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«In Italia più morti bianche che omicidi»


Tersite
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«ma l'attenzione pubblica si concentra sulla dimensione della sicurezza»

«In Italia più morti bianche che omicidi»

L'allarme del Censis: il numero di vittime del lavoro e della strada supera di gran lunga quello dei delitti

Lo stabilimento delle Acciaierie ThysseKrupp di Torino teatro, il 6 dicembre del 2007, di un incendio costato la vita a sette operai (Ansa)

ROMA - In Italia le morti bianche e il numero delle vittime della strada superano di gran lunga i decessi legati alla criminalità o ad episodi violenti. I morti sul lavoro in particolare sono quasi il doppio degli assassinati e i decessi sulle strade otto volte più degli omicidi.

MORTI BIANCHE - È questo l'allarme che lancia il Censis, specificando che nel 2007 le morti legate al lavoro nel nostro Paese sono state 1.170, di cui 609 per infortuni stradali, ovvero lungo il tragitto casa-lavoro o in strada durante l'esercizio dell'attività lavorativa. E l'Italia, avverte il Censis, è di gran lunga il Paese europeo dove si muore di più sul lavoro. Se si escludono gli infortuni in itinere o comunque avvenuti in strada, non rilevati in modo omogeneo da tutti i Paesi europei, si contano 918 casi in Italia, 678 in Germania, 662 in Spagna, 593 in Francia (in questo caso il confronto è riferito al 2005).

INCIDENTI STRADALI - I numeri crescono ancora se si considerano le vittime degli incidenti stradali. Nel 2006, in Italia, i decessi sulle strade sono stati 5.669, un dato che supera di gran lunga quello registrato in altri Paesi europei anche più popolosi del nostro come Regno Unito (3.297), Francia (4.709) e Germania (5.091). Gli altri Paesi hanno fatto meglio di noi negli interventi tesi a ridurre i decessi sulle strade. Nel 1995 la Germania era maglia nera in Europa, con 9.454 morti in incidenti stradali, ridotti a 7.503 già nel 2000, per poi diminuire ancora ai livelli attuali. In Francia, si è passati dagli 8.892 morti sulle strade nel 1995 agli 8.079 nel 2000, per poi registrare un ulteriore calo. La riduzione in Italia c'è stata (i morti erano 7.020 nel 1995, 6.649 nel 2000, fino agli attuali 5.669), ma non in maniera così rapida, sottolinea il Censis, tanto da diventare il Paese europeo in cui è più rischioso spostarsi sulle strade.

CRIMINALITA' - E nonostante i decessi sul lavoro e quelli legati a incidenti stradali superino quelli legati alla criminalità, nel nostro Paese, sottolinea il Censis, «gran parte dell'attenzione pubblica si concentra sulla dimensione della sicurezza rispetto ai fenomeni di criminalità». Il numero degli omicidi in Italia continua a diminuire. In base ai dati delle fonti ufficiali disponibili elaborati dal Censis, sono passati da 1.042 casi nel 1995 a 818 nel 2000, fino a 663 nel 2006 (-36,4% in 11 anni). Sono molti di più negli altri grandi Paesi europei, dove pure si registra una tendenza alla riduzione: 879 casi in Francia (erano 1.336 nel 1995 e 1.051 nel 2000), 727 in Germania (erano 1.373 nel 1995 e 960 nel 2000), 901 casi nel Regno Unito (erano 909 nel 1995 e 1.002 nel 2000). Anche rispetto alle grandi capitali europee, nelle cittá italiane si registra un numero minore di omicidi. Nel 2006 a Roma si sono contati 30 casi, quasi come Parigi (29 omicidi, ma erano 102 nel 1995), 33 a Bruxelles, 35 ad Atene, 46 a Madrid, 50 a Berlino, 169 a Londra, che aveva toccato la punta massima (212 omicidi) nel 2003.

05 agosto 2008

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CRIMINALITA' - E nonostante i decessi sul lavoro e quelli legati a incidenti stradali superino quelli legati alla criminalità, nel nostro Paese, sottolinea il Censis, «gran parte dell'attenzione pubblica si concentra sulla dimensione della sicurezza rispetto ai fenomeni di criminalità».

Giusto.

Smettiamola di pretendere che chi delinque venga messo in condizione di non ripetersi, andiamo piuttosto in giro per cantieri ad obbligare i manovali ad usare caschi ed imbragature.

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Giusto.

Smettiamola di pretendere che chi delinque venga messo in condizione di non ripetersi, andiamo piuttosto in giro per cantieri ad obbligare i manovali ad usare caschi ed imbragature.

Beh, magari sarebbe comunque il caso di controllare, fino a quale punto vengono rispettate le norme di sicurezza in certi settori.

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Devo farlo io o posso limitarmi a pretendere che i gattabuianti gattabuino fino in fondo?

Offertomi il dito mi prendo pure il braccio, pretendo pure di andare in giro tranquillo per certe zone senza questuanti o marocchini petulanti e soprattutto col portafogli integro.

Sonya, a ma pare si continui a confondere effetto con causa, da parte mia e' perfettamente ovvio attendermi anche rigorosi controlli tutelanti la salute dei lavoratori, cosi' come che gli stessi non cerchino ogni volta di scansarli come la peste.

Se i sindacati, invece di mettersi a 90° quando i metalmeccanici chiedono aumenti e stop approfittassero del diritto di sciopero per pretendere certe cose ed insegnarne altre forse qualcosina potrebbe cambiare.

Perche' ad esempio non combattere, ma veramente sul serio, il caporalato equiparandolo a schiavitu' con pene conseguenti?

Tutto cio' pero' non esclude affatto il mio desiderio succitato.

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E' ovvio che lo stato deve operare sia per impedire gli omicidi che le morti bianchi.

Ma e' anche bello ragionare per emergenze e pericoli percepiti.

La principale (e se non la prima sara' la seconda) causa di morte dei giovani sono gli incidenti stradali. In effetti e' un strage continua. Pero' ne muoiono 3 in 6 mesi prendendo pasticche a un rave party ed e' emergenza rave-party.

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Partiamo da un principio indelebile, i rave party andrebbero cancellati dalla faccia della terra e non perche' ogni tanto ci muore qualcuno del quale non me ne puo' fregare di meno.

Quello fatto, chiaramente senza la benche' minima autorizzazione, ad una decina di km da Pavia ha mobilitato tutte le caserme e stazioni di polizia delle vicinanze, impedito il passaggio dei residenti o di chi semplicemente voleva passare di li' e cagato il cazzo in generale a tutta Pavia e dintorni.

Vedo nel napalm un'ottima soluzione.

Vanno, ma a te vedere SMN *che attualmente non so come sia, ma se e' come qualche anno fa basta ed avanza* ripulita da barboni, drogatazzi, spacciatori, zingari e perdiballe vari et assortiti farebbe cosi' schifo?

Quando penso che il belpaese e' la culla ideale del turismo e poi presentiamo ai turisti scene come quelle che quotidianamente si vedono alla stazione centrale di milano mi cascano le palle.

Ben venga l'esercito, se cio' puo' far riscoprire un po' di civilta'.

Ringrazio pertanto maroni e la russa per aver capito finalmente che il lassismo italiota si combatte solo con misure drastiche.

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Vanno, ma a te vedere SMN *che attualmente non so come sia, ma se e' come qualche anno fa basta ed avanza* ripulita da barboni, drogatazzi, spacciatori, zingari e perdiballe vari et assortiti farebbe cosi' schifo?

Quando penso che il belpaese e' la culla ideale del turismo e poi presentiamo ai turisti scene come quelle che quotidianamente si vedono alla stazione centrale di milano mi cascano le palle.

Ben venga l'esercito, se cio' puo' far riscoprire un po' di civilta'.

Ringrazio pertanto maroni e la russa per aver capito finalmente che il lassismo italiota si combatte solo con misure drastiche.

Corto, non è che p.e. a me farebbe schifo una stazione di Roma "ripulita". Solo avrei preferito investire nelle forze dell'ordine e non mettere l'esercito che non ritengo assolutamente addestrato per affrontare questo tipo di situazione - proprio perché un esercito non è pensato per fare la polizia di riserva. Tutto quì.

Modificato da SonyaBlade
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piu' che altro han tagliato 3 miliardi e mezzo alle forze dell'ordine rimpinguandole con 3000 soldati che hanno un impatto dello 0,8%.

la russa dice la verita', quando spiega che in questo modo "la percezione della sicurezza aumenta". in realta' la sicurezza effettiva diminuisce drammaticamente.

domando, se i poliziotti scendono in piazza, a coloro che chiedono sicureza non interessa punto?

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Odo, l'Italia è il paese europeo con il maggior numero di forze dell'ordine rispetto alla popolazione e con la maggiore spesa nel settore.

Cosa significa? Significa che il problema è di allocazione delle risorse e non di organico, ergo l'esercito è solo una mossa demagogica.

Soprassediamo sui "rave", devi essere proprio stordito da Studio Aperto per non accorgerti che le stesse cose - anzi, peggiori - succedono in qualunque discoteca. E il problema eventualmente è di prevenzione, non di repressione, in quanto quest'ultima, nel caso di crimini senza vittima come spaccio e prostituzione, è di fatto criminogena (oltre che essere uno spropositato spreco di denaro pubblico, particolarmente ridicolo in un paese metà del quale è in mano a organizzazioni criminali che in un giorno fanno entrare in europa tonnellate di coca).

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Allora non capisco perche' parli della stazione romana.

Ti ho fatto l'esempio della stazione romana (vedi le lettere "p.e."), perché quella la conosco benissimo. Ci avrei potuto mettere pure quella di Milano, se ti aiuta a capire meglio quello che ho detto.

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Odo, l'Italia è il paese europeo con il maggior numero di forze dell'ordine rispetto alla popolazione e con la maggiore spesa nel settore.

Cosa significa? Significa che il problema è di allocazione delle risorse e non di organico, ergo l'esercito è solo una mossa demagogica.

Soprassediamo sui "rave", devi essere proprio stordito da Studio Aperto per non accorgerti che le stesse cose - anzi, peggiori - succedono in qualunque discoteca. E il problema eventualmente è di prevenzione, non di repressione, in quanto quest'ultima, nel caso di crimini senza vittima come spaccio e prostituzione, è di fatto criminogena (oltre che essere uno spropositato spreco di denaro pubblico, particolarmente ridicolo in un paese metà del quale è in mano a organizzazioni criminali che in un giorno fanno entrare in europa tonnellate di coca).

Quel telegiornalucolo lo lascio tutto a te.

Maro', ma come si fa a non capire la differenza?

Aldila' del fatto che vadano chiuse pure le disco dove l'illegalita' la fa da padrona e' ovvio che non possa essere la stessa cosa, dato che quelle sono allocate stabilmente, i rave party sono abomini non autorizzati da nessuno che prevaricano su tutto e su tutti e sto parlando per esperienza diretta, non per sentito dire da quei minchioni di italia1.

Ah, le prostitute ridotte in schiavitu' non sono vittime?

Quelli che hanno la sventura di abitare in zone ad alto tasso di prostituzione e conseguente degrado non sono vittime?

I tossici non sono vittime?

I derubati dagli stessi per procurarsi la dose non sono vittime?

Ti stai riferendo a spacciatori di sola maria o ci sono anche gli altri?

Ti ho sempre dato ragione per quel che riguarda la distinzione fra sostanze leggere e pesanti, ma trovo tu abbia uno strano concetto di legalita'.

Ma forse non e' poi tanto strano, e' il solito che sconfina nel cronico lassismo all'italiana.

Per finire che le fdo siano impiegate malissimo non e' certo una novita', magari i militari scuotono qualche amor proprio e risvegliano qualche coscienza pronta per il dash.

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Si, sono vittime del proibizionismo e di tutti quei politici che nascondono dietro un generico moralismo il loro appoggio alla criminalità organizzata che di prostituzione e spaccio si pasce e cresce.

E comunque, te l'ho detto: i fatti sono 3 miliardi e mezzo di tagli a polizia e carabinieri, e 3000 soldatini a far presepio in piazzetta. Beato te che ci vedi un passo avanti.

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Inviato (modificato)
Ammemeparenastrunzata.

Ma quando li fanno si rendono conto almeno vagamente di quello che stanno chiedendo?

(ricopio l'appello)

Lo dice il Censis: è di gran lunga il Paese europeo dove si muore di più sul lavoro.

Sono 918 casi in Italia in un anno. Un morto ogni 23 mila lavoratori, a fronte di 678 in Germania (un morto ogni 53 mila lavoratori), 662 in Spagna (un morto ogni 24 mila lavoratori), 593 in Francia (un morto ogni 50 mila lavoratori).

Senza contare che in Italia sono decine di migliaia gli incidenti sul lavoro non denunciati. E che sono decine, o forse più, i morti sul lavoro fatti passare per incidenti stradali o incidenti domestici.

Le città italiane, sempre secondo il Censis, sono tra le più sicure d'Europa.

Eppure il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha deciso di utilizzare i militari per pattugliare le strade.

Noi, cittadini italiani stufi di questa "strage bianca", chiediamo a Lei, ministro della Difesa, di spostare le risorse umane ed economiche impiegate per pattugliare le città perché vigilino sui cantieri e sui luoghi di lavoro. I numeri degli incidenti sul lavoro, signor Ministro,sono quelli di una guerra. Mandi, per favore, i nostri militari in una vera missione di pace.

Modificato da Tersite
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Noi, cittadini italiani stufi di questa "strage bianca", chiediamo a Lei, ministro della Difesa, di spostare le risorse umane ed economiche impiegate per pattugliare le città perché vigilino sui cantieri e sui luoghi di lavoro. I numeri degli incidenti sul lavoro, signor Ministro,sono quelli di una guerra. Mandi, per favore, i nostri militari in una vera missione di pace.

Ed io ricopio quanto detto prima, se il resto puo' essere condivisibile questa e' una stronzata apocalittica.

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