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liotru
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Le "escort"

e la crociata antievasione

Se l'è chiesto perfino l'Economist: ma le escort invitate a Palazzo Grazioli dall'"utilizzatore finale" Berlusconi, e regolarmente retribuite per i loro "servizi" dall'"organizzatore serale" Tarantini, hanno pagato le tasse oppure no? L'interrogativo sembra stupido, ma non lo è affatto. Nel loro piccolo, come hanno notato due fior di economiste su Lavoce.info (Silvia Giannini e Maria Cecilia Guerra) "anche questi sono problemi, di non poco conto, di moralità pubblica". Soprattutto nel momento in cui il capo del governo e i suoi ministri si lanciano in campagne poco credibili contro l'evasione fiscale.

Dunque Patrizia d'Addario e Barbara Montereale, tra le altre, hanno spiegato ai giornali e ai magistrati di Bari che la "tariffa" per una serata in compagnia del premier ammontava a 1.000 euro, che diventavano 2.000 se la "prestazione" si protraeva per l'intera nottata. Ora - scrivono Giannini e Guerra "se le ragazze hanno partita Iva, avrebbero dovuto rilasciare regolare fattura e addebitare all'acquirente l'Iva del 20%. Dovrebbero poi dichiarare nella denuncia Irpef il reddito così percepito. Se invece il provento fosse stato corrisposto a fronte di prestazioni occasionali (o attività illecite come la prostituzione) l'Iva non sarebbe dovuta, ma il reddito andrebbe comunque dichiarato nella categoria "redditi diversi" ai fini Irpef".

Che farà la Guardia di Finanza, che sta indagando sul caso? Andrà a verificare se a Villa Certosa o nell'adiacente residenza sarda di "Gianpi" è rimasta traccia di qualche fattura? Verificherà l'avvenuto versamento delle imposte nell'Irpef, ed eventualmente inoltrerà le cartelle esattoriali alle escort inadempienti? Sarebbe utile saperlo. In nome e per conto di quei poveri cristi di italiani a reddito fisso che pagano le tasse in busta paga fino all'ultimo centesimo. Contro gli evasori non basta fare la "faccia feroce". Bisogna picchiare duro. Anche quando l'evasione non si nasconde nella "caverna di Ali Babà" (come dice Giulio Tremonti) ma nel salone di casa del presidente del Consiglio.

m.giannini@repubblica.it

(20 luglio 2009)

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Scusate l'intromissione nelle querelle che poco mi interessa...ma da quando in qua chi fa' certe prestazioni (e parlo in generale di chi esercita il mestiere più antico del mondo) è obbligata a rilasciare fattura in Italia (e la controparte a riceverla come cliente)...vi risulta qualcuna che dopo il 1958, fino ad oggi lo faccia o lo abbia fatto?

Modificato da mauricefree
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dubito, ma questo non vuol dire che farsi pagare 2000 euro in nero diventa lecito se le prestazioni sono di quel tipo.

Visto che ognuno ha le abitudini sessuali che vuole, e se a silvio piace stare con due donne nel lettone di putin ha tutta la mia comprensione, l'evasione fiscale è l'unico fianco che presta all'attacco, o quantomeno, all'attenzione della GdF.

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dubito, ma questo non vuol dire che farsi pagare 2000 euro in nero diventa lecito se le prestazioni sono di quel tipo.

Visto che ognuno ha le abitudini sessuali che vuole, e se a silvio piace stare con due donne nel lettone di putin ha tutta la mia comprensione, l'evasione fiscale è l'unico fianco che presta all'attacco, o quantomeno, all'attenzione della GdF.

Ok ma non mi hai tolto il dubbio (e poi tolgo il disturbo): è obbligatorio per chi esercita nel costesto legislativo attuale, per una "professionista" di quel tipo rilasciare fattura con tanto di descrittivo della prestazione effettuata?

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se le ragazze hanno partita Iva, avrebbero dovuto rilasciare regolare fattura e addebitare all'acquirente l'Iva del 20%. Dovrebbero poi dichiarare nella denuncia Irpef il reddito così percepito. Se invece il provento fosse stato corrisposto a fronte di prestazioni occasionali (o attività illecite come la prostituzione) l'Iva non sarebbe dovuta, ma il reddito andrebbe comunque dichiarato nella categoria "redditi diversi" ai fini Irpef.

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http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/p...a-daddario.html

Queste sono i testi delle conversazioni tra il berlo e la d'addario, che stronzissima portava un registratore nella borsetta. Da questa conversazione non mi sembra lo stronzo che ermerge da tutte le altre situazioni in cui lo si vede.Sembra quasi tenero con questa d'addario.

Modificato da milordino
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se le ragazze hanno partita Iva, avrebbero dovuto rilasciare regolare fattura e addebitare all'acquirente l'Iva del 20%. Dovrebbero poi dichiarare nella denuncia Irpef il reddito così percepito. Se invece il provento fosse stato corrisposto a fronte di prestazioni occasionali (o attività illecite come la prostituzione) l'Iva non sarebbe dovuta, ma il reddito andrebbe comunque dichiarato nella categoria "redditi diversi" ai fini Irpef.

Mah a me risulta che l'attività di prostituzione in Italia (quella che non deriva da sfruttamento) sia non illegale, ma neppure legale ma altresì "tollerata" ed in quanto tale (in questa zona grigia) dato il vuoto legislativo che c'è da anni nel Belpaese ho forti dubbi sull'obbigatorietà di emettere fatture in tal senso (essendo non rientrante in una categoria merceologica di prestazioni o servizi ben specifica e codificata) ...od anche solo denunciarne un reddito di un'attività altresì occasionale.

Il giorno che la prostituzione verrà legalizzata e regolamentata (e se ne parla da anni ed anni) in toto e non solo "tollerata" allora avresti ragione; chi fa' prestazioni di questo tipo dovrà rilasciare regolare fattura o denuciarne il reddito derivante se occasionalmente esercitata.

Modificato da mauricefree
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Mah a me risulta che l'attività di prostituzione in Italia (quella che non deriva da sfruttamento) sia non illegale, ma neppure legale ma altresì "tollerata" ed in quanto tale (in questa zona grigia) dato il vuoto legislativo che c'è da anni nel Belpaese ho forti dubbi sull'obbigatorietà di emettere fatture in tal senso (essendo non rientrante in una categoria merceologica di prestazioni o servizi ben specifica e codificata) ...od anche solo denunciarne un reddito di un'attività altresì occasionale.

Il giorno che la prostituzione verrà legalizzata e regolamentata (e se ne parla da anni ed anni) in toto e non solo "tollerata" allora avresti ragione; chi fa' prestazioni di questo tipo dovrà rilasciare regolare fattura o denuciarne il reddito derivante se occasionalmente esercitata.

Qualche tempo fa le Iene avevano fatto un servizio in cui una prostitut si presentava all'ufficio delle entrate chiedendo cosa fare per mettersi in regola. Dopo lo sbigottimento iniziale le dissero che la sua atività non risultavatra quelle sottoponibili a tassazione.

Forse su youtube c'è ancora, mo guardo...

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Qualche tempo fa le Iene avevano fatto un servizio in cui una prostitut si presentava all'ufficio delle entrate chiedendo cosa fare per mettersi in regola. Dopo lo sbigottimento iniziale le dissero che la sua atività non risultavatra quelle sottoponibili a tassazione.

Forse su youtube c'è ancora, mo guardo...

Ma infatti dove c'è un vuoto legislativo non puoi imporre regole tassazioni o dir si voglia. Prima stabiliamo una volta per tutte se e come l'attività di prostituzione sia legale o meno, la regolamentiamo come qualunque altra prestazione di servizi anche contabilmente e fiscalmente, poi ci si potrà accanire verso quelle che evadono....

Modificato da mauricefree
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Me ne sbattoi coglioni se questa cosa è tollerata, legale o illegale. E' immorale soprattutto per una carica pubblica, non ci proviamo nemmeno a trovare la solita via d'uscita. Se mio padre andava a puttane quando ero piccolo di sicuro non ne sarei andato fiero. La morale è sempre perfezionabile però per fortuna esistono dei limiti e sto IMBECILLE li sta superando tutti.

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ho forti dubbi sull'obbigatorietà di emettere fatture in tal senso

sì ma son soldi che girano in nero, riposto per la terza volta:

Se invece il provento fosse stato corrisposto a fronte di prestazioni occasionali (o attività illecite come la prostituzione) l'Iva non sarebbe dovuta, ma il reddito andrebbe comunque dichiarato nella categoria "redditi diversi" ai fini Irpef.

Tutto ciò se mettiamo da parte gli eufemismi di donne di spettacolo e accompagnatrici e accettiamo senza batter ciglio che il nostro presidente del consiglio, che rappresenta l'elettorato cattolico conservatore, vada (oltreché al family day, dal papa e in pellegrinaggio da padre pio) a puttane. Ma si sa, fanno tutti così, e lo stesso vale pei lavoretti in nero, mica ci scandalizziamo per questo gossip?

Modificato da Tersite
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sì ma son soldi che girano in nero, riposto per la terza volta:

Tutto ciò se mettiamo da parte gli eufemismi di donne di spettacolo e accompagnatrici e accettiamo senza batter ciglio che il nostro presidente del consiglio, che rappresenta l'elettorato cattolico conservatore, vada (oltreché al family day, dal papa e in pellegrinaggio da padre pio) a puttane. Ma si sa, fanno tutti così, e lo stesso vale pei lavoretti in nero, mica ci scandalizziamo per questo gossip?

Evidentemente non ci capiamo: come fa' ad essere in nero un attività tollerata ma non illegale (come invece é l'attività in nero che è lo specchio di un'attività legale ma fatta di nascosto)? Son due cose diverse.

Diverso sarà quando regolamentata e resa perfettamente legale ci sarà chi continuaerà ad esercitarla senza emettere fattura come per altre mille fattispecie di prestazioni e servizi di cui non si emette fattura o ricevuta fiscale....

Modificato da mauricefree
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Tersho sai quanto detesti quest'uomo, ma in quella registrazione non sembra il bastardo che cerca la puttanazza da sfondare (anche perchè ormai non ce la fa più), ma uno che cerca tenerezza, come la maggior parte dei puttanieri. E' questo che non si tiene conto in questa vicenda, ovvero del risvolto sentimentale che riveste ogni rapporto extraconiugale. Non è la troia raccattata per strada, ma una che chiama tesoro, a cui dà appuntamento IN UN LETTONE, una quindi che per lui in quel momento rappresenta qualcosa. E' questo aspetto che piace agli italiani del nano. Se lo si continua ad attaccare su questo piano, la vincerà sempre lui. Il piano su cui invece va attaccato è quello dei suoi successi, sempre meno evidenti a livello governativo.

Modificato da milordino
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non critico una virgola delle sue performances con le donne, qui si parla di evasione fiscale.

il fatto che vada a puttane dovrebbe dar da pensare ai suoi elettori bigotti (per cui attualmente la legge italiana discrimina i figli nati fuori dal matrimonio). Io invece resto allibito su come questa storia abbia avuto 50 volte il risalto delle vicende mafiose.

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