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mondiali di basket


Can che s'aventa
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  • 2 settimane dopo...

F A N T A S T I C A S P A G N A !!!!

mamma mia che partita hanno fatto gli spagnoli.....

Io ero leggermente a favore dei greci (per via di Kakiouzis, vecchio eroe dello scudetto mensanino) ma mi inchino e plaudo alla dimostrazione di talento, organizzazione, determinazione data da Navarro e soci.

Grandissimi.

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Gli spagnoli hanno mostrato una difesa impressionante e una concentrazione per tutti i 40' che raramente capita di vedere sui campi di gioco..... La Grecia è stata costretta a perdere un sacco di pallone, a tiri forzati, a soluzioni improbabili...Se pensiamo che si tratta della squadra che ha fatto fuori, con pieno merito, gli USA, possiamo spiegarci la grandezza dell'impresa spagnola.

Vedevo favoriti dapprima gli USA sulla Grecia, poi gli stessi ellenici su una Spagna priva del suo uomo di punta (Gasol). Pronostici entrambi sballati, dai quali mi viene spontaneo trarre una morale...anche nel basket, sport che risente in misura assai minore di episodi che nel calcio hanno la loro influenza (nel basket non ci sono squadre che fanno catenaccio per tutta la partita, non ci sono traiettorie cambiate da un refolo di vento, le stesse decisioni arbitrali hanno un peso assai minore sull'economia dell'intera partita), non vince necessariamente il più talentuoso. Doti quali concentrazione, spirito di sacrificio, abnegazione, solidarietà verso il compagno, comunanza di intenti verso l'obiettivo finale, possono contare di più di una guardia da 30 puntia partita o dell'ipotetico valore tecnico di un quintetto (e ultertiore conferma viene dal pessimo Mondiale della Francia, che aveva un quintetto di giocatori NBA..)

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Guardate che a livello di talento cestisitico e di tecnica ci sono in Europa molti giocatori che possono essere protagonisti in NBA.

Quello che hanno in più gli americani è la strapotenza fisica ed un agonismo esasperato, ma per contro hanno anche la tendenza (che sarà sempre difficile da togliere) a giocare da soli ed a cercare di risolvere la partita dando la palla al giocatore 'caldo' della serata piuttosto che ricercare l'armonia di squadra.

La Grecia ha dato enorme dimostrazione di questo e forse ha pagato lo scotto della clamorosa impresa di fronte ad una Spagna semplicemente perfetta.

Comunque, Navarro, Reyes, lo stesso Garbajosa, Diamantidis, Papaloukas, Spanoulis sono giocatori che hanno poco da invidiare ai pari ruolo NBA.

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Sono abbastanza daccordo con Dugio.

Il problema dei giocatori USA è di adattarsi ad un tipo di gioco che non è uguale al loro. In USA non ci sono adeguamenti difensivi così marcati, l'aiuto in mezzo all'area nell'Nba non puo' stare più di 3 secondi in area, quindi l'1c1 è più facile. Questo li limita offensivamente perchè non sono abituati a "leggere" situazioni nuove. Per non parlare delle zone, ma zone vere quelle europee, non quelle zone che si vedono in NBA. Qui sono adeguate, miste, difficili da leggere.

Difensivamente hanno problemi contro squadre che fanno della coralità il loro punto di forza. In NBA si fanno 2 blocchi poi o c'e' isolamento o pick 'n' roll. In Europa al 23° secondo si sta ancora eseguendo la continuità del gioco.

D'altro canto anche gli europei di là si devono adeguare. Navarro farebbe fatica difensivamente su qualsiasi guardia NBA sapendo che dietro aiuto ne ha poco. Papaloukas lo vedo lento, mi ricorda Rigadeu.

Mi incuriosisce Garba per il semplice motivo che è cerebralmente 2 spanne sopra tutti in europa e 4 in NBA. Va a giocare a Toronto dove ruberà minuti a Bargnani ma con cui Il Mago potrà crescere più in fretta, e con Antony Parker che lo pareggia come lettura del basket mettendoci un ottimo talento!

Solo quando ci sarà Toronto-Phoenix saro' indeciso per chi tifare...

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Garbajosa è un giocatore con un 'senso' del campo eccezionale, sia per prendere tiri ad alta percentuale che per andare a rimbalzo o anticipare in difesa, dove oltretutto ha mani veloci almeno come le sue intuizioni.

Insomma, un giocatore che se adeguatamente supportato anche nell'NBA darà del filo da torcere pur avendo nel ruolo avversari enormi fisicamente.

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Chiaramente, come lascia intendere giustamente Dugio, non è che Spagna e Grecia fossero prive di talento e si basassero esclusivamente sulla dedizione, lo spirito di sacrificio, la capacità di leggere le situazioni chiave etc....Quasi sempre per fare una grande impresa (vittoria di un titolo mondiale, o semplicemente battere un avversario più accreditato) serve un mix di doti fisico-psicologiche e talento.

Volevo solo dire che a differenza di quanto si credeva, cioè che il basket rispecchiasse maggiormente i valori tecnici delle forze in campo, rispetto a sport come il calcio dove un singolo evento casuale o fortunato può indirizzare un incontro, anche nella pallacanestro può accadere che una concentrazione feroce, una disponibilità all'aiuto del compagno in difficolta, una reattività sorprendente, una capacità di gettare il cuore oltre all'ostacolo, aiutano a superare divari tecnici che potevano sembrare incolmabili.

Se è scontato che tanto talento e un pò di dedizione possono portare alla vittoria nel basket, non mi pareva altrettanto scontato che quando l'ago della bilancia pendesse più dalla parte delle doti agonistico-psicologiche più che dalla parte delle doti tecniche, si potesse ugualmente pervenire al successo.

Per i motivi efficacemente esposti da kkgio, sono convinto che se si dovesse disputare ogni anno un torneo con da una parte una squadra che raggruppa i migliori giocatori NBA e dall'altra le migliori Nazionali europee (mettiamoci Spagna, Grecia, Serbia, una Francia un pò più decente di quella vista in Giappone, la Lituania, l'Italia e l'ottava mettetecela voi) almeno per i primi anni la rappresentativa NBA troverebbe pane per i suoi denti, e alla fine vincerebbe non più di 2 edizioni su 5....Poi se ogni anno il basket NBA si confrontasse con quello europeo e ne carpisse qualche aspetto, in tempi medio-lunghi forse tornerebbe a prevalere il puro talento....

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considerando che il programma con cui sono partiti per i mondiali è un triennale che punta a vincere a Pechino credo proprio che ti sbagli Guru.

Mi sembra che l'NBA sia molto attenta all'immagine che ha e sa bene che il mercato mondiale (cinese in primis) è il futuro, quindi non farà la cazzata di snobbare certi eventi.

Tornando all'aspetto tecnico del Team USA io credo che il grosso problema lo hanno nel ruolo di play, quello che deve leggere e costruire il gioco. In USa di play puri di livello ci sono ormai solo Billups (Detroit) e Kidd (New Jersey), gli altri sono buoni giocatori ma che non fanno la differenza rispetto agli europei. Hinrich è diligente, tecnico ma atleticamente non fa paura a nessuno, Paul ha (forse) 20anni, e tutti i problemi di lettura del gioco di uno della sua età. Praticamente hanno dato una Ferrari in mano a 2 che non hanno la patente.

a Pechino ci sarà kobe, Paul avrà 2 anni in più, come Melo, LeBron e Wade. se avranno anche un centro fisicamente superiore saranno ancora i favoriti. Che non vuol dire i vincenti...

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considerando che il programma con cui sono partiti per i mondiali è un triennale che punta a vincere a Pechino credo proprio che ti sbagli Guru.

Mi sembra che l'NBA sia molto attenta all'immagine che ha e sa bene che il mercato mondiale (cinese in primis) è il futuro, quindi non farà la cazzata di snobbare certi eventi.

Tornando all'aspetto tecnico del Team USA io credo che il grosso problema lo hanno nel ruolo di play, quello che deve leggere e costruire il gioco. In USa di play puri di livello ci sono ormai solo Billups (Detroit) e Kidd (New Jersey), gli altri sono buoni giocatori ma che non fanno la differenza rispetto agli europei. Hinrich è diligente, tecnico ma atleticamente non fa paura a nessuno, Paul ha (forse) 20anni, e tutti i problemi di lettura del gioco di uno della sua età. Praticamente hanno dato una Ferrari in mano a 2 che non hanno la patente.

a Pechino ci sarà kobe, Paul avrà 2 anni in più, come Melo, LeBron e Wade. se avranno anche un centro fisicamente superiore saranno ancora i favoriti. Che non vuol dire i vincenti...

In America ci sono al momento pochi play "puri" (almeno per come li intendiamo noi) perché è proprio il concetto di play ad essere diverso... Non è solo una questione di età, è che proprio c'è una selezione di giocatori diversi da quelli che noi intendiamo comunemente come playmaker (penso a gente come Mike D'Antoni, capace anche di segnare 0 o 2 punti, oppure di tentare solo un paio di tiri a partita, ma in grado di far girare una squadra, dettare i tempi, scegliere le soluzioni più razionali, come pochi, per non parlare della sua sveltezza di mani e capacità difensiva).

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considerando che il programma con cui sono partiti per i mondiali è un triennale che punta a vincere a Pechino credo proprio che ti sbagli Guru.

Mi sembra che l'NBA sia molto attenta all'immagine che ha e sa bene che il mercato mondiale (cinese in primis) è il futuro, quindi non farà la cazzata di snobbare certi eventi.

Sarà, ma se falliscono le olimpiadi vedremo cosa decideranno.

Già nell'Hockey su ghiaccio, dopo la socata a Torino, mi pare non vogliano più interrompre l'NHL per le prossime olimpiadi invernali.

Quando uno non sa perdere... :angry:

a Pechino ci sarà kobe, Paul avrà 2 anni in più, come Melo, LeBron e Wade. se avranno anche un centro fisicamente superiore saranno ancora i favoriti. Che non vuol dire i vincenti...

In effetti speravo di vedere Kobe, attenderò Pechino con ansia.

Mi ha deluso però LeBron James: ne avevo sentito parlare come di un marziano, il nuovo MJ... nei pochi spezzoni che ho visto non mi ha fatto chissà quale impressione.

Modificato da GURU baba rey
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Sarà, ma se falliscono le olimpiadi vedremo cosa decideranno.

Già nell'Hockey su ghiaccio, dopo la socata a Torino, mi pare non vogliano più interrompre l'NHL per le prossime olimpiadi invernali.

Quando uno non sa perdere... :angry:

In effetti speravo di vedere Kobe, attenderò Pechino con ansia.

Mi ha deluso però LeBron James: ne avevo sentito parlare come di un marziano, il nuovo MJ... nei pochi spezzoni che ho visto non mi ha fatto chissà quale impressione.

le prossime invernali sono a vancouver quindi dovrebbero fermarsi, il rischio elevatissimo sarà per il 2014. purtroppo hanno ottenuto di giocare con le piste standard nordamericane (più piccole). lo spettacolo ne risentirà (nonostante le nuove regole di tolleranza zero) e chiaramente i canadesi saranno strafavoriti.

il problema è quello che hai evidenziato tu, agli americani non piace perdere (e piace comandare :p ) le federazioni internazionali hanno poco potere (molto meno che nel calcio p.es.) anche perché siamo quasi in situazione di monopolio, nell'hockey quasi tutti i migliori giocano in nhl.

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Il problema di Team USA nasce da diversi fattori:

- Loro stanno assieme sì e no 3 settimane, che gli bastano giusto per adattarsi un minimo alle regole FIBA, cosa che poi non gli riesce manco tanto bene visto che in questi mondiali di infrazioni di passi lasciate passare dagli arbitri se ne sono viste tante. Le altre nazionali (soprattutto le europee) stanno assieme 2 mesi ed anche più con i vari collegiali con cui si scremano le rose, fa parecchia differenza. Oltretutto hanno disabitudine a giocare partite intense, in NBA se giocano 5 minuti seriamente nei quarti quarti di regular season è tanto, i playoff già sono diversi ma spesso e volentieri anche lì per vedere gente che corre su e giù con i cosiddetti occhi della tigre per 40 minuti devi aspettare un po'.

- I giocatori europei crescono sin da giovani con un tipo di insegnamento diverso, molto più votato al gioco di squadra ed all'idea di trovare il modo migliore per far vincere la propria squadra, gli americani crescono con l'idea della giocata, dello spettacolo, del "ci penso io" che fa molto film disneyano.

- Gli staff tecnici americani non sono preparati ad affrontare le squadre europee, sentire Kryzewski che chiama i giocatori greci (mica della Zozzonia) per numero è inquietante, che questi poi li abbiano annichiliti con un semplicissimo pick & roll è ancora più inquietante. Noi li abbiam messi in difficoltà senza nemmeno usare la zona, l'avessimo usata (cosa che gli americani non sanno constrastare) gli davamo la ripassata come a Colonia due anni fa.

- Loro vengono qui convinti che basti la loro superiorità fisica per girare un paio di viti al momento giusto e vincere tutte le partite, non si sono accorti però che in linea generale in europa (e non solo) si è cresciuti molto a livello fisico ed a livello di talento ci sono diversi giocatori che possono reggere benissimo il gioco NBA.

In linea definitiva, io credo che se loro costruissero la squadra con un minimo di criterio e la affidassero a staff tecnici che per prima cosa rispettino l'avversario possano tranquillamente vincere ancora con tutti, in caso contrario hanno da stare attenti, una Grecia, una Spagna, un'Argentina, una Lituania o persino un'Italia in grado di mazzuolarli sulla partita singola la troveranno sempre.

Detto questo, complimenti alla Spagna, ha una grandissima squadra che ha vinto meritatamente, ma complimenti anche alla Grecia. Se Yao gioca sempre così tanto vale che i Rockets cambino nome in Cina, a quel punto possiamo mandare tutte le altre squadre a casa e chiudere le baracca...

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