son passati 7 anni

[Tersite]

si dovrebbero anche distinguere i deceduti di 40 anni fa da quelli che continuano a decedere quotidianamente.

[Dauntless]

Ho capito benissimo, se è per questo anche i civili morti in Giappone per la bomba atomica america si commemorano una volta l'anno.... e non sono americani.

Qui ricordiamo ogni anno gli infoibati... e non sono americani.

Gli ebrei uccisi nei campi di sterminio li ricordiamo ogni anno.... però non ricordiamo i morti nei gulag russi... chissà come mai.

Qui non si fa una scala valori, qui si ricordano dei morti, per la scala valori era meglio un altro topic, idea personale. Non per niente siamo nella sezione Café e non in quella Politica.

i morti di hiroshima non sono una conseguenza dell'11/9. L'ipocrisia è commemorare delle morti civili mentre contemporaneamente da un'altra parte il tuo paese ne sta facendo altre! tutti i morti delle ultime guerre sono una conseguenza di quel giorno, chi è morto a kabul è una vittima di quegli attentati, solo che ancora non lo sapeva.

Oltretutto in america la maggior parte della gente non commemora i morti, commemora l'orgoglio perso quando il paese ha perso l'alone di invincibilità. Certe "commemorazioni" che sto vedendo in tanti forum che frequento dove postano degli americani sanno più da "remember the maine".

Modificato Settembre 13, 2008 da Dauntless

[vannis]

no nsi può che quotare il Daunto, in Iraq sono morte MEZZO MILIONE DI PERSONE

perchè, OnlyUd, te ne sbatti (ce ne sbattiamo) e di quelli dell'11/9 no? Per due motivi: a) sono civili "di serie B" b) non li abbiamo visti morire, niente copertura mediatica = niente pietà.

[Tersite]

pochi anni prima, accanto a casa nostra, di civili ne hanno sterminati circa il triplo.

Ma nessuno non solo conosce la data - giusto per avere un'idea della copertura mediatica - ma neanche l'anno, e neanche di cosa sto parlando.

Sbaglio?

[GURU baba rey]

Quoto Dauntless.

E' evidente come per l'opinione pubblica ci siano due pesi e due misure. Dei morti delle Twin Towers si parlerà per sempre mentre quelli in Afganistan e in Iraq è come se non esistessero (a meno che non capiti qualche italiano che ovviamente diventerà subito un "eroe").