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Parliamo di attaccanti?


Toremoon
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Totti o Del Piero, Cassano o Esposito? E Di Michele? Campioni, fuoriclasse, piccoli fenomeni e qualche simpatica figura.

Partendo dal Pupone-core-de-Roma, ad oggi l’unico vero fuoriclasse di un Paese che bada sempre di più alla quantità. Ecco, in questa situazione poco romantica Totti è la stella che con le sue giocate può illuminare la partita. E questo per quanto concerne i difetti. Già, perché Francesco è un incredibile attaccante, uno di quelli che negli ultimi sedici metri è la differenza e in un mondo ideale sarebbe l’attaccante centrale del 4-3-3 dei miei sogni, ma visto che fare gioco in Italia è troppo difficile con gli schemi, ci si affida agli uomini, ed ecco che Totti può essere di nuovo quel gioco, da affidare a qualche scarparo perché concluda chirurgicamente quanto portato avanti fino a quel momento.

E Del Piero? Beh, Alex è lì con la sua stupenda tecnica a insegnare alle scuole calcio delle nostre menti dove abita il pallone e come ammaestrarlo nel migliore dei modi. La fantasia, purtroppo, è quella che è da parecchi anni a questa parte, ma il tocco è sempre quello vincente. Del Piero titolare? Si, però con un ma: che alle sue spalle ci sia una Signora Squadra.

Il capitolo Cassano è quello più difficile da affrontare. Senza ombra di dubbio il calciatore più forte che il calcio italiano abbia mai avuto, è riuscito ad esprimere queste sue qualità in davvero poche occasioni, schiacciato da uno scheletro di azzima cartapesta. La realtà di Cassano è quella di un aut-aut: o si decide che è lui, il calcio italiano – e allora gli si costruisce la squadra attorno - , oppure lo si lasci definitivamente a svernare in Spagna. E io, a malincuore, tendo a prediligere la seconda.

Miccoli è stato per qualche anno la giovane promessa che sorprende tutti: fantasioso, pieno di inventiva, incisivo. In parole povere un fenomeno. A Torino si era confermato a buoni livelli, ma la poca fiducia dimostratagli l’ha portato ad illuminare Firenze, un piccolo ridimensionamento che però gli ha dato quella continuità che il Piemonte non gli garantiva. A Benefica, anche a causa dei frequenti stop fisici non ha potuto ritrovare tale continuità, ma Fabrizio è un immenso patrimonio del nostro calcio: se facesse bene nei mesi a seguire, io una parte da comprimario glie la offrirei.

Di Michele fa parte della lista delle grandi esclusioni, quella stessa lista che lui più volte ha alimentato con il suo nome. Già, perché David sarebbe un giocatore fantastico se fosse continuo, se le sue magiche invenzioni fossero sorrette da una continuità di gioco e di movimenti che rendono una seconda punta tale. Ora come ora, Di Michele è un lusso che la nostra Nazionale non può sopportare.

Esposito sarebbe un giocatore potenzialmente devastante, peccato che il calcio moderno non preveda la mezzala. Veloce, dinamico e tecnicamente molto valido, il cagliaritano sarebbe una spinta a destra come ne abbiamo davvero poche in Italia. Perfetto per una attacco a tre, decisamente di meno se spostato come quarto di centrocampo. Nella mente e nei progetti del CT, il suo futuro Mondiale.

Per Di Natale vale un po’ lo stesso discorso portato avanti con Esposito: a sinistra può essere un dolore per le difese avversarie, come rappresentare una breccia nella nostra. Il suo impiego rappresenterebbe una boccata di ossigeno, ma anche un grosso rischio.

Sette attaccanti dai piedi buoni (esclusi, nemmeno troppo a malincuore, i vari Flachi, Di Canio, Chiesa, Pinardi, Brienza, Langella, Di Napoli, Morfeo, Tavano, Cozza, ecc.) che possono assicurare la giusta dose di classe, tecnica, velocità e fantasia. Amalgamarli singolarmente alle esigenze di squadra è la cosa più difficile del mondo. Ci vorrebbe coraggio, il coraggio di costruire un’intera squadra a loro immagine e somiglianza, e portarne il più possibile. Ma è dura se non hai due grossi attributi con te. La forza della nostra Nazionale non può prescindere da questi elementi, per cui attenzione a non mettercene pochi in rosa: ci mancherebbero troppo.

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Totti o Del Piero, Cassano o Esposito? E Di Michele? Campioni, fuoriclasse, piccoli fenomeni e qualche simpatica figura.

Partendo dal Pupone-core-de-Roma, ad oggi l’unico vero fuoriclasse di un Paese che...

Speriamo stia bene. Ma speriamo anche che non diventi un'ossessione il portarlo ad ogni costo.

E Del Piero? ...Del Piero titolare? Si, però con un ma: che alle sue spalle ci sia una Signora Squadra.

Speriamo.

Il capitolo Cassano è ...o gli si costruisce la squadra attorno - , oppure lo si lasci definitivamente a svernare in Spagna. E io, a malincuore, tendo a prediligere la seconda.

la seconda che hai detto

Miccoli è stato per qualche anno la giovane promessa ... ma Fabrizio è un immenso patrimonio del nostro calcio: se facesse bene nei mesi a seguire, io una parte da comprimario glie la offrirei.

I posti da magazziniere sono stati già assegnati

Di Michele fa ...

Credo sia un lusso già per il Palermo.

Esposito sarebbe ...

Troppo esile, non andrà mai da nessuna parte con quel fisico.

Per Di Natale ...

Troppo esile bis.

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El Pibe de oro tropo esile e' una vera boutade, ora e' molto piu' magro di quando giocava.

Mica troppo semplice tirarlo giu', Gentile ricorda bene e la maglietta bianazzurra ancor di piu'... B)

Propogo piuttosto la naturalizzazione di un talento unico, fra antenati slavi e svedesi ci sara' pure qualche Ibrini o Ibrossi no?

Se non c'e' lo si trova, basta chiedere a veron... :angry:

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Sveva le mie osservazioni erano solo sul luogo comune (molto antipatico ,per la verita)che si giudica il valore di un giocatore con la bilancio del panettiere o il metro da sartoria!E' un pò piu articolato il discorso ,mi sa.E' nn vuole essere un discorso "politicamente corretto" il mio, perchè sennò si dovrebbe scomodare roba tipo la bio-dinamica e nn mi sembra il caso! :angry:

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Esatto. Maradona aveva un gran fisico calcistico. A dispetto delle apparenze. In vita sua si è allenato un solo mese. Nel giugno del 1986.

E poi era Maradona. Ed era un altro calcio. E Messi da quando ha fatto il salto di qualità?

A proposito di Messi. Mi son tirato giu da emule vari mega dedicati a Messi e alle sue giocate. Il ragazzo é ancora troppo allergico al gol e lo possiamo quindi ridurre a un furetto strepitoso che con le sue progressioni risulta inarrestabile se non con il fallo.

Ma allora scelgo Kaka, che non così é allergico al gol. E se Cassano facesse un trapianto di cervello non sarebbe poi così diverso da Messi.

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Oliver, continui a fare nomi che non c'entrano niente.

Se Esposito e Di Natale avessere 2/3 della classe di Zola e Baggio il problema fisico non sussisterebbe. Purtroppo per loro e per i tifosi della Nazionale il paragone tecnico è improponibile. Ecco quindi che il discorso fisico diventa importante.

Mi raccomando mo citami Garrincha. :angry:

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ragazzi in germania vanno!!

toni gilardino del piero iaquinta lucarelli (sicuri)

totti, miccoli ( forse ) vengono da un infortunio entrambi dipende dalla loro forma

inzaghi vieri (forse) dipende dai gol che fanno!!

i vari di natale esposito cassano quest'anno non sono all'altezza mondiale!!

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