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A chi il merito???????????


Milurdein
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Le stime preliminari dell'anno passato superano ampiamente le previsioni del governo (+1,6%)

Nel quarto trimestre si è registrato un +1,1% congiunturale e +2,9% tendenziale

Istat, nel 2006 Pil arriva al 2%

Prodi: "Presto per calare le tasse"

Il premier: "Se regge si potrebbe operare sul fisco nella prossima manovra"

E' la crescita più alta registrata dal 2000. "Merito di questo governo"

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ROMA - Orgoglio e prudenza. Le stime diffuse oggi dall'Istat sulla crescita del 2 per cento del Pil nel corso del 2006 fanno sorridere Romano Prodi, ma lo inducono anche a non abbassare la guardia sul fronte del risanamento dei conti pubblici. Il quadro fornito dall'istituto nazionale di statistica è più che lusinghiero: secondo le stime preliminari nell'anno passato il prodotto interno lordo è cresciuto del 2%, il dato più alto dal 2000, quando la crescita era stata di oltre il 3%. I dati sono corretti per giorni lavorativi: nel 2006 ce ne sono stati due in meno rispetto al 2005.

"La sterzata ha premiato, ci sono motivi per essere soddisfatti - rivendica Prodi - In termini congiunturali con l'incremento dell'1,1% nel quarto trimestre rispetto al terzo, abbiamo fatto meglio di Stati Uniti e Gran Bretagna". "Essendo stato registrato questo dato nell'ultima parte dell'anno - aggiunge il premier - direi che viene dopo molti mesi di governo, molte decisioni di questo governo e quindi certamente le scelte prese a giugno hanno molto contribuito a questo slancio".

Ma dopo la soddisfazione, arriva anche l'invito alla cautela. "Se la ripresa dura - dice ancora il presidente del Consiglio - penseremo a un fisco più leggero già nella prossima Finanziaria. Ora è presto per abbassare le tasse". Prodi frena quindi chi pensa già di poter di rivedere al rialzo le stime, fissate all'1,3 per il 2007, anche se lui stesso ammette che "all'1,6 ci siamo già". La prudenza non deve però limitare le ambizioni. "Voglio veramente dare un messaggio agli italiani - prosegue Prodi - si può ricominciare a correre, e mi fa piacere dirlo dall'India, uno dei mercati da cui siamo rimasti fuori per tanti anni".

Le ultime previsioni del governo stimavano per il 2006 una crescita dell'1,6%, ma a livello grezzo (cioè non corretto per giorni lavorativi), dato non ancora reso noto dall'istituto di statistica (lo farà il primo marzo 2007). Presumibilmente il dato grezzo, non corretto per gli effetti di calendario, potrebbe essere inferiore al 2% dello 0,1.

Nel quarto trimestre 2006 il Pil è cresciuto dell' 1,1% rispetto al terzo trimestre (che aveva segnato una crescita dello 0,3%) e del 2,9% rispetto al quarto trimestre 2005. La crescita trimestrale, precisa l'Istat, è la più alta dal quarto trimestre del '99, quando il Pil aveva segnato un +1,3%. La crescita annuale è invece la migliore dal primo trimestre del 2001 (+3,3%).

Il risultato congiunturale deriva da un aumento del valore aggiunto di tutti e tre i settori dell'economia, agricoltura, industria e servizi. L'ultimo trimestre dell'anno, sottolinea ancora l'Istat, ha avuto 3 giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al quarto trimestre del 2005.

L'Ocse. E l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), promuove il programma di liberalizzazioni del governo, ma nel rapporto 'Going for Growth 2007', invita anche a spingere sull'acceleratore e "attuare" le riforme Bersani così come i piani di riforma dei servizi locali. L'organizzazione internazionale sottolinea per il nostro paese la necessità di "rimuovere le autorizzazioni statutarie e ufficiali che impediscono all'Antitrust di fronteggiare i poteri anti-competitivi delle associazioni professionali". Ma chiede anche di "sostituire le golden share nelle compagnie" con normative imparziali e rafforzare le authority. L'Ocse evidenzia che il decreto Bersani ha liberalizzato molti settori riducendo le barriere d'ingresso e rimuovendo le restrizioni di prezzo e di quantità.

Ma a mio avviso, il nome di questi dati (sempre che siano veritieri, ed il contrario non mi lascerebbe pr niente stupito), ha un solo nome FIAT.

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scusami kelso...ma é tutta una questione maccheronica...per l'economia italiana la germania rappresenta il mercato piú importante ...quindi...la maggior crescita del pil tedesco (con correlato aumento del consumo e della richiesta interna) si estende anche sulla richiesta di prodotti italiani. e tra altro la mia spiegazione non é mica alternativa a quella di dauntless....anzi...tenevo solo a precisare che la germania ha un impatto importante sull'italia

riformulo in maniera diversa...senza una crescita economica sostanziosa come la si é avuta in germania, difficilmente il pil italiano sarebbe potuto crescere tanto.

Modificato da dormiglione
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ma chiaro che i fattori sono soprattutto esterni, ma tra quelli interni, l'unico degno di nota è la fantastica (quasi incredibile) rinascita della FIAT. Inutile cercare un'altra azienda altrettanto importante in Italia. In Italia e nel mondo. La sua parte di merito ce l'ha eccome, chiaramente i politicastri fanno scappare da ridere. Anche nella ripresa della FIAT c'entra tantissimo la ripresa tetesca.

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toni, non ti avventurare in discorsi dotti e pensa a come fare per ospitarmi a casa vostra la settimana prossima.

Noi con i tedecshi ce l'abbiamo da quando, l'8 settembre del '43, ci hanno voltato le spalle.

finalmente qualcuno che parla chiaro. tanti e tanti mondiali dovranno perdere per suturare quell'amara ferita inferta agli ITALIANI VERI e non ai traditori della Patria.

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Esattamente com'era ridicolo affibbiare demeriti per la stagnazione dell'economia continentale, cosa sempre rilevata dallo stesso Tremonti e mai seguita dai soloni di casa nostra.

allora c'è qualcuno che porta figa, e altri sfiga...ma la coincidenza FIAT è troppo evidente, straordinari progressi in entrambi i casi. comunque per fortuna che il menarogna non c'è più. E che non ci sia mai più.

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diversi soloni la stagnazione dell'economia tendevano a negarla.

Capita di partorire fesserie.

allora c'è qualcuno che porta figa, e altri sfiga...ma la coincidenza FIAT è troppo evidente, straordinari progressi in entrambi i casi. comunque per fortuna che il menarogna non c'è più. E che non ci sia mai più.

E chi sarebbe il menarogna, Tremonti?

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è ovvio che in economia si vive di cicli pluriennali... Se merito ci può essere (e non è detto che ci sia) per uno sviluppo economico di quest'anno può essere solo di chi ha governato oltre un anno fa...

E temo anche che gli effetti nefasti della politica dell'attuale governo la pagheremo fra qualche anno...

Per assurdo durante i governi di sinistra godiamo dei benefici prodotti dai governi di destra e viceversa durante i governi di destra paghiamo i disastri causati dai governi di sinistra...

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è ovvio che in economia si vive di cicli pluriennali... Se merito ci può essere (e non è detto che ci sia) per uno sviluppo economico di quest'anno può essere solo di chi ha governato oltre un anno fa...

E temo anche che gli effetti nefasti della politica dell'attuale governo la pagheremo fra qualche anno...

Per assurdo durante i governi di sinistra godiamo dei benefici prodotti dai governi di destra e viceversa durante i governi di destra paghiamo i disastri causati dai governi di sinistra...

allora diciamo che prima ha fatto crollare l'economia, e l'ha riconsegnata comunque ad un livello inferiore. comunque nulla rispetto al risanamento che aveva fatto il csx dal 96/01, prendendosi un paese veramente allo sfascio (allora il debito PIL era 123%), e portandolo al 108.

Ad essere buoni il nano non ha fatto niente, ma in realtà non gli è stato consentito di fare le puttanate che avrebbe voluto fino in fondo. Bisogno dire grazie sia ad AN che all'UDC se non ha fatto il 3 taglio delle imposte e non altre misure molto più importanti, come il taglio parziale dell'IRAP. Quelle sono state a mio avviso le uniche due misure veramente incisive del governo passato, volute dagli alleati.

E ad ogni buon conto che razza di teoria economica aveva escogitato? l'edonismo reganiano anni '80? eddai fa'l piasè. Ha scimmiottato vecchie e decotte teorie.

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Il fatto che questa ripresa non sia merito del governo precedente (e di quello attuale) implica chiaramente che la recessione degli ultimi anni non era imputabile al governo in carica -e a quello precedente-, se non in minima parte. Non è un'economia insignificante come quella italiana che determina l'andamento dei mercati globali, se Atene piange Sparta non ride. Negli ultimi anni c'è stata una stagnazione molto simile a una piccola recessione, il governo aveva preso dei provvedimenti una tantum per arginare la cosa nei bilanci (cioè la recessione per l'economia c'era, ma nei bilanci risultava attutita) ed è questo che più si rimprovera a tremonti.

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Tutto vero daunt, ma il debito pubblico italiano ce l'ha solo l'Italia. E comunque non c'è stata mezza mossa virtuosa da parte di berlusconi, a parte appunto la riduzione dell'IRAP SUGGERITA dall'UDC al posto dell'ennesima bazzecola di riduzione di IRPEF.

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Tutto vero daunt, ma il debito pubblico italiano ce l'ha solo l'Italia. E comunque non c'è stata mezza mossa virtuosa da parte di berlusconi, a parte appunto la riduzione dell'IRAP SUGGERITA dall'UDC al posto dell'ennesima bazzecola di riduzione di IRPEF.

non si discute, le misure una tantum hanno voluto dire smobilitazione di capitale dello stato, che è un po' come ritirare dei soldi da un conto corrente lasciato in eredità dalle generazioni precedenti... claro che se prelevi non guadagni più interessi.

Una cosa buona fatta nella scorsa legislatura è stata il rientro di molti capitali dall'estero... in modo discutibili, ma almeno sono rientrati. Il problema è che l'ultima finanziaria sarà una mazzata per l'economia che si stava riprendendo! diminuendo il potere d'acquisto di tutti (anche quelli che in un primissimo momento ci guadagnano qualche spicciolo) e tartassando a volontà dubito che potremo godere appieno del rilancio dell'economia europea.

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Una cosa buona fatta nella scorsa legislatura è stata il rientro di molti capitali dall'estero... in modo discutibili, ma almeno sono rientrati. Il problema è che l'ultima finanziaria sarà una mazzata per l'economia che si stava riprendendo! diminuendo il potere d'acquisto di tutti (anche quelli che in un primissimo momento ci guadagnano qualche spicciolo) e tartassando a volontà dubito che potremo godere appieno del rilancio dell'economia europea.

invece i capitali ritornati dall'estero sono stati una palla clamorosa, si sono ripuliti pagando un nonnulla, e li hanno riesportati, in poche parole li hanno AMNISTIATI.

Per la prima volta dopo svariati anni, la produzione INDUSTRIALE, e non solo l'auto, è cresciuta. E' la produzione industriale che è foriera di sviluppo in altri settori, perchè dà origine a tante altre attività, in quanto si trova ALLA BASE della scala produttiva.Se invece cresce la televisione, sta in fondo alla filiera economica, quindi non può originare un bel niente.

Modificato da milordino
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