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Internet la rivoluzione non capita


Milurdein
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La comprensione di questo fenomeno starebbe alla base della risoluzione di ogni problema odierno.

A volte viene vituperato, altre volte sopravvalutato (da un punto di vista commerciale per esempio), altre volte sottovalutato, soprattutto da un punto di vista socio-relazionale.

Fatto sta che internet ha rivoluzionato la vita della gente che ha cercato qualcosa di nuovo, ma pochin ne hanno saputo approfittare adeguatamente.

Ciattare per ore, oppure credere di trovare l'amore, ma anche no, è una grande illusione, così come lo è credere di poter fatturare senza fare una fava.

Pericoloso invece sottovalutarne il valore simbolico ed il significato sociale di questo nuovo modo di comunicare. In particolar modo quando viene definito VIRTUALE.

IL confine tra reale e virtuale è molto più labile di quanto non possa sembrare.

Modificato da milordino
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Ciattare per ore, oppure credere di trovare l'amore, ma anche no, è una grande illusione

Ma sarà illusione per te che grondi odio e aggressività nei rapporti con gli altri, ma c'è anche chi si rapporta con dolcezza, interesse, disponibilità. Milioni di persone hanno allargato i loro orizzonti, le loro possibilità di scelta fino ad allora circoscritte alle conoscenze presenti solo nel loro entourage fisico, ufficio, università, cerchia di amicizie, estendendolo a sconosciuti con cui hanno scoperto virtuali affinità, a volte sfociate in amori veri e propri.

Gli esempi sono ovunque e sempre maggiori.

Io ne ho uno in famiglia, mia sorella dopo la separazione ha trovato l'amore con C6 e ora convive con questa persona (e figli) da quasi 4 anni.

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Io ne ho uno in famiglia, mia sorella dopo la separazione ha trovato l'amore con C6 e ora convive con questa persona (e figli) da quasi 4 anni.

Qui ci vorrebbe la dea, se solo sapessi ndo uaz sta.

Sul generis la rete offre possibilita' quasi sconfinate, e non tutte positive.

Sta al singolo relazionarsi bene con un ambiente di milioni, quando non miliardi, di persone e di opportunita'.

Non finiro' mai di mostrare aperta ammirazione ad esempio gli speculatori del primo nasdaq, quelli capaci di far su cifre a 7 zeri vendendo aria fritta come un sito e soprattutto sgommando appena la bolla e' scoppiata.

Speculatori si', ma soprattutto gente co' du palle cosi'.

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ormai è assai poco virtuale

per l'informazione sta facendo molto, solo che in un paese di vecchi questo impatto è assai minore

eppure c'è chi considera ancora oggi i blog o i forum come un surrogato alle relazioni umane. Pensate a cosa sta combinando grillo con il suo blog. Intendo dire che la cosa importante è quella di formarsi una coscienza ed una cultura molto più vasta ed approfondita, la possibilità di trovare in modo quasi istanteneo dei riscontri a delle idee, segnali.

Quello che si dovrebbe comprendere invece è quanto siano farraginosi i rapporti quotidiani tra le persone perchè si trovi più soddisfazione in un rapporto cosiddetto VIRTUALE.

Scrigno su C6 ho conosciuto ed incontrato diverse ragazze, era il presupposto che era troppo diverso tra me e loro. Io non lo considero un surrogato, il refugium pecatorum, mentre per tutte quelle che ho incontrato era una specie di ultima spiaggia. Io non mi sono sentito mai un recluso o un eremita per via di comunicare in questo modo, invece è lo spirito che ho sempre incontrato. IO HO LA MIA VITA AL DI FUORI DA QUI...che cazzo vuol dire? non è anche QUESTA la tua vita?

Modificato da milordino
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Scrigno su C6 ho conosciuto ed incontrato diverse ragazze, era il presupposto che era troppo diverso tra me e loro. Io non lo considero un surrogato, il refugium pecatorum, mentre per tutte quelle che ho incontrato era una specie di ultima spiaggia. Io non mi sono sentito mai un recluso o un eremita per via di comunicare in questo modo, invece è lo spirito che ho sempre incontrato. IO HO LA MIA VITA AL DI FUORI DA QUI...che cazzo vuol dire? non è anche QUESTA la tua vita?

Certo. Ma quella frase vuole appunto dire che la vita virtuale non deve mai sostituire quella reale, ma semmai essere un tramite, un mezzo in più per allargare conoscenza e conoscenze. Reali.

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Certo. Ma quella frase vuole appunto dire che la vita virtuale non deve mai sostituire quella reale, ma semmai essere un tramite, un mezzo in più per allargare conoscenza e conoscenze. Reali.

Credo che questo sia un limite concettuale, il voler considerare reale solo un qualcosa di tangibile.

Non è diverso dai discorsi che si fanno per i soldi e per i beni.

L'unico problema che vedo in ambienti virtuali è quello di rischiare di perdere il senso della misura in certi contesti, specie per quelle persone con problemi nella vita quotidiana, come insicurezze o simili.

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Colgo l'occasione per farvi leggere questa notizia.

www.repubblica.it

ST.LOUIS (Missouri) - Sedici anni, simpatico, bello, lui. Lei, quasi 14 anni, perennemente a dieta, insicura, da qualche anno in cura per depressione. Quando lui si affaccia su MySpace e inizia a fare l'amico, lei quasi non ci crede. Così Josh Evans entra nella vita di Megan Meier e illumina le sue giornate trascorse nella tranquilla provincia americana di Dardenne Praire, vicino a St. Louis. Ma quella che sembra una innocua amicizia virtuale fra ragazzini, innocua non è e finisce in tragedia. Da un giorno all'altro Josh scarica Megan senza motivo, coprendola di insulti. Lei non capisce e non si dà pace. "Tutti sanno chi sei. Sei una persona cattiva e tutti ti odiano. Che il resto della tua vita sia schifosa. Il mondo sarebbe un posto migliore senza di te": questo è il testo dell'ultimo messaggio che Megan legge sconvolta, prima di suicidarsi per la disperazione, impiccandosi all'armadio di camera sua.

Non è finita qui. Josh - salta fuori dopo la morte di Megan - non è mai esistito. La sua identità virtuale, con tanto di foto e profilo dettagliato su uno dei siti più amati dagli adolescenti, è stata creata da due adulti: i genitori di una bambina di cui Megan era stata amica, ma con cui poi aveva litigato. Abitavano nella stessa strada e continuavano a vedersi ogni tanto. Era un "gioco", uno scherzo per farle credere che qualcuno si fosse davvero interessato a lei, per scoprirne i segreti e le confidenze e poi riportarla bruscamente coi piedi per terra, facendo sparire il ragazzo e ricordandole che "Megan è una p...", "Megan è grassa" e "nessuno vuole diventare amico di una ragazza che tratta male i suoi amici".

Troppo perverso per essere vero? Eppure non è un film. E' successo negli Stati Uniti, in Missouri, come racconta il giornale locale, il St. Charles Journal. E al di là della tragedia personale di Megan, adolescente depressa che da quando aveva trovato Josh sembrava diventata un'altra, solleva nuovamente il dibattito sui pericoli del cyberspazio e del cybermobbing, in particolare se a farne le spese sono ragazzini, adescati sui siti frequentati dai loro coetanei.

La madre di Megan non riesce a farsene una ragione: sapeva bene che su MySpace, con i suoi 70 milioni di utenti, non sempre chi si incontra è chi dice di essere. Sul sito la lista delle regole da rispettare è lunga, ma i controlli sono scarsi. Per questo controllava sempre quello che succedeva mentre Megan era collegata, ma proprio quel pomeriggio era dovuta uscire all'improvviso. Al suo ritorno a casa, aveva trovato Megan disperata e inconsolabile per quei messaggi cattivi. Neppure col padre aveva voluto parlare: era salita in camera dove si era chiusa, mentre i genitori erano di sotto a preparare la cena, e lì si è uccisa.

Dalla tragedia, successa nell'ottobre del 2006, la famiglia non si è più ripresa. Il colpo di grazia è stato scoprire, qualche settimana dopo, che dietro al ragazzo che aveva spezzato il cuore della loro figlia fino a farla morire c'erano due vicini di casa, che avevano pianto con loro la perdita della bambina. A rivelarlo è stata un'altra vicina di casa, che ha spiegato come sua figlia, della stessa età di Megan, avesse partecipato allo scherzo pensando che non ci fosse nulla di male, visto che ad idearlo erano stati i genitori della sua amica. La ragazzina aveva la password per accedere al finto profilo di Josh e sembra sia stata proprio lei a mandare quell'ultimo messaggio, il più spietato, che ha fatto disperare Megan.

La storia finisce qui: non ci saranno accuse penali per la morte di Megan, e i genitori non faranno causa, ma vogliono giustizia. La loro battaglia ora è per cambiare la legge: vogliono che quello che è successo alla figlia, di cui sono responsabili degli adulti, diventi un reato. Ed è per questo che raccontano il loro dramma. Alla fine, la scelta è stata di Megan, ricorda il padre Ron. "Ma è come se qualcuno le avesse messo in mano una pistola carica".

www.repubblica.it

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Certo. Ma quella frase vuole appunto dire che la vita virtuale non deve mai sostituire quella reale, ma semmai essere un tramite, un mezzo in più per allargare conoscenza e conoscenze. Reali.

è tutto relativo, non ci si può illudere di aver ancora bisogno di cose che non ci appartengono più. è virtuale quello che non ti appartiene, è reale quello che senti dentro di te. sta proprio in questo gioco di parole il segreto caro scrignuccio, vedo che ti imbrogli anche tu meravigliosamente, rifletti. E che diavolo vuol dire poi NON DEVE? che cosa si dovrebbe e cosa si dovrebbe? fai quello che ti senti. altro imbroglio linguistico. rifletti pure su questo.

L'esempio limite di cui sopra, cosa mette in evidenza? che qualcuno cerca qualcosa che non trova? a l'è istass. Certo che si può eventualmente trovare anche l'amore come in ogni altro ambito, non è questo il punto. Conta il livello di comunicazione che si viene ad instaurare, conta il consciousness raising, quello che capisci attraverso una certa forma di comunicazione. A me è servito e tanto. Internet, un phora, una chat non è solo un cazzeggio, un diversivo. Con il vuoto di valori attuale, è diventato centrale, e lo sarà sempre di più.

Ma sarà illusione per te che grondi odio e aggressività nei rapporti con gli altri, ma c'è anche chi si rapporta con dolcezza, interesse, disponibilità.

Perchè parli di odio e aggressività? senza giudicare il veleno che sprigioni tu scrignuccio, non riesci, non tenti neanche di capire, PERCHE' mi incazzo.

CI SI RAPPORTA ANCHE CON DOLCEZZA, che bella frase, sapessi spiegarmi cosa significa magari sarebbe meglio per tutti, invece...

Hai tutte le risposte? ti accontenti di quelle che hai? non ci si può non accontentare?

Modificato da milordino
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Ho sempre pensato che le chat fossero un gioco da grandi. Ok, non sempre. Ci ho preso in giro mio fratello per anni, lui ci andava solo per rimorchiare ragazze, vederle e portarsele a letto e avevo l'impressione che non ci potesse essere molto di più. Poi mi sono separata, le sere a casa da sola con un bambino piccolo che dorme non passano mai se non ami la tv e mica posso passare ogni momento libero a leggere. Sono entrata in una chat, tanto per dare una occhiata...e mi si è aperto un mondo diverso davanti. Non sempre bello, chi si collega e va in chat la sera e la notte lo sa bene. Bisogna saper scremare, per quello dico che è un gioco da grandi.

Ho conosciuto un sacco di gente, moltissimi li ho persi per la via e non me ne rammarico. Con quelli con maggiori affinità è stato immediato il desiderio di approfindire la conoscenza. La chat era un bar affollato dove ritrovarsi, poi c'erano le telefonate, gli incontri, le serate organizzate. Molti si mascherano, ma pochi riescono a mentire davvero. Le persone rivelano molto più di se stessi dietro l'anonomato nella maggior parte dei casi, piuttosto che mentire. L'invisibilità ti da la possibilità di essere le tue idee, le tue sensazioni, anche i tuoi lati bizzarri o estremi. Per carità, questione di opinioni, io e le persone che conosco e che tuttora dopo anni mi sono vicine lo abbiamo sempre vissuto così.

Con molte delle persone conosciute resta un bel rapporto fuori dalla chat che non frequento da anni ormai per ragioni di tempo e di voglia, a due sono rimasta indissolubilmente legata da una amicizia profonda e con uno ci vivo da 4 anni. E anche voi qui, potreste solo essere parole sul monitor ma per me non lo siete, in molti casi.

Mi spiace solo per chi nelle chat ci sprofonda e si ferma li, ci si nasconde e non si rivela davvero, perchè la dipendenza dalla rete esiste e l'abbiamo sperimentata tutti come fosse una droga.

E adesso pure un pochetto la dipendenza da forum che fa effetti strani....io rientro qui dopo giorni e comincio a scrivere in.......DinoLampoStyle :p

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certo che pirla non rende l'idea. Non saprei come chiamarli, perchè perdono un'opportunità quasi unica.

Anhc'io all'inizio ho partecipato a questi raduni, andando anche a roma, firenze, modena. Una volta persino a sciare. Quella è la novità, però ho capito quasi subito dove si andava a parare. Rischi fregature come in ogni altro ambito, devi però fare più attenzione perchè sei vulnerabile anche se credi di essere più protetto per via dell'anonimato apparente. Sempre che le tue intenzioni siano buone, altrimenti l'anonimato gioca a tuo favore. Se sai come utilizzare lo strumento puoi essere molto dannoso. I rischi ci sono, ma anche il risultato è molto più elevato.

però poi si entra nei casi troppo particolari, in generale è un grande strumento, se saputo utilizzare.

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Cerchi di apparire tanto rivoluzionario, ma non sei che uno dei più bigotti del forum.

se bigotto significa mettere in galera i delinquenti, allora sono bigotto e me ne vanto.

meglio bigotto che non sapere niente di quello che si vuole come te. Insomma, vai a fare in culo.

Modificato da milordino
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Sei solo una persona mediocre, faresti bene ad accettarlo.

Io sono una persona, tu un ladro di informazioni e malato di mente, rivai a fare in culo..insomma crepa figlio di troia. Ma chi ti ha mai considerato ? ma chi cazzo sei? ma dove stai? corri ragazzo corri, perchè non fai come forrest gaaaaaaaaaammmp almeno smetti di postare demente? ma datti fuoco, terone e gobbo al contempo, ti manca essere ebreo, negro, comunista e frocio e le hai tutte.

Tu soicuramente non hai capito una faca di internet. del resto chi prende 100 all'esame di stato non può capire una fava.

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datti fuoco, terone e gobbo al contempo, ti manca essere ebreo, negro, comunista e frocio e le hai tutte.

Tu soicuramente non hai capito una faca di internet. del resto chi prende 100 all'esame di stato non può capire una fava.

:-)

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Io sono una persona, tu un ladro di informazioni e malato di mente, rivai a fare in culo..insomma crepa figlio di troia. Ma chi ti ha mai considerato ? ma chi cazzo sei? ma dove stai? corri ragazzo corri, perchè non fai come forrest gaaaaaaaaaammmp almeno smetti di postare demente? ma datti fuoco, terone e gobbo al contempo, ti manca essere ebreo, negro, comunista e frocio e le hai tutte.

Tu soicuramente non hai capito una faca di internet. del resto chi prende 100 all'esame di stato non può capire una fava.

Ma tu stai veramente così male?

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Ma tu stai veramente così male?

non ti ricordi cosa hai fatto tu, se io sto male, tu come stai?

uno che si incazza a dà fuori di matto perchè gli danno del podista, come se mi dessero del nuotatore...sarei solo felice.

Purtroppo c'è troppa gente che fa porcate come tu hai fatto qui dentro e la fa franca. Poi vediamo i ladri al governo, anzi i mafiosi, nessuno paga mai per niente. I delinquenti non vengono mai puniti.

comunque tu qui devi solo tacere.

Modificato da milordino
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io sono un rompicoglioni, non un ladro di dati. Io parlo di questo, avevate dato fiducia a questa merda e vi ha fottuto. Insomma, chi fotte qualcun altro viene sempre risparmiato?

complimenti. Sai, oggi ero alla feltrinelli ho letto il titolo di un libro nella sezione psicologia: essere buoni conviene. Ovvero, primo essere onesti, sinceri e trasparenti.

Prova un po' a spiegarmi il tuo rapporto con la moralità, non l'ho ancora capito.

comunque una merdaccia simile prima di pronunciare più del mio nome devi sciaquarsi tutto l'apparato genitale ed il buco del culo.

Ah già tu ti metti di 3/4...tore del santo.

Modificato da milordino
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