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TESTI DI CANZONI


Milurdein
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don raffaè e la a suo modo timbartoniana ottocento (che approfitto per postare) le ho in mp3 sparsi, leggo che alcuni dei testi (le a me sconosciute Mégu Megún e  çímma) sono feat. ivano fossati. e quante belle triglie nel maaar

OTTOCENTO

Cantami di questo tempo

l'astio e il malcontento

di chi è sottovento

e non vuol sentir l'odore

di questo motor

che ci porta avanti

quasi tutti quanti

maschi , femmine e cantanti

su un tappeto di contanti

nel cielo blu

Figlia della famiglia

sei la meraviglia

già matura e ancora pura

come la verdura di papà

Figlio bello e audace

bronzo di Versace

figlio sempre più capace

di giocare in borsa

di stuprare in corsa tu

moglie dalle larghe maglie

dalle molte voglie

esperta di anticaglie

scatole d'argento ti regalerò

Ottocento

Novecento

Millecinquecento scatole d'argento

fine Settecento ti regalerò

Quanti pezzi di ricambio

quante meraviglie

quanti articoli di scambio

quante belle figlie da sposar

e quante belle valvole e pistoni

fegati e polmoni

e quante belle biglie a rotolar

e quante belle triglie nel mar

Figlio figlio

povero figlio

eri bello bianco e vermiglio

quale intruglio ti ha perduto nel Naviglio

figlio figlio

unico sbaglio

annegato come un coniglio

per ferirmi , pugnalarmi nell'orgoglio

a me a me

che ti trattavo come un figlio

povero me

domani andrà meglio

Ein klein pinzimonie

wunder matrimonie

krauten und erbeeren

und patellen und arsellen

fischen Zanzibar

und einige krapfen

frùer vor schlafen

und erwachen mit walzer

und Alka-Seltzer fùr

dimenticar

Un piccolo pinzimonio

splendido matrimonio

cavoli e fragole

e patelle ed arselle

pescate a Zanzibar

e qualche krapfen

prima di dormire

ed un risveglio con valzer

e un Alka-Seltzer per

dimenticar.

Quanti pezzi di ricambio

quante meraviglie

quanti articoli di scambio

quante belle figlie da sposar

e quante belle valvole e pistoni

fegati e polmoni

e quante belle biglie a rotolar

e quante belle triglie nel mar.

Modificato da Tersite
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Counting Crows - Colorblind

I am colorblind

Coffee black and egg white

Pull me out from inside

I am ready

I am taffy stuck and tongue tied

Stutter shook and uptight

Pull me out from inside

I am ready

I am fine

I am covered in skin

No one gets to come in

Pull me out from inside

I am folded and unfolded and unfolding

I am colorblind

Coffee black and egg white

Pull me out from inside

I am ready

I am fine

In piena notte, a occhi chiusi, l'accompagnamento di piano è ipnotico per me....

Modificato da Kalema
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riprendiamo con un vecchio capolavoro di testo di questo grand'uomo:

Magic Shop - Franco Battiato

C'è chi parte con un raga della sera

e finisce per cantare "la Paloma".

E giorni di digiuno e di silenzio

per fare i cori nelle messe tipo Amanda Lear

vuoi vedere che l'Età dell'Oro

era appena l'ombra di Wall Street?

La Falce non fa più pensare al grano

il grano invece fa pensare ai soldi.

E più si cresce e più mestieri nuovi

gli artisti pop, i manifesti ai muri

i Mantra e gli Hare Hare a mille lire

l'Esoterismo di René Guénon.

Una Signora vende corpi astrali

i Budda vanno sopra i comodini

deduco da una frase del Vangelo

che è meglio un imbianchino di Le Corbusier.

Eterna è tutta l'arte dei Musei

carine le Piramidi d'Egitto

un po' naif i Lama tibetani

lucidi e geniali i giornalisti.

Supermercati coi reparti sacri che vendono

gli incensi di Dior

rubriche aperte sui peli del Papa.

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se in foto sei te, è vero. stilosa, pure.

ehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh......quanto mi piacerebbe essere la tipa della foto.....Per la stilosa invece me lo tengo con piacere il complimento, considerando lo stile il modo personalissimo di rapportarsi al mondo che ognuno di noi ha :)

:D

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toccato nel vivo.

mi sa che hai messo su barca e porti pure bandiera delle repvbbliche marinare

noi le altre repvubbliche marinare non le consideriamo neppure, caro il mio bagonghi

ed ora lasciamo in pace, ché devo preparare un Soufflé Imperial à la Bourgeois con trionfo di Bario&Pinoli

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omaggio di un grande (per me) ad un grande

Mi è andato il cane sotto un camion

quella sera:

ho pianto come un vecchio

sopra una bandiera,

se fosse stato un compagno basco

avrei pianto di meno."

Così dicevi e mi chiedevi "Professore,

dimmi se sono un qualunquista,

un uomo ad ore".

Così dicevi e già nasceva

mezzo sole,

e il giornalista in fondo

è un modo di campare,

e alla ragazza greca

traducevi piano

-Luci a S. Siro-

Gli imbonitori sono troppi

e non li fermi,

e Dio che è morto

non è morto per tre giorni

La rabbia un tempo la scandiva

soltanto la locomotiva

tra i fiori rossi sulla strada:

e contro il niente adesso parte

ogni mezz'ora un volo charter

itinerario di gran moda.

E vorrei dirti sbagli,

guarda che t'inganni,

loro han soltanto meno dubbi e meno anni,

e intanto spuntano i tarocchie giù frescate

su Calvino...

e sui destini che s'incrociano un po' male,

e che si parte per vedersi ritornare

e vorrei dirtelo ma in fondo cosa importa?

ti ho visto peggio e già la so la tua risposta,

che non c'è niente che non resti

e che non passi con il vino:

ma coi ragazzi c'era un fatto personale;

non han capito chi ci marcia su e chi vale.

La rabbia un tempo la scandiva

soltanto la locomotiva

gettata a sasso sulla strada;

adesso è giorno di mercato

spuntano a grappoli i poeti

tutte le isole han trovato.

E non c'è niente che non passi con il vino;

anche Susanna è andata su

per il camino,

e noi vediamo un po' d'alzarci

perché è l'ora, perché è tardi:

a ciucche dure finiremo per capire

come si vive, e ci potremo divertire...

"Bologna è un vecchio

che ripete la mia vita,

l'ultimo amore, l'osteria che mi è restata",

E intanto fuori è temporale,

la greca canta un libertale

che già le diamo per scontato;

ricordo quasi per inciso

qualcuno mi sfiorava il viso

ed ero stato proprio male.

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Ci nascondiamo di notte

Per paura degli automobilisti

Degli inotipisti

Siamo i gatti neri

Siamo i pessimisti

Siamo i cattivi pensieri

E non abbiamo da mangiare

Com'è profondo il mare

Com'è profondo il mare

Babbo, che eri un gran cacciatore

Di quaglie e di faggiani

Caccia via queste mosche

Che non mi fanno dormire

Che mi fanno arrabbiare

Com'è profondo il mare

Com'è profondo il mare

E' inutile

Non c'è più lavoro

Non c'è più decoro

Dio o chi per lui

Sta cercando di dividerci

Di farci del male

Di farci annegare

Com'è profondo il mare

Com'è profondo il mare

Con la forza di un ricatto

L'uomo diventò qualcuno

Resuscitò anche i morti

Spalancò prigioni

Bloccò sei treni

Con relativi vagoni

Innalzò per un attimo il povero

Ad un ruolo difficile da mantenere

Poi lo lasciò cadere

A piangere e a urlare

Solo in mezzo al mare

Com'è profondo il mare

Poi da solo l'urlo

Diventò un tamburo

E il povero come un lampo

Nel cielo sicuro

Cominciò una guerra

Per conquistare

Quello scherzo di terra

Che il suo grande cuore

Doveva coltivare

Com'è profondo il mare

Com'è profondo il mare

Ma la terra

Gli fu portata via

Compresa quella rimasta addosso

Fu scaraventato

In un palazzo,in un fosso

Non ricordo bene

Poi una storia di catene

Bastonate

E chirurgia sperimentale

Com'è profondo il mare

Com'è profondo il mare

Intanto un mistico

Forse un'aviatore

Inventò la commozione

E rimise d'accordo tutti

I belli con i brutti

Con qualche danno per i brutti

Che si videro consegnare

Un pezzo di specchio

Così da potersi guardare

Com'è profondo il mare

Com'è profondo il mare

Frattanto i pesci

Dai quali discendiamo tutti

Assistettero curiosi

Al dramma collettivo

Di questo mondo

Che a loro indubbiamente

Doveva sembrar cattivo

E cominciarono a pensare

Nel loro grande mare

Com'è profondo il mare

Nel loro grande mare

Com'è profondo il mare

E' chiaro

Che il pensiero dà fastidio

Anche se chi pensa

E' muto come un pesce

Anzi un pesce

E come pesce è difficile da bloccare

Perchè lo protegge il mare

Com'è profondo il mare

Certo

Chi comanda

Non è disposto a fare distinzioni poetiche

Il pensiero come l'oceano

Non lo puoi bloccare

Non lo puoi recintare

Così stanno bruciando il mare

Così stanno uccidendo il mare

Così stanno umiliando il mare

Così stanno piegando il mare

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Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere

di gente infame, che non sa cos'è il pudore,

si credono potenti e gli va bene quello che fanno;

e tutto gli appartiene.

Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!

Questo paese è devastato dal dolore...

ma non vi danno un po' di dispiacere

quei corpi in terra senza più calore?

Non cambierà, non cambierà

no cambierà, forse cambierà.

Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?

Nel fango affonda lo stivale dei maiali.

Me ne vergogno un poco, e mi fa male

vedere un uomo come un animale.

Non cambierà, non cambierà

si che cambierà, vedrai che cambierà.

Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali

che possa contemplare il cielo e i fiori,

che non si parli più di dittature

se avremo ancora un po' da vivere...

La primavera intanto tarda ad arrivare

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Si ses de mutria mala

morigande in sos pensamentos,

lestra de su grecu s’ala

ispinghet ecos de lamentos,

brinca sos trabentos

ei bessi dae su ludu,

puru si non as a ottènner bantos,

proa a dare un’azudu.

No iscurtes sas muidas,

lassa puru sas peàdas.

Sa tristessa commo est luida

e de realidade aundàda.

Arantzos in bucca a sos pitzinnos

a sa muda in sa rena, setzidos.

Fusileddos in sa pala,

pedras in sa bertula.

Issos cherent una terra,

pitzinnos in sa gherra.

Su destinu in sos isteddos

(falet subra a sos piseddos)

est drommende a bentre a chelu

(un’ateru chelu pro lentolu).

Tue brinca sos trabentos

ei bessi dae su ludu,

puru si non as a ottener bantos,

proas a dare un’azudu.

Fintzas a cando sa pena

su mundu in sas manos at a aere

Ischida·ti·nche in bona lena,

fortzis gia giuches su chi cheres.

Arantzos in bucca a sos pitzinnos

a sa muda in sa rena setzidos

Fusileddos in sa pala,

pedras in sa bertula.

Issos cherent una terra,

pitzinnos in sa gherra.

Trenta, quaranta, cinquanta,

mitragliatrice cànta

a tenore.

Tutti seduti giù per terra.

Quaranta, cinquanta, cinquantuno

ferite di coltello

nel cuore.

Tutti seduti giù per terra,

pitzinnos in sa gherra.

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  • 3 settimane dopo...

Cirano ( F. Guccini )

Venite pure avanti, voi con il naso corto, signori imbellettati, io più non vi sopporto,

infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio perchè con questa spada vi uccido quando voglio.

Venite pure avanti poeti sgangherati, inutili cantanti di giorni sciagurati,

buffoni che campate di versi senza forza avrete soldi e gloria, ma non avete scorza;

godetevi il successo, godete finchè dura, che il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura

e andate chissà dove per non pagar le tasse col ghigno e l' ignoranza dei primi della classe.

Io sono solo un povero cadetto di Guascogna, però non la sopporto la gente che non sogna.

Gli orpelli? L'arrivismo? All' amo non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,

io non perdono, non perdono e tocco!

Facciamola finita, venite tutti avanti nuovi protagonisti, politici rampanti,

venite portaborse, ruffiani e mezze calze, feroci conduttori di trasmissioni false

che avete spesso fatto del qualunquismo un arte, coraggio liberisti, buttate giù le carte

tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese in questo benedetto, assurdo bel paese.

Non me ne frega niente se anch' io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato;

coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,

io non perdono, non perdono e tocco!

Ma quando sono solo con questo naso al piede

che almeno di mezz' ora da sempre mi precede

si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore

che a me è quasi proibito il sogno di un amore;

non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute,

per colpa o per destino le donne le ho perdute

e quando sento il peso d' essere sempre solo

mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo,

ma dentro di me sento che il grande amore esiste,

amo senza peccato, amo, ma sono triste

perchè Rossana è bella, siamo così diversi,

a parlarle non riesco: le parlerò coi versi, le parlerò coi versi...

Venite gente vuota, facciamola finita, voi preti che vendete a tutti un' altra vita;

se c'è, come voi dite, un Dio nell' infinito, guardatevi nel cuore, l' avete già tradito

e voi materialisti, col vostro chiodo fisso, che Dio è morto e l' uomo è solo in questo abisso,

le verità cercate per terra, da maiali, tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali;

tornate a casa nani, levatevi davanti, per la mia rabbia enorme mi servono giganti.

Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco,

io non perdono, non perdono e tocco!

Io tocco i miei nemici col naso e con la spada,

ma in questa vita oggi non trovo più la strada.

Non voglio rassegnarmi ad essere cattivo,

tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo:

dev' esserci, lo sento, in terra o in cielo un posto

dove non soffriremo e tutto sarà giusto.

Non ridere, ti prego, di queste mie parole,

io sono solo un' ombra e tu, Rossana, il sole,

ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora

ed io non mi nascondo sotto la tua dimora

perchè oramai lo sento, non ho sofferto invano,

se mi ami come sono, per sempre tuo, per sempre tuo, per sempre tuo...Cirano

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  • 3 settimane dopo...

Pink Floyd

Comfortably Numb

Hello?

Is there anybody in there?

Just nod if you can hear me.

Is there anyone home?

Come on, now.

I hear you're feeling down.

Well I can ease your pain,

Get you on your feet again.

Relax.

I need some information first.

Just the basic facts,

Can you show me where it hurts?

There is no pain, you are receding.

A distant ship's smoke on the horizon.

You are only coming through in waves.

Your lips move but I can't hear what you're sayin'.

When I was a child I had a fever.

My hands felt just like two balloons.

Now I got that feeling once again.

I can't explain, you would not understand.

This is not how I am.

I have become comfortably numb.

Ok.

Just a little pinprick.

There'll be no more ...Aaaaaahhhhh!

But you may feel a little sick.

Can you stand up?

I do believe it's working. Good.

That'll keep you going for the show.

Come on it's time to go.

There is no pain, you are receding.

A distant ship's smoke on the horizon.

You are only coming through in waves.

Your lips move but I can't hear what you're sayin'.

When I was a child I caught a fleeting glimpse,

Out of the corner of my eye.

I turned to look but it was gone.

I cannot put my finger on it now.

The child is grown, the dream is gone.

I have become comfortably numb.

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I migliori testi di Rino Gaetano:

E Io Ci Sto

Mi alzo al mattino con una nuova

Illusione,prendo il 109 per la Rivoluzione,

e sono soddisfatto Un poco saggio un poco matto

Penso che fra vent'anni finiranno I miei affanni

Ma ci ripenso però, mi guardo intorno per un po'

e mi accorgo che son solo,

in fondo è bella però è la mia età e io ci sto

Si dice che in America tutto è Ricco tutto è nuovo,

puoi salire In teleferica

su un grattacielo e farti un uovo,

io cerco il rock'n'Roll al bar e nei metrò,

cerco una bandiera diversa senza sangue sempre tersa

Ma ci ripenso però, mi guardo intorno per un po'

e mi accorgo che son solo,

In fondo è bello però , è il mio Paese e io ci sto

Mi dicono alla radio statti calmo statti buono

non esser scalmanato stai tranquillo e fatti uomo

ma io con la mia guerra voglio andare sempre avanti,

e costi quel che costi la vincerò non ci son santi

Ma ci ripenso però, mi guardo intorno per un po'

e mi accorgo che son solo,

ma in fondo è bella però è la mia guerra e io ci sto

cerco una donna che sia la meglio

che mi sorrida al mio risveglio

e che sia bella come il sole d'agosto

intelligente si sa

ma in fondo è bella però è la mia donna e io ci sto

Ti Ti Ti Ti

A te che che sogni una stella ed un veliero

che ti portino su isole dal cielo più vero

a te che non sopporti la pazienza

o abbandonarti alla più sfrenata continenza

a te hai progettato un antifurto sicuro

a te che lotti sempre contro il muro

e quando la tua mente prende il volo

ti accorgi che sei rimasto solo

a te che ascolti il mio disco forse sorridendo

giuro che la stessa rabbia sto vivendo

stiamo sulla stessa barca io e te

ti ti ti ti ti ti ti ti ti ti ti . . .

a te che odi i politici imbrillantinati

che minimizzano i loro reati

disposti a mandare tutto a puttana

pur di salvarsi la dignità mondana

a te che non ami i servi di partito

che ti chiedono il voto un voto pulito

partono tutti incendiari e fieri

ma quando arrivano sono tutti pompieri

a te che ascolti il mio disco forse sorridendo

giuro che la stessa rabbia sto vivendo

stiamo sulla stessa barca io e te

ti ti ti ti ti ti ti ti ti ti ti . . .

Michele O' Pazzo E' Pazzo Davvero

Piace tanto ai grandi quanto ai bambini

prende tutto e in cambio offre palloncini

ha una macchina a tre ruote e un megafono potente

per poter parlare a se stesso o comunque con la gente

a volte è sporco a volte è nero

Michele o' pazzo però è proprio vero

gli stracci li ammucchia dentro un cartone

mentre degli oggetti invecchiati ne fa collezione

parla al megafono di politica e di sesso

c'è chi lo ascolta ma per chi no fa lo stesso

crede in un mondo più giusto e più vero

michele o' pazzo è pazzo davvero

state sereni tutto cambierà domani

avremo tutti una casa di quattro o cinque vani

palloncini nuovi belli e colorati

portatemi gli stracci le carte e i vostri peccati

venite venite è ritornato Michele

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FRANCESCO GUCCINI - CULODRITTO

Ma come vorrei avere i tuoi occhi, spalancati sul mondo come carte assorbenti

e le tue risate pulite e piene, quasi senza rimorsi o pentimenti,

ma come vorrei avere da guardare ancora tutto come i libri da sfogliare

e avere ancora tutto, o quasi tutto, da provare...

Culodritto, che vai via sicura, trasformando dal vivo cromosomi corsari

di longobardi, di celti e romani dell' antica pianura, di montanari,

reginetta dei telecomandi, di gnosi assolute che asserisci e domandi,

di sospetto e di fede nel mondo curioso dei grandi,

anche se non avrai le mie risse terrose di campi, cortile e di strade

e non saprai che sapore ha il sapore dell' uva rubato a un filare,

presto ti accorgerai com'è facile farsi un' inutile software di scienza

e vedrai che confuso problema è adoprare la propria esperienza...

Culodritto, cosa vuoi che ti dica? Solo che costa sempre fatica

e che il vivere è sempre quello, ma è storia antica, Culodritto...

dammi ancora la mano, anche se quello stringerla è solo un pretesto

per sentire quella tua fiducia totale che nessuno mi ha dato o mi ha mai chiesto;

vola, vola tu, dov' io vorrei volare verso un mondo dove è ancora tutto da fare

e dove è ancora tutto, o quasi tutto...

vola, vola tu, dov' io vorrei volare verso un mondo dove è ancora tutto da fare

e dove è ancora tutto, o quasi tutto, da sbagliare...

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  • 3 mesi dopo...

Modena City Ramblers > ¡Viva La Vida, Muera La Muerte! (2004) > I Cento Passi

"Sei andato a scuola?Sai contare?""Come contare?""Come contare?1,2,3,4,sai contare?""Si,so contare""Sai camminare?""So camminare""E contare e camminare insieme lo sai fare?""Si!Penso di si!""Allora forza!Conta e cammina!dai... 1,2,3,4,5,6,7,8...""Dove stiamo andando?""Forza!Conta e cammina!9... 90,91,92,93,94,95,96,97,98,99 e 100!Lo sai chi ci abita qua?A?U zù Tanu ci abita qua!!""Cento passi ci sono da casa nostra,cento passi!"

(tratto dal film "I cento passi" di M.T.Giordana)

E' nato nella terra dei vespri e degli aranci, tra Cinisi e Palermo parlava alla sua radio..

Negli occhi si leggeva la voglia di cambiare, la voglia di Giustizia che lo portò a lottare..

Aveva un cognome ingombrante e rispettato, di certo in quell'ambiente da lui poco onorato..

Si sa dove si nasce ma non come si muore e non se un'ideale ti porterà dolore..

"Ma la tua vita adesso puoi cambiare solo se sei disposto a camminare, gridando forte senza aver paura

contando cento passi lungo la tua strada"..

Allora.. 1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!

"Noi ci dobbiamo ribellare" (dal film)

Poteva come tanti scegliere e partire, invece lui decise di restare..

Gli amici, la politica, la lotta del partito.. alle elezioni si era candidato..

Diceva da vicino li avrebbe controllati, ma poi non ebbe tempo perchè venne ammazzato..

Il nome di suo padre nella notte non è servito, gli amici disperati non l'hanno più trovato..

"Allora dimmi se tu sai contare, dimmi se sai anche camminare, contare, camminare insieme a cantare

la storia di Peppino e degli amici siciliani"

Allora.. 1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!(x 2 volte)

Era la notte buia dello Stato Italiano, quella del nove maggio settantotto..

La notte di via Caetani, del corpo di Aldo Moro, l'alba dei funerali di uno stato..

"Allora dimmi se tu sai contare, dimmi se sai anche camminare, contare, camminare insieme a cantare

la storia di Peppino e degli amici siciliani"..

Allora.. 1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!..1,2,3,4,5,10,100 passi!(x 2 volte)

"E' solo un mafioso, uno dei tanti"

"E' nostro padre" "Mio padre! La mia famiglia! Il mio paese!Io voglio fottermene!Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di merda! Io voglio urlare!" (dal film)

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Valeria Rossi

Luna di lana

Con il bricco sono una briccona

Di una cuccia faccio una cucina

Con le mine faccio una minestra

Oggi è festa

Con la voglia faccio una tovaglia

Con la salvia sono una salvietta

Di una trama faccio un tramezzino

Pioggia panino

Con la molla faccio una mollica

Per la forma passa una formica

Con la fame faccio la famiglia

Pane papaia

Scorrerà dalla terra come un’onda

L’acqua dal gusto d’erba di

conchiglia

Luna di lana riscalda la mia cena

Colla scodella ciambella di collana

Fiore riposati sveglia il giorno che

verrà

Sette sassi messi in fila indiana

Sette giorni sotto una panchina

La mia galla sono una gallina

Acqua farina

Con le mani faccio una maniglia

Per levar dal fuoco la padella

Con la fretta faccio la frittata

Fretta forchetta

Scorrerà dalla terra come

un’onda…

Basta un solletico al cielo

Per una goccia di riso

Tremano le nuvole perché

Sotto non c’è il pane

Sotto non c’è amore

Con la colla faccio una cipolla

Di ogni invito faccio un’involtino

Di una crepa faccio una cremina

Riso di spina

Scorrerà dalla terra come

un’onda…

Luna di lana riscalda la mia cena

Mare di rame cannella caramella

Fiore riposati sveglia il giorno che

verrà…

^_^

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Un giudice - De Andrè

Cosa vuol dire avere

un metro e mezzo di statura,

ve lo rivelan gli occhi

e le battute della gente,

o la curiosità

d'una ragazza irriverente

che vi avvicina solo

per un suo dubbio impertinente:

vuole scoprir se è vero

quanto si dice intorno ai nani,

che siano i più forniti

della virtù meno apparente,

fra tutte le virtù

la più indecente.

Passano gli anni, i mesi,

e se li conti anche i minuti,

è triste trovarsi adulti

senza essere cresciuti;

la maldicenza insiste,

batte la lingua sul tamburo

fino a dire che un nano

è una carogna di sicuro

perché ha il cuore troppo

troppo vicino al buco del culo.

Fu nelle notti insonni

vegliate al lume del rancore

che preparai gli esami

diventai procuratore

per imboccar la strada

che dalle panche d'una cattedrale

porta alla sacrestia

quindi alla cattedra d'un tribunale

giudice finalmente,

arbitro in terra del bene e del male.

E allora la mia statura

non dispensò più buonumore

a chi alla sbarra in piedi

mi diceva "Vostro Onore",

e di affidarli al boia

fu un piacere del tutto mio,

prima di genuflettermi

nell'ora dell'addio

non conoscendo affatto

la statura di Dio.

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Che cos'è l'amor

chiedilo al vento

che sferza il suo lamento sulla ghiaia

del viale del tramonto

all' amaca gelata

che ha perso il suo gazebo

guaire alla stagione andata all'ombra

del lampione san soucì

che cos'è l'amor

chiedilo alla porta

alla guardarobiera nera

e al suo romanzo rosa

che sfoglia senza posa

al saluto riverente

del peruviano dondolante

che china il capo al lustro

della settima Polàr

Ahi, permette signorina

sono il re della cantina

volteggio tutto crocco

sotto i lumi

dell'arco di San Rocco

ma s'appoggi pure volentieri

fino all'alba livida di bruma

che ci asciuga e ci consuma

che cos'è l'amor

è un sasso nella scarpa

che punge il passo lento di bolero

con l'amazzone straniera

stringere per finta

un'estranea cavaliera

è il rito di ogni sera

perso al caldo del pois di san soucì

Che cos'è l'amor

è la Ramona che entra in campo

e come una vaiassa a colpo grosso

te la muove e te la squassa

ha i tacchi alti e il culo basso

la panza nuda e si dimena

scuote la testa da invasata

col consesso

dell'amica sua fidata

Ahi, permette signorina

sono il re della cantina

vampiro nella vigna

sottrattor nella cucina

son monarca e son boemio

se questa è la miseria

mi ci tuffo

con dignità da rey

Che cos'è l'amor

è un indirizzo sul comò

di unposto d'oltremare

che è lontano

solo prima d'arrivare

partita sei partita

e mi trovo ricacciato

mio malgrado

nel girone antico

qui dannato

tra gli inferi dei bar

Che cos'è l'amor

è quello che rimane

da spartirsi e litigarsi nel setaccio

della penultima ora

qualche Estèr da Ravarino

mi permetto di salvare

al suo destino

dalla roulotte ghiacciata

degli immigrati accesi

della banda san soucì

Ahi, permette signorina

sono il re della cantina

vampiro nella vigna

sottrattor nella cucina

Son monarca son boemio

se questa è la miseria

mi ci tuffo

con dignità da rey

Ahi, permette signorina

sono il re della cantina

volteggio tutto crocco

sotto i lumi dell'arco di San Rocco

Son monarca son boemio

se questa è la miseria

mi ci tuffo

con dignità da rey

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