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Basso: "Ne uscirò a testa alta"

"Presto tornerò a correre e vincere"

Nel giorno della partenza del Tour de France Ivan Basso, il varesino della Csc candidato alla vittoria finale, è costretto a rientrare in Italia dopo l'esclusione dalla Grand Boucle, ma è pronto a far valere le proprie ragioni. "E' una vicenda con cui non ho niente a che fare - ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport. - Sono certo che ne uscirò a testa alta perchè sono innocente. Presto tornerò a correre e vincere".

Ivan Basso non sarà al Tour perchè il suo nome compare nella lista dei ciclisti travolti dall'inchiesta spagnola sul doping denominata "Operacion Puerto". Il nome del corridore della Csc è infatti nella lista dei ciclisti 'clienti' della clinica del dottor Eufemiano Fuentes, capo della centrale di doping ematico scoperta a maggio in Spagna. Ma il varesino, nonostante la delusione, vuole fare chiarezza sulla situazione, dichiarando la propria innocenza. "Non c'è un organo di giustizia che mi abbia notificato qualcosa. E nemmeno l'Uci o la Guardia Civil - ha affermato Basso . - E' una situazione anomala, mi sono ritrovato al centro dell'attenzione per una vicenda con cui non ho niente a ache fare. Ne uscirò senza problemi, perchè sono innocente. Sono frastornato, ma ho fiducia nelle persone che mi stanno accanto e mi seguono. Sono certo che ne uscirò a testa alta".

Il ciclista è stato sospeso anche dalla sua squadra, la Csc, ma il suo direttore sportivo Riis ha piena fiducia in lui. "Mi ha detto che sono sospeso - continua Basso dalle colonne della Gazzetta dello Sport - finchè la mia posizione non verrà chiarita, che ha dovuto prendere questa decisione perchè il codice etico firmato dalle squadre lo impone, ma che ha completa fiducia in me e mi aspetta a braccia aperte". E' una grande delusione per Basso, ma si parla sempre di sport, la vita è ben altro. "Nella mia vita ho passato di peggio - ha proseguito il corridore. - Due anni fa ero al Tour, sapendo che mia madre era ammalata di cancro. Questo in confronto è niente". Ma di una cosa è certo: il ciclismo resterà la sua vita. "Continuerò ad andare in bici - ha concluso il 28enne varesino - perchè questo è il mio lavoro, anche se non posso correre il Tour. Presto tornerò a correre e a vincere. Posso riuscirci".

Porca troia, qualunque burlone può aver inserito quel nominativo in quell'elenco per far escludere Basso dal Tour. Questa è un'azione veramente proditoria, Non lo volavano far partecipare al tour fin dall'inizio.

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