Vai al contenuto

Pezzi di libri


liotru
 Share

Recommended Posts

  • Risposte 93
  • Created
  • Ultima Risposta

Top Posters In This Topic

è praid en pregiudis, ma l'associazione di idee è alquanto azzardata.

Yes! :D

Vabbé :lol: mi ci ha fatto pensare nominando il "fidanzamento".

Se poi il Kelso è uno scapolo ricco o meno non lo so assolutamente :D

Lio, adesso che ci penso, mi pare di aver letto un passaggio simile da Manuel Vázquez Montalbán. Per caso "Lo strangolatore"?

Modificato da SonyaBlade
Link al commento
Condividi su altri siti

sonia bleid, non ci scherzare

in men che nn si dica vengo a francoforte sul membro e chiedo a tonio la tua mano

ogni cosa... : a me è garbato abbastanza

mentre molto forte, incredibilmente vicino è stato una delusione

quello di lio pole essere un middlesex, in effetti

Ora, come sai, io sono molto sensibile alla bellezza femminile. Tutti hanno qualcosa davanti a cui si sentono disarmati, e io ho la bellezza. La vedo e mi acceca, impedendomi di scorgere ogni altra cosa. Queste ragazze vengono al mio corso, e io capisco quasi subito qual è quella che fa per me. C'è un racconto di Mark Twain dove lui scappa, inseguito da un toro, e quando si rifugia sopra un albero il toro alza gli occhi e pensa: «Voi siete la mia preda, signore». Be', quando le vedo in aula quel «signore» si trasforma in «signorina». Sono passati otto anni, dunque: io ne avevo già sessantadue e la ragazza, che si chiama Consuela Castillo, ne aveva ventiquattro. Consuela non è come le altre. Non ha l'aria di una studentessa, non di una comune studentessa, per lo meno. Non è una mezza adolescente, non è una ragazza sbracata, sciatta, pullulante di «cioè». È raffinata nel parlare, misurata, e il suo portamento è perfetto: sembra che sappia qualcosa della vita degli adulti, oltre a stare seduta, stare in piedi e camminare. Come entri nell'aula, capisci che questa ragazza o la sa più lunga delle altre o a questo aspira. Il modo in cui si veste, per esempio. Non è proprio quella che chiameremmo eleganza, la sua, e non ha sicuramente nulla di vistoso, ma, tanto per cominciare, Consuela non è mai in jeans, stirati o gualciti che siano. Veste con cura, sobrietà e buon gusto, gonne, abiti e calzoni su misura. Non per desensualizzarsi, si direbbe, ma per professionalizzarsi, veste come l'attraente segretaria di un prestigioso studio legale. Come la segretaria del presidente di una banca. Ha una camicetta di seta color panna sotto un blazer di buon taglio blu con i bottoni d'oro, una borsetta marrone con la patina della pelle più costosa e un paio di stivaletti alla caviglia intonati alla borsetta, e porta una sottana di maglia grigia un po' elastica che rivela le linee del suo corpo con tutta la malizia che può metterci una sottana come quella. I capelli sono acconciati con naturalezza, ma con cura. Il colorito è pallido, la bocca arcuata, anche se le labbra sono piene, e la fronte è tondeggiante, una fronte levigata di un'eleganza brancusiana. È cubana. I suoi sono prosperi cubani che stanno nel New Jersey, oltre il fiume, nella Bergen County. Ha capelli nerissimi, lustri, ma un po' grossi. Ed è grande. E una ragazzona. La camicetta di seta è slacciata fino al terzo bottone, e questo ti permette di vedere che Consuela ha due seni prepotenti, bellissimi. Noti subito il solco tra i seni. E vedi che lei lo sa. Vedi che, nonostante la compostezza, la meticolosità, lo stile cautamente soigné (o forse proprio per questo), Consuela è cosciente del proprio fascino. Viene alla prima lezione con la giacca abbottonata sopra la camicetta, ma cinque minuti dopo se l'è già tolta. Quando guardo di nuovo dalla sua parte, vedo che se l'è rimessa. In questo modo capisci che è cosciente del suo potere, ma che ancora non sa come usarlo, non sa cosa farne, non sa nemmeno quanto lo desidera. Quel corpo le riesce ancora nuovo, deve ancora metterlo alla prova, ci sta ragionando su, un po' come un ragazzo che cammina per la strada con una pistola carica e deve ancora decidere se andare in giro armato per difendersi o per iniziare una vita di delitti.

Link al commento
Condividi su altri siti

„ Inoltre,“ diceva press’a poco nel suo testamento, „ a favorire in modo speciale questa buona ragazza son mosso dalle giuste e sane teorie politiche e sociali di mio nipote, il quale ha sempre predicato che nel mondo non vi devono essere più né servi né padroni; ed egli, io credo, accoglierà benissimo questo mezzo ch’io porgo a Cesira degli Innocenti di non essere più serva in casa di lui e a lui di non essere più suo padrone.“ L’avvocato Maralli nel sentir leggere questo paragrafo sbuffava e ripeteva a bassa voce, rivolgendosi al sindaco: „ Eh!...Uhm!... Già mio zio, è sempre stato originale!....“ Il sindaco sorrideva con una certa aria canzonatoria e stava zitto. Intanto il notaro seguitava a leggere ed era arrivato a un altro paragrafo che diceva così: „ Sempre per rispetto alle nobili teorie di altruismo sulle quali sono fondate le teorie politico-sociali di mio nipote, poiché mi parrebbe di recare ad esso una profonda offesa lasciando del mio capitale erede lui che fu sempre avversario accanito del capitale e dei suoi privilegi, primo dei quali è quello della eredità, lascio tutto il mio patrimonio già descritto ai poveri di questa città, dei quali il giorno della mia morte risulterà negli atti del Comune la fede di miserabilità; mentre al mio amatissimo nipote, in ricordo del suo affetto verso di me e degli auguri e voti fatti continuamente a mio riguardo, lascio per mio ricordo personale, che egli certo terrà carissimo, l’ultimo mio dente strappatomi das suo piccolo cognato Giovannino Stoppani e che ho fatto espressamente rilegare in oro per uso di spillo da cravatta.“

Link al commento
Condividi su altri siti

il new jersey del kelso inganna: difficile che roth citi "cioè".
Ho azzardato perché mi pareva di averlo letto da Roth un passaggio simile. D'altronde ammetto che di Roth so pochissimo (ma mi sembra proprio di averlo letto nelle prime pagine de "L'animale morente" - o sto facendo confusione?).
giovannino stoppani è meglio noto come gian burrasca

B) Chissà se ci arrivavi, se lasciavo via il nome :D

Modificato da SonyaBlade
Link al commento
Condividi su altri siti

Quel signore che è entrato ora da chi è andato?

Perché lo vuol sapere?

Curiosità.

È andato dal signor Pattos.

Pattos chi?

Pattos Pattos.

L’armatore?

L’armatore.

Bene... Quando scende, non gli dica che è venuto un tale a fare domande: intesi?

Intesi.

Link al commento
Condividi su altri siti

visto il clima e il proponente il pezzo sa di stampo mafioso: il giorno della civetta?

prima su roth leggevo veloce ho dato vita all'equivoco più idiota della storia. Sembra che nessuno se ne sia accorto, meglio così.

Modificato da Tersite
Link al commento
Condividi su altri siti

prima su roth leggevo veloce ho dato vita all'equivoco più idiota della storia. Sembra che nessuno se ne sia accorto, meglio così.

ah, il "cioè" ti ha tratto in inganno?

Pensavo fosse una tua fredura volontaria

porca paletta, quanto sei brodo

^___^

quello di lio pole essere un altro montalban

Link al commento
Condividi su altri siti

Quel signore che è entrato ora da chi è andato?

Perché lo vuol sapere?

Curiosità.

È andato dal signor Pattos.

Pattos chi?

Pattos Pattos.

L’armatore?

L’armatore.

Bene... Quando scende, non gli dica che è venuto un tale a fare domande: intesi?

Intesi.

Sciascia - Tote Richter reden nicht; in italiano dovrebbe essere Il contesto (dimmi che è quello, così almeno posso essere sicura di aver azzeccato la traduzione).

Link al commento
Condividi su altri siti

sciascia è un po' sbiadito, nei miei ricordi

sonya, preparati

atterro a frankfurt allgemeine domattina

Arrivai a New York nel settembre del 1944 e non nel 1945 come dicono molti giornalisti contaballe che scrivono di me. La seconda guerra mondiale stava finendo quando arrivai. Un sacco di ragazzi se n'erano andati a combattere contro i tedeschi e i giapponesi e parrecchi di loro non tornarono. Io sono stato fortunato: la guerra stava finendo. C'erano un sacco di soldati in uniforme a zonzo per New York. Me li rcirdo benissimo.

Avevo diciott'anni,a cnora con il latte alle labbra per certe cose, come donne e droga. Ma avevo fiducia nelle mie capacità di musicista, nel mio modo di suonare la tromba, e non mi spaventava per niente vivere a New York. Ad ogni modo la città era perfetta per farmi aprire gli occhi, con tutti quegli enormi palazzi, il casino, le macchine e tutta quella cazzo di gente in giro che sembrava essere proprio dappertutto. Il ritmo di New York era il più frenetico che avessi mai visto in vita mia; credevo che St. Louis o Chicago fossero incasinate, ma non erano niente in confronto a New York. Perciò la prima cosa a cui ho dovuto abituarmi è stata tutta quella gente. Ma andare in giro in metropolitana era una ficata, era velocissima.

Link al commento
Condividi su altri siti

Autobiografia di Miles Davis per caso Kelso?

Sonya si il mio era "La Storia Infinita"... fantasy ovviamente :angry:

"Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell'estremo limite della Spirale Ovest della

Galassia, c'è un piccolo e insignificante sole giallo. A orbitare intorno a esso, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, c'è un piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro-verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive che credono ancora che gli orologi da polso digitali siano un'ottima invenzione."

Link al commento
Condividi su altri siti

aggiungo anche il pezzo che viene subito dopo

"Questo pianeta ha, o meglio aveva, un fondamentale problema: la maggior parte dei suoi abitanti erano infatti afflitti da una quasi costante infelicità. Per risolvere il problema dell'infelicità furono suggerite varie proposte, ma queste per lo più concernevano lo scambio continuo di pezzetti di carta verde, un fatto indubbiamente strano, visto che a essere infelici non erano i pezzetti di carta verde, ma gli abitanti del pianeta. E così il probelma restava inalterato: quasi tutti si sentivano tristi e infelici, perfino quelli che avevano gli orologi digitali..."

Link al commento
Condividi su altri siti

Join the conversation

Puoi postare adesso e registrarti in seguito. If you have an account, sign in now to post with your account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
 Share


×
×
  • Crea Nuovo...