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Six Nations 2006


Akelitz
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Time Match

Saturday 4th February 2006

13:30 GMT Ireland vs Italy Lansdowne Road 26 - 16

15:30 GMT England vs Wales Twickenham 47 - 13

Sunday 5th February 2006

15:00 GMT Scotland vs France Murrayfield 20 - 16

Saturday 11th February 2006

13:30 GMT France vs Ireland Stade de France

16:00 GMT Italy vs England Stadio Flaminio

Sunday 12th February 2006

15:00 GMT Wales vs Scotland Millennium Stadium

Saturday 25th February 2006

14:00 GMT France vs Italy Stade de France

17:30 GMT Scotland vs England Murrayfield

Sunday 26th February 2006

15:00 GMT Ireland vs Wales Lansdowne Road

Saturday 11th March 2006

13:30 GMT Wales vs Italy Millennium Stadium

15:30 GMT Ireland vs Scotland Lansdowne Road

Sunday 12th March 2006

15:00 GMT France vs England Stade de France

Saturday 18th March 2006

13:30 GMT Italy vs Scotland Stadio Flaminio

15:30 GMT Wales vs France Millennium Stadium

17:30 GMT England vs Ireland Twickenham

Modificato da Mene
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Seconda giornata che cade perfettamente a fagiuolo per le opportune verifiche, dato che si scontrano le 3 vincenti contro le 3 perdenti del primo turno, e se non fosse per la chiara superiorità dell’Inghilterra sui nostri azzurri, non sarebbe stato improbabile un clamoroso equilibrio a 2 punti per tutte le squadre.

Infatti, al Flaminio arriva un Inghilterra che onestamente fa molta paura, dall’alto del suo pacchetto di mischia e della sua supremazia agonistica, che ha schiantato nella prima giornata le velleità di gioco del Galles. E’ vero che i dragoni erano largamente incompleti ma onestamente l’Inghilterra mi ha molto impressionato, oltretutto sembra che si stia liberando dalla sindrome Wilkinson, cioè dalla ricerca sistematica di calci piazzati a discapito del gioco alla mano e di un minimo di piacevolezza della manovra, il che è soltanto un bene per chi ama il rugby.

Noi, onestamente, se da un lato abbiamo le qualità agonistiche per reggere l’urto dei loro avanti, possiamo confidare soltanto in qualche loro errore per restare in partita e nel restare concentrati per 80 minuti, altrimenti prevedo un 25 30 punti di scarto facili facili.

Per quanto riguarda gli altri incontri, credo che la Francia non commetterà un ulteriore passo falso e che stavolta sarà molto attenta e grintosa per riscattare la bruciante sconfitta in Scozia, per quanto Laporte continua nella sua opera di ringiovanimento di un organico che dovrà essere al 110% per i mondiali 2007, il loro obiettivo è chiarissimo. D’altro canto mi pare che l’Irlanda vista sabato contro di noi non sia niente di trascendentale e che non abbia molte possibilità.

Grande curiosità invece per la partita del Millenium Park di domenica, soprattutto per verificare se quella della Scozia sia stata vera gloria oppure se il Galles, forte del suo impianto di gioco e della sua fantasia offensiva, ridimensionerà i cardi.

Io credo che una vittoria come quella ottenuta dalla Scozia sia un carburante clamoroso che sicuramente potranno sfruttare anche in questa partita, non credo ad una vittoria facile del Galles davanti al proprio pubblico, attenzione alla linea dei trequarti scozzese che ha messo in grave difficoltà i francesi in uno dei loro punti forti.

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da gazzetta.it

L'Italia spaventa gli inglesi

Nel secondo incontro del Sei Nazioni 2006, l'Italia di Berbizier al Flaminio perde con onore contro i campioni del mondo dell'Inghilterra 16-31. Grande meta di Mirco Bergamasco.

Mauro Bergamasco contrasta l'inglese Cueto. Afp

ROMA, 11 febbraio 2006 - Ancora una onorevole sconfitta per l’Italia. Ma di fronte ai campioni del mondo, gli azzurri si sono superati. Il palo di Pez sulla prima punizione ha tolto alla Nazionale la soddisfazione di chiudere in vantaggio il primo tempo, poi il secondo drop della nostra apertura ci ha portato per un attimo davanti. Un’illusione durata 7’, cancellata dal calcio piazzato di Hodgson. Poi si è aperta la saracinesca innalzata da un impenetrabile muro azzurro, che nel primo tempo aveva tenuto in scacco gli avversari, addirittura per 8’ di selvaggia pressione dei maestri inglesi dentro ai ventidue, ed è stata la fine di ogni speranza. La meta di Mirco Bergamasco, che ha sfruttato un break e poi un assist di Pez, ha esaltato il pubblico del Flaminio, punito allo scadere da un errore vistoso di Nitoglia. Afflitto da crampi, anzichè liberare con un facile calcio, il trequarti ala del Calvisano, ma "romano de Roma", ha cercato l’avventura, si è fatto placcare, lasciando via libera a Simpson-Daniels, appena entrato, per la quarta meta del tutto immeritata.

Una sconfitta pesante nel finale, 15 punti di distacco, una grande prestazione difensiva, ma tanta insicurezza in attacco con la palla in mano e una scarsa organizzazione nella touche dominata dagli inglesi. Sul piano individuale, superba la prova di Mauro Bergamasco, un leone, e di Parisse, che diventerà un n.8 di grande spessore, ma ammirevole tutta la squadra. Gli inglesi hanno vinto meritatamente, sfruttando i pochi errori azzurri, determinanti sulle 4 mete subite. Ma non hanno dominato, né ci hanno umiliato come in passato. La distanza dai maestri, diminuisce.

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più che per la meta regalata io rimpiango quella palla dalla Touche a due metri dalla linea di meta che abbiamo regalato al 65°, se facevamo la mata li anzichè 10 minuti più tardi, son convinto che ce la saremmo giocata sino alla fine. comunque buona prova se in questa squadra ci fosse un Dominguez ci divertiremmo, ma tant'è con i se non si va da nessuna parte.

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ma gli azzurri non si possono allenare un po' sulle rimesse laterali (non capisco perchè bisogna per forza parlare straniero e chiamarle touche...); com'è possibile che non riescano a conquistare nemmeno la metà di quelle che battono???

E poi non ho capito che cazzata hanno fatto alla fine. C'era Griffen che diceva chiaramente "finiamola qui" e invece l'hanno giocata non so bene per quale motivo (volevano ad andare in meta da quella posizione di campo??? ma andiamo!).

comunque complimenti a Pez per i due bellissimi calci al volo (vedi sopra: perchè chiamarli drop? allora perchè non chiamiamo anche Try le mete?)

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Il drop caro Ronnie non è un calcio al volo ma di controbalzo (è la stessa cosa anche nel calcio), un calcio che si fa colpendo la palla che ha appena rimbalzato sul terreno ed è in fase di salita.

Mi spiego meglio, lasci cadere la palla per terra dall'alto, appena tocca terra la colpisci mentre sale(nel rugby non puoi tirare tra i pali al volo...non vale).

Claro... il tutto delle shcarpe^_^

Per il resto condivido le altre cose che hai scritto, aggiungo che mi sono un po' rotto di vedre l'Italia perdere partite come quella di ieri. Io guardo la telecronaca di Antenne2 Francia, trovo nsopportabili i commentatori di La7.

Modificato da Lord Jim
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Nel Rugby c'è bisogno di entusiasmo! E loro ce lo mettono ... c'è bisogno di interessare anche i meno addetti ai lavori e a quelli che guardano la partita solo perchè hanno la tv su la7 in quel momento ... io li trovo bravi tuttavia ...

L'Italia è ancora lontana anni luce da vincere partite contro gente come l'inghilterra .. siete troppo fossilizzati sul calcio ... l'Italia deve vincere ... maddddaaaaaai! ma siamo pazzi? L'Inghilterra se non mi sbaglio è campione del mondo e noi siamo una nazionalina in crescita con pochi vivai e poco seguito (ancora per poco credo/spero)

La touche si chiama touche e il calcio di controbalzo si chiama drop ... perchè si chiamano così ...

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scrivo ancora sotto l'effetto dell'adrenalina di questo splendido week-end di rugby.

si parte il sabato nel primo pomeriggio con francia-irlanda, partita dal pronostico che sembra più scontato rispetto ad un paio di anni fa, nel momento d'oro dei verdi.

ho visto solo il primo tempo e una decina di minuti del secondo (le due mete irlandesi) e devo dire che sono rimasto colpito dallo strapotere atletico dei francesi. sono partiti a tutto gas con un pressing alto sul portatore irlandese che di fatto rendeva quasi impossibile ai verdi conquistare la linea del vantaggio.

una difesa di un'intensità spaventosa, però... però per me il punteggio era un po' bugiardo e figlio di 3 clamorosi errori dell'attacco irlandese - certo in parte anche causati dai francesi - che spalancavano le porte alle galoppate dei galletti. insomma una francia solidissima in difesa ma poco propositiva in attacco, tanto che spesso il pallone sostava nella metà campo dei blues sospinto dal solito carattere irlandese, anche in una giornata negativa.

nel secondo tempo suppongo che la francia si sia un po' sgonfiata fisicamente. ho visto i dieci minuti con le due mete irlandesi e i francesi sembravano veramente allo sbando.

e veniamo al match con l'inghilterra. si sa che io sono notoriamente entusiasta e che mi accontento di poco, però ho visto veramente una grande italia. per me il punteggio non contava nulla sabato, contava la prova di maturità contro uno squadrone sette giorni dopo gli applausi in terra irlandese.

e credo che non si possa essere che contenti. la squadra ha tenuto il campo alla grande e soprattutto ha dato dimostrazione di voler giocare. la differenza con kirwan la vedo proprio in questa sfrontatezza positiva, nell'atteggiamento di chi è in campo non solo per limitare i danni - come spesso accadeva con il neozelandese - ma anche per fare male (in senso sportivo) all'avversario. un modo di fare tipico del rugby francese.

l'azione che più mi è piaciuta è proprio quella criticata da ronnie. tempo scaduto, palla nostra, bastava buttare in fallo e chiudere con un onorevole passivo. ma perchè? il rugby è gioco, e quindi si gioca! era chiaro che non avremmo potuto segnare in nessun caso, ma l'importante era il messaggio che l'italia dava a stessa - in primis - all'inghilterra e al mondo: non abbiamo paura di attaccarvi. fossimo arrivati anche solo a metà campo con l'inghilterra costretta a buttare in touch sarebbe stato un messaggio storico. certo è andata male, ma il senso è stato chiaro comunque.

e non era la prima volta che, nella nostra linea dei 22, cercavamo di giocare il pallone, al limite cercando il lato migliore per calciare, invece che rifugiarci in fretta e furia in touch.

per una volta dissento completamente da liotru. ieri pez ha fatto una grande partita, non solo con il piede. continuare ad aggrapparci a diego vuol dire - per me - non aver capito la linea strategica del nuovo ct: privilegiare le azioni alla mano ai calci, la ricerca della meta ai 3 punti. non solo per muovere il punteggio ma per fare paura e mettere pressione agli avversari.

di galles-scozia ho visto solo l'inizio ma l'impressione era di una partita giocata sotto ritmo rispetto alle precedenti.

per quanto visto nel week-end il cucchiaio di legno non ci appartiene proprio... ma si sa che la palla è ovale :p

Modificato da Akelitz
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scrivo ancora sotto l'effetto dell'adrenalina di questo splendido week-end di rugby.

si parte il sabato nel primo pomeriggio con francia-irlanda, partita dal pronostico che sembra più scontato rispetto ad un paio di anni fa, nel momento d'oro dei verdi.

ho visto solo il primo tempo e una decina di minuti del secondo (le due mete irlandesi) e devo dire che sono rimasto colpito dallo strapotere atletico dei francesi. sono partiti a tutto gas con un pressing alto sul portatore irlandese che di fatto rendeva quasi impossibile ai verdi conquistare la linea del vantaggio.

una difesa di un'intensità spaventosa, però... però per me il punteggio era un po' bugiardo e figlio di 3 clamorosi errori dell'attacco irlandese - certo in parte anche causati dai francesi - che spalancavano le porte alle galoppate dei galletti. insomma una francia solidissima in difesa ma poco propositiva in attacco, tanto che spesso il pallone sostava nella metà campo dei blues sospinto dal solito carattere irlandese, anche in una giornata negativa.

nel secondo tempo suppongo che la francia si sia un po' sgonfiata fisicamente. ho visto i dieci minuti con le due mete irlandesi e i francesi sembravano veramente allo sbando.

e veniamo al match con l'inghilterra. si sa che io sono notoriamente entusiasta e che mi accontento di poco, però ho visto veramente una grande italia. per me il punteggio non contava nulla sabato, contava la prova di maturità contro uno squadrone sette giorni dopo gli applausi in terra irlandese.

e credo che non si possa essere che contenti. la squadra ha tenuto il campo alla grande e soprattutto ha dato dimostrazione di voler giocare. la differenza con kirwan la vedo proprio in questa sfrontatezza positiva, nell'atteggiamento di chi è in campo non solo per limitare i danni - come spesso accadeva con il neozelandese - ma anche per fare male (in senso sportivo) all'avversario. un modo di fare tipico del rugby francese.

l'azione che più mi è piaciuta è proprio quella criticata da ronnie. tempo scaduto, palla nostra, bastava buttare in fallo e chiudere con un onorevole passivo. ma perchè? il rugby è gioco, e quindi si gioca! era chiaro che non avremmo potuto segnare in nessun caso, ma l'importante era il messaggio che l'italia dava a stessa - in primis - all'inghilterra e al mondo: non abbiamo paura di attaccarvi. fossimo arrivati anche solo a metà campo con l'inghilterra costretta a buttare in touch sarebbe stato un messaggio storico. certo è andata male, ma il senso è stato chiaro comunque.

e non era la prima volta che, nella nostra linea dei 22, cercavamo di giocare il pallone, al limite cercando il lato migliore per calciare, invece che rifugiarci in fretta e furia in touch.

per una volta dissento completamente da liotru. ieri pez ha fatto una grande partita, non solo con il piede. continuare ad aggrapparci a diego vuol dire - per me - non aver capito la linea strategica del nuovo ct: privilegiare le azioni alla mano ai calci, la ricerca della meta ai 3 punti. non solo per muovere il punteggio ma per fare paura e mettere pressione agli avversari.

di galles-scozia ho visto solo l'inizio ma l'impressione era di una partita giocata sotto ritmo rispetto alle precedenti.

per quanto visto nel week-end il cucchiaio di legno non ci appartiene proprio... ma si sa che la palla è ovale :p

m infatti io non ho detto che Ramiro ha giocato male, ma Dominguez era un'altra cosa e non mi riferivo neppure tanto ai calci. comunque ormai non c'è più e andiamo avanti. Anche io sono molto contento della prestazione, e ribadisco che se non avessimo giocato male quella touche a due metri dalla linea di meta inglese, chissà.

Ronnie scusa ma il tie break come lo chiami?

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Il lavoro non mi ha permesso di scrivere prima, ma eccomi a proseguire i vostri bei commenti su questo fine settimana rugbystico molto intenso e soddisfacente, in cui si sono esaltati i valori più belli di questo sport, il coraggio, la determinazione, il non mollare mai, lo spirito di sacrificio, il non darsi mai per vinti ed essere sempre pronti a sostenere un compagno.

In questo senso grande lezione abbiamo visto proprio dalle 3 squadre che sono uscite sconfitte, seppur in condizioni di inferiorità storica o contingente (noi, la Scozia che ha giocato con un uomo in meno per ¾ di partita) oppure per via di giornataccie di singoli giocatori solitamente decisivi (l’Irlanda a Parigi nel primo tempo).

Fantastica, commovente la Scozia al Millenium Park, che ha onorato lo sport e l’orgoglio del suo popolo giocando una partita tutto cuore per evitare una debaclè che poteva essere terribile date le condizioni e la superiorità intrinseca del Galles. La Scozia ho la sensazione che sia meno debole del previsto, ha giovani che crescono bene, un bel gioco organizzato, un fuoriclasse cristallino come Chris Paterson, ci sta che magari non quest’anno, ma tra 2 o 3 anni possa essere ad altissimi livelli.

Anche gli azzurri sono stati grandissimi. Usare altri aggettivi o trovare in qualche modo il cosiddetto tallone d’Achille nella partita di sabato, lo dico senza voler offendere nessuno, vuol dire non conoscere lo spirito del rugby e ‘la voglia di andare oltre’ come piace dire a Bollesan, e sabato siamo andati oltre ad ogniologica aspettativa. Se permettete non ritengo giusto considerare l’ultima meta inglese, dettata dalla scarsa lucidità e che non inficia il vero risultato di 24 a 16, che significa essere stati ad una sola meta dai campioni del mondo, da una della nazioni guida del movimento rugbystico mondiale, da una squadra che ha un livello di talento e di scelta nelle proprie selezioni infinito. E questo non in virtù di una giornata estemporanea, ma in virtù di una consapevolezza nuova in campo, di una maggiore consapevolezza dei propri mezzi, di un timore reverenziale che sta svanendo.

Quando l’Inghilterra voleva a tutti costi segnare a 3 metri dalla nostra linea e per un tempo infinito è stata respinta, credetemi è stato come ottenere la certificazione di qualità da parte di tutto il movimento mondiale, e testimone di ciò è il ‘corridoio’ intenso e sentito che gli inglesi ci hanno riservato alla fine della partita, dando respiro a quello che avevamo dimostrato in campo, trattandoci non più come il brutto anatroccolo del torneo ma con pieno titolo a stare in quel club di massima elitè che è il 6 Nazioni.

Facciamo tesoro di tutto questo e cerchiamo di non perderlo, ma io penso che possiamo farcela, ricordando anche quanti anni ha dovuto penare la Francia per arrivare ai livelli anglosassoni quando entro a far parte dell’allora 5 Nazioni, la strada è quella.

Anche a Parigi si è visto molto del DNA di questo sport, con un’Irlanda in balia della Francia per 50 minuti, soffrendo da morire la pressione difensiva ed andando incontro ad errori anche imbarazzanti, ma senza mollare mai di concentrazione e di presenza in campo sino ad arrivare ad un risultato finale del tutto onorevole.

Tecnicamente l’Irlanda ha però proseguito la sua involuzione che si era già intuita contro di noi una settimana fa, diversi giocatori decisivi sono in difficoltà, mentre per contro si è visto come la Francia, quando è concentrata, determinata, vogliosa, è sempre la squadra che pratica il rugby più bello del mondo insieme agli All Blacks, con una capacità eccezionale nella conquista della palla e nel ribaltare l’azione in campo avversario, con una rapidità, massimo 2 o 3 fasi, che non permette alla difesa avversaria di rimettersi in posizione ottimale e lasciando il campo alle soluzioni infinite con i loro trequarti (e sta mancando il loro migliore in quel ruolo, Jauzion) e la loro velocità sulle ali.

Fantastica Francia, quando può giocare il rugby che ha nel suo DNA.

Adesso ci riposiamo per 2 settimane, ma poi si riprende ed andiamo proprio nella tana del leone francese, poi un bel Irlanda Galles molto incerto e soprattutto a Murrayfield un Scozia Inghilterra dove mi aspetto battaglia senza quartiere ed una conferma della bella Scozia vista sinora.

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Ragazzi vi svelo un segreto^_^

Il Rugby solo da noi ha questo esagerato alone di lealtà e di sportività.

Io ho vissuto in Inghilterra ed in Australia (me dici cotica...) che per il rugby sono il massimo e vi garantisco che non c'è alcuna differenza tra il rugby e gli altri sport a livello di sportivita, di meschinità, di violenza nel gioco, di imbrogli economici e arbitrali, ecc. ecc.

In Inghilterra poi non c'è alcuna differenza con il calcio, mentre in Australia (dove c'è una forte presenza d'immigrazione relativamente recente proveniente dai Balcani) il calcio si differenzia da tutti gli altri sport per la violenza tra i tifosi, violenza spesso derivante da odio etnico.

A mio parere i nostri rugbisti devono scendere dal pero, smetterla di pensare al rugby nella maniera romantica, (che da noi è figlia dell'alto livello culturale dei praticanti, non per niente le nostre squadre storiche hanno un'origine universitaria) e cominciare a giocare come giocano gli altri, per vincere con ogni mezo lecito e ai confini del lecito, come fa l'Inghilterra nelle touche e come fanno tutti gli altri.

Ormai siamo nel Sei Nazioni e dobbiamo giocare come giocano gli altri, non siamo più quelli invitati per la prima volta ad una festa con gente importante che quando si avvicinano al buffet quasi non prendono niente per non fare la figura dei cafoni...^_^

Modificato da Lord Jim
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Jim, non confondere il gioco sporco ed i trucchi del mestiere con lo spirito che anima il rugby rispetto ad altri sport.

Non per portare l'esempio più banale, ma basta vedere il comportamento in campo dei giocatori e fuori dal campo di dirigenti ed allenatori verso l'arbitro.

Il quale comunque è oggetto di approfondito esame, viene giudicato e severamente punito se esce dai canoni come successo a Dublino, e comunque è stato messo in condizione, nonostante il rispetto di antiche tradizioni magari datate, di arbitrare meglio anche grazie alla tecnologia.

Tra l'altro, sempre in materia di trucchi e gioco sporco, a differenza degli altri sport, le regole previlegiano il gioco, la sua qualità e chi fa falli gravi sta MESI fuori, non una giornata o due di squalifica e via, per non dire nessuna.

Quindi, senza dubbio nessun alone di mitologia ma almeno riconoscimento di qualità e regole rigorose e che non si riscontrano in altri sport tanto decantati e diffusi.

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Notizia clamorosa, motivata da esigenze familiari improrogabili, resta il mistero sulle dichiarazioni post partita di domenica che lo avevano visto felice di aver rivisto il suo Galles, quello dello scorso anno, e dove diceva di essere fiducioso per il prosieguo del torneo.

Boh, d'altronde ritengo improbabile che ci siano stati dissidi dato che si tratta di un allenatore benvoluto, bravo ed entrato di diritto nella storia del rugby gallese con l'eccezionale Grande Slam dello scorso anno.

Ora c'è da capire come reagirà la squadra, soprattutto mentalmente dato che l'impianto di gioco di Ruddock dovrebbe essere consolidato, certo non è da esludere che l'arrivo di un nuovo CT porti qualche cambiamento anche sul piano tecnico, e questo potrebbe essere mal digerito.

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il nuovo ct potrebbe essere johnson, già membro dello staff della nazionale.

un grande applauso a ruddock che ha fatto un lavoro eccezionale. spero per lui che i problemi familiari non siano gravi.

non sapevo del ct gallese defenestrato

comunque, jimmo, non si dice che nel rugby sia tutto rose e fiori, e i rugbisti non sono tutti dei gentiluomini.

Semplicemente, non ci sono isterismi e non ci si fanno tante seghe

insomma, è lo sport anti-fighettinismo

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  • 2 settimane dopo...
non sapevo del ct gallese defenestrato

comunque, jimmo, non si dice che nel rugby sia tutto rose e fiori, e i rugbisti non sono tutti dei gentiluomini.

Semplicemente, non ci sono isterismi e non ci si fanno tante seghe

insomma, è lo sport anti-fighettinismo

prossimo match contro i galletti a sint-denis, senza dellapè infortunato.

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ne approfitto per chiedervi un parere sulla scelta di berbizier di preferire in pianta stabile nieto a lo cicero.

a me il pilone aquilano non è mai piaciuto particolarmente, però è considerato da molti una colonna azzurra e si è anche guadagnato una convocazione di prestigio nei barbarians.

quali sono secondo voi le motivazioni?

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Eccoci finalmente al terzo appuntamento con il 6 Nazioni, lo scorso fine settimana avevo anche i figlioli malati e per l'appunto era turno di riposo, comunque il videoregistratore è già pronto.

Tre partite in ordine cronologico:

FRANCIA - ITALIA

SCOZIA - INGHILTERRA

IRLANDA GALLES

Sono tre partite che a mio avviso potranno dire rispettivamente:

1) se la Francia può dirsi uscita da questo strano momento in cui la sua innegabile forza cozza con problemi di concentrazione per 80 minuti, ed ovviamente vedremo se l'Italia saprà essere attenta e determinata a sfruttare questi momenti confermando la crescita vista sinora. Pronostico chiuso nell'esito finale ma spero con onore e con uno scarto non superiore a 20 punti (lo scorso anno furono 47 se non ricordo male....)

2) se l'Inghilterra può recitare a pieno titolo il ruolo di favorita dopo aver sofferto molto con noi e con la prospettiva di giocare a Murrayfield contro una Scozia sinora sorprendente in positivo e caricatissima dalla

sfida che, come sempre, va oltre al semplice significato sportivo. Pronostico per me apertissimo e comunque tiferò a bestia per il cardo scozzese.

3) se una della 2 tra Irlanda e Galles può dare un colpo di coda ad un torneo sinora non molto positivo e segnato da molte incertezze, seppur per motivi molto diversi perchè se l'Irlanda sta avendo un'involuzione di gioco, il Galles è decimato da infortuni e defezioni tra cui buona ultima quella del tecnico che ne ha fatto le fortune negli ultimi 2 anni. Anche qui pronostico molto difficile ma preferenza per i rossi, per i quali andrà anche il mio personale appoggio.

A risentirci cari lunedì per i commenti, e speriamo con le ossa non proprio rotte di ritorno dallo Stade de France.....

PS: a me Lo Cicero è sempre parso molto fumo e poco arrosto, ma per me il rugby è pura passione senza pretese di conoscenza..... :)

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E basta io non ne posso più, ma perchè i nostri devono fare sempre la figura dei polli, e non ditemi che contro la Francia di sabato non avrebbero potuto vincere.

Mi hanno fatto inc... subito all'inizio della partita quando, non mi ricordo chi, non ha preso una palla al volo che avrebbe preso anche mio figlio e ci ha fatto perdere 40 metri. E' di stronzate tipo queste, che vedo immancabilmente reiterate da anni, che parlo quando dico che i nostri devono crescere e non sbagliare le cose facili, essere cattivi quando sono in vantaggio, sfruttare le occasioni che gli si presentano. L'Italia del rugby mi sembra l'Africa nel calcio...

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