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Mondiali di atletica di Berlino 2009


mauricefree
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Mah, lascio le opinioni di tutti come lecite:

però su Bolt e Gay e non vedo i dubbi da cosa possano venire, hanno la muscolatura sufficiente e proporzionata alla loro statura, non certo miingherlini ma neppure da provocare dubbi particolari. Vedremo.

Corrono fortissimo come mai nessun altro, ma pensiamo anche ad una cosa: le tecniche d'allenamento, i fisici, le piste, etc..migliorano con il tempo, altrimenti ok, sono tuti dopati e non seguiamo più nulla.

Tutto sommato non dimentichiamo che è difficile ma non impossbille beccare un velocista di alto livello positivo: e l'esempio di Gatlin ma anche di Chambers e Montgomery (che oltretutto non era un armadio), fanno capire che alcuni , molti sfuggono ma altri vengono beccati.

Preferisco a parte casi eclatanti parlare di corsa, tecnica, split, tempi di reazione, accelerazioni per esaminare da appassionato le prestazioni dei big. Sul doping ci pensino le agenzie ed i controlli preposti. Alle volte fanno il loro lavoro bene.

Modificato da mauricefree
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Sul doping, non si può mettere la mano sul fuoco per nessuno, ma ribadisco che la super prestazione non può essere da sola motivo di sospetto: tanti risultati al momento sembrano fantascientifici, ma in pochi anni diventano ordinari. Bolt, poi, è l'antitesi dell'atleta sospetto: ha muscolatura inferiore alla media e i suoi risultati sono in linea con quello che faceva già a 15 anni (non a caso, è l'unico a detenere i record assoluto, juniores e allievi della stessa specialità, e sono sempre tempi inferiori di almeno mezzo secondo a quello che di solito basta per vincere i ripettivi mondiali). Molti hanno avanzato sospetti sui progressi dei giamaicani, ma visto che non si allenano assieme, anzi sono divisi in clan che non si parlano, è difficile che proprio sul doping abbiano trovato l'unità. Certo, potenzialmente Bolt potrebbe valere il mondiale dei 400, e forse persino del lungo, partendo da quella velocità, ma non so se gli conviene rischiare di perdere i 100 per inseguire qualcosa tutto da dimostrare. L'unico stimolo potrebbe essere realizzare un'impresa paragonabile a quella che fece nel 1952 quello che probabilmente dovremo considerare l'unico atleta paragonabile a lui, Emil Zatopek (100, 200 e 400 come 5.000, 10.000 e maratona). Sugli italiani, mauricefree parla di Grenot irriconoscibile, ma 2 mesi fa non l'avremmo pensata così: ha pur sempre fatto il suo 2° miglior tempo, anche se lontanissima dal primo. Chissà se ha raggiunto la forma troppo presto o se l'assenza di pressioni le fa fatto realizzare quel tempo eccezionale a Pescara. Quanto ai triplisti, la controprestazione di Greco è tra le più scusabili: non si aspettava di arrivare a questi livelli già quest'anno. Credo che su di lui si possa contare per il futuro: finora il suo obiettivo principale della stagione l'ha sempre centrato (l'anno scorso i mondiali jun, quest'anno gli europei U23). Su Howe, speriamo che con l'operazione risolva i suoi problemi e sia in grado anche di reggere i turni multipli sui 200: in fondo agli Europei potrebbe bastare migliorare di poco il personale per arrivare all'oro.

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Tralasciando i discorsi su doping Bolt etc...su cui siamo ampiamente d'accordo. Veniamo ai nostri atleti.

Possso solo constatare dispiacendomene, che spesso i ns. azzurri, a parte magari quelli veramente pochi ma di classe internazionale nel passato, hanno l'abitudine di fare grosse/buone cose a casa nostra nei meeting nazionali o di rilevanza relativa, ma poi a mondiali ed olimpiadi di fallire. Non so se è un misto di incapacità di reggere la pressione psicologica, la fatica dei turni, il non rendere al mattino etc...ma sta di fatto che per esempio i velocisti, la Grenot, sono stati lontani dai loro PB.

Se Cerutti e Collio hanno un personale di 10.13 e 10.14 ti aspetteresti minimo che passassero almeno il primo turno e forse con un po' di fortuna uno dei due raggiungere la semifinale.

La Grenot è proprio andata lenta anche al passaggio dei 200 mt.: già svuotata di energìe o errata distribuzione dello sforzo?

E' un peccato perchè la finale era alla sua portata.

Quanto a Howe sperando guarisca, son convinto della bontà della scelta di tornare ai 200. In Europa non ci sono fenomeni e puo' avvicinare ben allenato i 20 netti e forse sotto. Ma il suo discorso coinvolge chi lo allena e gestisce e lì anche dal suo sfogo personale c'è qualcosa che non va' e forse cambiare direzione tecnica o prendere un allenatore americano capace su lungo e velocità forse non sarebbe male; la sua tecnica di salto non è sempre impeccabile.

Modificato da mauricefree
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