L'amaro destino dei portieri

[SCRIGNO MAGICO]

'Wiese-Drama' e' il titolone a tutta pagina della Bild che denuncia lo sconforto tedesco dopo l'eliminazione del Werder Brema. La papera del portiere ha di fatto regalato la qualificazione alla Juventus ed in Germania si soffre ancora dopo il trauma per il 4-1 inflitto dall'Italia alla nazionale di Klinsmann. Sconforto nelle parole del portiere: 'E' stato orribile. Vorrei scomparire sotto terra per quello che ho fatto, e' stato di gran lunga il peggior momento della mia carriera'.

Prodezze, "miracoli", interventi che evitano che una partita sia incanalata verso un risultato con 4-5 gol di vantaggio per gli avversari, poi, l'attimo fatale, e l'Eroe torna nella polvere.

Gli altri, i compagni, a dividersi meriti e colpe, ma lui no, lui è sempre "uomo solo", nato con quel numero 1 come unico, e vestito di nero quasi a intuirene l'incombente presagio di negatività, da solo in barra anche nel calcio balilla.

Nemmeno Eroe per un giorno: per un'ora, un'ora e mezza. Ma non basta.

[Cleon]

Quante volte, da portiere, mi è capitato.

E' un ruolo così, grandi responsabilità ma anche grandi pericoli

[Questo non è Moon]

Non esistono più le mezze stagioni.

[Dino Lampo]

Ho pensato esattamente le stesse cose, Scrigno...stamattina, a freddo, ho avuto i medesimi pensieri...

E' vero che il portiere ieri non sarebbe stato il protagonista unico ed assoluto della qualificazione del brema, perché almeno per 60' tutti gli undici tedeschi avevano offerto un'ottima prestazione di squadra, però certamente era tra quelli che si erano più distinti e che avrebbero preso un bel "sette" in pafgella e tante pacche sulle spalle negli spogliatoi

E invece, è bastato un attimo di distrazione, e le uniche pacche sono state quelle consolatorie di affranti ed imbarazzatissimi compagni e di qualche avversario...

E' un pò il limite ma anche il fascino perverso di questa competizione, in un attimo passi dal trionfo alla delusione, dalla gioia alla disperazione, basta una cazzata e mesi di sacrifici sono buttai al vento, da una serata trionfale da raccontare ai nipotini passi a vivere una serata definita dallo stesso protagonista "la più nera della mia carriera..".

In un campionato una cappella così sarebbe passata nel dimenticatoio dopo tre giornate, qui invece ha comportato l'eliminazione della squadra con annessi e connessi (psicologici, economici etc.)

Davvero sconvolgente...

[Ronnie Rava]

Già... che dire del resto di Walter Zenga? Indiscutibilmente uno dei portieri più forti di sempre, eppure della sua straordinaria carriera ci si ricorda solo di una cappella, fatta purtroppo nella partita più importante e per giunta in un mondiale dove fino a lì era stato perfetto, con 5 partite e 3/4 di imbattibilità, record che nessuno batterà mai in un mondiale.

[Ronnie Rava]

Oppure Toldo: come passare in 3 giorni da eroe nazionale dopo la semifinale di Euro 2000 a una miriade di processi per quel tiro di Wiltord che andava dritto dritto verso il suo piede sinistro...