Vai al contenuto

Quel pirla di galileo


Milurdein
 Share

Recommended Posts

  • Risposte 208
  • Created
  • Ultima Risposta

Top Posters In This Topic

Sono un agnostico che si interroga sul significato della propria esistenza.

Ma ogni volta che mi interrogo arrivo sempre allo stesso punto morto: non ho, non abbiamo i mezzi necessari per avere una risposta. Quindi o credo ciecamente, giusto per sentirmi parte di una comunità o per sentirmi il culo parato dai miei errori e da quelli altrui (faccio qualcosa che non va? una preghierina e tutto passa), oppure mi arrendo all'evidenza che è tempo sprecato, preferendo dunque passare la mia vita concentrandomi su quanto ho di concreto.

quoto la prima parte; non abbiamo i mezzi quindi non ha senso tormentarsi di continuo se esiste qualcuno sopra di noi e tutto il resto che ne puo' conseguire. Non trovo di larghe vedute pero' chi esclude a priori sulla base del'indimostrabile. Non pensare pero' che essendo credente (ed io lo sono in manierea blanda e mooooolto personale) in una religione ti faciliti la vita e/o ti lavi la coscienza, la preghiera credo serva nulla se lo fai meccanicamente e fors'anche poco se lo fai con un po' di coscienza che possa aiutarti. Dopodichè son d'accordo: la vita è così breve anche se dura 80/90 o 100 anni da non lasciar spazio a troppe elucubrazioni sull'indimostrabile lasdciandoti in più insoddisfatto senza risposte; cio' non toglie che da sempre l'uomo (in modi sempre diversi d'accordo) cerca risposte che vadano oltre a queste quattro ossa che abbiamo ed il fatto che finiamo sotto terra o cremati.

Modificato da mauricefree
Link al commento
Condividi su altri siti

Siete quasi tutti fuori strada, persino daunt con la sua citazione di Confucio, perchè non si sta parlando dei 3 porcellini, ma DELL'ONNIPOTENTE. Ed in quanto tale, non è discutibile: è la sua essenza che te lo impedisce. O lo si crede o non lo si crede. L'agnosticismo non è tanto NON HO GLI STRUMENTI PER GIUDICARE, quanto NON ME NE FREGA UNA CIPPA.

In 2 parole: o evoluzionismo o creazionismo. Non si scappa.

Credo che una differenza sostanziale sia

- fede nel mistero il fine della religione

- fede nella conoscenza il fine della scienza

Nel primo caso non c'è bisogno di conoscenza, se arriva tanto meglio, ma non può essere il fine. Al contrario la FEDE della scienza consiste nel capire sempre di più e sempre meglio il perchè delle cose. Mi sembra scontato dire che il primo sia oscuratismo, il secondo il vero progresso. Chi cerca una spiegazione non può essere nessun modo religioso, e chi non cerca a tutti i costi la conoscenza non può essere ateo. Chi sta nel mezzo è appunto agnostico.

Mi ricorda tanto una frase del film LE ALI DELLA LIBERTA': o si fa tutto per vivere o si fa tutto per morire. Scegliere la conoscenza significa fare tutto per vivere. Purtroppo alla scienza manca la forza propulsiva della religione, è troppo possibilista. Deve perseguire la VERITA' ASSOLUTA con più pervicacia.

Modificato da milordino
Link al commento
Condividi su altri siti

Da Wikipedia:

L'agnosticismo (dal greco a-gnothein let. non sapere) è una posizione concettuale in cui si sospende il giudizio rispetto ad un problema poiché non se ne ha (o non se ne può avere) sufficiente conoscenza.

L'agnostico afferma cioè di non sapere la risposta, oppure afferma che non è umanamente conoscibile una risposta, e che per questo non può esprimersi in modo certo sul problema esposto. Questa posizione è solitamente assunta rispetto al problema della conoscenza di Dio, ma può anche riguardare l'etica, la politica o la società.

*

Il progresso della scienza di cui parli, Milordino, si basa sul dubbio, non sulle certezze.

Quando una cosa non la si conosce a sufficienza noi dubitiamo, ci interroghiamo, formuliamo ipotesi, le sperimentiamo, e quando finalmente riusciamo a dimostrare le nostre teorie siamo in grado di dare la nostra risposta. Fino ad allora restiamo sempre nel dubbio.

La religione è nata proprio dalla presunzione umana di dare risposta immediata a qualsiasi quesito, anche quando non si hanno i mezzi per rispondere. Banalmente i Greci, non sapendo da cosa fossero generati i fulmini, pensavano a Zeus con i coglioni girati.

Ora, dire "Dio non esiste" è un atto di presunzione allo stesso modo, è un approccio anti-scientifico. Non abbiamo infatti gli strumenti per provare la nostra affermazione e visto che questi strumenti sappiamo già che non li avremo mai siamo costretti, per coerenza, a restare nel dubbio. Possiamo dire che è molto improbabile che esista, ma non possiamo negare la seppur minima possibilità.

Se no diventiamo come i religiosi, diciamo "Dio non esiste" per fede.

Alla fine agnostici e atei sono molto vicini, solo che gli agnostici sono coerenti fino alla fine con la forma mentis scientifica, gli atei no.

Ma in fin dei conti dare la risposta a questa domanda ti pare davvero così importante? Liberiamoci da queste induzioni clericali!

La religione cerca di imporla come La domanda fondamentale, ma in realtà se ci pensi su è una domanda inutile.

Dal punto di vista scientifico l'esistenza o non esistenza di Dio non cambia niente. Dal punto di vista etico nemmeno perchè ognuno è giusto che rimanga coerente con i propri principi e i propri valori. E allora sticazzi, chissene!

Link al commento
Condividi su altri siti

Si suole distinguere, riguardo alle persone non credenti in una religione, tra ateismo e agnosticisimo. La differenza sta nel fatto che, mentre l'agnostico afferma semplicemente l'impossibilità di conoscere la verità sull'esistenza di Dio o di altre forze soprannaturali , l'ateo, al contrario, afferma con certezza che non esiste alcun Dio o un qualsiasi altro tipo di forza superiore.

Non esiste una vera differenza tra agnosticismo e ateismo, se non nel CORAGGIO con cui viene affermato che non si può credere senza prove. La sostanza è proprio questa: non credere al soprannaturale, l'ateo in quanto afferma che non sia possibile che esista niente di cui non si possa dubitare, criticare, e l'agnostico si limita a dire che senza PROVE non si può affermare che esista qualcosa di soprannaturale, ma di fatto ha la stessa forma mentis dell'ateo, in quanto il soprannaturale per sua natura non presuppone la CONOSCENZA ma solo la CREDENZA (non quella del corridoio).

In definitiva solo l'ateismo ha il coraggio di affermare quello che appare a tutti come reale, ma che pochi hanno il coraggio di ammettere: che non si può esistere niente a cui credere senza prove, il che già di per sè elimina a priori l'esistenza del soprannaturale che non richiede prove, in quanto il naturale non arriverà mai a comprenderlo o a vederlo.

Il progresso della scienza di cui parli, Milordino, si basa sul dubbio, non sulle certezze.

Quando una cosa non la si conosce a sufficienza noi dubitiamo, ci interroghiamo, formuliamo ipotesi, le sperimentiamo, e quando finalmente riusciamo a dimostrare le nostre teorie siamo in grado di dare la nostra risposta. Fino ad allora restiamo sempre nel dubbio

La certezza della scienza dovrebbe affermare che attraverso la ricerca della conoscenza, si può arrivare ad affermare la verità assoluta. Perchè la verità esiste. Questa io la definirei FEDE DI CONOSCENZA, che si contrappone alla FEDE DEL MISTERO della religione.

Il termine chiave è SOPRANNATURALE

Il termine soprannaturale (o sovrannaturale) può riferirsi a qualsiasi fenomeno, o presunto tale, che vada oltre l'ordine delle natura e le leggi della fisica (v. anche paranormale).

Più in specifico, nell'ambito religioso, può riferirsi a vari tipi di entità (ad es. Dio) che trascendano la natura umana, e pertanto non conoscibili attraverso le normali facoltà dell'essere umano, come pure alle manifestazioni (es. miracoli) che sfuggono alle leggi naturali.

in quanto contrapposto al NATURALE che non sarebbe in grado di arrivare a spiegare, nemmeno a comprendere, il DIO.

Cazzo, leggetevi questo fantastico libro

illusione_di_dio.jpg

Richard Dawkins è uno dei più famosi scienziati di oggi e uno dei più strenui difensori della teoria darwiniana della selezione naturale. La tesi di questo suo nuovo libro, che ha suscitato un enorme clamore nel mondo anglosassone e ha generato un dibattito accesissimo, è molto semplice: Dio non esiste e la fede in un essere superiore è illogica, sbagliata e potenzialmente mortale, come millenni di guerre di religione e la recente minaccia globale del terrorismo fondamentalista islamico dimostrano ampiamente. Agli occhi di Dawkins, ogni religione condivide lo stesso errore fondamentale, vale a dire l'illusoria credenza nell'esistenza di Dio, e, con essa, la pericolosa sicurezza di conoscere una verità indiscutibile perché sacra.

L' illusione di Dio. Le ragioni per non credere

Ragazzi, quest'uomo è il più grande genio contemporaneo, questo libro stramerita.

Modificato da milordino
Link al commento
Condividi su altri siti

Da Wikipedia:

*

Il progresso della scienza di cui parli, Milordino, si basa sul dubbio, non sulle certezze.

Quando una cosa non la si conosce a sufficienza noi dubitiamo, ci interroghiamo, formuliamo ipotesi, le sperimentiamo, e quando finalmente riusciamo a dimostrare le nostre teorie siamo in grado di dare la nostra risposta. Fino ad allora restiamo sempre nel dubbio.

La religione è nata proprio dalla presunzione umana di dare risposta immediata a qualsiasi quesito, anche quando non si hanno i mezzi per rispondere. Banalmente i Greci, non sapendo da cosa fossero generati i fulmini, pensavano a Zeus con i coglioni girati.

Ora, dire "Dio non esiste" è un atto di presunzione allo stesso modo, è un approccio anti-scientifico. Non abbiamo infatti gli strumenti per provare la nostra affermazione e visto che questi strumenti sappiamo già che non li avremo mai siamo costretti, per coerenza, a restare nel dubbio. Possiamo dire che è molto improbabile che esista, ma non possiamo negare la seppur minima possibilità.

Se no diventiamo come i religiosi, diciamo "Dio non esiste" per fede.

Alla fine agnostici e atei sono molto vicini, solo che gli agnostici sono coerenti fino alla fine con la forma mentis scientifica, gli atei no.

Ma in fin dei conti dare la risposta a questa domanda ti pare davvero così importante? Liberiamoci da queste induzioni clericali!

La religione cerca di imporla come La domanda fondamentale, ma in realtà se ci pensi su è una domanda inutile.

Dal punto di vista scientifico l'esistenza o non esistenza di Dio non cambia niente. Dal punto di vista etico nemmeno perchè ognuno è giusto che rimanga coerente con i propri principi e i propri valori. E allora sticazzi, chissene!

avevo quotato anch'io dal vocabolario Zingarelli una definizione di agnositicismo molto simile che è sparita.

Il progresso hai ragione viene dal dubbio non dalle certezze o meglio finisce in una prova scientifica dopodichè studiosi e scineziati si sono fatti venire idee e dubbi su una cosa fino a quel momento indimostrata, poi in alcuni casi si ha un esito negativo in altri positivo.

Son d'accordo sull'ultima disamina di Guru su gran parte (dire che Dio non esiste è un atto di presunzione non meno che la certezza che esiste eppero' non son neppure d'accordo che "sia molto improbabile che esista"...perche? Quali indizi te lo portano a pensare piuttosto che il contrario?)

Poi la religione (in specifico quella cristiana) penso che non si ponga la domanda primaria che Dio esiste ma ne è certa....

L'ateo dice l'esatto contrario.

Quanto all'etica beh è chiaro che se uno non adotta come propria nessuna religione è ovvia che si costruisca i propri principi e valori a proprio uso e consumo...non è detto che sia un male certo..tuttavia dipende molto dal vissuto e dalla maturità di una persona (parere personale ovvio).

Modificato da mauricefree
Link al commento
Condividi su altri siti

Dio non si discute: lo si crede perchè non lo si può raggiungere

La scienza (o l'ateismo) nega proprio che non si possa mettere in dubbio, che si possa credere senza avere prove.

Tutti i tentativi di intromettersi nell'evoluzionismo da parte del creazionismo è un volgarissimo tentativo di negare questo principio fondamentale. La coesistenza tra evoluzionismo e creazionismo è veramente ridicolo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Dio non si discute: lo si crede perchè non lo si può raggiungere

La scienza (o l'ateismo) nega proprio che non si possa mettere in dubbio, che si possa credere senza avere prove.

Tutti i tentativi di intromettersi nell'evoluzionismo da parte del creazionismo è un volgarissimo tentativo di negare questo principio fondamentale. La coesistenza tra evoluzionismo e creazionismo è veramente ridicolo.

Se per creazionismo ti riferisci alla creazione dell'essere umano così come siamo oggi e come dice la Bibbia il creazionismo è una colossale balla perchè l'evoluzionismo ed i ritrovamenti di primi omnidi di 1,5-2 milioni di anni fa' lo smentiscono clamorosamente; tuttavia anche l'evoluzionismo non toglie alcun dubbio sulll'esitenza o meno di Dio, sono due cose distinte. Adamo ed Eva sono solo dei simboli eppero' sulla creazione dell'universo neppure gli scienziati più avanzati hanno ancora certezze ma solo ipotesi, più o meno accreditati.

Modificato da mauricefree
Link al commento
Condividi su altri siti

Quanto all'etica beh è chiaro che se uno non adotta come propria nessuna religione è ovvia che si costruisca i propri principi e valori a proprio uso e consumo...non è detto che sia un male certo..tuttavia dipende molto dal vissuto e dalla maturità di una persona (parere personale ovvio).

un'etica fondata sulle proprie capacita' e sulla proprio esperienza e' migliore di una imposta (lo dice il prete), fondata sulla convenieza (cosi' vado in paradiso) o sulla paura (senno' vado all'inferno).

Link al commento
Condividi su altri siti

Se per creazionismo ti riferisci alla creazione dell'essere umano così come siamo oggi e come dice la Bibbia il creazionismo è una colossale balla perchè l'evoluzionismo ed i ritrovamenti di primi omnidi di 1,5-2 milioni di anni fa' lo smentiscono clamorosamente; tuttavia anche l'evoluzionismo non toglie alcun dubbio sulll'esitenza o meno di Dio, sono due cose distinte. Adamo ed Eva sono solo dei simboli eppero' sulla creazione dell'universo neppure gli scienziati più avanzati hanno ancora certezze ma solo ipotesi, più o meno accreditati.

Non esiste una valida ragione perchè l'evoluzionismo possa giustificare il soprannaturale. L'evoluzionismo parla di passi cumulativi, l'onnipotente di creazione dal nulla. In quale fase questo DAL NULLA avrebbe dovuto avvenire non è dato sapere, ma soprattutto non si capisce PERCHE'. The missing link nient'altro è se non la comprensibilissima difficoltà nel reperire testimonianze fossili a comprova dell'esistenza di una progressione nell'evoluzione CUMULATIVA di ogni specie, ma la somiglianza genetica tra le varie specie ne sono la migliore testimonianza.

Ma il punto è un altro: a questo punto della discussione il concetto di onnipotente è già stato seppellito sotto una montagna di teorie alternative. Anche all'interno dell'evoluzionismo ci sono molti distinguo (la principale critica all'evoluzione cumulativa è il saltazionismo, ovvero la comparsa di mutazioni improvvise), ma l'onnipotente non c'entra neanche dalla porta di servizio.

Modificato da milordino
Link al commento
Condividi su altri siti

Non esiste una vera differenza tra agnosticismo e ateismo, se non nel CORAGGIO con cui viene affermato che non si può credere senza prove.

Giusto, e questo coraggio ce l'hanno proprio gli agnostici.

Infatti non credono a niente senza prove, neppure che dio non esiste ^_^

Per il resto atei e agnostici sono molto simili.

Io ad esempio anche se non pretendo di rispondere "Dio non esiste", perchè non lo posso escludere totalmente, nella pratica non ho mai pensato che esista e non lo tengo mai in conto nella mia vita. Ma se poi scoprissi che esiste non cambierei lo stesso di una virgola il mio modo di vivere e di pensare.

A conti fatti non mi cambia un bel niente per questo me ne infischio.

Riguardo gli effetti deleteri che la fede ha sull'umanità sono d'accordo con te, sia a livello di integralismo sia a livello di forma mentis dogmatica (cosa terribile perchè bypassa il cervello: non devi pensare, devi credere e basta. Brrrr )

Non a caso la religione è sempre stata un potente strumento politico: il popolo è bene che usi il cervello il meno possibile, così sta a cuccia.

Link al commento
Condividi su altri siti

Giusto, e questo coraggio ce l'hanno proprio gli agnostici.

Infatti non credono a niente senza prove, neppure che dio non esiste ^_^

è l'esatto contrario: è l'onnipotente che ti impone di credere senza prove. L'ateismo afferma questa impossibilità in quanto non c'è bisogno di provare la non esistenza di qualcosa che non può essere dimostrato.

Inoltre vorrai capire cosa significa DIO NON ESISTE. Dio che? Come trovo assolutamente inspiegabile il termine di CREDENTE. Io credo, innanzitutto nelle possibilità dell'uomo di scoprire le leggi della natura. Credo quindi in una verità da scoprire, non in una verita rivelata. Non capisco perchè dovrei essere meno credente di un cattolico.

Ma se poi scoprissi che esiste non cambierei lo stesso di una virgola il mio modo di vivere e di pensare.

Come si fa a scoprire qualcosa che non esiste? pensavo che le scoperte fossero solo rivolte al positivo. Ti puoi convincere che non esiste, in base ad un tuo ragionamento.

Poniamo invece il caso che dio esistesse veramente, e che si rivelasse a tal punto da convincere anche i più scettici come me. La rivelazione palese, con tutti i meccanismi che ti spiega il perchè il per come, sarebbe ancora compatibile con il soprannaturale?

Anche una rivelazione palese non potrebbe spiegare i meccanismi della selezione naturale cumulativa della vita sulla terra, che rende di per sè l'esistenza del soprannaturale perfettamente inutile, superflua. C'è pero chi, come Zichichi, che crede all'azione del divino in uno periodo ben preciso della creazione, per poi mettersi a fare da spettatore. DE CHE? ti sbatti tanto per creare materia inanimata come la terra, e ti metti a fare lo spettatore quando c'è da creare la vera vita, ovvero la materia che viene studiata dalla biologia?

insomma, pur dimenticandomi che stiamo ragionando in ambito già di per sè avulso dal divino, non c'è mezza ragione perchè il divino possa avere un qualche ruolo nella comparsa della vita sulla terra.

Modificato da milordino
Link al commento
Condividi su altri siti

è l'onnipotente che ti impone di credere senza prove.

Veramente l'Onnipotente non l'ha mai visto nessuno dunque non mi impone niente.

Anche ammesso che esista non è certo lui a romperci le palle con sta storia della fede, ma gli impostori che tengono le redini delle varie religioni che blaterano di conoscerlo quando ne sanno tanto quanto noi, ossia zero.

Link al commento
Condividi su altri siti

Come si fa a scoprire qualcosa che non esiste? pensavo che le scoperte fossero solo rivolte al positivo. Ti puoi convincere che non esiste, in base ad un tuo ragionamento.

Era un modo di dire, Milordino.

Intendevo dire che se anche, non so come, si rivelasse in maniera inconfutabile (se è onnipotente magari potrebbe farcela a trovare un modo ^_^) non cambierei di una virgola i miei principi, i miei valori e tutto il resto.

Per questo il "mistero" riguardo la sua esistenza non mi turba le giornate più di "chi è nato prima, l'uovo o la gallina?". Non me ne frega nulla, sostanzialmente.

Poniamo invece il caso che dio esistesse veramente, e che si rivelasse a tal punto da convincere anche i più scettici come me. La rivelazione palese, con tutti i meccanismi che ti spiega il perchè il per come, sarebbe ancora soprannaturale? e saprebbe spiegare CHI LO HA CREATO? la frase più eloquente di RD è: if there a design, who designed the designer?

Ma si, Milordino, per tutto il resto la pensiamo allo stesso modo.

Quella dell'ateismo\agnosticismo è giusto una sottigliezza, la sostanza è la stessa.

Modificato da GURU baba rey
Link al commento
Condividi su altri siti

Veramente l'Onnipotente non l'ha mai visto nessuno dunque non mi impone niente.

Anche ammesso che esista non è certo lui a romperci le palle con sta storia della fede, ma gli impostori che tengono le redini delle varie religioni che blaterano di conoscerlo quando ne sanno tanto quanto noi, ossia zero.

non L'ONNIPOTENTE in barba e baffi, ma la teoria dell'onnipotente.

Link al commento
Condividi su altri siti

...e tutti vissero felici e contenti...

Milo e Guru tra agnostico puro ed ateo hanno trovato il loro punto di quasi convergenza...in fin dei conti cio' di cui non possiamo dimostrare nulla, poco o niente ci importa e se anche si scoprisse che Dio esiste non ci cambierebbe la vita....

Direi che quindi che sia inutile continuare a discutere su un tema inconoscibile? E se persino lo diventa nulla cambia della proria esistenza?

Modificato da mauricefree
Link al commento
Condividi su altri siti

Io non voglio convincervi che il Dio che raccontano in chiesa esista veramente, è che quando leggo frasi come queste...

Riguardo gli effetti deleteri che la fede ha sull'umanità sono d'accordo con te, sia a livello di integralismo sia a livello di forma mentis dogmatica (cosa terribile perchè bypassa il cervello: non devi pensare, devi credere e basta. Brrrr )

Non a caso la religione è sempre stata un potente strumento politico: il popolo è bene che usi il cervello il meno possibile, così sta a cuccia

... m'infastidisce un tantino l'interpretazione percui un credente più che un credente è un credulone ed di conseguenza essere non pensante.

Io parto da un fatto STORICO ben preciso: l'esistenza di Gesù, mai negata da nessuno da 20 secoli a sta parte. (ci ha provato, se non ricordo male, qualche teoria illuminista a fine 800 facendo poi marcia indietro).

E nel vangelo stesso son contenuti diversi riferimenti STORICI riguardo l'epoca in cui visse Gesù. Quoto questo giusto perchè l'ho sentito di recente

Nell'anno decimoquinto dell'impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell'Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetrarca dell'Abilène,

sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio scese su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto.

Sempre la STORIA ci dice che Gesù, per esser diventato così "famoso", evidentemente qualcosa di speciale deve averlo fatto.

Per noi cristiani è una cosa sola con Dio, per voi evidentemente no.

Ma se crediamo questo, e crediamo quindi nell'esistenza di Dio, qualche *buona ragione* ce l'abbiamo... e anche se avessimo torto (ma non l'abbiamo :B) ) non meritiamo di esser trattati come gli spettatori di Wanna Marchi...

Link al commento
Condividi su altri siti

e invece c'è tanto da obbiettare perchè, *forse*, di cristiani praticanti (non solo cattolici eh!) ne conosco e frequento un tantino più io di te e vedo la voglia di sapere, di conoscenza, di approfondire che hanno.

poi è chiaro che, anticlericalmente parlando, l'immagine della vecchietta rimbambita devota senza capire il perchè fa molto più comodo...

Link al commento
Condividi su altri siti

e invece c'è tanto da obbiettare perchè, *forse*, di cristiani praticanti (non solo cattolici eh!) ne conosco e frequento un tantino più io di te e vedo la voglia di sapere, di conoscenza, di approfondire che hanno.

Ma restando sempre nei binari del dogma ^_^

E se per caso sorgesse mai un dubbio su qualcosa di scomodo: mistero della fede.

Se no che fedeli sono?

poi è chiaro che, anticlericalmente parlando, l'immagine della vecchietta rimbambita devota senza capire il perchè fa molto più comodo...

Purtroppo la forma mentis dogmatica, attuata in modo completo e perfetto, porta proprio a quello.

L'interesse della religione è la creazione delle vecchiette rimbambite di cui parli. E ci è sempre riuscita nel corso dei secoli.

I casi di cui parli sono soggetti che la chiesa non è riuscita a soggiogare completamente, dei progetti incompleti.

Modificato da GURU baba rey
Link al commento
Condividi su altri siti

la scienza per come la intendiamo noi umani è una cosa fantastica, è un utile mezzo per aiutarci a comprendere i vari fenomeni, come può essere il funzionamento in linea generale dell'universo o la nostra evoluzione in migliaia di anni. le nostre conoscenze, se vogliamo dire "scientifiche", sono però molto limitate e la scienza non può spiegare e forse mai potrà spiegare il mistero dell'esistenza. una cosa che non possiamo concepire al nostro livello terreno(in mancanza di fede, ovvio) è come sia possibile la vita, chi o cosa ha reso possibile questo. come fanno ad essere presenti delle cose inanimate ma tangibili(la materia) ed ancor con più meraviglia, come fa ad esserci la vita. non credo si possano fare moltissime ipotesi, anzi... più concretamente le soluzioni sono due: o siamo spuntati dal nulla come per magia, oppure c'è un essere superiore che ci ha creati. il bello è che entrambe le ipotesi sembrano assurde e incredibili... in un mondo che abbiamo imparato quasi a conoscere del tutto, in cui per ogni effetto c'è una risposta scientifica razionale che possiamo ritenere accettabile, la risposta al quesito più grande sembra eludere tutte le leggi fisiche, matematiche e quant'altro. a meno che qualcuno non trovi il modo di spiegare come si possa creare qualcosa dal nulla. improbabile che qualcuno ci abbia creati ma altrettanto improbabile che dal niente sia nata la materia ed ancor più incredibilmente sia nato un essere vivente. visto che una origine c'è, allora c'è anche una risposta a tutti questi quesiti e questa risposta non può che essere, ironia della sorte, irrazionale, nel nostro mondo in cui vige la razionalità ed in cui niente all'apparenza supera la soglia tra naturale e sovrannaturale. in questa vita posso dire di credere alle cose concrete ma se ho l'occasione di pensare oltre allora devo dare credito alle due ipotesi che hanno sì del fantastico ma sono le uniche proponibili, 50% circa al creatore e 50% circa il nulla come proponeva Maurice.

Link al commento
Condividi su altri siti

come sia nata la vita non lo sappiamo, ma penso che nel lungo termine ci si avvicinera' a comprenderlo.

La domanda senza risposta casomai e' "da dove viene tutto".

A questa domanda si puo' rispondere dicendo che siamo stati creati, ma in effetti il creatore non e' una vera risposta. E' un'etichetta che mettiamo su cio' che ignoriamo. Che tra l'altro ha il difetto di complicare il problema, perche' a quel punto ci si deve chiedere da dove viene un'entita' ancora piu' complicata dell'universo.

Il 50 e 50 e' una possibile scelta, solo che ha il difetto di essere applicabile a tutte le cose che non sappiamo (a tutte le cose rispetto a cui siamo agnostici).

Per esempio a tutte le divinita' a cui qualcuno crede.

Link al commento
Condividi su altri siti

Guru evidentemente io sono per es. un progetto mooolto incompleto perchè credo ma in modo molto traballante perchè mi pongo molti dubbi e di conseguenza molte cose non le prendo senza chiedermi perchè se non mi convincono....e quindi son omolto critico verso chi mi dice dove non si capisce (anche dove l'evidenza farebbe pensare il contrario) occorre "accettare per fede".

Quindi avete ragione entrambi (anche Marco). Non esiste solo la vecchietta credulona e rimbambita, certo chi crede deve accettare delle cose inspiegabili e spesso in contraddizione apparente con la realtà come per es. il creazionismo....

Detto cio' interrogarsi da credente e ragionare con il proprio cervello è tutto sommato una buona via di mezzo. Chi non crede amen, così come l'agnostico puro che non si interroga su certi temi...ma non si può bollare i credenti come TUTTI o quasi una massa di duri di testa....c'è una realtà molto variegata in cui certo se prendi la classica vecchietta che va in chiesa e recita preghiere meccanicamente fa' pensare ad un livello mentale non troppo elevato, , ma ci sono anche gli scienziati credenti...ed allora come la mettiamo?

Link al commento
Condividi su altri siti

Ma vedi, il punto è che dire "io sono un perfetto credente ma cerco le mie risposte" è un controsenso.

Se sei un credente vero devi credere e basta, quantomeno alle verità rivelate. Poi puoi pensarla come ti pare sul rigore di Fernando Couto, ma sulle verità della tua religione non puoi avere dubbi, altrimenti non sei più un vero credente.

Per questo Marco mi fa sorridere: o le domande che si pongono sono di altro genere rispetto a quelle religiose (sulle quali invece, da veri credenti, abbassano il capino e prendono per oro colato i loro amati dogmi) oppure gli amici di cui parla non sono veri credenti. L'una esclude l'altra, non si scappa.

Link al commento
Condividi su altri siti

Non esiste solo la vecchietta credulona e rimbambita, certo chi crede deve accettare delle cose inspiegabili e spesso in contraddizione apparente con la realtà come per es. il creazionismo....

Ovvio, non è che tutti si fanno soggiogare totalmente (meno male).

Ma la forma mentis dogmatica, radicata al 100% in una persona, porta alla vecchietta.

Inutile dire come sia comodo avere un popolo di vecchiette pronte a bersi qualsiasi idiozia. Il sogno di qualsiasi regnante.

Link al commento
Condividi su altri siti

Join the conversation

Puoi postare adesso e registrarti in seguito. If you have an account, sign in now to post with your account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
 Share


×
×
  • Crea Nuovo...