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Moratti è un signore


Cozzamara
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Moratti è veramente un signore per le parole che dice dopo il comportamento del Mou.

http://www.gazzetta.it/Speciali/Calcio/Inter-Bayern/23-05-2010/moratti-mourinho-604094659341.shtml

Scusatemi ma ho resistito troppo senza sparare sul Mou (come persona)^__^

Il megalomane portoghese doveva solo onorare col suo silenzio l'Inter e Moratti, invece

30 minuti dopo la partita se ne esce con la frase "voglio essere il primo a vincere tre CL con tre squadre

diverse".

Complimentoni, megalomane del cazzo, pensa a festeggiare l'Inter, il suo Presidente ed i suoi tifosi, prima

di pensare al tuo futuro.

Pensa ad andare a S.Siro a salutare la gente che ti idolatra invece di startene in Spagna.

Io sarò prevenuto, ma quest'uomo è sempre più simile al Berluska, hanno un ego grande come S.Siro.

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se ma se fosse andato a sansiro, sarebbe dovuto tornare il giorno dopo a madrid, ed avrebbe preso un aereo inutilmente

soldi buttati via, visto che era già là: l'ha fatto per risparmiare

per non parlare del rischio di restare bloccato da una nuova eruzione in islanda.

Sil, e' in questo momento che dovresti apprezzare Mou: lui almeno, a differenza di berlusca, si leva dalle palle!

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sull'uomo...

i soliti soloni frustrati diranno che era tutta una recita...

in realtà quello che sta facendo Mourinho è comprensibile, anche se certamente non è una cosa facile, nemmeno per lui.

nel mio cuore ci sono e ci saranno sempre solo buoni sentimenti per lui.

GRAZIE DI TUTTO, ERI VERAMENTE "SPECIALE"!!!

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Mou, il traditore speciale

Era lo Special One e ora è solo lo Special Traitor, un traditore speciale. E se Mou ci avesse preso per i fondelli? E se dall’esperienza italiana avesse tratto il peggio dei nostri vizi per girarli a suo vantaggio? E se… Ci eravamo appena convinti che José Mourinho fosse un grande motivatore, un superbo stratega, un eccelso filosofo, un impareggiabile comunicatore e adesso siamo qui a condividere la delusione dei tifosi interisti per il tradimento consumato sul campo.

Non si era ancora spenta l’eco della fantastica vittoria al Bernabeu che già Mourinho faceva le valigie. I tifosi dell’Inter hanno atteso 45 anni per coronare il terzo sogno europeo ma, proprio nella notte del trionfo, hanno capito che qualcosa non girava per il verso giusto: dopo una bellissima Triplete (Champions, Campionato e Coppa Italia), lo Special One ha deciso di non rinnovare il contratto con l’Inter. Le sirene del Real Madrid sono state troppo forti per lui. Ma com’è possibile? Cos’altro voleva?

Il fascino del calcio consiste anche nella sua dose di irrazionalità: in un mondo poco propenso all’immaginazione come il nostro, per molte persone il calcio resta l’ultima riserva di magia e di fantastico, di malie e di incantesimi, ingredienti che danno un sapore unico alle fiabe. Ora, proprio nel rigido protocollo delle fiabe, l’eroe non può tramutarsi in traditore, anzi. Quando la prova viene superata e l’eroe finalmente riconosciuto, dobbiamo per forza partecipare al suo trionfo e alla sua trasformazione (lo Special One della favola riceve il meritato premio per averci liberato da un incantesimo, assume un nuovo aspetto, diventa bellissimo, di solito sposa la figlia del re). Non solo: l’antagonista viene punito e maledetto per gli anni a venire. Dopo la vittoria contro il Bayern, Mou sale su un’auto del presidente del Real Madrid e solo un forte senso di colpa lo costringe a fermarsi e a raggiungere Marco Materazzi per abbandonarsi a un pianto liberatorio.

Il tema dell’eroe e del traditore (dell’eroe che è al contempo l’antagonista) appartiene invece alla più complessa letteratura della menzogna (come ci ha spiegato con maestria Giorgio Manganelli: una finzione totale qual è, nella sua ultima essenza, la letteratura); non ha più nulla da spartire con la favola del calcio. E il trauma sarà tanto più squassante quanto più intenso è stato il rapporto. Non c’è dubbio che Mou abbia fatto molto per l’Inter, soprattutto sul piano motivazionale. Ha saputo infondere ai giocatori un senso di superiorità nei confronti delle altre squadre, liberandoli simultaneamente da ogni complesso di inferiorità, specie nei confronti dei media.

Mentre Fiorentino Perez annuncia l’arrivo del nuovo allenatore, Mou sta mercanteggiando con l’Inter i 16 milioni della clausola rescissoria. Pare abbia chiesto un italianissimo sconto, se non l’annullamento del contratto, per meriti sportivi. Ma sta anche cercando di portarsi via Maicon, Milito e forse Sneijder. L’addio straziante a Materazzi si tramuta subito in una trattativa bottegaia. Succede sempre così. A delitto consumato, il traditore elencherà la lunga serie di motivazioni che lo hanno fatalmente spinto al voltafaccia, mentre il tradito (il tifoso) sottolineerà come la prova migliore della malafede del traditore sia il tradimento stesso.

Un grande tifoso del Real, il madridista Javier Marías ha scritto: «Esser appassionato di calcio non mi impedisce di rendermi conto del carattere malsano e perverso che affligge e governa questo mondo, il quale forse riflette meglio di ogni altro lo sventato spirito competitivo che domina sempre di più le nostre società». Società «civili» e società di calcio.

Aldo Grasso

28 maggio 2010

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Mourinho vuole Moratti in tribunale

Pensa di portare al Tas la clausola

da 16 milioni Oggi Perez a Milano

FABRIZIO COMETTI

MILANO

Alta tensione. Altro che presentazioni ufficiali, annunci roboanti e rose e fiori. La clausola di 16 milioni ha mandato all’aria i rapporti fra Mourinho e l’Inter: in pochi giorni, da storia d’amore a guerra di nervi. Al punto che, oltre ai volti scuri visti uscire dagli uffici del vicepresidente nerazzurro Ghelfi dopo un’altra giornata di incontri fino a tarda notte, la testimonianza è la minaccia di portare la questione al Tas, sbandierata dal clan del tecnico portoghese nel tentativo di forzare i tempi. A loro giudizio, la penale non avrebbe valore in Italia e per sbloccare la situazione oggi si presenta a Milano il presidente blanco Florentino Perez. Ma rivolgendosi al tribunale sportivo una decisione non sarebbe presa prima di un mese, cosa che ovviamente diventa controproducente per Mourinho e il Real (sostiene il quotidiano «As»: per la presentazione ufficiale se ne riparla tra una settimana).

Ieri a Roma, alla presentazione del libro «I mondiali della vergogna», Moratti ha ribadito che non è una questione fra il club e Mou «ma la clausola riguarda anche il Real». Del tecnico dice «gli saremo eternamente grati per questi due anni fantastici», ma il presidente avrebbe fatto volentieri a meno di questo finale amaro. Per uscire dall’impiccio, anche il Real dovrà fare degli sforzi, oltre a volerci infilare subito l’acquisto di Maicon, primo desiderio di Mourinho (che dice del brasiliano: «Ora deve vivere un’esperienza che non ha mai vissuto. Non dico che non mi piacerebbe vederlo a Madrid»). Sul futuro allenatore resta forte la candidatura di Capello (che ha chiuso la bocca all’Inghilterra su questioni di mercato per evitare distrazioni), oltre a quella di Hiddink. Ci sarà ancora Balotelli: «Lo vedremo in nazionale e resta qui» ha chiuso Moratti. Prima però bisogna chiudere i conti con l’allenatore che appartiene (già) al passato.

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sull'uomo...

'nzomma.. "uomo"... manco Ibra e Pique sono arrivati a tanto :)

i soliti soloni frustrati diranno che era tutta una recita...

da parte di Materazzi no di sicuro...

in realtà quello che sta facendo Mourinho è comprensibile, anche se certamente non è una cosa facile, nemmeno per lui.

è comprensibile perchè le vittorie coprono tutto (vedi lettera degli ultras a Balotelli, prima un addio a parole irrevocabile e dopo due partite buone è tutto condonato)

nel mio cuore ci sono e ci saranno sempre solo buoni sentimenti per lui.

ne riparliamo dopo la conferenza stampa di Mou quando s'incontreranno Real e Inter in Champions

GRAZIE DI TUTTO, ERI VERAMENTE "SPECIALE"!!!

I meriti di Mou ci sono, per carità, ma sembra che abbiate fatto la tripletta solo per merito suo...

Tanto per prenderne uno, Milito, non mi sembra sia stato meno decisivo di Mou, anzi... eppure non va a chiedere 16 milioni di premio...

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è comprensibile perchè le vittorie coprono tutto (vedi lettera degli ultras a Balotelli, prima un addio a parole irrevocabile e dopo due partite buone è tutto condonato)

è comprensibile e basta, quando uno vince tutto è normale avere la volontà di lasciare... non ha fatto lo stesso Lippi dopo il mondiale??

I meriti di Mou ci sono, per carità, ma sembra che abbiate fatto la tripletta solo per merito suo...

Tanto per prenderne uno, Milito, non mi sembra sia stato meno decisivo di Mou, anzi... eppure non va a chiedere 16 milioni di premio...

16 milioni magari no... ma di sicuro un lauto aumento dell'ingaggio si... (giustamente eh)

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