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un nuovo corso??


Conte Oliver
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DA UEFA DURA CONDANNA CONTRO IL G14

Il congresso della UEFA ha adottato, all'unanimita', una risoluzione che condanna fermamente il G14

. Giovedi' a Budapest, dove si e' tenuto il congresso della Uefa, si e' deciso di andare contro il gruppo che racchiude i 18 club piu' forti d'Europa, in nome dei principi di apertura, equita' e solidarieta': "Non e' una risoluzione come tante altre. E' una presa di posizione decisa - ha dichiarato lo svedese Lennart Johansson, presidente UEFA - la filosofia della solidarieta' dell'UEFA non e' condivisa dal G14. Secondo loro, valgono solo i principi economici".

"Il caso Charleroi e' il tentativo di qualche club di avere del potere senza preoccuparsi dell'avvenire del calcio. Sono convinto che tutte le federazioni nazionali debbano unirsi sui principi di equita' e solidariera'. Il calcio e' sinonimo di divertimento; non e' uno sport nel quale i ricchi e i potenti possono partecipare e gli altri no. Questa decisione e' stata presa all'unanimita' e con l'appoggio di Joseph Blatter, presidente Fifa".

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Non sono favorevole alla Superlega per vari e lunghi motivi. Sono però certamente a favore di una riduzione della partecipanti alle Divisioni 1 dei campionati nazionali. E ad eventuale allargamento delle partite di coppa europea.

- serie A nazionali di 16 squadre e basta!

- coppa dei campioni con solo le prime due classificate di ogni paese più le migliori con ranking uefa fino a raggiungere il numero giusto.

- coppa uefa da rilanciare attraverso la partecipazione sin dall'inizio di tutte le altre (quei gironi di ora sono un insulto all'intelligenza!).

Oppure Uefa che inizia direttamente a febbraio per le migliori e prima selezione delle meno quotate e classificate (che il Palermo con Codrea capitano nun se po vedè).

+/-

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Io sarei per una UNICA coppa europea con gare a/r fin dal primo turno e con dentro anche le squadre della uefa.

In questo modo basterebbe un tabellone tennistico , chessò , da 128 squadre , con max 13 gare a squadra inclusa la finale in gara secca. Sicuramente salirebbe anche il valore economico e spettacolare della singola gara.

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insomma la formula può cambiare a seconda dell'ispirazione. Quel che è certo e che però.

No all'eliminazione dei campionati nazionali. Quando il Taranto andrà in A nel 2028 è un mio diritto andare a vedere il nipote di Del Piero.

No alla Coppa Campioni che ti elimina squadre come il Chelsea già agli ottavi.

No a campionati di A con squadre come il Treviso e che a fabbraio sai già com'è finita.

No alla gloriosa coppa uefa ridotta a barzelletta.

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una formula "sana" per la cempions ci vuole.

io sono un nostalgico dell'eliminazione diretta, però...

la cosa che andrebbe fatta quanto prima è la riduzione delle squadre in A (16, possibilmente).

Coppitalia sul modello inglese (partita secca, si rigioca solo se si pareggia)

CoppaUEFA agli antichi splendori, negli anni '80 regalava del gran calcio

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CoppaUEFA agli antichi splendori, negli anni '80 regalava del gran calcio

E te credo. Se andava solo una in Coppa Campioni e seconda, terza,quarta e quinta in Uefa, bastava un Verona e un Deportivo La Coruña campioni per mandare in Uefa Juve, Inter, Milan, Real, Barcellona per non parlare delle squadre inglesi.

Era sicuramente molto più difficile la Uefa della Coppa Campioni.

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E te credo. Se andava solo una in Coppa Campioni e seconda, terza,quarta e quinta in Uefa, bastava un Verona e un Deportivo La Coruña campioni per mandare in Uefa Juve, Inter, Milan, Real, Barcellona per non parlare delle squadre inglesi.

Era sicuramente molto più difficile la Uefa della Coppa Campioni.

la prima osservazione è abbastanza banale (e a me non dispiacerebbe vedere meno squadre in cempionz e più qualità in UEFA).

sulla seconda si può molto discutere.

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Insomma a me pare che dopo 10 anni dalle modifiche apportate dalla legge Bosman, dai nuovi formati delle competizioni continentali e competizioni nazionali l'intero baraccone del calcio Europeo è in crisi.

E' in crisi perchè con gli introiti della Champions League si è formato un vero cartello (G 14),il calcio Europeo perde spettatori per scarsita di ricambio ,lo sport spettacolo invece richiede emozioni,novità.

Quindi un equilibrio si sta incrinando e uno nuovo dovra sostituirlo,La Fifa checchè se ne dica ha a cuore il movimento calcistico in generale,ci sono tanti sport magari televisivamente piu avvincenti che sono pronti a sostituire un calcio malato di gigantismo e delle stesse facce.

Il football ha un appena 100 anni di vita,è nulla garantisce che rimanga nei prox 100 uno sport cosi popolare.

Chi ama questo sport non puo rimanere indifferente all'ingordigia di poche squadre a dispetto di tantissime altre.Per questo secondo me sono urgenti modifiche che dispiaceranno al cartello.

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io concordo con ping.

finchè ci sono campionati a 20 squadre con almeno una decina partite assolutamente inutili parlare di riorganizzazione europea è parlare di aria fritta.

anch'io sono per un campionato a 16 con 1 o 2 squadre in champions e il resto in coppa uefa.

però non mi convince l'eliminazione diretta dal primo turno.

la formula europea non è comunque così importante, ciò che importa sono i criteri di partecipazione che devono restare equilibrati.

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E te credo. Se andava solo una in Coppa Campioni e seconda, terza,quarta e quinta in Uefa, bastava un Verona e un Deportivo La Coruña campioni per mandare in Uefa Juve, Inter, Milan, Real, Barcellona per non parlare delle squadre inglesi.

Era sicuramente molto più difficile la Uefa della Coppa Campioni.

Forse e' per quello che il milan non l'ha mai vinta?

blblbl :)

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La Fifa checchè se ne dica ha a cuore il movimento calcistico in generale,ci sono tanti sport magari televisivamente piu avvincenti che sono pronti a sostituire un calcio malato di gigantismo e delle stesse facce.

Conte secondo me sei completamente fuori strada.

E' vero che la Fifa dovrebbe avere il compito istituzionale di promuovere il calcio e il suo sviluppo ma, imho, non si muove in quella direzione.

Fifa ed Uefa stanno prendendo posizione contro il g-14 e cercano di arginarne le preteseper mera questione economica.

Poi ho letto diverse cose interessanti (anche se magari antitetiche) ma tutte poco realistiche.

Il danno ormai è stato compiuto, con la sentenza Bosman e la riforma delle coppe, ed è irreversibile.

Il calcio si è venduto alla TV e della TV è schiavo. Muove un giro d'affari impressionante e quanunque vari soggetti cerchino di trarne il maggior profitto possibile state certi che nessuno farà in modo che il giocattolo si rompa.

E' chiaro che sarebbe molto più serio un campionato a 16 squadre ma chi pensate si muova in questa direzione?

Le televisioni? Più squadre in serie A = più partite (indipendentemente dalla qualità) = più abbonati (per la pay) o più spettatori e quindi inserzioni pubblicitarie (per le generaliste).

Le squadre più forti? Più partite = più soldi e siccome la ripartizione dei diritti è quuella che conosciamo la maggior parte di questi denaro finisce nelle tasche delle c.d. grandi.

Le piccole? meglio stare in serie A 8e con più squadre aumentano le possibilità) e prendere le briciole che stare in serie B e pigliare molto meno.

In conseguenza degli impegni economici assunti (contratti pluriennali) oggi nessuna squadra, a parte forse il Chelsky, potrebbe sopravvivere a una drastica riduzione degli incassi televisivi.

Poi si è parlato tanto dei diritti TV ma perchè non si parla mai dei premi Uefa?

Ma vi siete accorti che gli incassi che derivano dal partecipare alla fase a gironi di una CL, che per lo meno rispondono a criteri di merito, permettono comunque a delle esponenti di paesi calcisticamente secondari di campare di rendita per lunghissimo tempo?

Il Rosenborg, in Norvegia, ha messo in fila 13 titoli prima di abdicare nel campionato appena terminato e anche in altri nazioni ci sono situazioni simili.

Pure nei paesi più evoluti (spagna, inghilterra, francia, germani, italia, portogallo e olanda) questi soldi servon comunque a rafforzare sempre più una oligarchia peraltro già affermata.

Mettetevi il cuore in pace, riponete le speranza di vedere meno partite ma più interessanti, contro lo spot lo sport non può vincere.

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Non lo so Sveva,se prendi come esempio il Superbowl di football Usa , abbiamo un avvenimento giocato su partita secca che riesce a muovere un interesse enorme, anche a livello economico.

Secondo me basterebbe un po più di creatività e di coraggio per trovare delle alternative efficaci all'attuale overdose di partite camomilla.

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Superlega si, superlega no...Mah..Sono tendenzialmente contrario, ma lo ero anche al cellulare, fino a 10 anni fa, poi credo che ci siano delle "ineluttabilità" nelle cose, spesso indotte dal (cosiddetto, ma io credo di si) progresso, leggasi, in questo caso, le televisioni e i diritti correlati.

Del resto già un grandissimo presidente come "Gosdandino" Rozzi aveva predetto la Superlega come fenomeno inevitabile, in tempi lontanissimi; penso che alla fine accadrà e che come tutte le cose, avrà pure i suoi risvolti positivi, anche dal punto di vista sociale: l'europa si conoscerà meglio a vicenda, ad esempio.

Intanto non è detto che le partecipanti alla superlega debbano necessariamente non partecipare più ai singoli campionati nazionali. Prendiamo il basket delle ex Jugoslavia e Russia. Hanno costituito delle superleghe in cui le più potenti di ogni nazione giocano assieme, queste però, alla fine della stagione, entrano in lizza anche per lo scudetto dei campionati nazionali (solovenia, croazia, serbia e montenegro, macedonia), in una sorta di minicampionato finale al quale accedono le prime "tot" che si qualificano nella parte iniziale, in cui loro non partecipano.

Per l'Italia una formula potrebbe essere un campionato a 16: 30 giornate che qualificano 3 squadre al campionato a 6 finale, di altre 10 giornate, in cui sfidano Inter, Juve e Milan, partendo tutti alla pari. Ogni piazzamento finale da diritto a punti, così come danno punti le semifinali di Superlega, la finale e la vittoria (non la semplice partecipazione, sennò manca poi equità iniziale..) se per 3 anni di fila (esempio..), la Fiorentina arriva davanti al Milan nella final-six, si ritroverà con un punteggio più alto del Milan di cui prenderà il posto nella superlega, garantendo così anche un certo ricambio potenziale, perchè poi in poche partite finali gli effetti della disparità tecnica (indotta dagli di introiti) fra chi fa la Superlega e chi non la fa, si possono di molto appiattire.

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con tutto il rispetto biggeorge ma se passasse una cosa del genere credo che comincerei a seguire il campionato di bocce piuttosto che andare ancora allo stadio... :-)

perlomeno ora, in qualche modo, chi accede alla champions lo fa sulla base di un piazzamento conquistato sul campo... ;-)

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con tutto il rispetto biggeorge ma se passasse una cosa del genere credo che comincerei a seguire il campionato di bocce piuttosto che andare ancora allo stadio... :-)

perlomeno ora, in qualche modo, chi accede alla champions lo fa sulla base di un piazzamento conquistato sul campo... ;-)

Si ma mica puoi pensare che se fanno la Superlega la fanno con le squadre che possono cambiare tutte di anno in anno? Nell'eurolega del basket (dove partono in 24) funziona che, in base a dei punti (che si ottengono dai risultati conseguiti nelle manifestazioni nazionali e internazionali), ci sono squadre che partecipano con un diritto almeno triennale (diciamo una buona metà) e altre che "ruotano" di anno in anno, una di quelle che ruota di anno in anno può senz'altro essere la quarta italiana, la quarta spagnola, inglese, ecc....

E' una bella via di mezzo, secondo me, fra un modello di tipo statunitense con leghe chiuse e criteri di ammissione esclusivamente di tipo economico (abbonati, contratti tv, capienza degli impianti) e un modello "vecchio-europeo" di pura meritocrazia sportiva, cioè sempre e comunque chi arriva prima, anche se non ha l'impianto a norma, se fa 10.000 spettatori anzichè 80.000, ecc...ecc...Anche lui, una volta nella vita, avrà comunque l'occasione di participare al massimo campionato, comunque..

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Forse e' per quello che il milan non l'ha mai vinta?

blblbl :lol:

No, è perchè la Coppa UEFA aveva due turni in più e quindi aumentavano i rischi di eliminazione. Contava molto il fattore "culo al sorteggio" insomma, e su questo tradizionalmente la Juve è imbattibile, infatti ha vinto una infinità di Coppe UEFA in più del Milan: 2/0, se la matematica non è un'opinione, fa appunto "infinito" :p

In secondo luogo, dal 1988 in poi, il Milan, a differenza della Juve, ha avuto meno possibilità di parteciparvi, perchè o vinceva il campionato o si consolava vincendo la Champion's, così raramente gli capitava di andare in UEFA. Le rare volte che ha sbagliato stagione arrivava giustamente 10° o 11° e restava fuori da tutto, mentre quando la Juve ha giocato campionati da 10° o 11° posto, il modo di farla arrivare in zona UEFA l'han sempre trovato :) : abituati a rubare scudetti, un posto in zona UEFA sono noccioline, dai e non se ne accorgeva nessuno (quasi nessuno, diciamo.. :D )... :D

Modificato da biggeorge
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