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Milordino


SCRIGNO MAGICO
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Questo sembra proprio il film per il Milordo (e per molti altri).

Io non l'ho visto ma mi sa che è molto interessante, inoltre il cast sembra una garanzia... Lo avete visto tutti?

°°°°°

The Company man

Bobby Walker è uno dei manager addetti alle vendite della GTX, un'azienda che ha diversificato nel corso degli anni le proprie attività. Bobby ha una moglie, due figli e una vita agiata che gli permette di giocare a golf e di possedere una Porsche. Un giorno però, da un momento all'altro, tutto questo inizia a cambiare. Perché la GTX ha deciso di chiudere alcune sue attività e migliaia di dipendenti vengono licenziati. La stessa sorte toccherà di lì a poco a Phil Woodward, uno dei manager che hanno visto nascere l'azienda un tempo impegnata nella cantieristica navale. Anche Gene McClary, co-fondatore, viene messo in una posizione di minoranza che gli crea non pochi ripensamenti.

Ci sono film che da noi non raggiungono le sale forse perché, visto lo scarso successo al box office in patria, sembrano non avere chance. Forse i distributori nostrani hanno ragione perché in tempi di crisi ben pochi hanno voglia di vedere sul grande schermo quello che è il loro presente o potrebbe diventare il loro futuro. Ci sono però opere che sanno descrivere con chirurgica precisione dei percorsi esistenziali determinati dal sacrificio al tribale "Dio Mercato" che invece meriterebbero una visione. The Company Men è una di queste. I motivi sono essenzialmente due. Innanzitutto il cast che offre ai diversi personaggi delle caratterizzazioni puntuali ed estremamente realistiche ma soprattutto il punto di vista assunto dalla sceneggiatura. La crisi che ha colpito gli Usa nel passato recente e che si è estesa a tutto il mondo viene vissuta sulla pelle di chi si riteneva intoccabile.

Wells (che ha scritto il film oltre a dirigerlo) non si fa travolgere dal rischio della retorica. Non ci racconta dell'impiegato o dell'operaio che si ritrovano sul lastrico. Ci mostra invece con dovizia di particolari la discesa da un Olimpo che produce progressivi slittamenti nella vita di chi è costretto ad affrontarla. Se Bobby ha una moglie accorta che lo mette di fronte alla realtà e lo invita a non simulare un benessere che non c'è più e non si sa se sarà mai nuovamente raggiungibile, Phil non è nelle stesse condizioni e deve fingere di avere un lavoro che ha perso per non perdere la reputazione con chi lo conosce. Sopra di loro c'è Gene, che ha fondato l'azienda e se ne vede progressivamente mettere ai margini costretto a comprendere che ciò che conta oggi appartiene alla virtualità del Mercato e che solo chi lo adora offrendogli costanti sacrifici umani può pensare di riuscire a conservare i propri privilegi.

Ognuno di questi personaggi subisce umiliazioni alle quali reagisce come può e sa. Tutti ne escono cambiati e consapevoli della necessità di un ritorno alla concretezza dell'operare liberato dalla volatilità corrosiva delle Borse. Primo fra tutti Bobby, costretto dai fatti ad accettare un lavoro di carpentiere dal disprezzato cognato, interpretato da un Kevin Costner ruvido ed efficace quanto basta per insegnare a piantare chiodi che tengano, soprattutto nella vita.

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  • 4 settimane dopo...

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