italiana.

Queste so le regole dei dibattiti in America, in Francia, in germania.

L'anomalia è quando vediamo i triccheballacche da Mentana tra LaRussa e Diliberto o quando Vespa la volta a cantina.

Fai una domanda a Prodi sui Pacs.

Fai una domanda a Berlusconi sul suo governo che cambia ministri ogni due mesi.

E poi vediamo se il dibattito vi fa addormentare. Se mi rispondete di sì allora Vespa co la Mussolini e Luxuria ve lo meritate tutto. però poi non vi lamentate.

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Aggiungo che è evidente che su progetti a lungo termine, 5 anni non bastano e si pagano i danni (o i meriti) dei governi precedenti...

visto che il csx ha governato per "soli" 5 anni perchè allora si scaricano le colpe tutte su esso?

corretto sarebbe dire (anche da parte tua) che i mali di oggi non derivano dal precedente governo che ha governato poco. ma non si dice ( e non lo dici ) e se oggi tutto è sbagliato è colpa del precedente governo "rosso"

semplicemente vengo dietro alla tua tesi e ti faccio notare che ti incarti lo stesso <_>

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Ma a me fa addormentare proprio il confronto all'americana...

Se poi sia una colpa degli intervistatori esterna quella di aver presentato domande scontate e che hanno portato a ritmi lenti e risposte altrettanto scontate, questo non lo so...

Io davo un giudizio sul dibattito di ieri e su questo modo di intendere il confronto, ben più sonacchioso di quelli avvenuti anni fa (ricordo un entusiasmante Fini-Rutelli per le comunali a Roma, ed altri appassionanti scontri per le politiche).

Vorrei che mi spiegaste in cosa differisce un confronto come quello di ieri dal leggere qualsiasi intervista agli stessi politici, della lunghezza di una pagina di giornale, magari a pag. 3 del Corriere dela Sera (ah, no, ora non è più super-partes manco quello..).

Siccome certe sottigliezze che piacciono tanto agli spettatori americani (tipo vedere se mentre dice una cosa batte la palpebra più del dovuto, o se la voce ha una leggera incrinatura), a me non appassionano affatto, il mio giudizio è conseguentemente scontato...

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Aggiungo che però non mi piacciono manco i trabocchetti alla Annunziata...ma è tanto difficile organizzare un confronto che rispetti un minimo di regole senza però trascendere né negli eccessi di un tipo (rissa verbale, o giornalista palesemente schierato che usa tutte le tecniche possibili per non far parlare l'intervistato) né in quelli di un altro (cadenze molto pesanti, contenuti soporiferi, giornalisti appositamente istruiti sulla necessità di tenere bassi i toni e la "cattiveria" delle domande)?

Evidentemente sì, è troppo difficile...

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Ma a me fa addormentare proprio il confronto all'americana...

...

Io davo un giudizio sul dibattito di ieri e su questo modo di intendere il confronto, ben più sonacchioso di quelli avvenuti anni fa (ricordo un entusiasmante Fini-Rutelli per le comunali a Roma, ed altri appassionanti scontri per le politiche).

...

l'ho capito ma a te non piacciono i dibattiti politici e basta.

Perchè il confronto di cui parli me lo ricordo bene e mi divertii moltissimo pure io. Ma non era un dibattito politico. Era uno spettacolo televisivo con Montesano (che all'epoca faceva il compagno) che faceva battute e Fini che in mancanza di meglio (all'epoca si dovevano ancora sdoganare) si portava appresso come testimonial 'the voice' EnricoAmeri.

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visto che il csx ha governato per "soli" 5 anni perchè allora si scaricano le colpe tutte su esso?

corretto sarebbe dire (anche da parte tua) che i mali di oggi non derivano dal precedente governo che ha governato poco. ma non si dice ( e non lo dici ) e se oggi tutto è sbagliato è colpa del precedente governo "rosso"

semplicemente vengo dietro alla tua tesi e ti faccio notare che ti incarti lo stesso <_>

Ma che cazzo dici? Il precedente governo ha governato poco? Cambiando regista, ha governato 5 anni. E poi berlusconi non scarica "tutte" le colpe su di esso, ma certamente parte di quelle connesse a flussi economici di lungo periodo... Ma forse per te il discorso comincia a diventare troppo complicato...

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ci 6 o ci fai?

questo lo hai scritto tu

Aggiungo che è evidente che su progetti a lungo termine, 5 anni non bastano e si pagano i danni (o i meriti) dei governi precedenti... ..... Su certe cose bisognerebbe governare 10-15 anni per stabilire davvero cos'ha fato un governo che non sia alterato dall'eredità ricevuta...

e questo pure

Il precedente governo ha governato poco? Cambiando regista, ha governato 5 anni.

deciditi , sono pochi o sono tanti, magari fatti aiutare da qualche numero :D

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Aggiungo che però non mi piacciono manco i trabocchetti alla Annunziata...ma è tanto difficile organizzare un confronto che rispetti un minimo di regole senza però trascendere né negli eccessi di un tipo (rissa verbale, o giornalista palesemente schierato che usa tutte le tecniche possibili per non far parlare l'intervistato) né in quelli di un altro (cadenze molto pesanti, contenuti soporiferi, giornalisti appositamente istruiti sulla necessità di tenere bassi i toni e la "cattiveria" delle domande)?

Evidentemente sì, è troppo difficile...

mi riferisco proprio a questo Dino quando dico che noi non siamo americani, abbiamo una cultura diversa e come dice Ping tutto dipende da come e quali domande.....ma trovare un giornalista che non sia schierato B) ....e' piu' facile trovare una vergine in un bordello :D

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Aggiungo che però non mi piacciono manco i trabocchetti alla Annunziata

Guarda che l'Annunziata, con tutti gli errori che ha fatto, stava facendo la giornalista sul serio perchè il compito del giornalista è quello di mettere in difficoltà il politico intervistato e non dargli facili assist per sbrodolosi monologhi.

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mi riferisco proprio a questo Dino quando dico che noi non siamo americani, abbiamo una cultura diversa e come dice Ping tutto dipende da come e quali domande.....ma trovare un giornalista che non sia schierato B) ....e' piu' facile trovare una vergine in un bordello :D

Su questo hai pienamente ragione...

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Guarda che l'Annunziata, con tutti gli errori che ha fatto, stava facendo la giornalista sul serio perchè il compito del giornalista è quello di mettere in difficoltà il politico intervistato e non dargli facili assist per sbrodolosi monologhi.

Non a caso è stata giudicata colpevole di violazione della par condicio dal suo stesso CdA e censurata da un dirigente di un partito a lei molto vicino (Petruccioli, DS)...

E poi quanto hai detto non mi convince: una cosa è fargli domande "scomode", cioè domande non compiacenti, ma che mettano in luce eventuali punti deboli del suo programma, contraddizioni della sua coalizione etc.

Altra cosa è impedirgli sistematicamente con i trucchi più svariati della comunicazione e dell'arte oratoria, di rispondere alle domande stesse...E, quando a fatica, l'intervistato riesce comunque a rispondere, non è tollerabile che l'intervistatrice rilasci un suo personalissimo giudizio, altrimenti la valenza di quella espressione "Lei è a casa mia", pronunciata dalla Annunziata, assume una valenza...sinistra !

Per chi non ricorda l'episodio, l'Annunziata daveva fatto la domanda a Berlusconi se "gli fosse convenuto di mandar via Biagi e Santoro" (pensate che cazzo di modo di porgere la domanda...). Berlusconi aveva fatto le sue considerazioni, nel senso che aveva avuto delle perplessità non sulle persone ma sui loro comportamenti, e comunque il fatto di non lavorare attualmente in RAI non impediva a uno di avere un ricco contratto miliardario da pensionato "d'oro" (Biagi) e all'altro di aver guadagnato un seggio al parlamento Europeo.. Ebbene, l'Annunziata se ne è uscita con un personalissimo "Lei è offensivo"....

E non è compito di un giornalista fare strane smorfie di dissenso con occhi, volto e testa mentre l'intervistato parla, interromperlo continuamente per innervosirlo e far risultare confusa la sua esposizione.

Diverse penne nobili, anche di idee politiche molto vicine a quelle della Annunziata (che non erano certo ignote..) hanno espresso giudizi di censura, quindi nulla mi toglie dalla testa che abbia voluto - dietro la patina di neutralità che dovrebbe offrire il servizio pubblico per definizione - attaccare il suo interlocutore, andando nettamente oltre i compiti del giornalista per assumere quelli del militante. La cosa, fatta 6 mesi fa, non avrebbe avuto un seguito, mentre fatta a 20 giorni dalle elezioni assume tutt'altra valenza, anche se la RAI ha una certa recidività in materia (vedi Biagi, Santoro, Luttazzi..)....evidentemente a prescindere dai consiglieri CdA del momnto la RAI non riesce proprio ad essere neutrale...

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ma trovare un giornalista che non sia schierato B) ....e' piu' facile trovare una vergine in un bordello :D

e' un problema questo? un giornalista non ha forse diritto di voto e di opinione come tutti?

se poi si occupa di politica, non e' normale che scriva le sue idee, le quali possono essere piu' vicine a quello di un partito piuttosto che di un altro?

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e' un problema questo? un giornalista non ha forse diritto di voto e di opinione come tutti?

se poi si occupa di politica, non e' normale che scriva le sue idee, le quali possono essere piu' vicine a quello di un partito piuttosto che di un altro?

Bè, a me tanto normale non pare.... o meglio, se scrive in un giornale di partito, lo è, se appartiene al cd servizio pubblico un pò meno...

Nessuno gli nega il diritto di votare o di fare una bella cena con amici e pronunciare battutacce sconce su Prodi o dire che Berlusconi è un figlio di puttana...

Un pò meno mi garba sapere che un giornalista con certe idee sta facendo un resoconto su una cosa di pubblico interesse (economia, guerra, unioni gay) e sul quale l'ascoltatore (o il lettore) avrebbe diritto a una informazione oggettiva. Le tue idee puoi benissimo esternarle in un libro, che stampi a spese tue, o alla suddetta cena tra amici; quando stai fornendo un servizio di pubblico interesse, a meno che tu non scriva su un giornale chiaramente orientato (ma questo non è il caso della RAI), non è rispettoso verso il lettore/ascoltatore manifestare le tue idee politiche, che, detto con la massima serenità, risulterebbero in ogni caso non pertinenti al compito del giornalista, che è quello di INformare, non quello di "formare".

Questo è il mio pensiero, ovviamente personalissimo e opinabilissimo.

Modificato da Dino Lampo
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