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caso Regeni


SCRIGNO MAGICO
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È molto più complicato di quanto si pensi. Il governo non ha il completo controllo dei militari, altrimenti ci vorrebbe pochissimo per prendere qualche agente sacrificabile e dare all'Italia la versione che la gente chiede, tanto più che il danno per l'Egitto da tutto ciò è enorme

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Lo direi in modo diverso perché di fatto l'esercito è al governo, quanto accaduto è verosimilmente fatto da una frangia interna ai militari per indebolire al sisi.

Per quanto stava facendo, Giulio Regeni dà una splendida immagine alla nostra nazione.

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È molto più complicato di quanto si pensi. Il governo non ha il completo controllo dei militari, altrimenti ci vorrebbe pochissimo per prendere qualche agente sacrificabile e dare all'Italia la versione che la gente chiede, tanto più che il danno per l'Egitto da tutto ciò è enorme

Per ora hanno provato a "sacrificare" criminali comuni, ben attenti a non metterli in condizione di parlare... L'imbarbarimento di questa nazione è preoccupante...

Per quanto stava facendo, Giulio Regeni dà una splendida immagine alla nostra nazione.

In che senso? E COSA stava facendo? Credo che ancora non lo abbia capito nessuno... C'è qualcosa che non torna nella SPROPORZIONE tra quel che si può intuire della sua attività, e la reazione assurda di questa sorta di "polizia segreta" o chi c... sono...

La mia sensazione è che l'abbiano scambiato per un personaggio molto più attivista e importante di quanto non fosse... :(

(Non che in quel caso sarebbero stati giustificati questi aguzzini, comunque...)

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l'idea che quel che è stato fatto sia stato fatto per indebolire o danneggiare al sisi ha un retrogusto complottista che non mi piace. Credo più a gruppi che agiscono dentro un certo contesto con notevoli margini di libertà, ed evidentemente fanno cose che si rivelano sbagliate anche dal loro punto di vista.

Modificato da pachu
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Per quanto stava facendo, Giulio Regeni dà una splendida immagine alla nostra nazione.

... almeno a chi ne condivide le posizioni. Francamente, ci sono tanti poveri cristi che il loro lavoro lo vanno a fare in posti anche peggiori (per quanto peggio del cairo ce ne siano pochi al momento)

l'ipotesi più realistica è appunto quella della fazione interna o di agenti incontrollabili. Il governo ufficiale non avrebbe torto mezzo capello a uno di una nazionalità tanto preziosa.

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Daunt, sulle posizioni, faceva ricerca universitaria sui sindacati, che in nessuna democrazia sono un'opinione. In effetti mi sono spiegato male, l'aspetto illustre che dicevo poi non sta tanto in questa attività in sé (c'è chi fa lavori peggiori e piú "eroici" anche in quei posti) quanto nella fine che ha fatto nello svolgerla. Stranieri torturati e uccisi, terroristi a parte, ormai sono per fortuna casi più unici che rari.

La combinazione di essere morto cosí orribilmente mentre faceva un lavoro cosí lodevole lo rende un personaggio dal valore davvero speciale, spero sia ricordato dall'Italia come un modello.

Pachu capisco la repulsione per trovare spiegazioni in un caso così oscuro, ma il sospetto è fondato.

1 In un regime militare per definizione non c'è libertà di manovra, anzi il settore della sicurezza è centrale e ipercontrollato.

2 I golpe interni all'esercito sono una costante nella storia del mediterraneo, del medio oriente e in particolare dell'Egitto.

3 c'è una discrepanza enorme tra la complessità della prima fase (arresto, detenzione, tortura) che fa pensare a un'organizzazione esperta; e la rozzezza della seconda, per cui è stato abbandonato per strada coi pantaloni abbassati in maniera dozzinale. Anche questo fa pensare all'intenzione precisa di far emergere uno scandalo.

Scrigno le sue attività erano trasparenti. C'è stata un po' di confusione sui giornali nel trattare il fatto che si occupava di intelligence, cosa che faceva pensare ai servizi segreti, ma in realtà faceva solo ricerca accademica ed era un equivoco.

Giulio Regeni nel 2012 aveva fatto domanda per fare il tutor in un progetto sulle primavere arabe nello stesso posto in cui lavoravo io. Era stato scelto in quanto candidato migliore, poi ha declinato lui perché aveva trovato di meglio (mi pare UNIDO, e infine la borsa a Cambridge). Non gli ho fatto io il colloquio e l'avevo rimosso completamente, ma ritrovare la sua cartella dopo che il mio collega me l'ha segnalato è stato atroce.

Modificato da Tersite
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A parte che l'Egitto non è una democrazia, ma quello che faceva era tanto lodevole quanto uno della facoltà di storia antica che andava al Cairo a fare ricerche sui faraoni, non vedo differenze sostanziali e lui non si era messo volontariamente contro il regime.

Comunque che non fossero criminali qualunque è ovvio perché era pedinato professionalmente da tempo, ma il governo non è detto che stia nascondendo qualcosa, è probabile che appunto neanche loro sappiano niente, e più che insabbiare stia tentando di rimediare a buon mercato.

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Rispondevo a questo

Per quanto stava facendo, Giulio Regeni dà una splendida immagine alla nostra nazione.

... almeno a chi ne condivide le posizioni.

Intendo che è un bell'esempio di italiano (concetto di cui peraltro mi importa ben poco) e che spero sia ricordato come tale indipendentemente dall'opinione politica.

Non tocca la qualità del suo lavoro il fatto che sia stato poi presentato come gramsciano e che gli articoli sui sindacati glieli pubblicassero solo riviste di sinistra (per ragioni tematiche, ma sono argomenti che interessano persone di ogni idea, in democrazia. Questo intendevo, non che l'egitto sia democratico). Voglio dire, se avesse studiato il diritto del lavoro in egitto con un approccio neoclassico invece che marxista non sarebbe stato meno degno di lode.

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A parte che l'Egitto non è una democrazia, ma quello che faceva era tanto lodevole quanto uno della facoltà di storia antica che andava al Cairo a fare ricerche sui faraoni, non vedo differenze sostanziali e lui non si era messo volontariamente contro il regime. Comunque che non fossero criminali qualunque è ovvio perché era pedinato professionalmente da tempo, ma il governo non è detto che stia nascondendo qualcosa, è probabile che appunto neanche loro sappiano niente, e più che insabbiare stia tentando di rimediare a buon mercato.

Iniziativa personale di Meani. Il Governo non se l'è sentita di bloccarla.

(fliutc)

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  • 3 settimane dopo...
  • 4 mesi dopo...

Continua la presa per il c...

 

(ANSAmed) - IL CAIRO, 23 AGO - "Sono in corso buoni contatti tra gli inquirenti egiziani e italiani" incaricati delle indagini sulla morte del ricercatore italiano Giulio Regeni.
    "C'è la volontà comune di identificare i colpevoli e portarli davanti alla giustizia". Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri egiziano, Ahmed Abu Zeid, sottolineando che la cooperazione tra Egitto e Italia prosegue in diversi settori. In un'intervista apparsa ieri su tre quotidiani locali il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi aveva ringraziato il premier Matteo Renzi per le sue "dichiarazioni positive" sulla collaborazione tra Roma e il Cairo nelle indagini sul caso, ed espresso solidarietà alla famiglia Regeni, mentre il ministro degli Esteri Sameh Shoukry aveva detto che non vi è "nessun lassismo" da parte dell'Egitto nella vicenda. I genitori di Regeni, da parte loro, aveva detto di non capire "a quali dichiarazioni positive faccia riferimento Al Sisi nè a quale solidarietà alluda".

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  • 1 anno later...

ormai governo e media, suppongo di comune accordo, hanno sollevato troppi dubbi su quello che stava facendo e le responsabilità dell'università, e la verità su giulio regeni non è una battaglia condivisa.

 

è stata una macchina del fango davvero infame, che ha portato addirittura i nostri giornalisti, ignoranti e venduti, a giudicare gli accademici della migliore università del mondo.

qui un esempio http://www.repubblica.it/esteri/2017/11/02/news/regeni_cambridge-179993364/

 

ormai sono rimasti solo quattro gatti a ricordarlo. è vero che l'italia può comunque fare ben poco, ma è anche vero che poteva essere gestita meglio, presentandolo come vittima italiana (e farsi forza della vincente campagna per i marò) o in alternativa come di sinistra (e imbarcare i centri sociali).

 

ora invece a perorare la sua causa siamo rimasti solo noi radical chic.

 

 

 

 

Modificato da Tersite
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Qui è molto semplice: l'Italia da sola ha troppo da perdere per fare la voce grossa per ciò che è capitato ad una persona. l'Egitto è un partner strategico indispensabile, più di qualche protesta di facciata mai presa sul serio non si è potuto fare. 

Se la diplomazia europea fosse ad uno stato più avanzato d'integrazione -e con tutte le spinte centrifughe a rallentare il percorso, è normale che non lo sia- , e Regeni fosse stato di fatto un cittadino europeo, Al Sisi avrebbe consegnato i responsabili su un vassoio con la mela in bocca. 

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  • 2 anni later...

io in egitto ci sono andato a fare cose analoghe nel 2012 e nel 2013, c'erano i fratelli musulmani ma non mi sarebbe mai venuto in mente di rischiare qualcosa di simile

peraltro in quegli anni regeni aveva fatto un colloquio per lavorare dov'ero io, poi chiaramente vinse la borsa a cambridge e preferì andare lì

che strazio

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8 ore fa, Tersite dice:

io in egitto ci sono andato a fare cose analoghe nel 2012 e nel 2013, c'erano i fratelli musulmani ma non mi sarebbe mai venuto in mente di rischiare qualcosa di simile

peraltro in quegli anni regeni aveva fatto un colloquio per lavorare dov'ero io, poi chiaramente vinse la borsa a cambridge e preferì andare lì

che strazio

 

Se il Governo non ha abbastanza polso da prendere decisioni drastiche, che almeno a livello individuale si eviti di andare in Egitto per turismo. 

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  • 3 settimane dopo...
  • 3 mesi dopo...

Per i fans degli editorialisti del corriere

@pachu è arrivato il caldo è cominciano a regalarci gioie.

Galli della loggia propone una geniale forma di protesta diplomatica odonomastica dadaista: intitoliamo a regeni gli indirizzi delle rappresentanze diplomatiche egiziane in Italia, così sono costretti a scrivere il suo nome su tutti i documenti.

 

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