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Ebano
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Lui è, dichiaratamente, Dio. :D

Errore. E' il Gesù Cristo del 2000. :D

Infatti il film è una sorta di trasposizione del vangelo ai giorni nostri, e in chiave musicale.

Io l'ho visto quando avevo tipo 9-10 anni e mi era piaciuto, anche se me lo ricordo pochissimo.

Mi ricordo però la scena in cui Claudia Mori / Giuda si impicca: mi aveva fatto moltissima impressione.

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Scri, mi sembra che sia arrivato secondo, hanno fatto vincere Matrix Reloaded che per me non era nemmeno malaccio.

Guru, l'hai visto Onda d'Urto con Michael Dudikoff alla fine?

Tnx per il memo, Luca. :)

Già che sei qui, dopo il lungo infortunio (un anno e mezzo come Inzaghi!) vorrei provare a riprendere calcetto, qualche venerdì alle 20 ci puoi essere o sei sempre via?

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  • 5 settimane dopo...

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Addio Boyle, tenero "Frankenstein"

L'attore è morto a New York a 71 anni

Se n'è andato un pezzo di storia del cinema. A molti il suo nome, Peter Boyle, non dirà molto. Ma universalmente noto è il personaggio che ha reso celebre questo attore: il mostro in "Frankenstein Junior". L'istrionico interprete, famoso anche per il ruolo graffiante nel telefilm "Tutti amano Raymond", è morto all'ospedale Presbiteriano di New York. Amico storico di John Lennon, aveva 71 anni ed era malato da tempo.

Figlio di un famoso comico, Boyle prima di intraprendere la carriera di attore si fece frate. Durante la carriera ha lavorato in un centinaio di film, tra cui "Taxi Driver" di Martin Scorsese e "Joe", il controverso film che nel 1970 lo fece conoscere al grande pubblico. Nel '74 fu scelto da Mel Brooks per vestire i panni di del mostro di "Frankenstein Junior", personaggio rimasto nei cuori dei cinefili, e non solo, per la sua grottesca ed esilarante "umanità". Divenne anche uno dei migliori amici del Beatle John Lennon, che era stato testimone al suo matrimonio con una giornalista di "Rolling Stone".

Negli ultimi anni la sua fama è stata legata soprattutto al telefilm "Everebody Loves Raymond", per il quale ha ottenuto sette candidature agli Emmy Awards, gli Oscar della televisione che è riuscito a vincere nel 1996 per una parte in "X Files". Nel 1999 era stato colpito da un infarto ma non aveva abbandonato la sua attività girando nel 2002 l'acclamato "Monster's Ball", nel ruolo del suocero di Halle Berry, che aveva vinto per quel film l'Oscar per la miglior attrice.

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Gabriele Muccino conquista gli Usa

Il film del regista romano, "The pursuit of happiness", con Will Smith, primo al box office

Il film di Gabriele Muccino "The Pursuit of Happyness", uscito sugli schermi americani lo scorso week end, è in testa al box office Usa. La pellicola interpretata da Will Smith ha incassato 27 milioni di dollari, battendo kolossal come Eragon e Happy Feet. Una sorpresa e una soddisfazione enorme per il regista romano, ormai coccolato ad Hollywood e amico di molte star, che ha ringraziato soprattutto Smith per aver creduto nel suo progetto.

Un sogno americano che si avvera quello di Muccino, che in "La ricerca della felicità" (questo il titolo italiano del film, che vedremo dal 12 gennaio), racconta proprio la storia drammatica di un uomo che passa la notte in un dormitorio pubblico e la mattina cerca lavoro come broker.

E alla fine vince la sua sfida.

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  • 1 mese dopo...
  • 2 mesi dopo...

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