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Amarcord


SCRIGNO MAGICO
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(21 giugno 2004 - Repubblica.it)

Ma quelle telecamere non servono a nulla

Ricapitolando: la Rai aveva chiesto 4 telecamere personalizzate da installare a Danimarca-Svezia. Forse una per gol (2+2). Ne ha ottenute solo 2, e con quelle cercherà di arrangiarsi. A cosa diavolo debbano servire le telecamere nostre in caso di partita-biscotto non l'ha ancora spiegato nessuno: forse a un certo punto, al gol del 2-2, irromperà un cronista a tutto schermo e dirà: la Svezia ha appena segnato il 2-2 e noi con la nostra telecamera personalizzata vi dimostriamo che la palla è entrata in rete perché uno svedese ha cercato di segnare e il portiere danese non l'ha impedito, ed è stato un gol, mai visto uno scandalo simile su un campo di calcio.

Milioni di parole riversate dalle tv negli ultimi giorni; decine di interviste di nostri inviati ai ritiri di Svezia e Danimarca, forse nella speranza che qualcuno di loro si veda arrivare Mario Mattioli e, intimorito, confessi: "Beh, ragazzi, ve lo dico in un orecchio, finirà 2-2, siamo d'accordo da tre anni, e a fine gara si va tutti a bere birra in un pub". Invece svedesi e danesi dicono che, loro, guai, ma come ci viene in mente, e come mai viene in mente proprio a noi, che possano combinare qualcosa del genere.

Quello che le tv non ci hanno ancora spiegato (dopo averlo annunciato in ogni dove) è il motivo per cui taroccare uno 0-0 è facilissimo, mentre taroccare un 2-2 è impossibile.

In teoria si fa così: le due squadre scendono in campo, una delle due parte piuttosto forte e dopo una ventina di minuti il loro centravanti si alza su un cross e la mette di testa (loro hanno centravanti in grado di farlo). L'altra squadra si scuote, viene a sapere che l'Italia sta battendo la Bulgaria e si sente eliminata, reagisce, si butta in avanti, e arriva il pareggio in una mischia furibonda.

La prima squadra, però, quella sera è davvero più in palla: vuole assicurarsi la qualificazione, riparte in avanti e, dopo una serie di tentativi una bella triangolazione la riporta in vantaggio. L'altra squadra è disperata, viene a sapere che l'Italia sta battendo 15-0 la Bulgaria, hanno segnato tutti, compreso Peruzzi, tranne Vieri. Si getta in avanti raccogliendo le ultime forze e approfitta del fatto che il ct della prima, sentendosi troppo sbilanciato, toglie i due elementi migliori di centrocampo e attacco e ne mette due a copertura (non è un illecito, vero?). Inizia a buttare palloni in mezzo, e alla fine un fortuito rimpallo favorisce il loro centravanti che la tocca in rete (loro hanno centravanti in grado di farlo). 2-2.

A quel punto mancano meno di dieci minuti, le due squadre sono stremate, i giocatori non si reggono in piedi, hanno la qualificazione in tasca perché il destino (ah, il destino) ha voluto così, congelano il pallone fino alla fine e dopo vanno tutti a bere birra in un pub. E' un biscotto? Probabilmente è un intero biscottificio. Ma c'è chi potrebbe sostenere che è un naturalissimo svolgimento di una partita come questa. E allora?

18.2.06 (goalcity.it)

A Messina la Juve non vince mai: finisce 2-2 ma vale oro

Mezzo passo falso per la Juventus che sommato al pareggio dell'Inter a Livorno sa molto di vittoria. La squadra di Capello mantiene invariati i 12 punti di vantaggio sui nerazzurri e si porta a piu' 13 dal Milan, in attesa della partita serale tra i rossoneri e il Cagliari. Al San Filippo finisce 2-2 con reti di Ibra e Mutu per la Signora e doppietta di Floccari per i peloritani.

Se qualcosa e' cambiato nella Juve rispetto alle consuete prestazioni cui ci ha abituati, e' stato l'approccio alla gara: i bianconeri sono apparsi decisamente meno grintosi e concentrati del solito. Valga d'esempio il modo con cui Floccari ha pescato il corridoio tra Kovac e Cannavaro in occasione del primo gol giallorosso. Proprio il capitano azzurro e' sembrato il piu' disattento del gruppo, palesando colpe nella prima marcatura e facendosi saltare come un pivellino quando e' stato espulso ad inizio ripresa. Nedved e, a tratti, Camoranesi gli unici juventini sopra le righe. Certo, con dodici punti di vantaggio e a quattro giorni dagli ottavi di Champions un calo di concentrazione e' legittimo e comprensibile.

Di tutt'altro profilo la partita disputata dal Messina: Mutti doveva rabberciare un gruppo privo di sei titolari ed e' riuscito nell'impresa di schierare una squadra compatta in mezzo al campo e sempre pronta a ripartire senza timore referenziale verso i ben piu' quotati avversari. Splendida la reazione dopo il rigore di Mutu che avrebbe tagliato le gambe a chiunque.

E. Ferranti

biscotto_copiaa.jpg

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Anche per me è stato un biscotto, avevo anche scommesso sul pareggio (insieme ad altre partite... non ho vinto 100 Euro per colpa di quei cadaveri dell'Udinese GRRRRRR).

Però Floccari è davvero fortissimo: io lo conosco bene visto che ha sempre giocato nel Rimini. E' ancora giovane, ma ha dei numeri da giocatore di primissimo piano.

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