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Gianni Mura


Jim della Canapa
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voluto proporlo io....

Il buon Mura, che invidio ogni estate quando al seguito del Tour visita i ristoranti di tutta la Francia, dicevo il buon Mura ha abbinato ai nostri azzurri:

Un colore

Un vino

Un giocatore del passato

Leggete cosa ha scritto di Gattuso

GATTUSO

Rosso. Come il cocomero spaccato su una tovaglia bianca, come il sangue, come il peperoncino, come l'amicizia, come la ribellione, come la solidarietà. In una parola, come il cuore. Questo è Gattuso.

Primitivo. Non è un aggettivo, ma un vinone del Sud bello, buono e spesso, di quelli che per anni hanno dato forza e colore a quelli più pallidi del Nord e anche ai francesi.Ancora sangue, metaforicamente.

Tigana. Fino a due anni fa avrei detto Stiles, un emerito carognone oggi non confrontabile al ravveduto Gattuso. Per chi ricorda la Francia di Platini e Giresse, Tigana era cuore, polmoni, gregariato, dedizione.

PS: il colore azzurro era off limits per sua scelta!!!

Qui il Link: http://www.repubblica.it/2006/07/speciale/...no-azzurri.html

Modificato da Lord Jim
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Lasciando perdere i paragoni con colori e vini, e guardando ai paragoni coi calciatori del passato:

BUFFON - MAIER

Per la giustificazione ("Ci sono portieri caldi e freddi. Buffon appartiene alla prima categoria (come Albertosi) e non alla seconda (Zoff, Jascin, Banks). Ho scelto Maier, un grande. Buffon è anche meglio") regge.

ZAMBROTTA - AMOROS

("Più basso di statura ma ugualmente arrembante e bravo a inquadrare la porta questo compagno di Platini. Ma per la saggezza con cui attacca, il nostro ricorda anche Leo Junior").

Junior no, Junior era un terzino-regista alla Nilton santos e non un terzino-ala. Zambrotta di questi mondiali è molto meglio di Amoros. Avrei piuttosto detto Carlos Alberto.

CANNAVARO - SANCHIS

("Ormai gli stopper sono quasi tutti perticoni, per trovarne uno della statura di Cannavaro bisogna tornare un po' indietro. Ho scelto Sanchis, più elegante del nostro capitano, ma meno trascinatore").

Sanchis era buono, Cannavaro molto meglio. Avrei detto l'uruguagio Santamaria, che da solo reggeva la difesa del grande Real Madrid anni Cinquanta.

MATERAZZI - BUTCHER

("Il macellaio, l'inglese nomen-omen. E' esistita gente più cattiva di lui e di Materazzi, ma picchiava scientificamente e nell'ombra. Loro, irruenti e spesso scomposti, in piena luce").

E' un paragone che mi piace, in effetti ci sono stati difensori molto più "cattivi" (anche grandi difensori, come Passarella o Vogts) ma Materazzi o Butcher sono emblematici di quello che sembra picchi di più, e spesso è invece solo scoordinato.

GROSSO - FACCHETTI

("Chi altri, quando sei alto, terzino sinistro e fai gol? E' un paragone impegnativo, se si pensa alla grande carriera di Giacinto, ma anche un augurio alla rivelazione-Grosso.")

Magari, ma non credo basti fatto sinora due belle partite per essere paragonati a Facchetti. Di terzini che ogni tanto la buttano dentro ne abbiamo visti diversi, ad esempio Julio Alberto.

CAMORANESI - HAESSLER

("Uno biondo e tedesco, l'altro bruno e argentino- italiano. Non è qui la somiglianza, ma nel gioco a piccoli tocchi che da destra s'allarga a zigzag cercando il colpo d'esterno destro").

Non so, io Haessler me lo ricorderei più tecnico e scattante, e meno portato alla copertura, rispetto ad un Camoranesi. Considerato il suo utilizzo come ala tattica/centrocampista aggiunto, si potevano scomodare Zagalo o l'inglese Robson.

GATTUSO - TIGANA

("Fino a due anni fa avrei detto Stiles, un emerito carognone oggi non confrontabile al ravveduto Gattuso. Per chi ricorda la Francia di Platini e Giresse, Tigana era cuore, polmoni, gregariato, dedizione").

Stiles era un carognone che menava come un fabbro, Gattuso è assatanato ma non cattivo. Ma anche Tigana non è il paragone adatto, era un giocatore molto più tecnico e meno ringhioso. Si poteva provare con Dunga (un po' più tecnico e bastardello, però), oppure Bonhof, o forse più propriamente coll'ormai dimenticato inglese Hughes (Liverpool anni Settanta, un autentico combattente).

PIRLO - OVERATH.

("Come sappiamo, Pirlo ha seguito un cammino atipico, da trequartista a regista arretrato ma sempre con un buon tiro a rete. Pirlo è più robusto, ma per il resto mi ricorda molto Overath").

Paragone azzeccato, anche Overath era una mezzapunta che col tempo aveva imparato a fare il regista arretrato e curarsi anche della fase difensiva e dell'equilibrio di squadra (ragione per cui prevalse come titolare della Germania 1974 sul più potente, fantasioso e amato dal pubblico Netzer).

PERROTTA - ORIALI.

("Perrotta è un centrocampista con buon senso dell'inserimento, non paragonabile a quello di Tardelli però. Va bene Oriali, che sapeva marcare stretto ma anche avanzare").

In realtà, come propensione all'inserimento offensivo il paragone che verrebbe in mente è proprio con gente come Tardelli o Neeskens o Hoeness, però si tratta di altra caratura, giocatori più universali, più combattivi (Tardelli) o portati a far gioco (Neeskens) o più potenti (il tedesco Hoeness ma anche lo stesso Neeskens). Oriali invece era più un classico sgobbone di centrocampo. In questo momento però un paragone appropriato con giocatori del passato sinceramente non mi viene in mente.

TOTTI - ZICO

("Lo so, fisicamente sono molto diversi. Mi serviva un 10 con dentro un po' di 9, uno che sceglie come muoversi tra le due linee, uno che sa usare il tacco ma anche la fionda. Zico, quindi").

Magari! Oppure no, per fortuna no, visto che il brasiliano con la nazionale è stato un autentico perdente :lol:

A me viene più in mente un paragone con Lubanski, (poco ricordato, ma un grande attaccante-rifinitore con tecnica e fisico) che saltò i mondiali più belli per i polacchi, quelli del 1974, per via di un infortunio come ha rischiato di fare anche il Pupone. A vedere la (giusta) cautela per la salute delle sue caviglie, mi verrebbe da dire Cruyff (tecnica e velocità, ma anche un sano rispetto per la salute delle sue caviglie), però Cruyff sta al calcio mondiale quasi quanto Pelé, Di Stefano e Maradona, Totti, con tutta l'ammirazione che ho per lui, purtroppo non è a quel livello. Oppure Denis Law, altro 9 e mezzo, a metà fra il regista-rifinitore e l'attaccante.

TONI - TORRES

("Non quello attuale, lo spagnolo biondo, ma il portoghese del Benfica di Eusebio. Il centravanti-torre di nome e di fatto. Alto alto, finto lento, difficile da marcare come il nostro caro Tiramolla").

A voi Toni sembra così lento? Poi, Torres faceva la boa a favore di un attaccante veloce come Eusebio, il povero Toni si sbatte da solo e favorisce gli inserimenti da dietro. Anzi, se non fossero morfologicamente, tecnicamente e fisicamente agli antipodi, per la capacità di tener palla e permettere ai compagni di inserirsi da dietro, verrebbe da paragonarlo a Tostao (che però era un numero 10 adattato per esigenze di squadra a fare il centravanti solo ed esclusivamente per i mondiali del 1970, non era alto ed aveva una gran tecnica, quindi esclusa la caratteristica citata non ci azzecca davvero nulla). Per come sa fare reparto da solo contro l'intera difesa avversaria, si potrebbe provare a paragonarlo col Vieri di qualche anno fa, oppure col Valdano (forse meno alto e potente e viceversa un po più tecnico e dotato di senso tattico) dell'Argentina fine anni Ottanta.

IAQUINTA - GRAZIANI.

("Il generoso Iaquinta, il generoso Graziani. La generosità appartiene a quelli che in campo si fanno un mazzo così e se peccano per eccesso d'amore bisogna perdonarli, come fu fatto con la Maddalena").

Graziani era certo più forte (soprattutto nel colpo di testa) ma come paragone tattico ci può stare.

GILARDINO - LINEKER.

("Stiamo parlando di uno dei più grandi attaccanti inglesi, pur se non dotato di un grande fisico. Uno che sapeva segnare in tutti i modi, da tutte le posizioni. Mai un'ammonizione in tutta la carriera").

Beh, ci può stare, ma allora perchè non Rossi? Certo, non segnava "da tutte le posizioni", ma nemmeno Lineker aveva la botta da fuori. Si tratta sempre fondamentalmente di attaccanti-rapinatori.

DEL PIERO - TOSTAO.

("Qui è stata dura, perché per certi versi ricorda Giresse (più veloce di gambe), per altri Haller (più lento). Così ho scelto Tostato, cervello del Brasile più grande, quello di Mexico 1970").

Buonanotte, Del Piero con Tostao o Haller ci azzecca proprio poco, con Giresse niente. Il paragone che mi viene in mente è con Raul, altro fringuello che in nazionale non ha mai reso quanto avrebbe potuto e dovuto. Al limite, per andare suk passato, Keegan (che era più veloce).

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Per Gattuso si può azzardare un Fernandez a sto punto se vuoi restare nei paraggi.

Perrotta-Oriali. la finale la si giocò privi di Antognoni. La vigilia fu un lungo (e senza internet e senza sky e senza italiaunonotte. ma che vitadimerda si faceva???) rebus da sciogliere. I critici e gli studiosi diedero fondo a tutta la loro scienza.

Dossena? era il cambio naturale ma Berzot non si fidò a mandar dentro uno che non aveva nemmeno un minuto di gioco nelle gambe.

Massaro? fu il tormentone della vigilia. Pareva che senza di lui sarebbe stata tragedia immane. Era giovane e visse male sta botta di popolarità Sgarrò in un paio di dichiarazioni e Bearzot che era vendicativo forte lo silurò seduta stante.

Causio? ormai bello maturo come molte ali il Barone era diventato simil regista spegnendo la sua classe in un ruolo assai tattico nell'Udinese. Pur non più brasileiro Berzot volle usarlo come ricambio più volte puntando sul suo essere comunque leader di spogliatoio. Fece il 4° nello scopone al ritorno con Zoff, Berzot e Pertini che lo cazziò per una figura mal giocata.

Ed alla fine dal cilindro il Vecio uscì fuori Beppe Bergomi, 18anni terzino. Una mossa che se cannata lo avrebbe rimesso nelle mani dei suoi carnefici momente pentiti. La teoria di una Germania a 3-4 punte lo convinse a sta mossa. Avanzò Cabrini che giocò in pratica all'altezza del centrocampo e soprattutto mise Oriali 20 metri avanti ''alla Perrotta''. Leleoriali passava per lo scarso del gruppo (dell'undici base fu l'unico ad alternarsi con un altro: Pinna d'oro Marini) ma era sempre e comunque il capitano dell'Inter! giusto per ricordare che razza di palle cubiche avessero in quel ritiro. Oriali giocò alla grande con ripetute percussioni offensive che alla lunga i tedeschi sfiancati dalla maratona semifinalistica avec la France finirono per subire. Stielike uno che a colazione mangiava bambini morti iniziò a menare come un disgraziato. Oriali volava di 20 metri si rialzava e via di nuovo a correre. Sull'ennesimo fallo contro Oriali scaturì la punizia che portò al gol di paolorossi.

Campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo.

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