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ASSOLTO


Milurdein
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milordo sbagli in quel che scrivi ma sono cavilli inutili, e soprattutto, probabilmente hai ragione te.

guarda, ora il fatto quotidiano scrive una cosa completamente diversa:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/16/processo-ruby-cosi-la-legge-severino-ha-salvato-berlusconi-dalla-condanna/1157717/

"I giudici della II corte d’Appello, richiamando la sentenza della Cassazione a sezione Unite che aveva fissato i paletti dei due reati, sottolineano quindi che il reato di induzione “richiede necessariamente il concorso di due soggetti” e ricordano come “neppure l’organo dell’accusa, sia in primo che in secondo grado, ha mai fatto riferimento a possibili vantaggi personali di Ostuni anche solo in termini più generici a una sua soggezione compiacente opportunisticamente prestata”.

se e' come dice il FQ hai ragione te, la legge severino ha creato un'anomia, ed e' un paradosso che prima o poi sara' sanato o dal legislatore o dalla giurisprudenza

il corriere scrive esplicitamente il contrario

"Il collegio ritiene che non ci fu nemmeno un’induzione indebita di Berlusconi nei confronti dell’allora capo di gabinetto Ostuni, e sgomberano così il campo dalle illazioni estive secondo le quali alla base dell’assoluzione ci sarebbe potuta essere la riforma del reato di concussione introdotta dalla legge Severino."

ossia, che il vantaggio e' ininfluente. il fatto mette i virgolettati e sembra piu' credibile e argomentato (da' anche la colpa all'accusa che non aveva considerato la nuova legge), vediamo nei prossimi giorni articoli nei siti specializzati.

Modificato da Tersite
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Io ho riportato uno stralcio dell'art. del corriere dove non viene minimamente citata la parola INDUZIONE.

t

oCmq è chiaro che l'accusa non ha potuto far riferimento a vantaggi personali, perchè nella telefonata non c'è nessun accenno ad eventuali favori che berlusconi avrebbe potuto fare al questore.

Inoltre non capisco dove sbaglierei, soprattutto se poi dici che probabilmente ho ragione io, A me il ragionamento sembra linearissimo: se la legge prevede per l'induzione il vantaggio indebito, in questo non ci può essere reato, Quindi la legge severino ha fatto la differenza eccome. Che abbia fatto decadere berluscazzo dal senato non c'entra una cippa, sono due diversi della legge, Non credo nemmeno che l'abbiano fatto apposta per salvare il nano, altrimenti non approvavano la decadenza in caso di condanna, con tutti i processi che aveva in corso il criminano.

Però porca puttana l'induzione indebita ci fu alright. Altrimenti che senso aveva inventarsi la puttanata di Mubarak? più induzione di così...del resto il criminale è stato assolto per casi ben più gravi. Ricordavo quella sentenza che provava il pagamento di una stecca a squillante estero su estero, con la motivazione PAGARE (UN GIUDICE) NON SIGNIFICA CORROMPERE. Proprio quel giudice che gli aveva assegnato Mondadori. Che caso...per che cazzo lo ha pagato? quindi questa sentenza non mi scandalizza certo. Sono già vaccinato.

Modificato da milordino
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milordo ti do' ragione su tutto, anche sul fatto che buon senso vuole considerarla concussione

dico che sbagli perche'

1 sto scrivendo un articolo alle 3 di notte e ho la testa che s'impunta su dettagli inutili

2 il corriere dice che la legge severino non c'entra, e argomenta con coerenza

"Ostuni agì non perché pressato e costretto da Berlusconi, ma per «eccessivo ossequio e precipitazione», «timore reverenziale» e «debolezza», per non volere «sfigurare» di fronte all’allora premier con il quale si era «sbilanciato» troppo in anticipo."

in questo caso, il vantaggio che dite te e il FQ e' ininfluente

uno dei due rettifichera'

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Innanzitutto il corriere parla di MINACCE e PRESSIONI. Poi si dice che lo fece per TIMORE REVERENZIALE. A mio modestissimo parere se provi questo sentimento, è perchè qualcuno ti ha INDOTTO a fare qualcosa, Ma senza vantaggio personale.

Modificato da milordino
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Il presidente del collegio d'Appello che ha assolto Berlusconi nel cosiddetto processo Ruby, Enrico Tranfa, si è dimesso subito dopo aver firmato le motivazioni della sentenza. Lo ha fatto, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, in dissenso con la sentenza presa a maggioranza con il sì degli altri due giudici

http://www.ansa.it/lombardia/notizie/2014/10/17/ruby-si-dimette-tranfa-presidente-del-collegio-dappello_d0c273b3-b908-4bfa-bfdb-88a2e8ff3bf7.html

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Il presidente del collegio d'Appello che ha assolto Berlusconi nel cosiddetto processo Ruby, Enrico Tranfa, si è dimesso subito dopo aver firmato le motivazioni della sentenza. Lo ha fatto, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, in dissenso con la sentenza presa a maggioranza con il sì degli altri due giudici

http://www.ansa.it/lombardia/notizie/2014/10/17/ruby-si-dimette-tranfa-presidente-del-collegio-dappello_d0c273b3-b908-4bfa-bfdb-88a2e8ff3bf7.html

ciumbia

in effetti sembra un po' forzata sia nei fatti che nel diritto

milordo non ricordo la sentenza che dici te (previti? lo condannarono?)

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Una tangente di 40000 dollari a Squillante tramite il conto svizzero di Previti. Quindi non meravigliamoci di assoluzioni assurde a beneficio di Berlusconi. Previti era già stato condannato, era un processo stralcio mi sembra.

Modificato da milordino
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Questo è l'art. di Travaglio purtroppo non trovo quello del corsera (dove l'ho letto per la prima volta)

Commentando la sentenza appena emessa dalla VI sezione del Palazzaccio, che ha confermato in toto quella della Corte d’appello di Milano, Pecorella ha detto all’Ansa: “Squillante per le sue funzioni non era in grado di ingerire con Sme: già per la Corte di Appello non c’era dubbio che il bonifico ‘Orologio’ sia riconducibile a Berlusconi, ma siccome non c’è stato alcun intervento di Squillante, quella dazione non prova l’iscrizione del magistrato al libro paga”. Per capire meglio, riepiloghiamo brevemente i fatti. Berlusconi, i giudici Renato Squillante e Filippo Verde e gli avvocati della Fininvest, Cesare Previti e Attilio Pacifico, vengono rinviati a giudizio per corruzione nel processo “Sme-Asriosto” in base a due diversi capi d’imputazione: 1) la sentenza firmata nel 1986 dal giudice Verde (confermata dalla Cassazione nel 1988) che diede ragione alla cordata Fininvest-Barilla-Ferrero e torto alla Cir di Carlo De Benedetti nella causa con l’Iri per la mancata privatizzazione della Sme, sarebbe stata comprata con soldi della Fininvest e Barilla, finiti poi in parte a Verde e in parte a Squillante (che, pur non coinvolto nella controversia, avrebbe “aiutato” il buon esito del processo); 2) Squillante sarebbe stato “a libro paga” della Fininvest per ogni evenienza del gruppo, a suon di bustarelle che Previti, usando denaro di Berlusconi, gli avrebbe versati brevi manu in contanti e via bonifico sul suo conto svizzero. Per il primo capo d’imputazione tutti gl’imputati, in tutti i processi, sono stati assolti: le prove che la sentenza Sme fosse comprata o non ci sono o sono insufficienti. Verde e Squillante ricevettero soldi in Svizzera, ma dopo il 1988, e non è sicuro che venissero pagato proprio per quel processo. Per il secondo capo d’imputazione, i verdetti divergono: ma nessuno può negare ciò che risulta dalle carte e nessuno dei protagonisti può negare, e cioè che il 5 marzo 1991, dal conto svizzero della All-Iberian-Fininvest, “Ferrido”, alimentato con denaro di Berlusconi, parte un bonifico di 434.404 dollari (500 milioni di lire dell’epoca), alla volta del conto svizzero “Mercier” di Previti, che nel giro di pochi minuti gira la stessa somma al conto svizzero “Rowena” del giudice Squillante (riferimento in codice dell’operazione: “Orologio”). Berlusconi paga Previti che paga Squillante: non si discute. Per il bonifico Orologio, infatti, Previti, Pacifico e Squillante vengono condannati a 6 anni dal Tribunale e dalla Corte d’appello di Milano; poi la Cassazione, in extremis, manda tutto a Perugia per competenza territoriale, e lì il processo muore, ma non prima che i giudici umbri abbiano stabilito che i tre imputati erano colpevoli: il reato però è prescritto. Berlusconi viene processato separatamente, dopo lo “stralcio” del 2003 che lo divide dal coimputati. Il Tribunale lo dichiara responsabile del bonifico Orologio, ma grazie alle attenuanti generiche il reato è prescritto. La Corte d’appello invece lo assolve in base al comma 2 dell’articolo 530 del codice di procedura, stabilendo che le prove sono insufficienti o contraddittorie; la Cassazione, l’altro giorno, conferma. Il procuratore generale Piero de Petris ricorre in Cassazione. Ma qui lo stesso Pg Oscar Cedrangolo, nella sua requisitoria, chiede alla VI sezione di rigettare il ricorso e confermare l’assoluzione “dubitativa” d’appello: sostiene che,se non si riesce a dimostrare che il giudice asservito agli interessi di un gruppo privato abbia compiuto un atto contrario ai doveri d'ufficio “nell'ambito della sfera di influenza delle sue funzioni”, cioè che è intervenuto ad aggiustare un processo, anche se ha preso soldi non può essere condannato. E nemmeno chi quei soldi gli ha versato. Curiosa interpretazione, che contrasta quanto stabilito dalla stessa Cassazione il 23 maggio 1986: e cioè che il “lento e progressivo condizionamento delle sue scelte (di Squillante da parte di Previti, nda) rispetto a gruppi economici… sulla base di procurate occasioni di incontri, di regalie, di mondanità, di soddisfacimento di esigenze di gratificazione individuale di ogni specie… impone una rilettura normativa dell’ipotesi criminosa di corruzione, tutte le volte che abbiamo come riferimento fatti non solo di mercimonio dei doveri dell’ufficio in relazione ad atti squisitamente formali ma coinvolgenti la condotta generale di favoritismo e quindi antidoverosa del pubblico ufficiale…; e ciò soprattutto quando, come nel caso in esame, la corruzione investendo i doveri di base di una organizzazione [quella giudiziaria, ndr)… comporta la sistematica abdicazione dalle sue finalità legali”. Insomma, se un gruppo paga un giudice perché sia sempre disponibile alle sue esigenze processuali, ancor prima che questo sentenzi i intervenga in suo favore, questa è ugualmente corruzione anche se poi non si riescono a collegare i versamenti con questo o quell’atto specifico. Ora invece il Pg – e, par di capire, anche la VI sezione che gli è andata dietro – stabilisce invece che, sì, è incontestabile che i 434 mila dollari del bonifico Orologio a Squillante provenivano dalla Fininvest, anzi da Berlusconi. Ma nessuno è riuscito a dimostrare un intervento di Squillante per alterare il corso della causa Sme. “In pratica – scrive l’Ansa riassumendo la requisitoria del Pg - la ‘generica disponibilità’ del capo dei gip della capitale e il fatto che abbia percepito soldi da fondi neri riconducibili a Silvio Berlusconi, non fanno di quest'ultimo un corruttore perchè alla ‘mazzetta’ in valuta statunitense è mancato un ‘controaltare’. E il solo ‘asservimento potenziale’ del magistrato, nonostante la tesi contraria sostenuta da De Petris, non ha ‘rilevanza penale’, ha concluso Cedrangolo”. Ma qui c’è un errore marchiano: nessuno ha mai sostenuto che il bonifico Orologio (del 1991) fosse legato alla sentenza Sme (del 1986). Era invece nel capo d’imputazione che accusava Squillante di essere “stabilmente a libro paga” della Fininvest. Legato alla causa Sme, secondo l’accusa, era il versamento di 100 milioni che Barilla, tramite Previti, fece recapitare a Squillante dopo il buon esito della causa Sme in Cassazione. Il fatto più paradossale è che questo errore viene ripetuto pari pari dall’avvocato Pecorella che, con l’aria di dire una cosa carina sul suo illustre cliente, non fa che ribadire che Berlusconi pagava Squillante. Ripetiamo testualmente le parole di Pecorella: “Squillante per le sue funzioni non era in grado di ingerire con Sme. Già per la Corte d’appello non c’era dubbio che il bonifico Orologio sia riconducibile a Berlusconi, ma siccome non c’è stato alcun intervento di Squillante, quella dazione non prova l’iscrizione del magistrato al libro paga”. Cioè: Berlusconi, secondo il suo stesso difensore, pagò un giudice tramite Previti, ma non è reato. Le motivazioni della Cassazione, a questo punto, si annunciano avvincenti: davvero la Suprema Corte metterà nero su bianco che è lecito pagare un giudice? O magari che è lecito solo quando lo fa Berlusconi?
Modificato da milordino
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Finalmente è trovato l'articolo del corriere

http://www.corriere.it/cronache/07_ottobre_26/sme_berlusconi_ferrarella.shtml

«Per affermare che Berlusconi abbia corrotto Squillante, non basta provare che questi abbia ricevuto denaro, ma occorre anche accertare che l'interferenza addebitata al magistrato sia stata collegata con l'attività funzionale da lui esplicata». E invece «è assolutamente incontroverso (e tuttavia ignorato dai pm)» che «nessun procedimento nel quale Squillante avrebbe potuto effettivamente influire ha rivelato aspetti irregolari o discutibili». E quand'anche Squillante fosse stato pagato «per condizionare l'operato di altri magistrati estranei all'ufficio di appartenenza, non sarebbe configurabile» il reato di corruzione, «ma la diversa ipotesi di traffico di influenza», che però in Italia «non può considerarsi penalmente perseguibile» perchè «non è stata tradotta in norma di legge».

Io dopo questa motivazione ho smesso di credere nella giustizia italiana. Anche se non c'è la prova dell'operato a favore di Berlusconi da parte di Squillante, non è possibile assolvere uno che paga (estero su estero) un magistrato italiano.

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Beh lo spiega, interferire in un processo in cui tu non sei giudicante.

E quand'anche Squillante fosse stato pagato «per condizionare l'operato di altri magistrati estranei all'ufficio di appartenenza,
Modificato da milordino
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ok grazie, però se ho capito bene manco quello è stato provato o sbaglio?

se un imputato paga un magistrato, una delle due sarà

ma tipo quando parli di cronaca nera (franzoni, sollecito, misseri, garlasco, bossetti) sei parimenti garantista?

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eccerto sono o sarebbero lì per quello! però in effetti o provi la corruzione o provi il traffico di influenza... oppure il solo passaggio di denaro non è reato. Sei a metà dell'indagine non alla conclusione con delle prove.

E' un po'lo stesso discorso di Ruby: lui gli ha dato soldi? SI, ci è andato a letto? NON è stato provato in modo perentorio (e non parlo di video).

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certo che il contesto è ben più importante a parità o meno di reato commesso o no...dico solo che la similitudine è nel passaggio di denaro su qualcosa che si é indagato ma non provato....

ma quindi la tua mancanza TOTALE della fiducia nella giustizia italiana sta più nel fatto che non hanno saputo trovare le prove (caso Squillante) oppure che lo avrebbero dovuto condannare comunque?

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Non saprei cos'è più grave ma se trovi qualcuno con le mani nella marmellata a pagare un magistrato non esiste che sia considerato come se gli regalassi una scatola di cioccolatini. Mi ricordo anni fa che Sensi aveva regalato dei rolex d'oro ai designatori arbitrali per natale, fu invitato a riprendersi i regali immediatamente. Qui si tratta di un pagamento estero su estero, quindi all'oscuro della legge. Come minimo erano da mettere sotto torchio entrambi e farsi spiegare come mai c'era stato questo passaggio di denaro. Ma forse sono troppo ingenuo per questo mondo.

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eccerto sono o sarebbero lì per quello! però in effetti o provi la corruzione o provi il traffico di influenza... oppure il solo passaggio di denaro non è reato. Sei a metà dell'indagine non alla conclusione con delle prove.

E' un po'lo stesso discorso di Ruby: lui gli ha dato soldi? SI, ci è andato a letto? NON è stato provato in modo perentorio (e non parlo di video).

al di là delle provocazioni è un discorso interessante che riguarda gli standard di prova, mi domando se per te dovrebbero essere altissimi sempre

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