Zero Inviato Ottobre 4, 2016 Autore Segnala Share Inviato Ottobre 4, 2016 3 ore fa, Ulixess dice: Ah @absolute da voi a teramo si utilizza il termine "ccimentare" per dire "pprovarci con una ragazza"? Io sto provando a farlo attecchire nella bassa padovana, ormai con i miei amici è diventato un must. Da noi invece per dire "provarci con una ragazza" Si utilizza l'espressione "fare carte" (sta facendo carte con la tipa) 3 ore fa, Helder dice: Ah, comunque una mia curiosità: nelle vostre zone cosa si usa come palliativo della bestemmia? Qui sono molto diffuse le varianti "porco diaz", "porco dighel", "porco due", etc, più qualche combo misteriosa ("zio cantante"). In toscana invece mi pare più diffuso l'uso di maremma, e in abruzzo maiella, però nelle altre regioni non saprei. I morti di Cristoforo Colombo Porco zio Però in realtà non si usano molto i palliativi delle bestemmie 2 ore fa, Sveva dice: Alùra ta set noter che al mèt al pota an tote le razù chel dis Ma che vuol dire? sembra francese Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
pin up Inviato Ottobre 4, 2016 Segnala Share Inviato Ottobre 4, 2016 2 ore fa, Sveva dice: Alùra ta set noter che al mèt al pota an tote le razù chel dis sveva 6 di bg? ke bello <3 Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
JackShepard Inviato Ottobre 4, 2016 Segnala Share Inviato Ottobre 4, 2016 31 minuti fa, Zero dice: Da noi invece per dire "provarci con una ragazza" Si utilizza l'espressione "fare carte" (sta facendo carte con la tipa) I morti di Cristoforo Colombo ste due sono bellissime Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Helder Inviato Ottobre 4, 2016 Segnala Share Inviato Ottobre 4, 2016 2 ore fa, Zero dice: Ma che vuol dire? sembra francese Se i francesi parlassero ruttando... Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
~ Josephine Inviato Ottobre 5, 2016 Segnala Share Inviato Ottobre 5, 2016 10 ore fa, darkshout dice: Oppure il tanto disturbante (per i non autoctoni) "Com'è?" al posto di "Come va?" o "Come stai?" Tanto che se ti sposti di qualche km, la gente ti risponde "com'è cosa, scusa?". Aggiungo (dallo slang tamarro): - non mi chiudere (non stressarmi, non rompermi le scatole) - oggi ho tagliato (non sono andato/a a scuola) - Cisti! (Fai attenzione!) Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
darkshout Inviato Ottobre 5, 2016 Segnala Share Inviato Ottobre 5, 2016 6 ore fa, ~ Josephine dice: Tanto che se ti sposti di qualche km, la gente ti risponde "com'è cosa, scusa?". Aggiungo (dallo slang tamarro): - non mi chiudere (non stressarmi, non rompermi le scatole) - oggi ho tagliato (non sono andato/a a scuola) - Cisti! (Fai attenzione!) Si dice ancora? Perché era così negli anni '90 Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mist Inviato Ottobre 5, 2016 Segnala Share Inviato Ottobre 5, 2016 Beh ma voi usate anche l'improponibile "cicles" per dire gomma da masticare JackShepard 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
darkshout Inviato Ottobre 5, 2016 Segnala Share Inviato Ottobre 5, 2016 L'ho scritto prima Quando ero un bocia , ne chiesi uno ad un mio cugino di Avellino: mi prese per il culo per giorni e giorni. Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
El Pelat Inviato Ottobre 5, 2016 Segnala Share Inviato Ottobre 5, 2016 A Roma l’espressione “mortacci tua” spesso è sinonimo di ammirazione. Non scorderò mai il racconto di un amico che durante il militare lo disse ad un siciliano con questo intento e quello invece lo voleva gonfiare di botte. “Fio de na mignotta” è sinonimo di paraculo (ovviamente in ambedue è fondamentale il tono con cui lo dici). Pertanto se vi dicono “li mortacci tua sei proprio un fio de na mignotta” non vi stanno insultando i morti e dicendo che vostra madre è una zoccola ma più semplicemente “ammazza quanto sei fico”. silvia_fi, Jim della Canapa e Tersite 3 Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Elpe Inviato Ottobre 5, 2016 Segnala Share Inviato Ottobre 5, 2016 24 minuti fa, Mist dice: Beh ma voi usate anche l'improponibile "cicles" per dire gomma da masticare In spagnolo la gomma da masticare si dice "chicle" e si legge cicle. Toremoon 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Toremoon Inviato Ottobre 5, 2016 Segnala Share Inviato Ottobre 5, 2016 Ti appendo: non vengo all'appuntamento. Mi sono consolato: sono stato particolarmente bene. Scendimi da dosso: ho bisogno dei miei spazi. Hai preso il cazzo per la banca dell'acqua: ti confondi. Zero e aleman 2 Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ulixess Inviato Ottobre 5, 2016 Segnala Share Inviato Ottobre 5, 2016 Scin ca scin ma ca scin n'tutt = a tutto c'è un limite Comunque è veramente difficile tradurre in italiano le espressioni dialettali Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
GURU baba rey Inviato Ottobre 5, 2016 Segnala Share Inviato Ottobre 5, 2016 19 minuti fa, Elpe dice: In spagnolo la gomma da masticare si dice "chicle" e si legge cicle. "chewing gum" è la parola che in assoluto ha scatenato le più folli fantasie di traduzione nei vari dialetti. Nel messinese la chiamiamo "masticante" silvia_fi 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
tartina Inviato Ottobre 5, 2016 Segnala Share Inviato Ottobre 5, 2016 Io ho sentito anche ciunga per chewing gum Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
GURU baba rey Inviato Ottobre 5, 2016 Segnala Share Inviato Ottobre 5, 2016 Segnalo che in romano "ti ho pisciato" significa "non ti ho considerato" o "ti ho dato bidone". silvia_fi 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Helder Inviato Ottobre 5, 2016 Segnala Share Inviato Ottobre 5, 2016 39 minuti fa, GURU baba rey dice: "chewing gum" è la parola che in assoluto ha scatenato le più folli fantasie di traduzione nei vari dialetti. Nel messinese la chiamiamo "masticante" Il mio preferito è il pugliese "cingomma". Qui comunque si chiama "cicca", se chiedi una "gomma" ti danno una gomma per cancellare (storia vera, ne diedi una a un romano, una volta usciti da una pizzeria). Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ulixess Inviato Ottobre 5, 2016 Segnala Share Inviato Ottobre 5, 2016 Anche io ho sempre usato cicca. Solo che al nord si usa anche per dire sigaretta. È per questo equivoco che ho cominciato a fumare aleman, Jim della Canapa, silvia_fi e 1 other 4 Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Zero Inviato Ottobre 5, 2016 Autore Segnala Share Inviato Ottobre 5, 2016 (modificato) 13 minuti fa, Helder dice: Il mio preferito è il pugliese "cingomma". Qui comunque si chiama "cicca", se chiedi una "gomma" ti danno una gomma per cancellare (storia vera, ne diedi una a un romano, una volta usciti da una pizzeria). Ahaha confermo. O cingomma o gigomma .. A volte si puo usare anche cicca pero' quest ultimo puo' essere utilizzato anche per chiedere una sigaretta Modificato Ottobre 5, 2016 da Zero Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
aleman Inviato Ottobre 5, 2016 Segnala Share Inviato Ottobre 5, 2016 Fatti sparare (o ammacchiare) una sigaretta. = Mi offri una sigaretta? Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ronnie Rava Inviato Ottobre 5, 2016 Segnala Share Inviato Ottobre 5, 2016 Anche qua si dice cicca. Varcato l'appennino però se chiedi una cicca ti danno una sigaretta. (mentre qui chi chiede una sigaretta usa sempre e solo "paglia") Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Zero Inviato Ottobre 5, 2016 Autore Segnala Share Inviato Ottobre 5, 2016 Da noi non si apparacchia la tavola.. ma si mette la banca . "Annalisa metti la banca che dobbiamo mangiare" Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Tersite Inviato Ottobre 5, 2016 Segnala Share Inviato Ottobre 5, 2016 (modificato) ti cào sur petto (ti defeco sul torace): non do seguito alla tua proposta (simile al romanesco "ti piscio") simile anche "ti vo' ner culo"(non serve traduzione): entrambe le espressioni possono anche essere usate affettuosamente con un parente e non sono particolarmente aggressive "fa' vaini" (ci guadagni del denaro): sottolinea ironicamente l'inutilità o la scarsa rilevanza di una certa proposta o affermazione (simile al romanesco "sticazzi") "bùo di ùlo" (non serve traduzione): fortunato, anche "figliolo della gallina bianca", anche da dire quando uno è sfortunato a mo' di paradosso (l'ironia tipica livornese per enfatizzare qualcosa tende ad accentuare con un'iperbole il suo contrario). "la potta n sarsa" (la vulva nel sugo): periodo mestruale femminile "mi fa na sega" (non serve traduzione): non mi tange "farda" (che leggo essere un francesismo per "sporcizia"): donna di facili costumi o che svolge il mestiere più antico del mondo (ma detto affettuosamente, a differenza di "tegame" che invece è più offensivo) inoltre il popolare "boia dé" non è molto comune, si usa in circostanze gravi ed estreme, di solito ogni frase comincia con un'elisione di boia (booo) e si conclude con dé. tipo per dire che fa freddo: bo' che freddo dé; per dire che qualcosa è bella bo' bèllla dé. per fare un esempio, una donzella potrebbe negarsi per questioni di ciclo mestruale all'amato, in questo caso sfortunato, dicendogli: "o bùo di ùlo, ti cào sur petto perché c'ho la potta 'n sarsa" (oppure "o bùo di ùlo, ti vò ner culo perché c'ho la potta n sarsa) prefigurando, etimologicamente, nel primo caso una pratica fetish, nel secondo un caso di ermafroditismo. l'uomo potrebbe rispondere che il problema non è per lui ostativo e quindi invitarla in ogni caso ad amarsi dicendo: "bò fa vaìni farda vieni vì ddé mi fa na sega". anche se etimologicamente sembrerebbe un ripiegamento sull'autoerotismo oltretutto retribuito economicamente. Modificato Ottobre 5, 2016 da Tersite Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Inglo Inviato Ottobre 5, 2016 Segnala Share Inviato Ottobre 5, 2016 49 minuti fa, Helder dice: Il mio preferito è il pugliese "cingomma". Anch'io dico cingomma. Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mist Inviato Ottobre 5, 2016 Segnala Share Inviato Ottobre 5, 2016 Adesso, Inglo dice: Anch'io dico cingomma. Cinsgamma. Helder e silvia_fi 2 Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
GURU baba rey Inviato Ottobre 5, 2016 Segnala Share Inviato Ottobre 5, 2016 13 minuti fa, Tersite dice: ti cào sur petto (ti defeco sul torace): non do seguito alla tua proposta (simile al romanesco "ti piscio") simile anche "ti vo' ner culo"(non serve traduzione): entrambe le espressioni possono anche essere usate affettuosamente con un parente e non sono particolarmente aggressive "fa' vaini" (ci guadagni del denaro): sottolinea ironicamente l'inutilità o la scarsa rilevanza di una certa proposta o affermazione (simile al romanesco "sticazzi") "bùo di ùlo" (non serve traduzione): fortunato, anche "figliolo della gallina bianca", anche da dire quando uno è sfortunato a mo' di paradosso (l'ironia tipica livornese per enfatizzare qualcosa tende ad accentuare con un'iperbole il suo contrario). "la potta n sarsa" (la vulva nel sugo): periodo mestruale femminile "mi fa na sega" (non serve traduzione): non mi tange "farda" (che leggo essere un francesismo per "sporcizia"): donna di facili costumi o che svolge il mestiere più antico del mondo (ma detto affettuosamente, a differenza di "tegame" che invece è più offensivo) inoltre il popolare "boia dé" non è molto comune, si usa in circostanze gravi ed estreme, di solito ogni frase comincia con un'elisione di boia (booo) e si conclude con dé. tipo per dire che fa freddo: bo' che freddo dé; per dire che qualcosa è bella bo' bèllla dé. per fare un esempio, una donzella potrebbe negarsi per questioni di ciclo mestruale all'amato, in questo caso sfortunato, dicendogli: "o bùo di ùlo, ti cào sur petto perché c'ho la potta 'n sarsa" (oppure "o bùo di ùlo, ti vò ner culo perché c'ho la potta n sarsa) prefigurando, etimologicamente, nel primo caso una pratica fetish, nel secondo un caso di ermafroditismo. l'uomo potrebbe rispondere che il problema non è per lui ostativo e quindi invitarla in ogni caso ad amarsi dicendo: "bò fa vaìni farda vieni vì ddé mi fa na sega". anche se etimologicamente sembrerebbe un ripiegamento sull'autoerotismo oltretutto retribuito economicamente. Chiaramente son tutti toscanismi ammettibili Zero, Tersite e silvia_fi 3 Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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