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UAAR, non avete capito un cazzo


Dauntless
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Beh però il "conoscere l'uomo" non credo che nè nel pensiero di Confucio nè in assoluto si intenda esclusivamente il sapere nel senso di ricerca e conoscenza scientifica...

E' giusto, anche se può sembrare sterile in quanto finora indimostrato (non è detto però per sempre indimostrabile) che l'essere umano si chieda si domandi da dove venga, dove vada dopo la morte chi e/o cosa ha creato questo universo e quindi dopo vari passaggi anche la vita umana....

Cioè tutte queste domande al di là che uno sia credente o meno (agnostico o ateo) tutto sommato sono legittime. Puoi considerarle una perdita di tempo in quanto per la mente non solo media umana non c'è per ora risposta scientifica e non...però il sapere o cercare di sapere dell'uomo non vi è dubbio che riguarda anche questo campo ed in genere spesso riguarda persone che non sono credenti/atei/agnostici puri...ma delle molteplici vie di mezzo di queste tre categorie e sono in tanti ad essere in questa situazione.

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prima di trasformare i trasporti pubblici in chiese di wittemberg dove appendere le proprie tesi, penserei a esprimere un messaggio inerente al contesto in cui è letto. Le frasi di tertulliano e siddharta sarebbero scambiate per pubblicità di corsi di yoga: la parafrasi mazziniana di libera ricerca in laico stato mi sembra più adatta.

gli atei militanti sono roba dal topic "perversione", chi invece ha una malattia la cui cura non viene ricercata per difendere la vita (!) ha ben ragione di dire la sua alle persone che fanno in modo che se la tenga.

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Beh però il "conoscere l'uomo" non credo che nè nel pensiero di Confucio nè in assoluto si intenda esclusivamente il sapere nel senso di ricerca e conoscenza scientifica...

E' giusto, anche se può sembrare sterile in quanto finora indimostrato (non è detto però per sempre indimostrabile) che l'essere umano si chieda si domandi da dove venga, dove vada dopo la morte chi e/o cosa ha creato questo universo e quindi dopo vari passaggi anche la vita umana....

Cioè tutte queste domande al di là che uno sia credente o meno (agnostico o ateo) tutto sommato sono legittime. Puoi considerarle una perdita di tempo in quanto per la mente non solo media umana non c'è per ora risposta scientifica e non...però il sapere o cercare di sapere dell'uomo non vi è dubbio che riguarda anche questo campo ed in genere spesso riguarda persone che non sono credenti/atei/agnostici puri...ma delle molteplici vie di mezzo di queste tre categorie e sono in tanti ad essere in questa situazione.

In realtà il conoscere l'uomo significa conoscere se stessi e le proprie potenzialità (il confucianesimo predica il miglioramento della società attraverso il miglioramento proprio personale) originariamente, ma al giorno d'oggi, conoscere le potenzialità dell'uomo può benissimo essere interpretato come superare i limiti della conoscenza finora acquisita, insomma vedere fin dove l'uomo può arrivare. La chiesa ha ripetuto spesso che servono dei limiti, che ci sono punti oltre cui non bisogna andare. Ergo, le due cose sono in contrapposizione.

le domande esistenziali possono essere poste, più per istinto che per altro. La risposta, "non lo so", la sappiamo già.

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In realtà il conoscere l'uomo significa conoscere se stessi e le proprie potenzialità (il confucianesimo predica il miglioramento della società attraverso il miglioramento proprio personale) originariamente, ma al giorno d'oggi, conoscere le potenzialità dell'uomo può benissimo essere interpretato come superare i limiti della conoscenza finora acquisita, insomma vedere fin dove l'uomo può arrivare. La chiesa ha ripetuto spesso che servono dei limiti, che ci sono punti oltre cui non bisogna andare. Ergo, le due cose sono in contrapposizione.

le domande esistenziali possono essere poste, più per istinto che per altro. La risposta, "non lo so", la sappiamo già.

Diciamo che comunque la si pensi è anche indubitabile mondo scientifico e Chiesa perseguano fini ben diversi e ci mancherebbe..ed è perciò anche ovvio che spesso si scontrino o comunque siano distanti su temi di pubblico interesse, che riguardano si la scienza ed il progresso in generale, ma anche la vita umana. Vita umana di cui ovviamente anche la Chiesa ha diritto di occuparsi e di dire la sua senza però porre veti. E' natuale anche se ovviamente si può benissimo non condividere, che una Chiesa, una religione pongano (per chi crede) dei limiti etici alla ricerca...poi ognuno sceglie se aderire o meno a queste loro idee.

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Intanto pare che l'iniziativa, oltre che a daunt, non sia piaciuta neanche a chi gestisce gli spazi pubblicitari sugli autobus di Genova

http://genova.repubblica.it/dettaglio/Ateo...zzi-Amt/1576162

ma pensa che non si può dire che non esiste un fantasma, amico immaginario. Altro che talebani, siamo ancora alle guerre puniche.

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  • 5 settimane dopo...

In effetti la frase è sbagliata.

Se mi avessero chiesto di farla invece di scrivere

"Dio esiste... e anche gli atei lo sanno!"

avrei scritto

"Dio esiste... e anche qualche ateo lo sa!"

o giu di lì ... senza negare l'ateismo, che esiste ed è opinione rispettabile, ma giusto per smascherare i finti atei

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quello però non l'hanno censurato, nonostante dica implicitamente "gli atei in realtà non esistono". Quindi "dio non esiste" offende la sensibilità e va censurato... il contrario no.

Però siamo in un paese laico.

vabbè, c'è differenza. Nessuno impedisce a coloro che volevano mettere la frase atea sui pullman di stampare un milione di manifesti e attaccarli in tutta Italia.

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vabbè, c'è differenza. Nessuno impedisce a coloro che volevano mettere la frase atea sui pullman di stampare un milione di manifesti e attaccarli in tutta Italia.

fino a un certo punto, dato che in Italia esistono le "pubbliche affissioni", che non ti farebbero passare un manifesto con scritto totti scemo.

Quindi o il manifesto era abusivo o era autorizzato. Nel secondo caso, e' da vedere se sarebbe stato autorizzato il manifesto dell'uaar.

L'azienda che gestisce la pubblicita' sugli striscioni a Roma (quelli sopra le strade) un par di anni fa ha rifiuto uno striscione che promuoveva un libro dal titolo "contro ratzinger".

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