liotru Inviato Luglio 23, 2008 Segnala Share Inviato Luglio 23, 2008 "Dopo trent'anni di scuola di sinistra, di esami di sinistra, di professori di sinistra, di presidi di sinistra i nostri ragazzi sono disorientati. I nostri studenti hanno bisogno di essere guidati da uno come Umberto Bossi. E non è possibile che vengano professori da ogni parte a togliere il lavoro agli insegnanti del Nord. Loro vogliono sentir parlare solo di Pirandello e Sciascia e non di un federalista come Carlo Cattaneo. Così abbiamo proposto una riforma che faccia in modo che chi non conosce il Veneto, la sua storia, la sua lingua, la sua cultura, non possa venire ad insegnare in Veneto". (Paola Goisis, Lega Nord, membro della commissione Cultura della Camera, Adnkronos, Padova, 20 luglio 2008). "Dopo il federalismo bisogna passare anche alla riforma della scuola. Non possiamo lasciare martoriare i nostri figli da gente (i professori, ndr) che non viene dal Nord. Il problema della scuola è molto sentito perché tocca tutta la famiglia. E' la verità, un nostro ragazzo è stato bastonato agli esami perché aveva presentato una tesina sul federalista Carlo Cattaneo. Questi sono crimini contro il nostro popolo e devono finire. La Padania ormai è nel cuore di tutti. Noi ai bambini insegniamo fin da quando nascono che non siamo schiavi e non lo siamo mai stati". (Umberto Bossi, ministro delle Riforme istituzionali, Rainews24 e Apcom, 20 luglio 2008). "Ma la tesina è solo una parte dell'esame e il ragazzo (Renzo, figlio di Umberto Bossi, respinto per la seconda volta all'esame di maturità, ndr) ha dovuto sostenere anche tre prove scritte e un esame orale. Non ha seguito gli studi da noi, si è presentato da privatista; non so che tipo di preparazione abbia seguito ma purtroppo la somma di tutte le prove non ha raggiunto il punteggio di 60, il minimo per la promozione". (Don Gaetano Caracciolo, rettore del Collegio Arcivescovile "Bentivoglio" di Tradate, Corriere della Sera, 11 luglio 2008). Attualmente Renzo Bossi è in servizio al Parlamento europeo con la qualifica di "assistente accreditato". E' stato papà a farlo assumere, insieme con lo zio Franco. 12.000 euri mensili il suo emolumento. Non ha quindi il tempo di studiare, la commissione avrebbe dovuto capirlo Franco Bossi, una preparazione, ce l'ha. Sa tutto di valvole, canne, pistoni, bronzine, guarnizioni, pompe ad acqua... Dopo aver studiato fino alla terza media inerpicandosi su su fino alle «commerciali», manda avanti infatti un negozio di autoricambi a Fagnano Olona. Una professionalità che, unitamente alla passione leghista, ha spinto il Carroccio non solo a ipotizzare una sua candidatura alla Camera al posto di Umberto nel collegio di Milano 3 (dove poi, forse per evitare le accuse di far tutto in famiglia, fu scelto il medico di casa del Senatur) ma ad affidargli negli anni ruoli di spicco quali quello di c.t. della squadra di ciclismo della Padania, di socio della controversa "cooperativa 7laghi", di membro del consiglio di amministrazione dell'Aler (case popolari) di Varese. Esperienze che a Bruxelles gli saranno utilissime. Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Marco Inviato Luglio 23, 2008 Segnala Share Inviato Luglio 23, 2008 lio, dovresti averlo imparato ormai ma prima che arrivi il Corto a ripeteterlo vorrei ribadirti che: il fine del federalismo fiscale giustifica tutti i mezzi Anche operai asini che siedono in un parlamento, anche bieche raccomandazioni in stile tangentopoli, anche costrizioni razziste (immagina un siciliano come te che deve imparare il dialetto veneto per andar lì ad insegnare) o sotto forma di mobbing (al nord solo insegnanti del nord, ricorda la tristezza dei cartelli di 30 anni "non si affitta ai meridionali") Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Dauntless Inviato Luglio 23, 2008 Segnala Share Inviato Luglio 23, 2008 beh se si vuole tirar fuori qualcosa di giusto, uno che va a insegnare in una regione lontana dovrebbe avere una certa preparazione riguardo storia e cultura locali, argomenti che nei programmi attuali sono proprio inesistenti (per continuare su quell'esempio, nell'epoca del verismo in veneto stavano molto peggio rispetto alle regioni letterariamente più rappresentate, ma non viene spesa una parola, c'è un vuoto di storia insegnata che va dalla serenissima in poi). Una preparazione specifica e un esame appropriato per le materie dove la cultura locale può influire non lo vedo affatto come una brutta cosa. Anche perchè gli insegnanti sono una categoria privilegiata e se viene loro richiesto uno sforzo aggiuntivo non devono osare aprir bocca. Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Marco Inviato Luglio 23, 2008 Segnala Share Inviato Luglio 23, 2008 Conoscere la storia e la cultura locale ok, ma dover imparare pure la lingua come chiede quella sciura lì sa tanto di criterio di esclusione. Che poi: il veneto come dialetto non è difficilissimo come comprensione (i miei nonni materni erano di Monselice - PD) ma v'immaginate un meridionale che deve imparare il bresciabergamasco? Impossible... Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Dauntless Inviato Luglio 23, 2008 Segnala Share Inviato Luglio 23, 2008 le lingue si preservano da sole. in Veneto la gente parla ancora il dialetto, ma scritto o usato in circostanze formali è abbastanza ridicolo. Quando un dialetto muore, non lo si può mica resuscitare a piacimento. Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Michi Inviato Luglio 23, 2008 Segnala Share Inviato Luglio 23, 2008 "Dopo trent'anni di scuola di sinistra, di esami di sinistra, di professori di sinistra, di presidi di sinistra i nostri ragazzi sono disorientati. E non è possibile che vengano professori da ogni parte a togliere il lavoro agli insegnanti del Nord. Loro vogliono sentir parlare solo di Pirandello e Sciascia (Paola Goisis, Lega Nord, membro della commissione Cultura della Camera, Adnkronos, Padova, 20 luglio 2008). :D Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
liotru Inviato Luglio 23, 2008 Autore Segnala Share Inviato Luglio 23, 2008 beh se si vuole tirar fuori qualcosa di giusto, uno che va a insegnare in una regione lontana dovrebbe avere una certa preparazione riguardo storia e cultura locali, argomenti che nei programmi attuali sono proprio inesistenti (per continuare su quell'esempio, nell'epoca del verismo in veneto stavano molto peggio rispetto alle regioni letterariamente più rappresentate, ma non viene spesa una parola, c'è un vuoto di storia insegnata che va dalla serenissima in poi).Una preparazione specifica e un esame appropriato per le materie dove la cultura locale può influire non lo vedo affatto come una brutta cosa. Anche perchè gli insegnanti sono una categoria privilegiata e se viene loro richiesto uno sforzo aggiuntivo non devono osare aprir bocca. innanzi tutto bisognerebbe premettere che se un insegnante del sud va ad insegnare al Nord: a) non ci sono così tante persone del nord che vogliono o possono insegnare; b) se viene chiamato un insegnate del sud vuol dire che in graduatoria sta davanti a eventuali insegnanti del nord sul fatto che gli insegnanti siano una categoria privilegiata ci sarebbe da aprire una bella discussione, io piuttosto la vedo come una categoria umiliata giorno dopo giorno (che poi ci siano le pecore nere quello è un'altro discorso). Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
liotru Inviato Luglio 23, 2008 Autore Segnala Share Inviato Luglio 23, 2008 (modificato) P.S. in ogni caso non svicolerei più di tanto dall'argomento del topic ovvero la coerenza della lega. Modificato Luglio 23, 2008 da liotru Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ambrog Inviato Luglio 23, 2008 Segnala Share Inviato Luglio 23, 2008 Non capisco questo modo di affrontare il discorso. Come non capivo chi criticava Bertinotti diventato presidente della Camera. Si dice che la Lega è contro il sistema ma se ne sta bella comoda dentro fino al collo. Vero, ma purtroppo non si possono mettere in pratica le idee stando nelle piazze a sbraitare. Certo, se non riuscisse a far approvare il federalismo ora, sarebbe bello se Bossi desse una lezione come l'ha data Bertinotti ritirandosi. Ma mi chiedo perchè certe cose le si pretendono dai politici più criticati (Bossi e Bertinotti appunto) e non da altri. Forse perchè anche chi non vota questi sotto sotto sa che non sono puri ma che forse sono i più onesti? Quanto all'evidenziare gli evidenti limiti culturali del figlio e fratello di Bossi, chissà perchè così tanti dimenticano che Veltroni è diplomato alla scuola del cinema... Ultimo appunto. L'ho scritto anche ieri, quello della scuola è un problema evidenziato in modo coreografico al comizio, ma è reale e molto sentito. Per quanto mi riguarda non mi sarei mai sognato di chiedere ai miei professori meridionali di imparare il lombardo. Ma quanto meno di eliminare gran parte della cadenza e delle espressioni dialettali tipiche delle loro regioni di provenienza sì. Ma anche questo è un problema non solo della scuola. Pensiamo alla televisione, dove ormai l'italiano è praticamente sostituito dal romano. Poi non ci lamentiamo se la gente non sa più parlare: del resto i giornalisti stessi commettono tanti di quegli errori grammaticali da far inorridire. Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
liotru Inviato Luglio 23, 2008 Autore Segnala Share Inviato Luglio 23, 2008 Non capisco questo modo di affrontare il discorso. Come non capivo chi criticava Bertinotti diventato presidente della Camera. Si dice che la Lega è contro il sistema ma se ne sta bella comoda dentro fino al collo. Vero, ma purtroppo non si possono mettere in pratica le idee stando nelle piazze a sbraitare. c'è poco da capire se predichi in un certo modo (Roma ladrona e Europa succhia risorse) poi non puoi essere il primo a rubacchiare a destra e sinistra e sguazzare nel clientelismo. Per quanto mi riguarda non mi sarei mai sognato di chiedere ai miei professori meridionali di imparare il lombardo. Ma quanto meno di eliminare gran parte della cadenza e delle espressioni dialettali tipiche delle loro regioni di provenienza sì. perchè? Io al corso di dottorato ho seguito lezioni con un Prof che veniva da Midlesbourgh e che parlava un inglese dialettale quasi incomprensibile però ne aveva cose da insegnare ed io ne ho imparate parecchie. In tutte le conferenze internazionali cinesi, italiani, francesi, tedeschi, statunitensi, giapponesi parlano un inglese non perfetto e chiaramente e inequivocabilmente influenzato dalla loro lingua madre eppure nessuno se ne stupisce o se ne lamenta perchè alla fine è troppo impegnato a badare alla sostanza del discorso piuttosto che a come viene espresso, ora io non nego che in una scuola in cui si deve insegnare a scrivere e parlare sia importante la fonetica e la dizione ma cazzo non credo che un professore bergamasco o piemontese parlino un perfetto italiano. In conclusione voler addebbitare tutti i problemi della scuola italiana alla preponderanza di professori meridionali lo trovo abbastanza ignorante. Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ambrog Inviato Luglio 23, 2008 Segnala Share Inviato Luglio 23, 2008 (modificato) Credo che nessuno abbia detto che i problemi della scuola sono da addebitare ai prof meridionali. Comunque tu fai degli esempi che non sono corretti e lo dici tu stesso poco sotto. Perchè nessuno va a quelle conferenze per imparare l'inglese. Quando vai a scuola alle elementari, alle medie e perfino alle superiori, il professore ha il preciso dovere di parlare correttamente italiano, senza usare espressioni dialettali e/o mettere le doppie b e p dove non ci sono. Vale per il napoletano, per il siciliano e certamente anche per il veneto e il lombardo. A meno che non si voglia davvero valorizzare il dialetto con corsi opportuni, ma questo è un altro discorso. Altra cosa: quindi i politici di PD e PDL possono continuare a razzolare male visto che non predicano proprio? Modificato Luglio 23, 2008 da ambrog Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
liotru Inviato Luglio 23, 2008 Autore Segnala Share Inviato Luglio 23, 2008 Quando vai a scuola alle elementari, alle medie e perfino alle superiori, il professore ha il preciso dovere di parlare correttamente italiano, senza usare espressioni dialettali e/o mettere le doppie b e p dove non ci sono. Vale per il napoletano, per il siciliano e certamente anche per il veneto e il lombardo. A meno che non si voglia davvero valorizzare il dialetto con corsi opportuni, ma questo è un altro discorso. ergo: Bossi ha sbagliato a parlare solo di Prof. Meridionali e ha sbagliato nuovamente a parlare di Prof. in generale perchè quello che dici tu (ma che avevo sottolineato prima anche io) può avere senso per i prof. di italiano non di certo per quelli di matematica, inglese, storia, geografia spagnolo tedesco o francese. P.S. In realtà credo che più che voler affrontare un discorso di merito sui problemi della scuola fosse una sparata razziale e demagogica, però questa è una mia sensazione. Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
liotru Inviato Luglio 23, 2008 Autore Segnala Share Inviato Luglio 23, 2008 Credo che nessuno abbia detto che i problemi della scuola sono da addebitare ai prof meridionali. E' ora di dire basta "al far martoriare i nostri figli da gente che non viene dal Nord", dice il leader lumbard che spiega: "Un nostro ragazzo è stato 'bastonato' agli esami perché aveva portato una tesina su Carlo Cattaneo" Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Corto Pavese Inviato Luglio 23, 2008 Segnala Share Inviato Luglio 23, 2008 Ovviamente paragonare 5 anni di insegnamento ad una conferenza e' una boutade, quindi non la prendiamo in considerazione. Sul dialetto si esagera, ma pensare al fatto che gli studenti veneti sanno o almeno dovrebbero da insegnamento tutti i re di roma e manco un doge come rilevato e' semplicemente ridicolo. Non infierisco tralasciando chi puo' aver elargito la laurea in giurisprudenza a di pietro o su chi puo' aver fatto sedere in parlamento de mita, che ad ogni intervista accentuava la cadenza irpina. Ero arrivato persino ad augurarmi che gli facessero un trapianto nasale, anche a spese della comunita', per vedere se cambiava qualcosina, tanto s'era gia' ciulato migliaia di miliardi con il terremoto irpino. Aldila' della provenienza geografica andrebbe istituito un serio criterio di selezione per gli insegnanti, di qualsiasi grado, e pretendere che uno sappia almeno le nozioni balilari della regione in cui insegna e' come pretendere che uno straniero impari usi, costumi e soprattutto lingua del paese ospitante. Scontate entrambe le opzioni. Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
liotru Inviato Luglio 23, 2008 Autore Segnala Share Inviato Luglio 23, 2008 innanzi tutto bisognerebbe premettere che se un insegnante del sud va ad insegnare al Nord:a) non ci sono così tante persone del nord che vogliono o possono insegnare; b) se viene chiamato un insegnate del sud vuol dire che in graduatoria sta davanti a eventuali insegnanti del nord a supporto di quanto dicevo: Senza i 29 mila "terroni" alla ricerca di un posto di lavoro, anche precario, al Centro-Nord rimarrebbero appena 41 mila docenti con le carte in regola (forniti cioè di abilitazione all'insegnamento tramite concorso o appena usciti da una Scuola di specializzazione all'insegnamento secondario) per andare in cattedra e coprire i posti vacanti o momentaneamente liberi per assenza del titolare. Delle 25 mila assunzioni varate dal governo Berlusconi, 17 mila andranno alle regioni del Nord. Secondo fonti ministeriali, il prossimo settembre rimarranno vacanti al Nord più di 30 mila cattedre che i 41mila prof "del Nord" farebbero fatica a coprire. Perché occorre trovare docenti per le 78 mila supplenze conferite solo al Centro-Nord nel 2007/2008. Come farebbe la scuola nelle regioni settentrionali senza i vilipesi docenti meridionali? Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
liotru Inviato Luglio 23, 2008 Autore Segnala Share Inviato Luglio 23, 2008 Aldila' della provenienza geografica andrebbe istituito un serio criterio di selezione per gli insegnanti, di qualsiasi grado, e pretendere che uno sappia almeno le nozioni balilari della regione in cui insegna e' come pretendere che uno straniero impari usi, costumi e soprattutto lingua del paese ospitante. il paragone è un'immane cazzata, perchè uno straniero per vivere in italia, lavorarci fare parte della comunità è logico che debba conoscere e parlare l'italiano mentre non si capisce perchè un brave insegnante di grammatica o di matematica debba conoscere i nomi dei dogi per far bene il suo mestiere? Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Corto Pavese Inviato Luglio 23, 2008 Segnala Share Inviato Luglio 23, 2008 Ma su quelli di grammatica e matematica potremmo anche sorvolare, anche se dopo anni di studio non sapere un cactus di storia mi pare lievemente osceno. Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ambrog Inviato Luglio 23, 2008 Segnala Share Inviato Luglio 23, 2008 Lio, ricorda che Bossi quelle cose le ha dette a un comizio. E comunque avrà pur fatto un discorso che so di mezz'ora almeno? Ovviamente quello che risulta sono 15 secondi e basta... Non sono assolutamente d'accordo quando dici che solo ai prof d'italiano deve essere richiesto di parlare correttamente. Ricordo che avevo un prof di elettronica di Caserta alle superiori e non si capiva una mazza. E non era l'unico. Tu dici che Bossi ha sbagliato a parlare di prof meridionali e basta. Va bene, però lui è il leader di una forza politica del nord. E come tu stesso dici sono i prof meridionali che vengono al nord, più raro il contrario. Quando capiterà che ci saranno tanti prof bergamaschi che andranno a insegnare al sud probabilmente ci sarà una forza politica del sud che dirà le stesse cose. Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
El Pelat Inviato Luglio 23, 2008 Segnala Share Inviato Luglio 23, 2008 E come tu stesso dici sono i prof meridionali che vengono al nord, più raro il contrario. Quando capiterà che ci saranno tanti prof bergamaschi che andranno a insegnare al sud probabilmente ci sarà una forza politica del sud che dirà le stesse cose. Non capiterà. Come cita Liotru in un intervento antecedente, gli insegnanti del nord sono pochi e per questo chiamano insegnanti da altre regioni. Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ambrog Inviato Luglio 23, 2008 Segnala Share Inviato Luglio 23, 2008 Lo so Pelat, è proprio questo il punto. Si affermerebbe una cosa per un problema che non esiste. Viceversa l'altro esiste. Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Corto Pavese Inviato Luglio 23, 2008 Segnala Share Inviato Luglio 23, 2008 L'importante e' sempre distinguere caso per caso. Faccio un esempio, definire uno romanardo inteso come tifoso della magica e' gravemente offensivo e merita una bella reprimenda, definire i bergamaschi tutti coglioni perche' il ct della nazionale lo e' puo' tranquillamente passare sotto traccia. Sic Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Tersite Inviato Luglio 23, 2008 Segnala Share Inviato Luglio 23, 2008 Quanto all'evidenziare gli evidenti limiti culturali del figlio e fratello di Bossi, chissà perchè così tanti dimenticano che Veltroni è diplomato alla scuola del cinema... non mi sembra che il punto sia l'assenza di una laurea: Franco Bossi, una preparazione, ce l'ha. Sa tutto di valvole, canne, pistoni, bronzine, guarnizioni, pompe ad acqua... Dopo aver studiato fino alla terza media inerpicandosi su su fino alle «commerciali», manda avanti infatti un negozio di autoricambi a Fagnano Olona. Una professionalità che, unitamente alla passione leghista, ha spinto il Carroccio non solo a ipotizzare una sua candidatura alla Camera al posto di Umberto nel collegio di Milano 3 (dove poi, forse per evitare le accuse di far tutto in famiglia, fu scelto il medico di casa del Senatur) ma ad affidargli negli anni ruoli di spicco quali quello di c.t. della squadra di ciclismo della Padania, di socio della controversa "cooperativa 7laghi", di membro del consiglio di amministrazione dell'Aler (case popolari) di Varese. Esperienze che a Bruxelles gli saranno utilissime. Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ambrog Inviato Luglio 24, 2008 Segnala Share Inviato Luglio 24, 2008 No Tersite, il punto è che quando uno è della Lega è un ignorante, quando è del PD è sempre una persona di grande cultura. L'abbiamo già fatto quetso discorso più volte, Calderoli è un dentista, fosse del centro sinistra sarebbe un medico. E' un difetto in generale della sinistra italiana quello di pensare che gli ignoranti stanno a destra. Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
liotru Inviato Luglio 24, 2008 Autore Segnala Share Inviato Luglio 24, 2008 Ma su quelli di grammatica e matematica potremmo anche sorvolare, anche se dopo anni di studio non sapere un cactus di storia mi pare lievemente osceno. e certo perchè uno che studia per anni matematica o chimica o fisica deve conoscere la storia e la dizione Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
liotru Inviato Luglio 24, 2008 Autore Segnala Share Inviato Luglio 24, 2008 Lo so Pelat, è proprio questo il punto. Si affermerebbe una cosa per un problema che non esiste. Viceversa l'altro esiste. forse non hai capito che, visto che parla di nord e sud di vostro e nostro, il problema è vostro che non riuscite a coprire tutti i posti vacanti, quindi Bossi può dire tutte le stronzate che vuole ma il problema, vostro, rimane. Cita Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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