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Alla corte dei De Medici.


Plic
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E' vero, ho nascosto le mie capacità di erborista. Ma solo perché temevo che mi avreste accusata di chissà quale stregoneria. Non sono una strega!

Beh, sono una donna parecchio liberale, si figuri se mi stupisco per qualche erbetta.

Non nego però che quando l'alchimia diventa stregoneria, cioè superstizione e intrugli magici.. la cosa mi sembra davvero sciocca.

La sera dell'omicidio ero in udienza da sua altezza.

Visto che manca poco vi dico tutto quello che so, nella speranza che tutti facciano lo stesso.

Cosicchè mettiamo l'assassino con le spalle al muro.

Sua Altezza mi aveva fatto recapitare qualche giorno fa una missiva dalla quale trapelava una certa preoccupazione ed una certa urgenza di risolvere una questione che necessitava di un parere esperto sulle dinamiche femminili.

Così mi sono precipitata dal mio Re, poichè quando ha bisogno può sempre contare sul mio appoggio. Ho visto un’ombra di una ragazza uscire dalle sue stanze (per caso era lei Elena? o forse Enrichetta?).

La cosa che più mi ha insospettita è stato l’udire che questa figura, come per un sobbalzo di spavento, lasciava cadere qualcosa di metallico dalle proprie mani: poteva essere un coltello, un candelabro, uno sperone, una ciotola di ferro.. non lo saprei dire.. qualcosa di metallico di per certo dal suono che fece.

La donna scappò e io corsi di getto verso le stanze del Re, temendo per la sua incolumità.

Il Re stava bene ma era visibilmente preoccupato dalla questione che si apprestava ad enunciarmi: era preoccupato poichè sentiva spesso la servitù litigare. In particolar modo sapeva che qualcuno non tollerava la nuova arrivata. Un giovane bocciolo di rara bellezza.

Non sapeva se battibeccassero per questioni di potere o se per gelosia. Il Re poteva permettersi tutte le concubine che osasse desiderare e poteva garantire a tutte una vita agiata, ricca di lussi e capricci. Ma sentiva come se a loro questo non bastasse. Mi raccontò dell’affetto che lo legava a tutta la servitù, ma voleva sopra ogni cosa che imparassero ad accettare i loro rispettivi ruoli.

Gli ho detto di dormirci su e di non giacere con alcuna durante la notte in modo di avere la lucidità per pensare e che il giorno dopo sarei tornata io stessa per provare a fare ragionare le due donne.

Al ritorno mi ricordai del rumore metallico, diedi un'occhiata veloce sul pavimento dell’uscio ma non trovai nulla, pensai che la servitù avesse riordinato e tornai ai miei alloggi.

Vorrei sapere chi era la figura che era scappata al mio passaggio e cosa aveva fatto cadere.

Se non ottengo risposte per me significa che quella è l'assassina.

E agli alloggi del Re in poche avevano accesso.

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Io non ho mai insultato o ricattato nessuno in vita mia, ma se continuate così mi costringete a cominciare, ora per favore lasciatemi in pace che io con questa storia non c'entro niente...

Se vi riferite agli urli che avete sentito l'altra notte non erano certo rivolti a voi, mi stavo solo sfogando dopo la litigata con mio fratello, non sapevo nemmeno della vostra presenza nelle vicinanze...

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Io non ho mai insultato o ricattato nessuno in vita mia, ma se continuate così mi costringete a cominciare, ora per favore lasciatemi in pace che io con questa storia non c'entro niente...

Se vi riferite agli urli che avete sentito l'altra notte non erano certo rivolti a voi, mi stavo solo sfogando dopo la litigata con mio fratello, non sapevo nemmeno della vostra presenza nelle vicinanze...

Non tenere tutto per te. Su, parla, non c'è molto tempo

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Milady, vi siete date da sola la risposta.

Come potrei io avere accesso agli alloggi del Re? A quanto pare, si tratta di Enrichetta.

Diteci: perché sospettate di lei? Avete delle prove certe?

Henry, evidentemente hai origliato la discussione fra me e mia sorella. Mi ha convinto a non preparare l'elisir d'amore che ti avrei propinato. Me fortunata! Cara Mina, ti ringrazierò per tutta la vita ad avermi impedito di finire tra le braccia di questo muflone senza sentimento... Tsk!

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Prove certe non ne ho.

So solo quello che vi ho detto e in base a quello ho immaginato poter essere un movente.

Ovviamente le informazioni che si sono aggiunte arricchiscono la mia "semplice versione"

Abbiamo lei che prepara intrugli e che era innamorata dello stalliere fidanzato con Camilla, e queste urla che non si capisce chi le ha pronunciate.. e questa figura che non si capisce a chi sia appartenuta.

I moventi potrebbero essere, al momento:

Enrichetta è gelosa della giovane e bella concubina del Re e vuole tornare ad essere l'unica ospite del letto del Re.

Elena vuole Henry tutto per sè e uccide la rivale

MA magari qualcuno ha altre info.. se nessuno parla dovrò scegliere tra le due versioni la più probabile.

Ma non collaborando facciamo solo il gioco dell'assassino

Modificato da Fuzzie
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Madama Giselle, non capisco cosa pretendete da me.

Vi ho detto tutto quello che so e non mi credete, vero?

Preferite credere a quella sgualdrina di Miriam? A quella bugiarda e falsa di una sguattera!

E' vero, ho nascosto le mie capacità di erborista. Ma solo perché temevo che mi avreste accusata di chissà quale stregoneria. Non sono una strega! Sono solo una innocente fanciulla che si era innamorata, a quanto pare, di uno zotico senza cuore. Degno fratello di quella cagna di Miriam!

Per il resto, non so cos'altro dirvi. In cuor mio, penso che la mia amata sorella Mina sia al di sopra di ogni sospetto. E' una donna di buon cuore e mi ha sempre sorretto nei momenti di difficoltà.

Rispondendo alla vostra domanda: no, non conosco unguenti o pozioni capaci di corrodere in tal maniera il corpo di una persona.

Enrichetta, voi dite che qualcuno ricattava la povera Camille?

Forse si tratta proprio di Madame Giselle? Dov'eravate la sera del delitto, Madame?

Il ricatto non è un crimine che si confà all'umile popolino, del quale noi facciamo parte. Dico bene, Madame Giselle?

Cerca di allontanare i sospetti da se stessa e da qualcuno a lei caro, Elena?? Io la sera del delitto ho visto una figura furtiva muoversi di corsa nei corridoi, ma era un ombra, non potrei dire chi fosse, l'unica cosa che mi è parsa chiara è stata il suono di un tintinnìo metallico...

Chi ricattava la mia povera amica??? per caso voi Enrichetta che sembrate a tutti la più sospetta? Dov'eravate quella sera? Parlate!

Perché io vi ho vista!

O forse Miriam era lei a ricattare Camille in cambio del vostro silenzio riguardo ai rapporti che Camille aveva con il nostro re?

Il giorno prima dell'omicidio vi ho trovata molto sospetta e, guarda caso, l'arma del delitto pare essere proprio un coltello da cucina che voi non avete fatto fatica a riconoscere (per lo meno il manico). Coincidenze? Avete insultato mia sorella e presumo non foste troppo amica nemmeno con Camille, cosa nascondete Miriam?

Aramina conosci il proverbio gallina che canta ha fatto l'uovo? Cerchi di ribaltare le carte in tavola? Ho detto che uno di voi 5 ricattava Camille, e questo è un fatto certo. Che tu cerchi di rigirare la frittata mi dà da pensare... Purtroppo io non so il motivo del ricatto, ma qualcuno di voi 5 deve saperlo ed è bene che parli!

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Enrichetta è gelosa della giovane e bella concubina del Re e vuole tornare ad essere l'unica ospite del letto del Re.

Gisele certe tue teorie sono proprio buffe, io non sono una serva o una lavandaia, ho i grandi privilegi derivati dal mio rango e dal mio accompagnarmi al Re, l'unica cosa per me fastidiosa era la frequenza del nostro sovrano nel desiderare le mie grazie, quando giunse Camille la istigai io stessa a mostrarsi carina e compiacente col Re, e per fortuna lui si mostrò interessato, e questo alleviò un po' le mie "fatiche", per cui se c'era una persona che aveva interesse a che Camille restasse in vita quella sono proprio io! Perché piuttosto non ci parli del ricatto? Forse ci stai nascondendo qualcosa di importante, vuoi forse che ci andiamo tutti di mezzo? Liberati la coscienza...

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Ah, l'hai sentito anche tu il suono metallico?

In quel momento c'eravamo solo io e la figura che non ho potuto riconoscere..

Quindi.. o quella figura era lei, Enrichetta.. oppure.. per sentirlo dovevate essere nascosta da qualche parte!

Io non ero nascosta da nessuna parte, stavo semplicemente arrivando, ma quel movimento furtivo e quella figura sfuggente mi hanno spaventata e sono rientrata nelle mie stanze. Non so se eri tu, Gisele, o se c'era un'altra persona, magari più alta e robusta di te. Non ho sentito uno svolazzare di vesti femminili...

Modificato da SCRIGNO MAGICO
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Madame Enrichetta...

Se, come dice, non era la figura che Madama Giselle ha visto nel buio, ma stava arrivando... Dove era diretta?

Perché, stando alle parole di Madame Giselle, quest'ultima era andata dal Re. Lei dove stava andando? Per caso da Camille?

Cara Elena dal foulard rosso perso vicino al cadavere, non vedo che importanza ha dove stessi andando io, se in bagno o verso la cucina a bere un bicchier d'acqua, il fatto importante è quello che ho visto, e che sono subito rientrata nelle mie stanze! Io non ho detto che non era Gisele, ma che non sentii frusciare delle vesti femminili. E che sentii un rumore metallico, come di una moneta che rotola o qualcosa di simile, da una figura che scappava... La mia sensazone è che tu stia cercando di depistare i sospetti da te, puoi dirci niente del ricatto? Siete tutti molto silenziosi su questa cosa...

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" I condannati erano nel bel mezzo della dicussione quando un suono di passi in avvicinamento li fece sobbalzare, e improvvisamente calò il silenzio. La luna spiccava bellissima e implacabile dalla finestrella e il suo fascio argenteo li abbracciava tutti, rendendo il pallore dei loro visi ancora più accentuato e funereo.
Le loro membra si erano fatte pesanti ed esanimi. Gli unici movimenti erano quelli provocati dai brividi di terrore che scorrevano loro sotto pelle.
Mezzanotte.
Impossibile.
Eppure era troppo presto! Non avevano ancora nulla, le loro deduzioni erano ancora troppo inconsistenti! Se le sentivano scivolare tra le dita come sabbia fine. Nessuna forma, nessun colore. Nessuna idea.
Erano condannati.
Erano morti.
-Eppure.. eppure deve esserci pure un modo.- Pensavano.. -forse..forse se mento spudoratamente, dando la colpa a qualcuno, riuscirò a salvarmi! - Nessuno lo sapeva, ma tutti stavano pensando la medesima cosa.
VOlevano salva la vita, nessuno voleva morire.
I passi si facevano sempre più pesanti e sempre più vicini.
Dieci... nove... otto..
Come un conto alla rovescia. Implacabili e ritmati. Era il suono della morte che veniva a prenderli.
Sette..sei... cinque..
Il battito del cuore accelera, il respiro e affannoso. La temperatura scende.
quattro.. tre..
Le gambe cedono.
due..

..Il silenzio.
I prigionieri si guardarono, senza capire.
Nessun suono, nessuna voce. I passi si erano fermati.
Che si fossero sbagliati? che la guardia non fosse lì per loro? Ma allora perché fermarsi?
perché non proseguire dritto?
Il silenzio era innaturale, pesante, denso come gelatina.. Poi, una voce. Lieve e inconsistente come la brina del mattino.
" Salve, pellegrini della verità. Mi presento, sono Pliclalla.. ho deciso di darvi un'opportunità. Nessuno merita di morire in questo modo, e soprattutto non quando siete abbastanza vicini da toccare la salvezza con un dito.
VI daro un altro pò di tempo... non molto. Solo quanto ritengo sia utile per voi... Avete fino a domani per trovare le risposte che vi servono. Allo scoccare delle 16:00 il tempo ricomincerà. E tutto tornerà a scorrere come prima. Fate buon uso di questo dono, in uquanto domani verrà condannato il nome che riceverà più voti. Indipendentemente che sia il vero colpevole o no, e io non potrò fare nulla al riguardo.
Siate coscienziosi e che la fortuna vi assista."

Modificato da Pliclalla
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Io non ho mai insultato o ricattato nessuno in vita mia, ma se continuate così mi costringete a cominciare, ora per favore lasciatemi in pace che io con questa storia non c'entro niente...

Se vi riferite agli urli che avete sentito l'altra notte non erano certo rivolti a voi, mi stavo solo sfogando dopo la litigata con mio fratello, non sapevo nemmeno della vostra presenza nelle vicinanze...

Non tenere tutto per te. Su, parla, non c'è molto tempo

Non ho altro da dire, ho detto tutto quello che so...

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ENRICHETTA io ho visto voi scivolare nei corridoi in maniera sospetta quella sera, non Giselle o mia sorella. Negate questo per caso? E negate di aver fatto scivolare qualcosa di metallico durante la fuga? (qualcosa che pare sia il manico del coltello a sentimento),

Modificato da Super Dani
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Come ho già detto, non so nulla di questo ricatto.

Sono una lavandaia, che mai potrei sapere per ricattare una favorita del Re?

Secondo il mio parere, e l'ho già anche detto, solo una persona come Madame Giselle può avere un'influenza tale da poter ricattare una persona come era Camille.

Per quanto riguarda il mio foulard, Madame Enrichetta, ho già spiegato che era mio e che non so come sia finito lì, ma visto che il pomeriggio prima dell'omicidio di Camille ho subito gli insulti di quella cagna zotica di Miriam, sono andata via dalla lavanderia indignata, senza aver terminato il mio bucato. Bucato nel quale c'era anche il mio foulard.

Devo ripeterlo altre volte? Volete che vi faccia il disegnino? Portatemi penna, calamaio e pergamena e vi farò anche il disegnino.

Da quando siamo qui dentro vi sto dicendo che Miriam è sospetta, si è comportata in maniera strana e con me è stata volgare e maleducata. Ve lo sta dicendo anche mia sorella ma niente, da quell'orecchio non ci sentite.

Quella faina, fra l'altro, non ha detto NIENTE, si è limitata a dire "fratello mio ti credo" e "io non ho fatto niente". E voi credete ad una falsa come quella vipera e non ascoltate nemmeno ciò che vi dico io.

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All'ascolto di quelle parole, la giovane lavandaia, dopo qualche secondo di immobilità sconcertata, posò una mano sul proprio volto.

:fp

Sei venuta nella lavanderia iniziando a lanciare improperi a destra e a manca e quando mi hai visto mi hai detto che sono una sgualdrina, che dovrei andare a battere nei bassifondi del borgo e che le servette come me non servono a niente se non a mercificare il proprio corpo.

Io mi sono vergognata di quello che mi hai detto e sono fuggita via. Mi sono vergognata io per te, quando dovresti farlo tu! Serpe!

Dov'eri la sera dell'omicidio? Eh? Cosa stavi facendo? Che rapporti avevi con Camille?
Sono tre giorni che siamo chiusi qui dentro e nessuno ha ancora capito che TU, qui, sei la più bugiarda e ipocrita del gruppo!

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Ho già detto prima che non erano rivolti alla vostra persona, erano ingiurie lanciate a vuoto perché stavo male e avevo bisogno di sfogarmi, non mi permetterei mai di rivolgermi a lei con quelle parole, mi dispiace se ha creduto fossero rivolte a lei, ma non è così, gliel'assicuro, io ho notato la vostra presenza nelle Lavanderia solo quando ho finito, sono totalmente dispiaciuta di questo malinteso :(

Comunque la notte dell'omicidio mi trovavo in camera mia, ci sono andata subito dopo la vicenda della Lavanderia e non sono mai uscita

Modificato da Algie77
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ENRICHETTA io ho visto voi scivolare nei corridoi in maniera sospetta quella sera, non Giselle o mia sorella. Negate questo per caso? E negate di aver fatto scivolare qualcosa di metallico durante la fuga? (qualcosa che pare sia il manico del coltello a sentimento),

Aramina qui di sospetta ci sei solo tu e le tue strane domande...ho detto che ho visto un'ombra scappare quindi ovvio che c'ero, volevo bermi un bicchier d'acqua ma tra figure fosche che scappavano e tintinnii sospetti mi sono spaventata e sono rientrata subito nelle mie stanze, non ho cetto visto Camille quella sera! Quanto ai coltelli mi fanno orrore, pensa che mi faccio tagliare la carne anche a tavola pur di non toccarli per cui il tuo tentativo di depistare sospetti attaccando gli altri è piuttosto patetico. E ora che ci penso, è vero che non ho sentito uno svolazzo di vesti femminili da quella figura in fuga, ma mi sovviene che tu ogni tanto ami vestirti alla maschietta indossando pantaloni di foggia maschile! Quindi quella sera sicuramente o eri tu o era Henry!

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ENRICHETTA io ho visto voi scivolare nei corridoi in maniera sospetta quella sera, non Giselle o mia sorella. Negate questo per caso? E negate di aver fatto scivolare qualcosa di metallico durante la fuga? (qualcosa che pare sia il manico del coltello a sentimento),

Aramina qui di sospetta ci sei solo tu e le tue strane domande...ho detto che ho visto un'ombra scappare quindi ovvio che c'ero, volevo bermi un bicchier d'acqua ma tra figure fosche che scappavano e tintinnii sospetti mi sono spaventata e sono rientrata subito nelle mie stanze, non ho cetto visto Camille quella sera! Quanto ai coltelli mi fanno orrore, pensa che mi faccio tagliare la carne anche a tavola pur di non toccarli per cui il tuo tentativo di depistare sospetti attaccando gli altri è piuttosto patetico. E ora che ci penso, è vero che non ho sentito uno svolazzo di vesti femminili da quella figura in fuga, ma mi sovviene che tu ogni tanto ami vestirti alla maschietta indossando pantaloni di foggia maschile! Quindi quella sera sicuramente o eri tu o era Henry!

ma che fandonie vi state inventando? io mi vesto con gonne e abiti femminili, quando mai vado in giro in foggia maschile? Le vostre accuse sono così insulse che mi fa pensare che voi ci stiate nascondendo moltissimo.

Miriam mi rivolgo anche a voi. Avete preso per caso il foulard di mia sorella e l'avete messo sulla scena del delitto per colpevolizzarla?

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