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Adozioni non puoi più scegliere la razza


SCRIGNO MAGICO
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Non ci capiamo. Io parto dal presupposto che l'adozione è una garanzia a tutela dell'adottato. Tu analizzi di più dalla parte dell'adottante (passatemi sti termini orribili) e al loro diritto di avere un figlio. Non è un semplice "io genitore mancato voglio avere un figlio comunque dunque me lo COMPRO/SCELGO" come fosse un prodotto, io intendo l'adozione come una nobilissima coincidenza tra il desiderio di avere un figlio ma anche la disponibilità/capacità ad offrire una nuova vita a degli esseri umani contutte le responsabilità e soddisfazioni conseguenti. In tutto questo il discorso biologico non c'entra un cazzo di niente scusa, è un discorso successivo che non ti priva di nulla, a te genitore, se non di qualcosa che non puoi comunque avere. Il fatto di dire non voglio il bambino nero di fatto è una posizione che, se concessa, porterebbe alla nascita di una discriminazione che priva degli esseri umani del diritto ad avere una famiglia. Che secondo me è una cosa mille volte più importante del fastidio/turbamento di un genitore all'avere un figlio biologicamente diverso. Ma che poi, ripeto, sta cosa della naturalità è un argomento assolutamente arbitrario: spesso le coppie che adottano (e non dico sempre) lo fanno perchè non possono avere figli. Perciò dovrebbero biologicamente fottersi e rimanere senza bambini? Io vedo questa sentenza come un importante passo in avanti verso un inevitabile cosmopolitismo. Adottare un bambino nero non significa adottare "un criminale" o "un terrorista", significa adottare un essere umano la cui educazione proverrà dal genitore. E' un mezzo che potrebbe facilitare enormemente una coscienza per l'appunto cosmopolita (si dice così?) che da noi manca ancora rispetto ad altri paesi del mondo coi quali, quando ci fa comodo, ci confrontiamo su molti temi.

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Non ci capiamo. Io parto dal presupposto che l'adozione è una garanzia a tutela dell'adottato. Tu analizzi di più dalla parte dell'adottante (passatemi sti termini orribili) e al loro diritto di avere un figlio. Non è un semplice "io genitore mancato voglio avere un figlio comunque dunque me lo COMPRO/SCELGO" come fosse un prodotto, io intendo l'adozione come una nobilissima coincidenza tra il desiderio di avere un figlio ma anche la disponibilità/capacità ad offrire una nuova vita a degli esseri umani contutte le responsabilità e soddisfazioni conseguenti. In tutto questo il discorso biologico non c'entra un cazzo di niente scusa, è un discorso successivo che non ti priva di nulla, a te genitore, se non di qualcosa che non puoi comunque avere.

garanzia a tutela dell'adottato? ma cosa vai cianciando, usi i codicilli in un rapporto affettivo? Io non analizzo, prendo in considerazione delle reazioni naturali, che può avere chi desidera adottare un bambino, quasi esclusivamente se non riesce ad averne. La frustrazione che si prova è grande, e avviene solo dopo una serie infinita di tentativi. Un figlio è un investimento per il futuro mio e suo, potrò avere voce in capitolo a riguardo o no? o devo prendere a scatola chiusa come se fosse un pacco di AFFARI TUOI?

ahhh ho capito tu sei per l'adozione alle coppie ghei, manco per il cazzo. DISPONIBILITE' tout court non significa un cazzo. Il discorso biologico, intendendo per BIOS=VITA, è imprescindibile. perchè prendendotene cura, tu dai la vita a qualcuno, e lo fai quasi unicamente se non riesci ad avere un tuo figlio biologico, il tuo è quindi un ragionamento monco della parte principale: il desiderio (frustrato dalla natura) di avere un figlio TUO. La condizione minima perchè un bambino possa essere il surrogato di tuo figlio, è che abbia un colore di pelle che anche tu gli avresti dato. Ma la cosa principale è che un rapporto del genere non può essere imposto stupidamente per legge, perchè ci sono delle implicazioni troppo importanti, non equiparabili a chicchessia. Il tuo è un discorso sempliciotto, superficiale, e anche un po' cazzone. quando non si sa come definire un fenomeno, una delle soluzioni è di affibbiargli l'etichetta di RAZZISMO, discorso veramente squallido.

Modificato da milordino
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La tua analisi sul rapporto affettivo è un po' a senso unico. Tieni troppo conto della frustrazione dei genitori, quasi nulla della sofferenza dei soggetti (=protagonisti?) dell'adozione: i bambini. Che provengono spesso da realtà sfortunate oltremodo. Il genitore può condurre un'esistenza degna senza figli; così non si può dire dei bambini orfani che qualche bisogno in più di avere una famiglia ce l'hanno. Spesso collegato non solo all'esistenza ma alla sopravvivenza. Da questo pdv intendevo parlare di garanzie e di tutele. E da questo pdv le garanzie e le tutele assumono un significato tutt'altro che "esclusivamente giuridico"

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A mio avviso sei tu che la vedi esclusivamente dalla parte di chi viene adottato, mentre esiste anche e soprattutto la parte che si fa carico di adottare, senza la quale non esisterebbe niente. Pare che questa parte non abbia nessun diritto, e che al contrario gli vengano tolti quei pochi che hanno.

Proprio perchè i bambini orfani senza adozione vivono una vita di merda, bisognerebbe rendere più semplice la scelta (perchè pur sempre di scelta si tratta) da parte dei genitori adottivi. Uno può scegliere di non adottare un cazzo di nessuno, e se aumenti gli obblighi o i vincoli, rischi di lasciare gli orfanotrofi pieni.

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Cito da un portale di pediatria un pdv che approvo

"...Gli aspiranti all'adozione infatti non vantano un diritto ad ottenere un bambino ma possono solo esprimere la loro disponibilità ad adottarne uno. Infatti l'istituto dell'adozione ha per fine di soddisfare il diritto di ogni bambino ad avere una famiglia, e di dare la possibilità di averne una ad un bambino che ne è privo. E non viceversa."

D'altronde l'istituzione preposta all'adozione opera in favore della tutela dei minori, non della frustrazione di genitori che non possono avere figli.

Si può essere frustrati per molti motivi seri nella vita. Spesso senza alternative. L'adozione, ripeto, vede 2 soggetti coinvolti, genitori e figlio adottivo. La parte "debole" è quella del figlio adottivo, nato in condizioni sfortunate. Il genitore che adotta parte da una posizione comunque privilegiata rispetto al figlio adottivo, tant'è vero che deve subire lui stesso una selezione in base a dei requisiti anche econimici tra le altre cose. Se questi requisiti non li hai non puoi adottare. Dunque, se sei una persona sfortunata oltre che frustrata, non puoi adottare. Perchè non offri garanzie allo scopo. Che è quello di offrire una vita degna a un bambino che non ce l'ha.

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"...Gli aspiranti all'adozione infatti non vantano un diritto ad ottenere un bambino ma possono solo esprimere la loro disponibilità ad adottarne uno. Infatti l'istituto dell'adozione ha per fine di soddisfare il diritto di ogni bambino ad avere una famiglia, e di dare la possibilità di averne una ad un bambino che ne è privo. E non viceversa."

per me è una stronzata, chiunque lo abbia scritto. nessuno può vantare un DIRITTO ad avere un bambino, se vuole se lo fa da solo. Il diritto di ogni bambino ad avere una famiglia, è subordinato al desiderio di qualcuno ad adottarlo, quindi questi coglioni si contraddicono con le loro stesse mani. Senza il secondo, non può esistere il primo. Piuttosto non vedo di buon occhio queste associazioni di sanguisughe, che magari imbrogliano della povera gente per anni, senza dar loro alla fine la soddisfazione dell'adozione. Insomma, sono delle merde.

Modificato da milordino
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Ti capisco. Ma condivido di più il succo dell'enunciato che ti ho proposto, dal momento che comunque, piaccia o meno, è così. Se no si rischia una sorta di "mercificazione" delle adozioni, un campo in cui oggi posso (in buona O in malafede) scegliere un figlio in base al colore della pelle (in quanti potrebbero "mascherare" una questione di ereditarietà improbabile data da un figlio nero con una questione di "fobia" verso i neri in generale?), domani potrei estendere il concetto ad altri campi di interesse, chi lo sa. Fino a che non vai a prenderti il figlio in vetrina come vuoi tu. La frustrazione per il non avere figli non può diventare un pretesto per avere il figlio come lo vuoi tu. Lo scopo non è quello. E per fortuna esistono delle persone che fanno combaciare diritti/doveri propri con quelli del bambino. Ne ho un esempio in famiglia, seppur alla lontata, cugino di Nsimo grado di Gioia del Colle di origine congolese adottato da cugini che non potevano aver figli. Nessun problema, nessun rimorso, solo la gioia di poter avere qualcuno che ti chiama papà. Un qualcuno che comunque parla la tua lingua, il tuo dialetto, ragiona come ragioni tu, frequenta l'habitat che frequenti tu...di diverso ha solo il colore della pelle. Il che, nel caso dei miei parenti, non causa problemi. Ce ne fossero non sarebbero dipendenti dall'adozione in se ma da un discorso di arretratezza culturale in cui ancora troppe persone del belpaese si crogiolano.

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Direi che il discorso è complesso: sono contrario a scegliere la razza...però: se una coppia desidera sceglere un bambino proprio di un'area disagiata (filippine, Brasile etc...) non puo' scegliere tout court?

Qui non si tratta quindi solo di scegliere il biondo con gli occhi azzurri o meno...ma anche di poter fare una scelta magari proprio per aiutare un bambino in difficoltà che in quanto orfano lo è in ogni caso comunque sia o dovunque si trovi.Tanto l'immagine e somiglianza a se stesso (genitore/i) non c'è comunque anche se della stessa razza del'adottante.

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scegliere il colore della pelle e' "tecnicamente" razzismo. Tuttavia la faccenda e' piuttosto sfumata e ci entrano molti fattori, tra cui il problema di comunicare al bimbo la sua condizione di adottato (se adottato molto piccolo, altrimenti gia' lo sa), le possibile difficolta' dovute a un ambiente un po' razzista. Solo qualche anno fa ci fu un giudice che sentenzio' che un bambino di colore non poteva essere adottato in non so quale paesino proprio perche' avrebbe potuto avere difficolta' ambientali.

Chiaramente le cose cambiano con il tempo, teniamo comunque conto che in ogni caso delle scelte possono essere sempre fatte: per esempio se si opta per un'adozione nazionale, il colore bianco e' quasi garantito (non lo sara' in futuro).

Non credo che sia necessario dichiarare inidonea una coppia che esprima questa preferenza, basta indirizzarla verso l'adozione nazionale.

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Scegliere la razza è appunto solo tecnicamente razzismo, perchè come dicevo per puro scopo di bene si sceglie un bimbo di un Paese disagiato e di razza diversa (es. Brasile, Filippine et..) di certo non puo' essere chiamato razzismo. Lo diventa solo se si vuole un bimbo non solo della propria nazionalità e razza ma con determinate caratteristiche (colore occhi capelli etc..), allora è chiaro che entriamo in una discorso di pura mercificazione dellle adozioni e questo è sì inaccettabile.

Modificato da mauricefree
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scegliere il colore della pelle e' "tecnicamente" razzismo

ma nemmeno per sogno, è questa affermazione tecnicamente una stronzata. Allora se scelgo di fidanzarmi con una bianca e non una nera sono un razzista? ma non diciamo cagate per favore. C'è molta gwente che invece vuole di proposito bambini che provengono dal terzo mondo proprio per ragioni umanitarie, sono razzisti anche loro? ma fatemi il piacere.

Purtroppo i burocrati teste di cazzo che fanno questi regolamenti non tengono in nessun conto altre problematiche verissime proprie di singole coppie. Queste teste di cazzo fanno solamente gli aguzzini di persone che pendono dalle loro labbra. Questo è il vero schifo, non il legittimo desiderio di persone normalissime di preferire l'adozione di bambini con sembianze più simili alle loro per non dover affrontare problemi di svariata natura durante la crescita.

Ma chi parla di mercificazione delle adozioni, ha mai conosciuto una sola coppia che ha richiesto l'adozione di un bambino? io si, e sono stati tenuti in ballo per almeno un paio d'anni, sottoposti a qualunque esame di qualunque natura, come diavolo si fa a parlare di mercificaziione delle adoziioni?

Modificato da milordino
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A scanso di equivoci, lo ribadisco, pe me c'è mercificazione dell'adozione e razzismo se e solo se oltre la propria stessa razza e/o nazionalità, si pretende di scegliere colore capelli, occhi e amenità di questo tipo. Dopodichè se si vuol scegliere un italiano orfano senza fare scelta di come è fatto come se fossimo al supermercato non ci vedo nulla di male perchè confermo: un italiano orfano vale uno di un altro Paese e razza e viceversa, punto: nè razzismo, nè razzismo alla rovescia.

Modificato da mauricefree
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Oddio, se si pretendesse di scegliere anche colore di occhi e capelli saremmo allo scempio della razza umana. Credo che chiunque voglia adottare un bambino tenga in considerazione innanzitutto delle reali problematiche che l'adozione comporti, nonchè dell'inserimento del bambino nella società, come qualunque genitore biologico. Taluni pensano che sia più umanitario scegliere bambini del terzo mondo, qualche coglione potrebbe volerlo con gli occhi azzurri, ma non credo che siano nemmeno da prendere in considerazione. Il volerlo della propria razza/etnia può avere quale unico scopo il miglior inserimento nella società.

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ma nemmeno per sogno, è questa affermazione tecnicamente una stronzata.

tecnicamente tu leggi solo quello che ti fa comodo, lo interpreti come ti fa comodo, e ignori il resto. Inutile risponderti perche' ho gia' risposto nel messaggio che hai parzialmente quotato.

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A me sembra che un po' tutti confondano motivazioni-conseguenze.

Il fatto che io voglia mio figlio il più possibile simile a me per sentirlo (e farlo sentire) più mio non vedo cosa abbia a che vedere con il fatto che io possa avere qualcosa contro altre razze.

Esatto.

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Non credo che sia necessario dichiarare inidonea una coppia che esprima questa preferenza, basta indirizzarla verso l'adozione nazionale.

Io invece sapevo che non c'era più distinzione tra adozioni nazionali o internazionali, ovvero la procedura è stata unificata.

comunque mi pare che siano quasi tutti d'accordo che bollare con il termine RAZZISMO in caso di adozione, sia perfettamente inutile.

Modificato da milordino
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A me sembra che un po' tutti confondano motivazioni-conseguenze.

Il fatto che io voglia mio figlio il più possibile simile a me per sentirlo (e farlo sentire) più mio non vedo cosa abbia a che vedere con il fatto che io possa avere qualcosa contro altre razze.

Quoto il Gigetto (e Calu Tibo).

E respingo il discorso razzismo che a qualcuno pare un collegamento automatico. Si tratta di scelte, non di due coglioni che come ha detto il Milo devono rappresentare solo una vacca da mungere.

Ribadisco che per me non devono esserci imposizioni, per cui ok a chi vuole scegliere, e ok a chi non vuole, ma senza forzare a farlo o bollare subito come razzista chi vuole manifestare una scelta (o una preferenza).

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Peccato, al contrario avrei preferito che si allargassero le possibilità di scelta: a pelo lungo o pelo corto, ad esempio.

Ecco l'apporto costruttivo dato alla discussione. :D

Denigrare l'opinione altrui ridicolizzandola, forzandone e distorcendone i concetti.

In pratica sei un razzista intollerante delle opinioni altrui. Altro che illuminato liberista come vorresti passare! :D

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Ecco l'apporto costruttivo dato alla discussione. :D

Denigrare l'opinione altrui ridicolizzandola, forzandone e distorcendone i concetti.

In pratica sei un razzista intollerante delle opinioni altrui. Altro che illuminato liberista come vorresti passare! :D

Propongo la galera per chi lo dovesse usare ancora d'ora in avanti.

Modificato da GURU baba rey
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beh, a dire il vero ci sta tutta, visto che a volte pare veramente che si stia parlando di cani, vale soprattutto per chi parla apertamente di *razze*, come se fosse normale.

proprio perchè non sono dei CANI, bisognerebbe tenere in conto anche del parere degli adottanti. Siccome non glie lo fa fare nessuno, e si sottopongono volontariamente al girone infernale dei burocrati teste di cazzo che concedono o meno le adozioni, spesso scegliendo con l'utero, la loro opinione dovrebbe contare qualcosa. Non conta un cazzo? lasciate pure il bambino in orfanotrofio. Mi sembra un vero e proprio ricatto morale nei confronti di chi non riesce ad avere figli. Io piuttosto introdurrei nel questionario una domanda proprio su questo argomento specifico, ovvero se accettano la possibilità che il bambino potrebbe NON essere bello e biondo come gesù cristo, ma magari di un colore di pelle diverso dalal loro. A chi rispondesse in tutta onestà NO, chiaramente non concederei l'adozione, ma non lo rifilerei a scatola chiusa come se fosse la sorpresa dell'uovo di pasqua. Non è EVITANDO DI PARLARE DI UN PROBLEMA che lo si risolve, al contrario in questo modo lo si nasconde sotto il tappeto. Il problema esiste, e facendo finta che non ci sia si fa solo il male del bambino adottato. Un genitore dopo qualche anno potrebbe non accettare il fatto di avere un negro al posto del figlio desiderato, e lì si che sarebbero rogne.

Modificato da milordino
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il punto è che il colore della pelle non dovrebbe essere così essenziale così come non lo è quello degli occhi.

chi ritiene che lo sia, è razzista

ritenere che dare un bimbo cinese invece che rosso con le lentiggini sia uno spregio, è un pensiero altrettanto razzista.

poi si può replicare che essere razzisti non è la fine del mondo, ed è verissimo.

Modificato da Tersite
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