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Militanti per la vita (il mondo è sempre più pazzo)


Tersite
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MEDICO DEGLI ABORTI TARDIVI UCCISO IN KANSAS, PRESO IL KILLER

(di Alessandra Baldini)

NEW YORK - Sangue in chiesa nel dibattito sull'aborto: George Tiller, il medico del Kansas diventato il bersaglio nazionale nelle polemiche sul diritto alla vita, è stato ucciso oggi mentre entrava in un tempio luterano per il servizio domenicale. Tiller aveva 67 anni ed era uno dei pochi ginecologi negli Usa che ancora praticavano l'aborto tardivo: è stato ucciso a Wichita mentre prendeva posto nei banchi della George Reformation Lutheran Church, ha scritto il Wichita Eagle sul suo sito online. La polizia ha aperto la caccia a un uomo di razza bianca di circa 50 anni che avrebbe sparato colpi di pistola nell'atrio della chiesa, e ha annunciato di aver catturato il killer. L'uomo sarebbe scappato al volante di una Taurus azzurra. Tiller, nella cui clinica vengono offerti funerali per i feti abortiti, era stato per decenni al centro di attacchi anche violenti da parte dei militanti per la vita. Nel 1986 una bomba venne fatta esplodere sul tetto del suo ambulatorio.

Cinque anni dopo, duemila militanti erano stati arrestati durante un assedio che era durato l'intera estate. Nell'agosto 1993 il medico era stato ferito a pistolettate ad entrambe le braccia da un attivista 'pro-life': erano i giorni in cui il movimento anti-aborto si era fatto violento e i medici che praticavano l'interruzione di gravidanza si erano abituati a girare con i giubbotti anti-proiettile. Nella stessa settimana dell'attentato a Tiller, George Patterson, un altro medico degli aborti, era stato ucciso a Mobile in Alabama. Nel marzo dello stesso anno un destino analogo era toccato al loro collega David Gunn, assassinato a pistolettate davanti alla sua clinica di Pensacola in Florida.

Tiller era uno dei pochi ginecologi negli Usa disposti a praticare la controversa pratica dell'aborto dopo la 20/a settimana di gravidanza, la soglia oltre la quale un feto può vivere autonomamente fuori dal grembo materno. In marzo il medico era stato assolto dall'accusa di aver praticato nel 2003 aborti tardivi con una procedura illegale. In Kansas la legge autorizza gli aborti tardivi solo se due medici indipendenti certificano che la procedura sarebbe servita a salvare la vita della donna o prevenire "danni sostanziali e irreversibili" a una importante "funzione corporea" e Tiller era stato accusato di aver comprato questi pareri. Il verdetto non aveva fatto cessare le polemiche: per il reverendo Patrick Mahoney, direttore della Christian Defense Coalition, se la giuria avesse accolto le accuse, Tiller "sarebbe stato messo nell'impossibilità di operare". Oggi il portavoce di un'altra organizzazione anti-aborto, Priests for Life, ha condannato l'assassinio: "Quale che siano stati i motivi, la violenza non deve essere mai ammessa".

Modificato da Tersite
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Ma in base a quale percorso mentale una persona che dice di voler difendere la vita, poi ne toglie una ?

Nessun percorso mentale, in testa questi hanno il vuoto assoluto.

O sono convinti che col sacrificio di uno ne salvino 100...

E' lo stesso motivo per cui chi professa tolleranza verso ciò che condivide, e poi è un totale intollerante per altre cose, non mi ha mai convinto.

Come chi dice di essere per la vita e poi preferisce uccidere un cane che graffiare un uomo... E mi fermo qui.

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te sei il mandante.

(comunque "graffiare" si dice di un'unghia o della spina di una rosa, non di un coltello per incidere sulla pelle una svastica)

Ho mollato apposta la questione perché ne avrei troppe da dire, non voglio litigare ferocemente, ho la piena coscienza di non poter cambiare la testa di nessuno, mi tengo la paura e il dolore di leggere certe cose, da parte di persone che tutto sommato stimo. E vi e mi risparmio mille riflessioni che per voi sono totalmente inutili, preferite una polemica vaga e sterile, una sfida personale, attacchi ad animalisti presunti ipocriti/vegetariani/vegani ad un approfondimento sul valore della vita. Per cui come detto evito, sarebbe totalmente inutile e ancor più doloroso.

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a me piacerebbe.

ti butto lì il mio pensiero, se ti va raccoglilo.

la natura ha fatto in modo che noi fossimo catalizzatori: che usassimo, cioè, sostanze organiche per andare incontro alle nostre funzioni biologiche come mangiare, bere e riprodurci.

Le sostanze organiche sono quelle che tu chiami vita. Il chè significa che noi, per sopravvivere, dobbiamo togliere la vita ad altri esseri viventi. E' così che la natura ci ha fatti, è così che noi siamo.

Nelle società in cui non c'erano abbastanza proteine animali disponibili, si praticava naturalmente il cannibalismo, perchè la Natura ha fatto in modo che per noi le proteine fossero indispensabili per un normale funzionamento. Per me, che sono naturale, il cannibalismo in certe circostanze è una pratica lecita. Qualsiasi altra forma di approvvigionamento di cibo, anche quelle che prevedono "crudeltà" nei confronti di piante o animali, sono perfettamente naturali e lecite. Non c'è differenza per me tra lo strappare un fiore dal terreno e il prendere una foca a bastonate per farla morire dissanguata. Piante e animali sono uguali per me.

L'uomo è un animale a parte, perchè ha una cosa che nè piante, nè animali hanno, ed è la coscienza. Ed è per questo che solo in talune circostanze ritengo il cannibalismo lecito: perchè il dolore di chi ha una coscienza è un dolore diverso da chi non ce l'ha.

Io rispetto la vita. Ma non nel senso stupido di dire che io non ammazzo. Io rispetto la vita portatrice di coscienza.

Tutto il resto della vita, la mangio.

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Non posso iniziare niente partendo da queste basi. Lascio.

veramente le basi erano altre (uomo mangiavita, natura vs cultura, etc). questo è il prodotto finale.

comunque fai come credi: non è la prima volta che non riesci a parlare pacatamente con una persona che voglia ascoltare il tuo punto di vista. per farti parlare ti si deve solo provocare, evidentemente.

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Al contrario, siccome so che finiremmo per esasperare le posizioni, e quella tua frase ne è una testimonianza, scelgo il non luogo a procedere, un finale pacifico senza colpo ferire. Credimi che ti e mi risparmio un sacco di parole in cui il succo che ne verrebbe fuori sarebbe che io sono un ipocrita e tu una persona crudele. Evitiamo, tanto non arriveremmo da nessuna parte, e le nostre convinzioni non muterebbero di una virgola. Tanta fatica (e per me una certa sofferenza) risparmiate, believe me.

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il succo che ne verrebbe fuori sarebbe che io sono un ipocrita e tu una persona crudele.

io non penso che tu sei un'ipocrita.

penso che riesci a stabilire un contatto empatico con una foca ma non con un'insalata. Ha senso: l'insalata non ha gli occhi nè una fronte spaziosa.

Quello che non capisco è perchè consideri la vita di una foca di maggior valore rispetto a quella di una foglia d'insalata. Mi incuriosisce sapere che risposta ti sei dato.

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considerato quel che ha mangiato l'animale per diventare filetto probabilmente no

che è roba cresciuta anche con la m***a dell'animale. e potremmo andare avanti a lungo

In generale c'è più riguardo per le vite più grandi che per quelle piccole. Chi se ne frega di una zanzara, e che delitto uccidere un rinoceronte. Salviamo le balene, poi se c'è tempo anche qualche specie di colibrì a caso. Non abbattete la sequoia, abbattete il pioppo.

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Come chi dice di essere per la vita e poi preferisce uccidere un cane che graffiare un uomo... E mi fermo qui.

In sintesi c'è chi dice di essere per il rispetto per la vita (ma poi nonsa bene specificare che vita) e chi dice di essere per il rispetto della persona.

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io non penso che tu sei un'ipocrita.

penso che riesci a stabilire un contatto empatico con una foca ma non con un'insalata. Ha senso: l'insalata non ha gli occhi nè una fronte spaziosa.

Quello che non capisco è perchè consideri la vita di una foca di maggior valore rispetto a quella di una foglia d'insalata. Mi incuriosisce sapere che risposta ti sei dato.

Ascolta c'è una scala evolutiva, non puoi considerare ogni forma di vita uguale a un'altra, altrimenti arriveresti a non curarti per non uccidere i batteri!

Ci sono forme di vita che hanno sentimenti e anima, provano affetto, attaccamento, gelosia, dolore, paura, ecc. E altre che osservano un semplice ciclo vitale fine a se stesso.

Ma non era tanto questo il mio discorso, quanto per me fosse infinitamente più importante la vita di un essere evoluto come un cane, ucciso non per mangiarlo (che si può pure discutere, ma non entro nel merito) ma per pura crudeltà, superficialità, gioco. Tanto più rispetto a un crimine, odioso finché vuoi, ma che al massimo (e non è affatto detto) può lasciare una minima traccia a livello estetico, che molti, per non dire quasi tutti voi, giudicano molto più importante della vita di un cane. Per me è follia, ma ho già detto e ripetuto che non voglio entrare in questo ginepraio, non porterebbe a NULLA. Lo vuoi capire o no?? A me genera già abbastanza sofferenza leggere queste cose, non intendo aumentarla sapendo benissimo che non servirebbe a NULLA e non porterebbe a NULLA. Fine, non aggiungerò una sola parola a queste.

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Ascolta c'è una scala evolutiva, non puoi considerare ogni forma di vita uguale a un'altra, altrimenti arriveresti a non curarti per non uccidere i batteri!

Ci sono forme di vita che hanno sentimenti e anima, provano affetto, attaccamento, gelosia, dolore, paura, ecc. E altre che osservano un semplice ciclo vitale fine a se stesso.

Ma non era tanto questo il mio discorso, quanto per me fosse infinitamente più importante la vita di un essere evoluto come un cane, ucciso non per mangiarlo (che si può pure discutere, ma non entro nel merito) ma per pura crudeltà, superficialità, gioco. Tanto più rispetto a un crimine, odioso finché vuoi, ma che al massimo (e non è affatto detto) può lasciare una minima traccia a livello estetico, che molti, per non dire quasi tutti voi, giudicano molto più importante della vita di un cane. Per me è follia, ma ho già detto e ripetuto che non voglio entrare in questo ginepraio, non porterebbe a NULLA. Lo vuoi capire o no?? A me genera già abbastanza sofferenza leggere queste cose, non intendo aumentarla sapendo benissimo che non servirebbe a NULLA e non porterebbe a NULLA. Fine, non aggiungerò una sola parola a queste.

No cioè, essere aggrediti da 4 pazzi mentre te ti fai i cazzi tuoi, che ti urlano di tutto, ti incidono una svastica sul braccio (sapendo cosa significa PER TE), e ti menano al massimo ti lasciano SOLO qualche graffio?

Scrigno, evidentemente te non sei mai stato aggredito FISICAMENTE per le tue idee.

Questa per me è follia.

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No cioè, essere aggrediti da 4 pazzi mentre te ti fai i cazzi tuoi, che ti urlano di tutto, ti incidono una svastica sul braccio (sapendo cosa significa PER TE), e ti menano al massimo ti lasciano SOLO qualche graffio?

Scrigno, evidentemente te non sei mai stato aggredito FISICAMENTE per le tue idee.

Questa per me è follia.

CVD.

Iniziano ad attribuirti cose che non hai detto, esasperano i concetti, e ignorano a cosa paragonavi questo esecrabile atto.

Solo due domande:

1) Hai animali in casa?

2) Se hai due bottoni, sei obbligato a premerne uno. A=fai uccidere cane per gioco; B=fai incidere svastica braccio. Che tasto premi?

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CVD.

Iniziano ad attribuirti cose che non hai detto, esasperano i concetti, e ignorano a cosa paragonavi questo esecrabile atto.

Cosa non hai mai detto?

L'hai detto te che l'incisione di una svastica lascia una minima traccia a livello estetico. Smentiscimi.

E' scritto un post sopra.

Solo due domande:

1) Hai animali in casa?

2) Se hai due bottoni, sei obbligato a premerne uno. A=fai uccidere cane per gioco; B=fai incidere svastica braccio. Che tasto premi?

Non è questo il punto Scrigno, io non farei MAI nessuna delle due cose, non è nella mia natura portare violenza di alcun tipo.

Reputo solo più grave il secondo atto del primo. Ma non in una scala di valori assoluti.

Io mi sto riferendo ai due episodi REALI che sono accaduti (l'uccisione del cane e il ragazzo aggredito).

In quel caso, è molto più grave la seconda, e ho già spiegato perché.

Nella domanda che hai posto te, mancano milioni di elementi perché io possa prendere una decisione. Perchè per l'appunto è una situazione irreale ed ipotetica che non si è verificata.

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Ascolta c'è una scala evolutiva, non puoi considerare ogni forma di vita uguale a un'altra, altrimenti arriveresti a non curarti per non uccidere i batteri!

Esatto, io metto in testa e di gran lunga l'uomo

Ci sono forme di vita che hanno sentimenti e anima, provano affetto, attaccamento, gelosia, dolore, paura, ecc. E altre che osservano un semplice ciclo vitale fine a se stesso.

Che gli animali abbiano un'anima è molto discutibile sotto ogni punto di vista.

Il fatto è che si tende ad antropomorfizzare le specie con cui siamo più a contatto e/o che non rientrano normalmente nella nostra dieta alimentare e/o che riteniamo più esteticamente gradevoli. Ecco, quindi, che tendiamo ad attribuire maggior valore alla vita di un gatto, un cane, un cerbiatto, una foca rispetto a quella di una gallina, un vitello, un maiale o un ratto senza peraltro aver alcuna nozione scientifica sulle funzioni cerebrali di queste specie

Ma non era tanto questo il mio discorso, quanto per me fosse infinitamente più importante la vita di un essere evoluto come un cane, ucciso non per mangiarlo (che si può pure discutere, ma non entro nel merito) ma per pura crudeltà, superficialità, gioco. Tanto più rispetto a un crimine, odioso finché vuoi, ma che al massimo (e non è affatto detto) può lasciare una minima traccia a livello estetico, che molti, per non dire quasi tutti voi, giudicano molto più importante della vita di un cane.

Ti arrivo subito: supponi che io prenda il tuo gatto, salga al trentesimo piano di un grattacielo e faccia il gesto di lanciarlo nel vuoto. Tu mi gonfieresti (o proveresti a farlo) come una zampogna. Giustamente. Mi diresti che non posso essere così sadico, che non si può terrorizzare così una povera bestia etc etc.

Però alla fine il tuo gatto non avrebbe un graffio mentre io potrei uscirne con dei lividi, graffi e quant'altro.

Tu non metti in conto il danno psicologico della persona. Se in quattro ti prendono, ti mettono in un angolo e tirano fuori un coltello ti caghi addosso, poche balle. E, se alal fine, la scampi riportando danni fisici lievi o addirittura ne esci incolume per parecchio tempo ti rimane addosso la strizza.

Per me è follia, ma ho già detto e ripetuto che non voglio entrare in questo ginepraio, non porterebbe a NULLA. Lo vuoi capire o no?? A me genera già abbastanza sofferenza leggere queste cose, non intendo aumentarla sapendo benissimo che non servirebbe a NULLA e non porterebbe a NULLA. Fine, non aggiungerò una sola parola a queste.

Liberissimo, ti faccio notare, però, che l'argomento l'hai (ri)tirato fuori tu

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