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absolute
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Sto leggendo Leggere Lolita a Teheran di Azar Nafisi e mi sta piacendo molto. Credo che leggerò alcuni dei libri di cui parla (anche li spoilera tutti) perché è veramente brava a coglierne l'essenza e a spiegarli.

 

Recentemente ho letto Kobane calling (bello), vicino oriente a tutto spiano.

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Io sto leggendo Pennac  il paradiso degli orchi, sono oltre metà libro e ancora non mi ha preso per niente :( e non credo ci saranno stravolgimenti, da qui alla conclusione, nella mia opinione sull'autore (evitabile)

è  la seconda volta che mio marito mi dice "devi assolutamente leggere xxx" , e xxx si rivela non di mio gusto (successe già con molto forte, incredibilmente vicino

però con film e serie, e anche con l'arte, ci troviamo a meraviglia! curioso...

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Durante i voli e i noiosi spostamenti in autobus son riuscito a leggere qualcosa in più dell'ultimo periodo (finalmente).

 

Letto Gli Anni di Annie Ernaux, uno spaccato sul 900 (francese in questo caso), raccontato tramite le immagini della vita di una donna. Capolavoro.

 

Cambiando genere, il solito buon Lansdale con La sottile linea scura . Non c'è niente da fare, sempre godibile e avvincente. 

 

Trovandomi ai Caraibi (ma non in crociera, giammai :D ) ho letto anche Una cosa divertente che non farò mai più di Wallace. Lettura obbligatoria anche per i non amanti di Wallace. Risate assicurate.

 

In più ho attaccato con la (credo terza) rilettura di Delitto e Castigo.

 

Il 19/8/2017 at 08:15, Tersite dice:

secondo me pennac andava letto quando s'era più piccini

 

Concordo.

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Al messaggio precedente mancava un pezzo (altrimenti la chiosa finale sarebbe eccessiva): sto leggendo anche Shah in Shah di Kapuscinsky e il numero di agosto di Limes, dedicato al Kurdistan.

 

Di Pennac io raccomando soprattutto  Ecco la storia e anche Diario di scuola. Gli orchi mi piacquero ma non sono andato oltre con la saga di Malaussène.

Modificato da pachu
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Il 18/8/2017 at 12:17, silvia_fi dice:

Io sto leggendo Pennac  il paradiso degli orchi, sono oltre metà libro e ancora non mi ha preso per niente :( e non credo ci saranno stravolgimenti, da qui alla conclusione, nella mia opinione sull'autore (evitabile)

Il 21/8/2017 at 15:50, pachu dice:

Di Pennac io raccomando soprattutto  Ecco la storia e anche Diario di scuola. Gli orchi mi piacquero ma non sono andato oltre con la saga di Malaussène.

 

Io casualmente ho letto esattamente questi tre libri di Pennac. Il Paradiso degli Orchi me lo regalarono una decina di anni fa, non mi entusiasmò particolarmente ma lo trovai gradevole. Poi ho visto il film l'anno scorso e in effetti la storia mi sembrava banalotta e la ricordavo poco. Gli altri due sono interessanti. Non trovo che sia un autore memorabile ma neanche da buttare via, forse le alte aspettative hanno influito negativamente sul giudizio finale.

 

Il 21/8/2017 at 09:51, darkshout dice:

Trovandomi ai Caraibi (ma non in crociera, giammai :D ) ho letto anche Una cosa divertente che non farò mai più di Wallace. Lettura obbligatoria anche per i non amanti di Wallace. Risate assicurate.

 

Questo è l'unico libro di Wallace che ho letto e l'ho trovato piuttosto noioso e pesante pur dovendo essere un libro divertente e scorrevole. Non oso immaginare i suoi famosi "mattoni". Insomma alla fine mi sono ridotto a pensare che leggere Wallace è una cosa divertente che non farò mai più. Non è vero, non è stato divertente. E non è vero, non escludo di riprovare a leggere qualcosa di suo, però il ricordo di questo libro di sicuro non mi incoraggia.

 

Il 8/8/2017 at 22:05, absolute dice:

Io sto leggendo Il Pendolo di Foucault di Umberto Eco

 

Boh, alla fine non mi ha detto molto. Di sicuro si vede che Eco ci sa fare, però non mi ha lasciato molto questo libro. Avendo letto solo Il Nome della Rosa non posso fare molti paragoni, ma quello mi era piaciuto di più. L'ho trovato troppo saggistico e poco narrativo. La parte sui Templari mi interessava molto poco e la vicenda dei personaggi mi ha preso molto poco. Non rientra nei miei gusti perché, appunto, non è un brutto libro, semplicemente non fa per me e mi dispiace perché in molti me ne avevano parlato bene.

 

Invece al momento sto leggendo 1Q84. Murakami è un autore strano. Pur avendo iniziato da Tokyo Blues, Norwegian Wood che non mi è piaciuto per niente, ho letto altri libri. Mentre li leggo mi piacciono anche abbastanza, ma mi lasciano sempre un senso di incompletezza e tendo a dimenticarne la trama, ricordando solo le sensazioni. Quando ne parlo sembra sempre che lo voglia criticare aspramente, ma forse dipende solo dal fatto che non mi sia piaciuto Tokyo Blues che generalmente viene considerato il suo libro più bello dagli ammiratori. Ritengo sia un po' sopravvalutato, ma non è neanche giusto dire che non sia bravo. Per ora mi sta intrattenendo piacevolmente (sono verso la fine del primo tomo) ma l'impressione che dimenticherò tutto tra un paio di mesi rimane ben salda.

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56 minuti fa, JackShepard dice:

Boh a me succede con una marea di libri, ma non è una brutta cosa.

 

Sì, ma in genere mi rimane anche un'idea vaga della trama. Ad esempio la settimana scorsa mi sono reso conto di aver dimenticato quasi completamente Kafka Sulla Spiaggia. L'ho letto circa tre anni fa e ricordavo a malapena i personaggi anche dopo aver letto la trama quasi integrale su wikipedia.

Queste sono cose che mi succedono in genere coi thriller che io considero lettura di serie B, mi divertono sul momento ma non mi sono mai rimasti impressi, salvo rare eccezioni. Con Murakami riesco a ricordare anche meno. E questa cosa mi lascia perplesso.

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Io Pennac lo adoro, amore a prima lettura dal Paradiso degli orchi, proprio. Però mi rendo conto che deve piacere un certo tipo di scrittura nonchè ambientazione*.

Poi tipo, le prime due pagine, della fata carabina, le ho trovate quasi poetiche:

Spoiler

C'è una lunghissima metafora che, personalmente, ho trovato deliziosa.

 

 

*Ok, ci sono cmq rimasta un po' male a sapere che c'è gente che non lo apprezza =(

 

 

2 ore fa, absolute dice:

Invece al momento sto leggendo 1Q84. Murakami è un autore strano. Pur avendo iniziato da Tokyo Blues, Norwegian Wood che non mi è piaciuto per niente, ho letto altri libri. Mentre li leggo mi piacciono anche abbastanza, ma mi lasciano sempre un senso di incompletezza e tendo a dimenticarne la trama, ricordando solo le sensazioni. Quando ne parlo sembra sempre che lo voglia criticare aspramente, ma forse dipende solo dal fatto che non mi sia piaciuto Tokyo Blues che generalmente viene considerato il suo libro più bello dagli ammiratori. Ritengo sia un po' sopravvalutato, ma non è neanche giusto dire che non sia bravo. Per ora mi sta intrattenendo piacevolmente (sono verso la fine del primo tomo) ma l'impressione che dimenticherò tutto tra un paio di mesi rimane ben salda.

 

Di Murakami ho letto "la ragazza dello sputnik" che mi piacque veramente tanto (e la trama, se la ricordo bene, è poca cosa) e "Kafka sulla spiaggia" che invece ho malsopportato perchè l'ho trovato didascalico, presuntuoso.

Ricordo la trama di entrambi (del secondo di più) però mi hanno fatto due impressioni completamente diverse. Il primo me lo regalarono e boh, si, la trama è poca cosa, ma mi aveva dato qualcosa come contenuto. Il secondo mentre lo leggevo mi sembrava di sentire questo (l'autore) in cattedra che ti spiega come si vive bene e mi urtò tantissimo nella lettura.

Quindi alla fine sono un po' perplessa con l'autore...

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insisto che ci sono cose come pennac, stefano benni e i nirvana che ho profondamente amato per tutta l'adolescenza ma rileggendoli e risentendoli ora non sono la stessa cosa

ai personaggi di belleville, che mi hanno accompagnato fino agli anni di pendolarismo universitario, vorrò bene per sempre. per apprezzarli da grandi però bisogna ritornare un po' sognatori.

 

Modificato da Tersite
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9 minuti fa, Helder dice:

Non ho più riletto Pennac in età adulta, ma non potrà mai essere brutto come Salinger.

 

Salinger (sopratutto Il giovane Holden) è penalizzato da una traduzione terrificante dovuta alla censura dell'epoca. La nuova traduzione (in giro dal 2014) rende più onore alla scrittura originale.

A me non piace in ogni caso, riconosco l'impatto che ha avuto nel periodo in cui è uscito, ma rimane un libro sopravvalutato (imho).

Invece i racconti di Salinger mi piacciono molto.

 

 

4 ore fa, absolute dice:

 

Io casualmente ho letto esattamente questi tre libri di Pennac. Il Paradiso degli Orchi me lo regalarono una decina di anni fa, non mi entusiasmò particolarmente ma lo trovai gradevole. Poi ho visto il film l'anno scorso e in effetti la storia mi sembrava banalotta e la ricordavo poco. Gli altri due sono interessanti. Non trovo che sia un autore memorabile ma neanche da buttare via, forse le alte aspettative hanno influito negativamente sul giudizio finale.

 

 

Questo è l'unico libro di Wallace che ho letto e l'ho trovato piuttosto noioso e pesante pur dovendo essere un libro divertente e scorrevole. Non oso immaginare i suoi famosi "mattoni". Insomma alla fine mi sono ridotto a pensare che leggere Wallace è una cosa divertente che non farò mai più. Non è vero, non è stato divertente. E non è vero, non escludo di riprovare a leggere qualcosa di suo, però il ricordo di questo libro di sicuro non mi incoraggia.

 

C'è poco da fare, Wallace è uno di quegli autori che ami od odi. Difficile trovare vie di mezzo.

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10 ore fa, Mefy dice:

 

*Ok, ci sono cmq rimasta un po' male a sapere che c'è gente che non lo apprezza =(

 

: ( mi sento una cacca quando scrivete entusiasti di qualcosa, e quando lo leggo non mi piace. hai un bonus "commento negativo a un qualsiasi libro di jane austen senza conseguenze" : *

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21 ore fa, silvia_fi dice:

: ( mi sento una cacca quando scrivete entusiasti di qualcosa, e quando lo leggo non mi piace. hai un bonus "commento negativo a un qualsiasi libro di jane austen senza conseguenze" : *

Nah, sono gusti u.u

(Jane Austen non l'ho mai letta, forse rimando ancora un po', così evito di darti dispiaceri =P)

 

 

 

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ero a una manifestazione di letture d'estate a castel s angelo, praticamente deserta, alla ricerca di un libro della voland (a queste manifestazioni trovi sempre librerie con case editrici minori) che ovviamente non avevano.

decido di comprare  Tutte le ragazze con una certa cultura hanno almeno un poster di un quadro di Schiele appeso in camera di Roberto Venturini - nonostante il prezzo esageratamente alto e la perplessità di vittorio - perché la protagonista ha il mio stesso nome (:sun_bespectacled:).

scopro poi che è tratto da una  web serie di 8 episodi di 8 minuti ciascuno, che ha vinto anche il premio come la miglior serie web italiana al Roma Web Fest nel 2015.

il libro scorre senza lasciare quasi traccia, una storia banale e scritta di getto finora (mi mancano una 30ina di pagine alla fine), forse sono troppo vecchia anche per questo :^_^

in attesa di comprare o vedere il film le nostre anime di notte che parla di due anziani, se proprio volete cercare un contatto con le ragazze di una certa cultura vedetevi prima la web serie

 

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  • 4 settimane dopo...

Ho trovato in una bancarella un'antologia di racconti brevi di Virginia Woolf (ho letto per ora Kew Gardens, The Mark on the Wall, The New Dress) in lingua originale.
Un po' impegnativi da leggere sia per i temi trattati (riflessioni di tipo esistenziale mosse dall'osservazione distaccata di eventi quotidiani) che per lo stile di scrittura, comunque interessanti.

Volevo leggere un suo romanzo ora e mi chiedevo se qui me ne consigliate uno in particolare per iniziare o sapete darmi suggerimenti
 

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4 ore fa, JackShepard dice:

Ho trovato in una bancarella un'antologia di racconti brevi di Virginia Woolf (ho letto per ora Kew Gardens, The Mark on the Wall, The New Dress) in lingua originale.
Un po' impegnativi da leggere sia per i temi trattati (riflessioni di tipo esistenziale mosse dall'osservazione distaccata di eventi quotidiani) che per lo stile di scrittura, comunque interessanti.

Volevo leggere un suo romanzo ora e mi chiedevo se qui me ne consigliate uno in particolare per iniziare o sapete darmi suggerimenti
 

 

 

Di Virginia Woolf ho letto "diario di una scrittrice", molto bello, racconta un po' la sua vita da scrittrice, da critica letteraria, le sue letture, i progetti per i suoi romanzi, la sua vita; e ho letto "Una stanza tutta per sé", particolare e affascinante. Al momento leggo in maniera intermittente  "la signora Dalloway", penso sia tra i suoi romanzi meno impegnativi. 

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  • 2 settimane dopo...

Dopo un mesetto di pausa dalla lettura ho ricominciato con la bella biografia su P.K.Dick "Io sono vivo, voi siete morti" di Emmanuel Carrère , uscita in nuova edizione l'anno scorso per Adelphi. Mi fa venire voglia di rileggermi tutta l'opera di Dick. Mannaggiaallui.

 

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Non lasciarmi di Kazuo Ishiguro, fresco di Nobel. Finito in 3 giorni, un bel libro ma secondo me (non mi sta mai bene niente :^_^) poteva approfondire molto meglio alcuni aspetti che ritengo necessari alla storia.

La sensazione che mi ha lasciato alla fine è di incompletezza. Se qualcuno l'ha letto mi piacerebbe confrontarmi.

 

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1 minuto fa, silvia_fi dice:

Non lasciarmi di Kazuo Ishiguro, fresco di Nobel. Finito in 3 giorni, un bel libro ma secondo me (non mi sta mai bene niente :^_^) poteva approfondire molto meglio alcuni aspetti che ritengo necessari alla storia.

La sensazione che mi ha lasciato alla fine è di incompletezza. Se qualcuno l'ha letto mi piacerebbe confrontarmi.

 

 

Letto anni fa. Ho fatto fatica a terminarlo ahahaha 

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In precedenza avevo finito una raccolta di Mann, le atmosfere di Tonio Kroger mi hanno rapita :heart:

 

In metro sto leggendo a rilento (viaggio breve, non sempre trovo posto) Ghiaccio nove ogni tanto mi soffermo su una frase e trovo conferma di quanto Vonnegut sia stato un genio, che con appena una riga riesce ad aprire infinite possibilità. Non finisce mai di stupirmi, ogni volta che prendo in mano un suo libro :heart::heart::heart:  per me è uno degli scrittori rifugio

 

e sto leggendo Assassinio al Comitato Centrale di Montalban

Modificato da silvia_fi
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