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Notte 1 - 60 secondi


Nightbay
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Sessanta secondi.

Era il tempo che i Tributi erano obbligati a trascorrere sui propri cerchi metallici prima che il suonare del gong desse loro il via. Se qualcuno fosse uscito dal cerchio prima che fosse passato il minuto, le mine terrestri gli avrebbero fatto volare via le gambe.

Sessanta secondi per osservare l’anello formato dai Tributi, che si trovavano tutti alla stessa distanza dalla Cornucopia, un gigantesco corno dorato con la coda ricurva, al cui interno si trovava tutto ciò che poteva farli sopravvivere nell’arena: cibo, contenitori d’acqua, armi, farmaci, indumenti, accendini… E attorno alla Cornucopia erano sparpagliati altri oggetti il cui valore diminuiva quanto maggiore era la loro distanza dal corno.

Il terreno era piatto e scoperto.

Alle spalle dei Tributi che Katniss aveva di fronte, non si vedeva nulla, il che poteva indicare un ripido pendio o addirittura un dirupo. Alla sua destra c’era un lago. Alla sua sinistra e dietro di lei, un rado bosco di pini. Era lì che avrebbe dovuto andare…

Ma qualcosa attirò il suo sguardo. All’imboccatura della Cornucopia, proprio sopra un cumulo di coperte, c’era una faretra argentea piena di frecce, appoggiata a un arco già incordato, che aspettava solo di essere teso. Quella era l’arma che poteva rappresentare la sua salvezza…

Ma poi il suo sguardo incrociò quello di Peeta. Era a circa cinque Tributi di distanza da lei, una discreta distanza, ma le sembrava di vedere che stesse scuotendo la testa…

E mentre ci stava riflettendo, suonò il gong.

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Avete fino a domani, ore 10,00 per cominciare a studiarvi e usare i primi poteri notturni.

Questa notte non ci sarà sbrano.

Che i settantaquattresimi Hunger Games abbiano inizio!

Possa la fortuna essere sempre a vostro favore…

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Elayne non era una ragazza coraggiosa o combattiva. Sapeva, già prima di trovarsi sul proprio cerchio metallico, che le sue speranze di sopravvivenza erano piuttosto basse.

Non era una combattente, e aveva visto l'allenamento dei tributi suoi avversari. Non era di certa la più scarsa, ma non si illudeva.
Sapeva che molto, per lei, si sarebbe giocato il primo giorno.

O, come avrebbero detto in molti, duranti i primi 60 secondi.

Quando finalmente fu fuori, il suo sguardo si concentrò prima sugli oggetti davanti a lei, sperando di trovare qualcosa di utile.

La Cornucopia non la guardò nemmeno. Non ci sarebbe mai arrivata (viva).

Ma c'erano qualche oggetto, sulla strada, che potevano essere utili ...

".... 30 .... 29..."

Scosse la testa, e rivolse l'attenzione sugli altri tributi.

Il suo compagno non era cosi distante, questo era un bene.

Cercò di capire rapidamente se i tributi vicini a lei sarebbero stati un pericolo per lei (ovviamente si nella maggior parte dei casi) oppure se avrebbero avuto altre gatte da pelare, dovuto ad altri tributi più pericolosi in giro.

"...5...4..."

Magari poteva sempre scappare. Non morire SUBITO il primo giorno per uno dei qualsiasi oggetti qui presenti.

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