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Maschilismo? Moralismo?


Brida
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Io non sono convinto esistano queste attitudini innate (impressione personale).
Penso che i "fuoriclasse" di cui parli e tutte le differenze che fai notare si spieghino con il contesto e la società in cui e nasce e cresce ogni individuo.

Come si è arrivati a questa situazione direi che dipende dalle differenze biologiche/primitive, tipo che l'uomo e più forte fisicamente o come diceva tartina che le donne rimangono incinte o vengono penetrate.
 

Modificato da JackShepard
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29 minuti fa, GURU baba rey dice:

Comunque ho fatto gli esempi di Facebook e Google perchè sono eclatanti: chiunque con un pc e una connessione a internet può creare un sito e metterlo in rete, direttamente dalla sua cameretta

 

anche secondo me conta l'ambiente favorevole: che queste camerette fossero dentro harvard (zuckerberg), stanford (page e musk) e cupertino (jobs) e non a catanzaro non è una casualità. 

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2 ore fa, The Duke dice:

Brutta roba 

 

Peraltro io mi ero già sufficientemente scandalizzato quando i miei amici laureati in medicina mi dicevano che la meritocrazia praticamente non esiste in un settore in cui secondo me è proprio fondamentale che ci sia Vista la sua importanza

Ti dirò, io ho una personale teoria in merito. Se un medico è proprio capra, lo fanno primario, così vede meno pazienti e prende meno decisioni e potenzialmente si limita il rischio di denunce. Se riesce a fare delle bestialità anche da primario, lo fanno direttore del dipartimento. 

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2 ore fa, The Duke dice:

Onestamente io casco abbastanza 

dal pero sul fatto  che in Italia  le donne debbano fare i pompini ai dottori per far carriera in ospedale. 

A Hollywood era diciamo un po' più risaputo nell'immaginario collettivo che uno dei modi per fare carriera potesse essere quello.. 

 

 

Ma il vero dramma è che la molestia parte proprio da un livello infimo. Per dirti, io ho avuto un tutor di tirocinio per l'esame di stato che ti guardava dentro la scollatura e si appoggiava in sala operatoria. Io gli sono stata un po' alla larga, mi ha promosso, ma col minimo dei voti e dicendo pure che ero "buona solo da scopare". Una mia collega l'ha denunciato, non ha più avuto la funzione di tutor, lei è stata bocciata. Lui è stato assolto per insufficienza di prove e adesso è primario. 

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16 minuti fa, Tersite dice:

 

anche secondo me conta l'ambiente favorevole: che queste camerette fossero dentro harvard (zuckerberg), stanford (page e musk) e cupertino (jobs) e non a catanzaro non è una casualità. 

 

Ma anche a Catanzaro, dove sono tra i primi al mondo per la robotica, sono tutti maschi quelli che eccellono.

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16 minuti fa, Criceto dice:

Ma il vero dramma è che la molestia parte proprio da un livello infimo. Per dirti, io ho avuto un tutor di tirocinio per l'esame di stato che ti guardava dentro la scollatura e si appoggiava in sala operatoria. Io gli sono stata un po' alla larga, mi ha promosso, ma col minimo dei voti e dicendo pure che ero "buona solo da scopare". Una mia collega l'ha denunciato, non ha più avuto la funzione di tutor, lei è stata bocciata. Lui è stato assolto per insufficienza di prove e adesso è primario. 

 

Belli gli anni 70 nei quali questa gentaglia veniva sparata alle gambe.

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2 ore fa, Criceto dice:

Ma il vero dramma è che la molestia parte proprio da un livello infimo. Per dirti, io ho avuto un tutor di tirocinio per l'esame di stato che ti guardava dentro la scollatura e si appoggiava in sala operatoria. Io gli sono stata un po' alla larga, mi ha promosso, ma col minimo dei voti e dicendo pure che ero "buona solo da scopare". Una mia collega l'ha denunciato, non ha più avuto la funzione di tutor, lei è stata bocciata. Lui è stato assolto per insufficienza di prove e adesso è primario. 

Interessante. Anch'io, come @The Duke ignoravo questo simpatico aspetto della carriera medica, pur avendo un fracco di amici e conoscenti (uomini e donne) medici - i quali e le quali ne dicono di ogni dell'ambiente facoltà di medicina /cliniche universitarie / ospedale; ma quella mi mancava.

 

Che schifo, veramente.

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9 minuti fa, aleman dice:

Non è l'unico settore. Conosco chi ha rinunciato alla possibilità di carriera universitaria perché o eri amico di qualcuno o la davi a qualcuno, altrimenti ciccia.

ah si pure all'università esistono queste cose. Tipo da noi il prof di diritto privato bocciava tutte quelle belle più e più volte solo per rivederle. e poi provarci.. 

Una volta una tipa figa,era una matricola, si presento per la prima volta  all esame di privato, il prof la interrogo.. andò bene. E per la prima volta questo prof non la boccio e le mise 30. Il prof disse alla tipa di aspettarlo fuori che doveva dirle una cosa importante. 

La studentessa aspetto. Arrivo il prof. e gli mostro delle foto dove c'era lei che si era scaricato da fb dicendole che stava davvero bene e che visto che aveva preso 30 poteva fare la tesi di laurea con lui e si potevano già accordare sui giorni per iniziarla al più presto (la ragazza era tipo al primo anno) ... non so come fini però so che molti lo volevano denunciare.

 

Quindi di abuso di potere e mobbing sessuale ce ne tanto e purtroppo ovunque. 

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14 ore fa, Criceto dice:

Ti dirò, io ho una personale teoria in merito. Se un medico è proprio capra, lo fanno primario, così vede meno pazienti e prende meno decisioni e potenzialmente si limita il rischio di denunce. Se riesce a fare delle bestialità anche da primario, lo fanno direttore del dipartimento. 

 

Purtroppo è così in tanti ambienti. Molti incapaci vengono spostati in posizioni di più alto livello perché, paradossalmente, fanno meno danni. 

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12 ore fa, MasterMatrix dice:

Tore, non farti pregare

 

Ecco la storia. 

 

Ci troviamo nel Pleistocene Superiore, la Terra è pressoché come la conosciamo adesso e anche l'uomo differisce poco in termini genetici da quello attuale. Quello che cambia è il clima: l'essere umano moderno deve fare i conti con una serie di glaciazioni che espandono la calotta polare fino a portarla a ricoprire completamente tutta l'Europa del Nord e quella Centrale. L'ultima in particolare (la Glaciazione Wurm, che riguarda la storia di cui parlo), durò circa 100.000 anni e terminò intorno al 10.000 a.c. Durante tutto questo periodo il ghiaccio fece avanti e indietro per l'Europa per diverse volte e gli esseri umani, che erano già penetrati in Europa probabilmente a metà di questo periodo, si incontrarono con i Neanderthal che ne occupavano il suolo in precedenza. Dopo poche migliaia di anni tutti i Neanderthal morirono, forse perché uccisi direttamente dai Sapiens, forse perché questi ultimi erano più bravi nel procacciamento di cibo da ridurre i competitori alla fame, forse anche perché (come alcune teorie moderne sembrano indicare) ci fu un accoppiamento fra queste specie diverse. 

 

L'essere umano, in quel periodo, viveva di caccia e di raccolta: la prima affidata agli uomini, la seconda alle donne. Erano tempi difficili, si viveva in clan di poche decine di individui (l'antropologo Robin Dunbar ha indicato in 148 membri il numero medio di componenti delle tribù umane, relazionandolo alla loro capacità cerebrale) che spesso si estinguevano perché si trovavano nel posto sbagliato al momento sbagliato (voglio aggiungere che anche oggi ci troviamo all'interno di un'era glaciale, nel ciclo caldo chiamato interglaciazione). E' un epoca che qualcuno ha definito filiarcato, come assenza di forme di potere, anarchico, in cui ognuno si muoveva in accordo alla propria natura e agli interessi del proprio clan.  

 

Sappiamo poco della struttura sociale del tempo, molti indizi sono deduttivi e si basano sull'analisi dei resti, ma è chiaro che l'uomo moderno fosse un essere dalle spiccate attitudini sociali basate sul linguaggio e la cooperazione, nonché di un pensiero simbolico che ne espanse le capacità cognitive. 

 

L'organizzazione sociale di quel tempo è ancora abbastanza sconosciuta, ma alla fine del Paleolitico inferiore si verifica un cambiamento climatico che permette il ritiro dei ghiacciai e l'esplosione di una vegetazione che consente all'uomo moderno di abbandonare la sua storia di migrazione fino a permettergli una vita sedentaria basata sull'agricoltura. E' la donna, probabilmente, a facilitare questo cambiamento radicale: era lei che si dedicava alla raccolta ed è attorno a lei che si forma il nuovo stile di vita sedentario che fa parte della nostra storia moderna. I reperti archeologici trovati in tutta Europa fra il 12.000 a.c e il 4000 a.c. evidenziano una cultura matristica alquanto pacifica organizzata attorno al culto della Dea Madre, rappresentazione del potere creativo della terra: per millenni non ci sono tracce di aggressioni territoriali, né si registra la presenza di armi letali, il ché implica una coesistenza tutto sommato pacifica di gruppi e individui. I villaggi erano privi di fortificazioni e le mura di contenimento erano poco presenti. E' un epoca di fioritura in cui domina la domesticazione degli animali, delle piante, un'esplosione di arte, di commerci, di tecnologia, di un'intensa ritualità religiosa. Fra il 5500 a.C. e il 3500 a.C. l'ampiezza e il numero dei villaggi arriva a triplicarsi, c'è un eccezionale incremento demografico, un'intensificazione dell'uso del suolo e un perfezionamento dell'organizzazione sociale. 

 

Attorno al quarto millennio a.C., però, la storia pacifica delle popolazioni matristiche si interrompe a causa della prima ondata di migrazione della cultura Kurgan dalle steppe pontico-caspiche (per intenderci, attorno al Mar Nero): qui fioriva una cultura patriarcale di guerrieri invasori che grazie alla domesticazione del cavallo (e dell'invenzione del carro da guerra) riusciva a spostarsi velocemente fino a razziare, sottomettere e sterminare le meno bellicose culture europee precedentemente insediate. Nel corso di pochi millenni e attraverso diverse ondate migratorie/predatorie, la cultura neolitica matristica pre-indoeuropea fu sostituita da un'elite guerriera tecnicamente più avanzata che impose alle popolazioni soggiogate lingua, struttura sociale e religiosa (del perché, successivamente, siano stati gli Europei a conquistare il mondo e non viceversa, vi consiglio l'ormai un po' superato, ma comunque interessante Armi, acciaio e malattie).

 

E adesso arriviamo a noi. 

 

La cultura matristica era una cultura dell'abbondanza legata alla terra, al ciclo, alla luna, alla morte e alla trasformazione, alla luce di vita contenuta in tutta le cose (in Oriente è simboleggiata nel Tao, come unione intrinseca fra il bene e il male), mentre i popoli invasori introdussero l'idea dell'opposizione della luce e delle tenebre in eterna lotta fra di loro. Probabilmente la loro visione era dettata dalle condizioni ambientali difficili che li costrinse a diventare guerrieri, avversati dal Fato e nemici della natura, vivendo come completamente separati il divino e l'umano (a differenza delle culture matristiche che, invece, vedevano il divino e l'umano coesistere in uno stesso armonioso ciclo di vita, morte e rinascita continui). 

 

In termini archetipici cambia la religione e cambiano anche le raffigurazioni interne: se la Dea Madre era abbondante e fondamentalmente amorevole, fertile, generosa e si esprimeva in una società a conduzione comunitaria, i nuovi dei sono guerrieri che diventano eroi uccidendo il femminile, divenuta adesso un maligno dragone, un demone, una strega, fino a trasformarsi essa stessa in guerriera. 

 

In termini psicologici ci troviamo mentalmente inseriti in una cultura della povertà che rende necessaria la conquista, la sottomissione, la prevaricazione, che schiaccia il femminile, l'unità, l'armonia e lo trasforma in guerra e divisione. 

 

In termini storici, le società di cacciatori-raccoglitori filiarcali e istintive sono state sostituite dalle società di agricoltori matristiche ed emotive le quali, a loro volta, sono state cancellate dalle ondate Kurgan patriarcali razionali. Ed è questo il punto in cui ci troviamo adesso.

 

Cosa rende, dunque, l'uomo "superiore" alla donna? Non è la forza fisica di per sé (lo era anche nell'età matristica, eppure si venerava la Dea Madre, non Zeus: anzi le raffigurazioni maschili erano presenti, ma molto scarne e non rappresentative di status; anche alcune società di primati con grande dimorfismo sessuale (maschi più grandi delle donne), inoltre, sono matristici), ma uno status dettato da una impostazione psichica. Provo a spiegarla.

 

In termini neuro-psicologici, ipersemplificando, il nostro cervello è formato da tre parti: una parte antica, rettiliana, che è rappresentata dal nostro istinto (impersonificato dal nostro bambino interiore con i suoi istinti primari di sopravvivenza, di esplorazione, di scoperta, eccetera); una parte formata successivamente, che discende dal nostro essere mammiferi (rappresentato dal nostro femminile, con la socialità, la cura della prole, l'emotività, ecc); una parte moderna, la neo-corteccia, tipica degli esseri umani (rappresentata dal nostro maschile: la razionalità, il pensiero, ecc.)

 

La nostra cultura moderna è patriarcale, con il dominio del maschile sul femminile e sui bambini, ossia un dominio del razionale sull'emozione e l'istinto. La condizione di carenza nelle quali si è originata questa impostazione (le steppe dell'Asia Centrale) è ciò che la alimenta e la giustifica e si esprime attraverso la conquista, lo sfruttamento, l'aggressione. Siamo patriarcali, in parole povere, perché il nostro cervello ci fa vedere la carenza, la mancanza, la lotta, la prevaricazione e reagisce con paura a tutto questo, giustificandolo come protezione. E' un sistema che si autopropaga (come ha mostrato Richard Dawkins) e si autosostiene (le madri non sono "materne" con i loro figli, che sentiranno la carenza di amore e, a loro volta, finiranno con far mancare l'amore ai loro figli, di generazione in generazione; o, detto in altro modo, padri e madri non si preoccupano dell'emotività dei figli, limitano la loro libertà istintuale e la loro ricerca del piacere e premiano solo quegli aspetti "razionali" come il successo, la conquista, la scalata sociale, eccetera). 

 

Questo è un problema sociale e individuale: sociale perché questa impostazione di conquista e sottomissione riguarda la Terra, che scaviamo, bruciamo, deprediamo, intossichiamo, bombardiamo; individuale perché viviamo intrappolati nel pensiero e non riusciamo a uscirne: non siamo liberi di esprimere noi stessi, la nostra vera natura, la nostra istintualità ed emotività non filtrata perché viviamo attanagliati dalla paura. 

 

Uscire da questo impiccio è possibile? Secondo Claudio Naranjo (che è la persona che sostanzialmente ci ha permesso di vedere tutto questo) , non solo attraverso la psicoterapia, che ci aiuta a ritornare in contatto con la nostra reale natura di essere umani integri e non più schizoidi, ma attraverso una nuova educazione, una nuova scuola per esseri tri-cerebrati e completi tenuta da nuovi maestri, da insegnanti che abbiano curato la loro nevrosi patriarcale e favoriscano lo sviluppo di una nuova pedagogia che metta al centro la realizzazione personale. 

 

Termino con le parole del suo libro: "tale educazione non deve contemplare la conoscenza solo del mondo esterno, ma anche di quello interno e non deve solamente occuparsi della conoscenza, ma anche della contemplazione e della saggezza; non si tratta, dunque, di prendere in considerazione solo l'aspetto cognitivo, ma anche quello emozionale. Parlo di un'educazione affettiva, del cuore, che permetta di superare le emozioni distruttive, di risvegliare e far maturare l'amore e di sviluppare le sue virtù". 

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2 ore fa, Helder dice:

Ma poi cosa vuol dire che le donne non eccellono negli sport? Guru, cosa stai dicendo?

 

Sto dicendo che l'enfant prodige Martina Hingis quando era n.1 del mondo e dominava i circuiti del tennis femminile in allenamento perdeva regolarmente col suo  anonimo sparring partner.

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2 ore fa, Helder dice:

Ah, ok. A questo punto parliamo anche della superiorità dei pesi massimi su quelli leggeri: le persone magre non riescono a eccellere!

 

Parto da una premessa: anche secondo me alle donne in generale non viene permesso un accesso a qualsiasi cosa come avviene per gli uomini e di conseguenza se in molti campi abbiamo un predominio maschile pesa molto questa disparità iniziale.

 

La domanda che ti pongo è questa: secondo te, se venisse annullata questa disparità iniziale, le donne sarebbero atleticamente pari agli uomini? I record mondiali di atletica (corse di velocità, resistenza, lanci e salti vari) femminili sarebbero identici a quelli maschili?

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3 ore fa, Helder dice:

Ah, ok. A questo punto parliamo anche della superiorità dei pesi massimi su quelli leggeri: le persone magre non riescono a eccellere!

 

È vero, nella boxe i magri sono palesemente meno forti.

 

1 ora fa, Moon dice:

 

Parto da una premessa: anche secondo me alle donne in generale non viene permesso un accesso a qualsiasi cosa come avviene per gli uomini e di conseguenza se in molti campi abbiamo un predominio maschile pesa molto questa disparità iniziale.

 

La domanda che ti pongo è questa: secondo te, se venisse annullata questa disparità iniziale, le donne sarebbero atleticamente pari agli uomini? I record mondiali di atletica (corse di velocità, resistenza, lanci e salti vari) femminili sarebbero identici a quelli maschili?

 

Non so per Helder ma mi aspetto che per Tersite la risposta sia si. L'unico motivo di tale differenza di prestazioni sarà che gli sportivi uomini mediamente guadagnano di più delle donne e con più frequenza vengono richiesti per le pubblicità. D'altronde i dati scolastici parlano chiaro: le donne in educazione fisica prendono voti più alti.

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La questione era questa:

 

Il 20/10/2017 at 12:54, The Duke dice:

Sulla questione stipendi, finchè non  si dimostra inconfutabilmente che la produttività dei dipendenti maschi e femmine per lo stesso lavoro per la stessa azienda è identica e ciò nonostante c'è disparità di stipendio, è inutile 

 

La risposta è che nei test più neutri prevalgono le donne, si suppone (dice l'osce) per condizionamento sociale che le porta a impegnarsi di più. 

 

Atleticamente invece prevalgono i negri che infatti entro due generazioni comanderanno quel che resta della civiltà. 

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