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Rugby 2008-2009


pachu
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no, ma visto che prima della partita ho scritto solo "sorpresa" invece di "minchiata", dopo la partita non posso che scrivere "col senno di poi".

le minchiate bisogna avere il coraggio e la forza di scriverle prima. dopo sono buoni tutti.

tra l'altro ho letto di un mallet che dice "mauro con è ancora pronto" e che l'esperimento era "in ottica mondiali 2011". bah...

Sabato mattina mi ha chiamato un mio amico, con il quale di solito vedo le partite del sei nazioni.

alla domanda 'deh, mauro bergamasco gioca col 9! cosa ne pensi? per me è una cosa che non esiste né in cielo né in terra!' non ho potuto che rispondere con una serie di contumelie che ometto per rispetto dei bymbi di Dugio, che magari gli ronzano attorno al monitor, ed un 'idem' che sintetizzava la nostra identità di vedute.

Mallett, evidentemente, ha poche idee, ma confuse.

Era un esperimento? Bene, allora perché fare uscire Mauro Bergamasco? Per fargli pesare il fallimento di un esperimento che non è stato certo il giuocatore a volere? Per raddrizzare una partita che era già persa?

Per il resto sono abbastanza d'accordo con Dugio.

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Tornare all'ABC di questo sport.

Quando John Kirwan fu fatto fuori, in modo anche abbastanza brusco, aveva capito ed attuato perlomeno una semplice filosofia rugbystica: cerchiamo di fare bene le cose più semplici di questo sport.

Punto primo: organizzazione difensiva, placcare al meglio e sempre decisi, saper calciare bene per mettere gli avversari lontani dalla nostra linea di meta, essere efficaci in touche. La mia memoria può essere corta, ma mi sembra che il buon John ci aveva dato tutto questo.

OK. Il cambio poteva anche essere giusto, era l’ora di diventare qualcosa di meglio anche in attacco, ed un allenatore come Berbizier era certamente adatto allo scopo. Ecco, senza continuuare e starla a menare con la storia di 5 anni e passa di rugby italiano, a me pare che in questa ricerca del ‘gioco’, dell’attacco, si siano lentamente ma inesorabilmente sgretolate quelle poche ma concrete certezze costruite con Kirwan.

La partita di sabato a Twickenham è stata veramente un disastro. Piena zeppa di errori elementari, di scelte costantemente sbagliate a cominciare da come sono stati schierati i giocatori nei ruoli chiave (Mauro Bergamasco mediano di mischia è una bestemmia, così come ci va vicino Masi ad estremo, senza mettere in dubbio l’impegno che entrambi ci hanno messo). La prima touche è una roba di una presunzione che mi lascia allibito, sei a 10 metri dalla tua linea di meta, touche vicina in sicurezza su Bortolami, palla indietro a Marcato e calcio a liberare sui 30 metri. Ci vuole una scienza per questo? Ci vuole esperienza? O pensavamo di sorprendere gli inglesi a fondo touche per poi magari fare una volata stile All Blacks sino alla meta? Va bene che i sudditi della regina non se la passano benissimo in questo momento, ma ci vuole rispetto e umiltà, altrimenti ti prendono comunque a ceffoni.

Meno male che dopo mi sono messo a vedere Irlanda Francia e mi sono riconciliato con il rugby giocato come si deve. Una grande Francia opposta ad un'Irlanda finalmente votata al gioco aperto, con O'Driscoll finalmente a briglia libera, che ha dato spettacolo. Partita favolosa, e se non stiamo buoni ed attenti i verdi domenica ce ne fanno 50. Accetto scommesse.

quoto tutto!

soprattutto la parte sulla prima rimessa che è stata di una stupidità tattica che raramente ho potuto vedere.

torniamo umili anche perchè abbiamo buchi in troppi ruoli per poter competere tecnicamente con i mostri.

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Il problema, lo ripeto, è che noi stiamo perdendo il filo logico del gioco, o meglio stiamo perdendo di vista quali possono essere i nostri piani tattici più efficaci contro squadre comunque più forti, più esperte, più navigate della nostra. A maggior ragione in un momento come questo, dove siamo messi male in tutta la mediana e nel ruolo di estremo, cerchiamo di fare le cose semplici, cerchiamo di non incartarci da soli. L’esperimento Bergamasco è fallimentare in partenza, Masi è uno che si adatterebbe anche giocare pilone se glielo chiedono, ma così facendo non solo non risolvi i problemi tecnici evidenziati, ma togli anche due giocatori bravi e collaudati dal loro ruolo definito, lasciando così scoperto anche quello per chissà quale esperimento o magari per buttare al macero qualche altro giovane esordiente.

Insomma, come si dice a Firenze, ci si piglia il male, il malanno e l’uscio addosso.

A questo punto diciamo, senza tanti fronzoli: siamo in difficoltà tecnica in certi ruoli, mettiamo i giocatori certi come punti fermi dove devono stare e dove rendono al meglio, stiamo uniti e diamo fiducia a qualche giovane DI RUOLO ma dove siamo già carenti, senza invenzioni, che tanto peggio di sabato non potrà andare, e perlomeno qualcuno si fortifica e capisce cosa vuol dire rugby ai massimi livelli.

Il rugby non è il calcio, dove un ottimo terzino destro può adattarsi a fare il terzino sinistro o l’ala, dove molti giocatori sono dei jolly per necessità di moduli che cambiano ogni domenica, il rugby è uno sport da specialisti, a cominciare dall’aspetto fisico per finire al comportamento, il pilone deve saper fare il pilone, il mediano di apertura deve saper fare il mediano di apertura e solo quello, le seconde linee devono essere dei muri. Gli esperimenti valgono a poco, e se vanno bene è perché ti è andata di culo oppure hai per le mani il Dan Carter della situazione, che ti vince una partita in Australia da trequarti centro negli ultimi venti minuti, ma è come se si parlasse di Maratona o Nadal.

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Hai ragione, ma penso che sia una delle 4 o 5 eccezioni che confermano la regola a livello mondiale.

E comunque lui è, davvero, l'unico giocatore in grado di interpretare bene tutti i ruoli dal 10 al 15.

Forse un altro può essere Hook del Galles, o lo stesso Carter che ho citato, o Muliaina che sa fare l'ala e l'estremo, ma si resta in un ambito ristretto e che non arriva ad una bestemmia tecnica come quella portata avanti sabato con Bergamasco.

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ANNUNCIATA LA FORMAZIONE DELL'ITALIA PER L'IRLANDA

12/2/2009 - 12:29

Nick Mallett, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Rugby, ha reso nota la formazione che scenderà in campo domenica 15 febbraio allo Stadio Flaminio di Roma, affrontando l’Irlanda nella seconda giornata dell’RBS 6 Nazioni 2009.

Il calcio d’inizio dell’incontro è previsto alle ore 15.30 locali.

La7 trasmetterà l’incontro in diretta, con un ampio pre-partita in onda a partire dalle ore 14.30.

Nel primo impegno casalingo del 2009 il CT azzurro, privo degli infortunati Andrea Marcato e Marco Bortolami, apporta più di un cambiamento al XV titolare rispetto alla sconfitta di sabato a Twickenham contro l’Inghilterra.

Andrea Masi conserva la maglia numero quindici di estremo andando a formare il triangolo allargato insieme a Kaine Robertson, confermato all’ala in coppia questa volta con Matteo Pratichetti al posto di Mirco Bergamasco, che torna a formare la cerniera dei centri con Gonzalo Canale.

Inedita la mediana azzurra dove, con Marcato fermo per un colpo alla nuca ricevuto sabato, fa il proprio esordio come apertura titolare in un match del 6 Nazioni il ventunenne Luke McLean. Ad affiancare il giovane numero dieci del Cammi Calvisano il compagno di club Paul Griffen, che ritrova il proprio posto di mediano di mischia azzurro dopo sedici mesi di assenza: la sua ultima apparizione risale alla vittoria sul Portogallo nella prima fase dei Mondiali di Francia 2007.

In terza linea, insieme a Capitan Sergio Parisse numero otto, rientra Mauro Bergamasco tra i flanker, dividendo il reparto con Alessandro Zanni.

Novità anche in seconda linea, dove Tommaso Reato – come McLean all’esordio come titolare nel Torneo – fa coppia con Santiago Dellapè, mentre Mallett conferma in toto la prima linea di sabato scorso con Martin Castrogiovanni a destra, Salvatore Perugini a sinistra e Fabio Ongaro tallonatore.

In panchina prima convocazione per Andrea Bacchetti, ala ventenne del Femi CZ Rovigo, pronto a fare il proprio esordio internazionale. A disposizione anche il tallonatore Festuccia, il pilone Nieto, Del Fava come seconda linea di ruolo, Josh Sole come jolly degli avanti, il mediano di mischia Toniolatti ed il centro Garcia.

ITALIA

15 Andrea MASI (Biarritz Olympique, 45 caps)

14 Kaine ROBERTSON (MPS Viadana, 36 caps)

13 Gonzalo CANALE (Clermont-Auvergne, 43 caps)

12 Mirco BERGAMASCO (Stade Francais, 57 caps)

11 Matteo PRATICHETTI (Cammi Calvisano, 13 caps)

10 Luke MCLEAN (Cammi Calvisano, 4 caps)

9 Paul GRIFFEN (Cammi Calvisano, 38 caps)

8 Sergio PARISSE (Stade Francais, 58 caps) - capitano

7 Mauro BERGAMASCO (Stade Francais, 70 caps)

6 Alessandro ZANNI (Cammi Calvisano, 27 caps)

5 Tommaso REATO (Femi CZ Rovigo, 7 caps)

4 Santiago DELLAPE’ (Toulon RC, 53 caps)

3 Martin CASTROGIOVANNI (Leicester Tigers, 55 caps)

2 Fabio ONGARO (Saracens, 60 caps)

1 Salvatore PERUGINI (Stade Toulousain, 56 caps)

a disposizione

16 Carlo FESTUCCIA (Racing Metro Paris, 46 caps)

17 Carlos NIETO (Gloucester RFC, 32 caps)

18 Carlo Antonio DEL FAVA (Ulster, 33 caps)

19 Josh SOLE (MPS Viadana, 34 caps)

20 Giulio TONIOLATTI (AlmavivA UR Capitolina, 2 caps)

21 Gonzalo GARCIA (Cammi Calvisano, 6 caps)

22 Andrea BACCHETTI (Femi CZ Rovigo, esordiente)

°°°

Ieri in un'intervista Castrogiovanni ha praticamente detto le cose che ho detto io nel mio messaggio: che peggio di così non potranno fare, con l'Irlanda, e che dovranno migliorare in tutto, ma in particolare nelle touches. E speriamo bene! Sembravamo il Lussemburgo! :(

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Hai ragione, ma penso che sia una delle 4 o 5 eccezioni che confermano la regola a livello mondiale.

E comunque lui è, davvero, l'unico giocatore in grado di interpretare bene tutti i ruoli dal 10 al 15.

Forse un altro può essere Hook del Galles, o lo stesso Carter che ho citato, o Muliaina che sa fare l'ala e l'estremo, ma si resta in un ambito ristretto e che non arriva ad una bestemmia tecnica come quella portata avanti sabato con Bergamasco.

vabbè, anche Eales era in grado di ruotare con facilità.

Ma si parla di fuoriclasse. Noi, al momento, non ne abbiamo

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ITALIA

15 Andrea MASI (Biarritz Olympique, 45 caps)

14 Kaine ROBERTSON (MPS Viadana, 36 caps)

13 Gonzalo CANALE (Clermont-Auvergne, 43 caps)

12 Mirco BERGAMASCO (Stade Francais, 57 caps)

11 Matteo PRATICHETTI (Cammi Calvisano, 13 caps)

10 Luke MCLEAN (Cammi Calvisano, 4 caps)

9 Paul GRIFFEN (Cammi Calvisano, 38 caps)

8 Sergio PARISSE (Stade Francais, 58 caps) - capitano

7 Mauro BERGAMASCO (Stade Francais, 70 caps)

6 Alessandro ZANNI (Cammi Calvisano, 27 caps)

5 Tommaso REATO (Femi CZ Rovigo, 7 caps)

4 Santiago DELLAPE’ (Toulon RC, 53 caps)

3 Martin CASTROGIOVANNI (Leicester Tigers, 55 caps)

2 Fabio ONGARO (Saracens, 60 caps)

1 Salvatore PERUGINI (Stade Toulousain, 56 caps)

7 italiani su 15 :(

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Da quando siamo entrati nel club dei grandi del rugby, il giocatore che avevamo e che mai è stato rimpiazzato a dovere è Diego Dominguez.

Una certezza assoluta con i piedi, ed una sagacia tecnica e tattica di primissimo livello.

In ogni caso, anche il buon Tronky è un bel tassello da riempire, non fosse altro che per la grinta e la personalità che ci metteva in campo. Un carismatico, un uomo che adesso mi pare assente. In questo senso, devo essere sincero, mi aspettavo qualcosa di più da Parisse, ovviamente senza discuterne le capacità fisiche e tecniche.

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Ringrazio il calcio (e la demenziale collocazione giornaliero-oraria del match) che mi ha impedito di assistere a questo nuovo scempio. Io non ce la faccio a guardare l'Italia perdere così. Ok la sfortuna, mi dicono che nel primo tempo abbia anche giocato benino ecc. ecc. Però io a vedere il nostro giocatore con la palla in mano finire a terra mentre si forma la mischia, e poi vedere il pallone uscire nelle mani degli avversari proprio non reggo, è più forte di me. Mi fa star male guardare gli azzurri del rugby, guardo a tocchi e spizzichi e se le cose vanno come, ahimé, sempre, io cerco di guardare altri canali e altre cose... :(

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per me ieri si sono giocate due partite distinte: una fino al calcio sbagliato sul fallo che ha portato all'espulsione di o'gara, l'altra dopo.

nella prima l'italia mi era piaciuta, nella seconda non ha quasi giocato.

per tornare a quello che diceva dugio io ho rivisto la prima italia di kirwan, quella che voleva provarci e che spendeva energie in maniera anche caotica salvo poi pagare fortemente nel secondo tempo.

come ho già detto io non sono abbastanza esperto da poter dire quale sia la ricetta giusta. è vero che con mallett sembra si sia persa per strada la difesa. è pure vero che un salto di qualità offensivo ci serve. se questa fase di imbarazzo sia lo scotto da dover pagare non so dirlo.

certo mi piacerebbe una squadra che va in meta al 40esimo dopo 19 fasi di gioco. e io un tentativo di non calciare la palla dopo i primi due placcaggi l'ho visto.

il ragazzino che ha giocato apertura per me nome a parte merita una conferma.

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Premetto che non ho visto la partita in diretta. Ho messo una bella cassetta e dopo aver bestemmiato per i primi due gol del Genoa, sono andato al Carnevale con i figlioli. Lì ho risollevato il pomeriggio.

Insomma, siamo alle solite, perdere come perdiamo noi ha proprio il significato di chi spende il 150% dal punto di vista fisico e caratteriale per sopperire alla totale mancanza di idee, di leadership in campo, di piano di gioco che non sia uno sterile possesso, per poi ovviamente arrivare all'impietosa resa dei conti quando le gambe cedono, la testa è annebbiata e calano voglia e determinazione. Questo spiega la prima meta frutto di un errore colossale, questo spiega l'indisciplina totale di chi non sa dove battere la testa. Si spenge la luce ed amen, in un balletto si piglia venti punti ed addio.

Duole dirlo, ma da quando abbiamo cominciato il sei nazioni, non si sono visti progressi evidenti, si è vista qualche partita ben giocata e vinta sulla spinta dell'entusiasmo e dell'orgoglio, ma che poi è rimasta isolata, vuota di un vero significato. Con il rischio che adesso stiamo correndo di una deriva anche sulle poche cose buone che avevamo faticosamente imparato.

Ed ora alle porte c'è la Scozia a Murrayfield, e se devo giudicare come l'ho vista sabato allo Stade de France, ho paura che il mestolone quest'anno sia già a Roma.

Modificato da dugio
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Ed ora alle porte c'è la Scozia a Murrayfield, e se devo giudicare come l'ho vista sabato allo Stade de France, ho paura che il mestolone quest'anno sia già a Roma.

beh dugio in tutta onestà quella di sabato è stata una delle più brutte partite viste nel 6 nazioni. due squadre spente e fallosissime. ci saranno stati decine di in avanti, soprattutto da parte degli scozzesi.

comunque concordo con te. hai sintetizzato bene alcuni aspetti del nostro "non" gioco.

a me comunque i primi minuti non erano dispiaciuti. errori come quelli sulla prima meta ci stanno. io ricordo almeno 2 mete di robertson da situazioni uguali negli ultimi anni.

il problema è sempre quello per me: i giocatori con il fisico e la fantasia giusta per giocare mediani in italia giocano a calcio. punto. per questo abbiamo un pacchetto di mischia e dei tre quarti non all'altezza.

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