Tersite Inviato Maggio 4, 2016 Autore Segnala Share Inviato Maggio 4, 2016 (modificato) la soluzione per cui ho evitato che il problema fosse invalidante (per cui sono riuscito a evitare di passare tutti i giorni della mia vita a rimuginare senza far niente) è stata riempirmi di una caterva di impegni e di scadenze, con 2 lavori, 2 sport, vita sociale cadenzata, impegni familiari calendarizzati. quindi, paradossalmente, se devo consegnare un articolo e la settimana prima sono in viaggio per lavoro, io riesco a scrivere nelle ore di attesa in aeroporto, sui treni, la sera in albergo in qualunque condizione, anche dopo una giornata di lavoro in trasferta, che è piena di incontri e impegni da colazione a cena incluse. se invece ho tutto il tempo e la calma di dedicarmi alla mia attività, e posso finalmente prendermi serenamente un pomeriggio in casa al computer o in biblioteca nelle migliori condizioni possibili, o una giornata da solo in ufficio con una sola ora di lavoro da fare, allora non ne cavo un ragno dal buco. e mi ritrovo a fare cazzate e a frustrarmi per la perdita di tempo. Il riempirmi di robe ovviamente risolve il problema della mia produttività, ma non della mia sanità mentale o della joie de vivre. Modificato Maggio 4, 2016 da Tersite Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
silvia_fi Inviato Maggio 4, 2016 Segnala Share Inviato Maggio 4, 2016 secondo me avresti grandi benefici se, invece di stare qui a parlarci in tutte le sfaccettature del tuo problema nel rimandare la scadenza, ti mettessi a lavorare per rispettarla Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Tersite Inviato Maggio 4, 2016 Autore Segnala Share Inviato Maggio 4, 2016 in ogni caso cito l'articolo tradotto da il post: Secondo Tim Urban il consiglio classico dato ai procrastinatori − cioè, smettetela di fare quello che state facendo e mettetevi a lavorare − è ridicolo, dal momento che la procrastinazione non è qualcosa che i procrastinatori estremi sentono di poter controllare. «Già che ci siamo, facciamo in modo che le persone obese evitino di mangiare troppo, che i depressi evitino di essere apatici… e per favore qualcuno dica alla balene spiaggiate di evitare di nuotare nell’oceano», scrive Urban. sono possibili altre analogie sul dire a te una serie di cose che non sto a citare perché sono un signore. SCRIGNO MAGICO 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
silvia_fi Inviato Maggio 4, 2016 Segnala Share Inviato Maggio 4, 2016 (modificato) le tue fonti... http://www.timurbanmusic.com/about Modificato Maggio 4, 2016 da silvia_fi Tim Urban 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Tersite Inviato Maggio 4, 2016 Autore Segnala Share Inviato Maggio 4, 2016 non sai neanche usare google, e crei fake con quel nome. il tim urban citato dal washington post è quello del blog qui segnalato dal duka Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Tim Urban Inviato Maggio 4, 2016 Segnala Share Inviato Maggio 4, 2016 ci deve essere un problema di omonimia Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
The Duke Inviato Maggio 4, 2016 Segnala Share Inviato Maggio 4, 2016 TUTTI METTIAMO UNLIKE A SILVIA!!! FORZA!!! Tersite 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Bless Inviato Maggio 4, 2016 Segnala Share Inviato Maggio 4, 2016 Wow Terso, io no, io non arrivo a tanto. Anzi, se ho troppi impegni tendo ad autogiustificarmi dicendo che non ho fatto quella cosa perché non avevo tempo. (Per esempio, stamattina sono stata in studio dalle 9-11, poi ,invece di fare la relazione che devo finire in settimana, sono andata a fare la spesa) Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Kalema Inviato Maggio 4, 2016 Segnala Share Inviato Maggio 4, 2016 Mi piace quello che ha scritto Bless e in effetti il concetto di esposizione graduale funziona anche con me a volte. Io passo dal procrastinare le cose che non mi piacciono (tipo fare una telefonata sgradevole o lavare i piatti o altri ameni mestieri casalinghi) a prenderle di petto per togliermi il pensiero. In linea di massima faccio quello che mi va quando mi va, alternando momenti di grande energia e attività all'ozio e all'abulia totale (con una certa dose di sensi di colpa) Nel lavoro invece la pressione mi stimola, mi accorgo di iniziare piu cose contemporaneamente e di trovare molta soddisfazione nel completarle, anzi é per me frustrante lasciare cose indietro (anche se poi é inevitabile) Sono ciclica e anche abbastanza pigra quando sono in casa e cerco spazi di solitudine (forse fancazzismo sarebbe piu appropriato), poi esco e non mi fermo un momento. Boh, non mi classifico tony 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Toremoon Inviato Maggio 5, 2016 Segnala Share Inviato Maggio 5, 2016 Il 3/5/2016 at 16:39, Tersite dice: in che senso? Non mi ricordo. Io il problema della procrastinazione non l'ho ancora risolto del tutto, ma sto evitando di avere a che fare con cose che non voglio fare e questo mi aiuta molto. Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
aleman Inviato Giugno 1, 2019 Segnala Share Inviato Giugno 1, 2019 Volevo rispondere due anni fa, poi ho procrastinato fino ad oggi. E non mi ricordo cosa volessi scrivere. pachu e Zero 1 1 Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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