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beh, mancini ci ha già fatti ridere abbastanza a valencia, con burdisso a centrocampo.

ciò non toglie che definire seedorf un attaccante faccia venire in mente la scena iniziale del sequel di ecceziuonale veramente, con abatantuono che mette sheva in porta e dida in attacco

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beh, mancini ci ha già fatti ridere abbastanza a valencia, con burdisso a centrocampo.

ciò non toglie che definire seedorf un attaccante faccia venire in mente la scena iniziale del sequel di ecceziuonale veramente, con abatantuono che mette sheva in porta e dida in attacco

o poesia o cinema impegnato

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Prima che lo facciano sparire del tutto.

Milan-Liverpool: ingiustizia è fatta

Pubblicato da ladycalcio su Domenica, Luglio 1, 2007

Nel calcio vince chi la mette dentro, scrivevo pochi giorni fa – non importa se di piede, di braccio pieno o di mano. Con buona pace dei nostri mass media, che in stile “Tele Kabul” si sono persi le immagini che lo dimostrano (nonostante fossero state previste telecamere aggiuntive per le riprese personalizzate), il primo goal di Inzaghi nella finale di Champions League contro il Liverpool è quasi di mano e in spinta volontaria, come si è visto alla moviola della TV tedesca DSF e come mostra chiaramente il fotogramma pubblicato dal quotidiano inglese “The Sun”: il pallone rotola sull’avambraccio di Superpippo, giungendo quasi a toccarne la mano. Immaginate gli ululati da licantropi dei milanisti, di Galliani e dei giornalisti-tifosi rossoneri se una simile “rapina” l’avesse perpetrata il Liverpool? Invece è opera del grande Milan, la squadra più titolata di tutti i tempi. Ecco puntuale il “colpo gobbo” preannunciato su questa colonna: la beffa al calcio è consumata e ora le braccia cadono ai veri sportivi.

Di diverso parere Gianni Cerqueti e Beppe Dossena in telecronaca su Rai 1. Commento al primo goal di Inzaghi: “Con un po’ di fortuna, ma la sostanza è quella che conta”. Aggiungerà più tardi Dossena che questa coppa “è un altro buon motivo per sentirsi italiano” e che “queste imprese sono riservate solo ai grandi uomini”. Eloquente, per contro, il titolo del “Sun” di giovedì: “Rapina a mano armata”.

Da noi, desolatamente, il “goal-rapina” è regolare per tutti: per l’ex-arbitro Tombolini, che vede un braccio involontario definito “deviazione efficace”, “tocco assolutamente involontario, perché, anzi (Inzaghi ndr), cerca di scansarsi (!!!)”; per la moviola di “Tuttosport” e per quella di Antonello Capone sulla “Gazzetta dello Sport”, dove si afferma: “Non c’è volontarietà nel tocco di braccio, tenuto volontariamente aderente al corpo”. Una valutazione che fa a pugni con le immagini non mandate in onda da mamma Rai, che avrebbero mostrato una chiara spinta volontaria da parte di Inzaghi. Mi ricorda tanto quelle usate sulle piste di atletica dai mezzofondisti per sgomitare gli avversari con mosse minime sfruttando la forza cinetica e guadagnare la corsia interna senza farsi notare dai giudici sul lato opposto.

“Siamo uomini veri”, dichiara Pippo sulla Gazzetta, che gli regala un 9 in pagella. Credo che un “uomo vero” – o un “grande uomo”, per dirla con Dossena, sarebbe andato dall’arbitro e avrebbe ammesso l’irregolarità del goal. Al contrario, a “Mercoledì da Campioni” (Rai 1), “Pippo-manolesta” ci fa passare tutti per fessi, affermando che il pallone gli sarebbe rimbalzato sulla testa (!!!). Ancelotti sulla Gazzetta con involontaria autoironia: “Questo trionfo era nel nostro destino”; “nei suoi goal (di Inzaghi, ndr) c’è sempre qualcosa di speciale”. Per certi versi, il Milan ne esce peggio che a Istanbul.

Si sa: “ogni scarrafone è bello a mamma suia”. Ma la nostra carta stampata è a senso unico. La Gazzetta dello Sport titola “E vai!!!!!!!” con 7 punti esclamativi numerati a significare le 7 coppe rossonere, dedicando 15 pagine alla finale e parlando di “Eurodelirio con Inzaghi”. Assegno al foglio rosa milanese la palma della seconda pagina più sconclusionata, ad opera di Candido Cannavò, che in “fatemi capire” si produce in una lettera aperta al tecnico del Liverpool Rafael Benitez rivendicante il presunto “furto” del 2005: “Caro Rafa Benitez… Guardi il suo mondo capovolto” … “è il settimo trionfo del Milan e tutti ne siamo orgogliosi”… “ringrazi il cielo. Il Milan le ha regalato due anni di bella vita e adesso Ancelotti e i suoi ragazzi si riprendono tutto ciò che gli spettava”…”Il risultato di ieri sera, caro Rafa, è un atto di riparazione, anche se lei non l’ammetterà mai, perché un allenatore s’innamora della sua squadra come di una donna avvincente e, finché la passione dura, non vede altro all’orizzonte”. Proprio come i tifosi e i giornalisti innamorati dello “scarrafone” rossonero. Cannavò conclude con un’imbarazzante confessione: alla vigilia della partita, per amore del Milan, aveva aderito alla richiesta telefonica “osé” di una supertifosa rossonera, che ritenendolo un personaggio portafortuna, l’aveva invitato a immaginare di toccarle le terga “nella parte bassa”.

“Campionissimi” è il titolo del Corriere dello Sport. L’editoriale di Alessandro Vocalelli, intitolato “Fuoriclasse della vittoria”, parla di “Milan straordinario”, il pezzo dell’inviato ad Atene Luigi Ferrajolo di “capolavoro”. Altro che mondo capovolto!

“Gran Milan”, troneggia sulla prima pagina di Tuttosport, dove si legge: “Questo successo è un atto di giustizia”. Perlomeno, l’editoriale di Giancarlo Padovan ammette una “deviazione rapinosa e fortuita sulla punizione di Pirlo”. Un plauso a Padovan, che ha il coraggio di ribadire: “ Peccato che, come ho ripetuto (e ripeterò) all’infinito, i rossoneri alla Champions non dovessero – né potessero – essere ammessi e che, invece, vi siano approdati grazie ad una compiacente sentenza all’italiana”. E poi ci meravigliamo della nostra fama all’estero.

Tuttosport va in orbita assegnando voti stratosferici ai giocatori del Milan “nell’entusiasmante cavalcata europea”: 10 a Kakà e Ancelotti, 9,5 a Seedorf, 9 a Gattuso, Maldini, Pirlo e Inzaghi. No comment. Dopo la partita, perde la bussola anche il webmaster del Sito Ufficiale del Milan, la cui “breaking news” recita: “Ad Atene i rossoneri superano il Liverpool per 2-0”.

Altra perla, i voti all’arbitro Fandel da parte dei 3 maggiori quotidiani sportivi italiani. Il tedesco non ha visto (o non ha voluto vedere, data la posizione in cui si trovava) la spinta di mano-braccio di Inzaghi, falsando così il corso di una finale europea dall’enorme posta in gioco e fischiandone in anticipo il termine. Che dire di assegnargli un bel 2? Macché: è 7 all’unanimità . “Stadio” aggiunge: “Considera di spalla il tocco di Inzaghi e al Milan va bene così”. Complimenti vivissimi.

A chi conoscesse l’inglese e desiderasse confrontarsi con una lezione di stile e di sportività, consiglio la “Guest Column” di Paul Tomkins sul Sito Ufficiale del Liverpool, intitolata “It’s a Great Time To Be a Red”. Non che gli inglesi siano stati irresistibili: tutt’altro. Ma il Milan chi l’ha visto?

A urtare sono soprattutto le ipocrisie e l’autoesaltazione boriosa. Nell’immediato dopopartita, mentre nelle strade e nelle piazze di Milano il popolino milanista festeggia trionfalmente la coppa della vergogna lasciandosi alle spalle 20 tonnellate di rifiuti, danni all’arredo urbano per 12.000 € (fonte: “Il Giornale”) e semidistruggendo la mostra internazionale itinerante della “Cow Parade” , ecco giocatori e dirigenti rossoneri presentarsi ai mass media “tronfi e pettoruti”. Kaladze: “Siamo la squadra più forte del mondo”. Kakà: “Grande Milan”. Gattuso: “Ho sempre sentito dire, da quando gioco al calcio, che la Coppa dei Campioni, la Champions League, è più importante e vale 3 o 4 campionati”. Berlusconi: “Abbiamo messo in atto lo slogan che io avevo forgiato per il Milan, ‘più forti dell’invidia, più forti dell’ingiustizia, più forti della sfortuna’”. Definisce il percorso del Milan “costellato di bel giuoco” e i suoi uomini “padroni del campo, padroni del giuoco”. Cannavò ha proprio ragione: l’amore è cieco.

Galliani confessa di essere corso negli spogliatoi al goal di Kuyt (ma a scongiurare il possibile ripetersi della beffa di Istanbul ci ha pensato Fandel, fischiando in anticipo). Ai microfoni Rai, l’amministratore delegato del Milan parla di “anno migliore di questa società e di questo tecnico”. Galliani sulle reti lombarde in relazione all’Inter: “Abbiamo fatto meglio di loro come ci capita da 5 anni; facciamo sempre meglio in Champions League. Qualche significato l’avrà questa cosa qui…” Alla domanda da studio su un’eventuale sfilata del Milan sul pullman per le vie di Milano risponde: “ Noi vinciamo spesso, non abbiamo bisogno dei bus”. Il bus con i rossoneri e la coppa, per la cronaca, percorrerà il capoluogo lombardo la sera dopo, da via Mario Pagano a Piazza del Duomo, con Ambrosini a esibire uno striscione osceno all’indirizzo degli interisti con la scritta “Lo Scudetto mettilo nel c…”, lo slogan più gettonato negli spogliatoi dopo la vittoria ateniese (come riferito da “Il Corriere della Sera” e come dall’audio mandato in onda da Antenna 3). Ora, lo slogan è urlato a squarciagola dallo stesso giocatore e prontamente ripreso dai compagni e dalla becera folla rossonera. Sullo striscione, in bella mostra per gran parte del corteo, lo Scudetto Tricolore simbolo della vittoria nazionale dell’Inter è cancellato con una croce in segno di disprezzo. A proposito: dov’erano Ancelotti e il grande Capitan Maldini? Dov’era l’”Atleta di Cristo” Kakà, che avrebbe per modello di vita Gesù e vivrebbe secondo la Bibbia facendo del calcio una missione divina? Là in mezzo al coro.

Galliani ai microfoni Rai ai giornalisti che gli chiedono spiegazioni: “Basta, dai, adesso! Vinciamo la Champions e continuate con gli striscioni.. non avete il senso delle cose!” Con questo, il Milan ci consegna appieno il decadimento dei valori di ogni ordine e grado che contraddistingue il nostro sport e i nostri tempi. Una figura squallida, degna del titolo di “Campioni di inciviltà”.

Matarrese a “Mercoledì da Campioni” (Rai 1): “Siamo qui per dare lustro al nostro Paese, ma soprattutto perché il nostro calcio esca da questa annata disgraziata, per guardare al futuro con più sincerità”. Proviamoci subito, partendo dal presente: per quanto scomodo possa suonare, il Milan mi è parso un’indegna regina d’Europa sul campo e fuori. A mio avviso, mercoledì sera ad Atene hanno vinto i valori del marketing, dell’utilitarismo e del non gioco esibito dai rossoneri per quasi tutto il torneo; giovedì sera a Milano, i signori del calcio europeo sono scaduti a livelli inferiori a quelli dei più infimi facinorosi della Curva Sud: quelli che pretenderebbero di educare.

Agli annali va la 7° coppa del Milan, alla società la bella cifra di 67 milioni di Euro.Venerdì sera a San Siro impazza la festa rossonera in stile hollywoodiano, con la sfilata dei trofei e Inzaghi grande eroe. Ma l’identikit della miglior squadra europea, la più titolata di tutti i tempi, è sconsolante: coinvolta nello scandalo di Calciopoli, non sarebbe stata neppure abilitata a disputare il torneo; staccata di 36 punti dall’Inter in campionato, gioca un calcio men che mediocre; decide la partita con un goal irregolare, osannata da una schiera di giornalisti-tifosi a senso unico; insulta gratuitamente gli avversari disprezzando lo Scudetto Tricolore italiano. Qualcosa – me ne darete atto - non funziona. Urge un cambiamento radicale, perché abbiamo toccato il fondo.

http://calcioparole.wordpress.com/2007/07/01/15/

Modificato da Iron
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io speravo tanto che tu lo pubblicassi.

Spero che lo abbiano letto in tanti, perchè non c'è niente da commentare su di un articolo del genere, se non

che la mamma degli ignoranti è sempre incinta.

Anzi no, la mamme degli ignoranti, dei facinorosi, degli antisportivi si offenderebbero al pensiero di avere

una figlia come quella che ha scritto questo articolo.

So anche perchè un articolo del genere ti piace, rappresenta fedelmente il tuo pensiero e la tua sportività.

Ps. Dimenticavo una cosa, quanto dovete aver sofferto tu e la tua amica per la vittoria del Milan.

ah ah ah ah ah

Sai cosa mi diceva un mio amico filosofo?

Silvano, ricordati, l'invidia e l'ignoranza viaggiano di pari passo.

Modificato da Sil Sil
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Sai cosa mi diceva un mio amico filosofo?

Silvano, ricordati, l'invidia e l'ignoranza viaggiano di pari passo.

Probabilmente hai ragione.

Ma ti dico solo una cosa: queste due qualità le dimostra in modo LAMPANTE e INEQUIVOCABILE chiunque scriva di "scudetti di cartone" o stronzate simili.

E prova seriamente a dirmi che non ho ragione...

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Probabilmente hai ragione.

Ma ti dico solo una cosa: queste due qualità le dimostra in modo LAMPANTE e INEQUIVOCABILE chiunque scriva di "scudetti di cartone" o stronzate simili.

E prova seriamente a dirmi che non ho ragione...

Non l'ho mai scritto da nessuna parte e non è un modo di dire.

Così come sempre mi chiedo, come si fa a mettere sullo stesso piano Milan e Juve

nella vicenda calciopoli o moggiopoli.

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Non l'ho mai scritto da nessuna parte e non è un modo di dire.

Così come sempre mi chiedo, come si fa a mettere sullo stesso piano Milan e Juve

nella vicenda calciopoli o moggiopoli.

Difatti che non siano sullo stesso piano l'hanno dimostrato, ahimé, le sentenze.....

Le responsabilità, i coinvolgimenti, erano diversi, e parimenti ben diverse le sanzioni applicate: da un lato una penalizzazione nella massima serie che ha comportato il dover passare dai preliminari (salvo poi vincere la Champions) e una affannosa rincorsa in campionato.

Dall'altra, 2-diconsi-2 scudetti revocati, maxipenalizzazione, retrocessione in B, perdita sponsor, emorragia di campioni (tra cui due degli attuali migliori marcatori di A, 2 futuri campioni del mondo, un vicecampione del mondo etc.).

Questo dal punto di vista materiale, e non mi pare si possa parlare di "stesso piano" (giustamente).

dal punto di vista etico, l'unica assimilazione che regga tra le due vicende è che trattandosi in entrambi i casi di squadre condannate, è giusto che il titolo non sia stato assegnato nè alla prima nè alla squadra che, oltre ad essere arrivata seconda sul campo, non aveva i requisiti di lealtà sportiva (attenzione, parlo di lealtà, non di illecito sportivo) per poter vedersi assegnato lo scudo. Dopo che non avesse senso assegnarlo ex post a una squadra palesemente inferiore e arrivata a distanze antartiche è altro paio di maniche, io infatti l'avrei lasciato non assegnato.

Modificato da Dino Lampo
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Difatti che non siano sullo stesso piano l'hanno dimostrato, ahimé, le sentenze.....

Le responsabilità, i coinvolgimenti, erano diversi, e parimenti ben diverse le sanzioni applicate: da un lato una penalizzazione nella massima serie che ha comportato il dover passare dai preliminari (salvo poi vincere la Champions) e una affannosa rincorsa in campionato.

Dall'altra, 2-diconsi-2 scudetti revocati, maxipenalizzazione, retrocessione in B, perdita sponsor, emorragia di campioni (tra cui due degli attuali migliori marcatori di A, 2 futuri campioni del mondo, un vicecampione del mondo etc.).

Questo dal punto di vista materiale, e non mi pare si possa parlare di "stesso piano" (giustamente).

dal punto di vista etico, l'unica assimilazione che regga tra le due vicende è che trattandosi in entrambi i casi di squadre condannate, è giusto che il titolo non sia stato assegnato nè alla prima nè alla squadra che, oltre ad essere arrivata seconda sul campo, non aveva i requisiti di lealtà sportiva (attenzione, parlo di lealtà, non di illecito sportivo) per poter vedersi assegnato lo scudo. Dopo che non avesse senso assegnarlo ex post a una squadra palesemente inferiore e arrivata a distanze antartiche è altro paio di maniche, io infatti l'avrei lasciato non assegnato.

Dino il problema non sei tu che hai l'onesta di ammettere le differenze e di valutare la cosa anche tenendo conto delle sentenze, che a questo mondo hanno per fortuna un significato e danno un valore specifico ai reati commessi.

Così come è condivisibile il tuo discorso sulla lealtà sportiva.

Il riferimento è chi non ha l'onesta di fare dei doverosi distinguo.

sil

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Sil, le sentenze hanno un valore quando dimostrano inequivocabilmente che c'e' stato un reato, penale, amm.vo o sportivo che dir sai voglia.

Il problema e' che nel caso della Juve nessuno ha mai potuto dimostrare inequivocabilmente che avesse rubato, comprato arbitri e via discorrendo, ma e' stata condannata per il desiderio della piazza solo ed unicamente su base indiziaria.

Tanto per intenderci qualunque principe del foro avrebbe impugnato la sentenza si fosse trattato di condannare qualcuno solo in base ad indizi e nessuna prova, anche perche' il diritto di replica per la difesa e' stato semplicemente ridicolo.

Vogliamo confutare anche questo?

Ladycalcio stara' rosicando, ma gradirei diceste cosa ha postato di sbagliato.

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Sil, le sentenze hanno un valore quando dimostrano inequivocabilmente che c'e' stato un reato, penale, amm.vo o sportivo che dir sai voglia.

Il problema e' che nel caso della Juve nessuno ha mai potuto dimostrare inequivocabilmente che avesse rubato, comprato arbitri e via discorrendo, ma e' stata condannata per il desiderio della piazza solo ed unicamente su base indiziaria.

Tanto per intenderci qualunque principe del foro avrebbe impugnato la sentenza si fosse trattato di condannare qualcuno solo in base ad indizi e nessuna prova, anche perche' il diritto di replica per la difesa e' stato semplicemente ridicolo.

Vogliamo confutare anche questo?

Stavo parlando dei distinguo tra quanto fatto/imputato al Milan e alla Juve

Ladycalcio stara' rosicando, ma gradirei diceste cosa ha postato di sbagliato.

Se non ci arrivi da solo dove sta il problema in un articolo così ...

Ps. Me lo son riletto con calma, ma neanche il più sfegatato degli anti-milanisti riuscirebbe a scrivere un articolo così vomitevole, trasudante di quella inciviltà che lei denuncia tipica del tifo contro.

E

Modificato da Sil Sil
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Mi spieghi gentilmente che distinguo ci puo' essere in un processo nel quale nulla e' dimostrabile?

Ma forse ho capito :

tu bianconero hai probabilmente rubacchiato 7 partite e ti retrocedo con grave penalita', tu zozzonero invece ne hai, sempre probabilmente, rubacchiate 3 e ti regalo la partecipazione alla CL pur penalizzandoti in campionato.

Ribadisco la domanda, si puo' essere piu' o meno d'accordo sull'esposizione del concetto, ma gradirei mi diceste cosa c'e' di sommamente sbagliato in quanto postato dalla sciura.

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Mi spieghi gentilmente che distinguo ci puo' essere in un processo nel quale nulla e' dimostrabile?

Ma forse ho capito :

tu bianconero hai probabilmente rubacchiato 7 partite e ti retrocedo con grave penalita', tu zozzonero invece ne hai, sempre probabilmente, rubacchiate 3 e ti regalo la partecipazione alla CL pur penalizzandoti in campionato.

Ti pare che sia questo il rapporto emerso dalle intercettazioni e dalle partite incriminate?

Non scherzare per favore.

Ribadisco la domanda, si puo' essere piu' o meno d'accordo sull'esposizione del concetto, ma gradirei mi diceste cosa c'e' di sommamente sbagliato in quanto postato dalla sciura.

Non ho voglia di litigare con te. Dimmi solo che hai voglia di rompere, perchè se veramente non capisci l'assurdità di un articolo così, l'inciviltà di un articolo così, il modo di travisare e presentare la realtà in una luce totalmente negativa tipico del tifo più becero e antisportivo, l'incapacità di riconoscere i meriti della squadra avversa, etc etc, allora Corto mi preoccupi, ma seriamente.

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oh, mi son rotto le palle

sil, le posizioni di milan e giuve erano evidentemente diverse, tanto che sono state sanzionate diversamente.

solo che secondo qualcuno è stata penalizzata troppo una squadra e troppo poco un'altra.

Non ho molto da aggiungere, ma avrei preferito, da simpatizzante giuventino, vedere i bianconeri ripartire dalla C2 e non avere più legami con certi personaggi.

Questo per quello che riguarda la giuve. di voi mi importa una sega

^___^

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Sil, era chiaramente solo un esempio.

Ti chiedo gentilmente di rispondermi e di non semplificare il tutto guardando il ditino.

E' plausibile ed accettabile una condanna con evidente sperequazione inflitta solo su base indiziaria?

Su quel post mi ripeto, e' evidentemente faziosissimo e poco delicato, ma gradirei sapere cosa c'e' scritto di cosi' sbagliato.

E nun te preoccupa' pemme', che sto benissimo ^__^

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Sil, era chiaramente solo un esempio.

Ti chiedo gentilmente di rispondermi e di non semplificare il tutto guardando il ditino.

E' plausibile ed accettabile una condanna con evidente sperequazione inflitta solo su base indiziaria?

Per la Giustizia Sportiva si, non segue le logiche di quella ordinaria. Il buffo è quando accade l'incontrario, ovvero dirigenti condannati dalla giustizia ordinaria per falsificazione di documenti e, clamorosamente, la Giustizia sportiva che assolve da ogni colpa le società da essi, a tutti gli effetti, rappresentate!

Per il resto, la condanna di Moggi e della Juve è ampiamente plausibile e sicuramente anche la Giustizia ordinaria calerà su Moggi e Giraudo. Bastino per tutti le schede estere appositamente fatte recapitare ad arbitri e designatori, quelle mi paiono qualcosa di più di un indizio. Ma non scordiamo che tutto prese avvio dalla GEA, che infatti appena fu messa sotto inchiesta si dissolse all'istante; e che Moggi tramite la Gea di fatto indirizzava il mercato di giocatori e allenatori, che quando poi dovevano incontrare la squadra del "padrone", assai spesso si pigliavano la domenica libera; emblematiche a tal proposito le dichiarazioni pre Ascoli - Juve di Giampaolo..."La partita con la Juve? Non scherziamo, sto già pensando a quella dopo..", infatti al minuto n° 30 Trezeguet ne aveva già inzaccherati 3..

Oh, si badi..anche il compianto Facchetti che si incontrava a cena con designatore a me pare qualcosa di non molto ortodosso; ben meno ortodosso ad esempio di certe telefonate avvenute a due mesi dalla fine del campionato (capisco fosse accaduto all'inizio..), da parte di un ex collega di certi guardalinee, che si lagnava con loro che non era giusto che la "sua" (nel senso, più che altro, di tifoso, visto che peraltro come dirigente manco la rappresentava) squadra venisse sistematicamente danneggiata da decisioni arbitrali (e direi che in quel campionato c'erano fior di prove televisive a conforto).

L'unica, vera PORCATA di Moggiopoli e dintorni fu invece l'aver costruito un castello accusatorio attorno a quelle telefonate tale da farne discendere un "disegno" ad hoc volto a favorire il Milan, quando gli stessi "tempi" non collimano..Come si fa ad organizzare una "cupola" a due mesi dalla fine di una stagione ormai pressochè compromessa per lo scudetto, infatti, questo non si sa...Certo se poi quelle telefonate le metti in mano a una Pubblica Accusa (Palazzi) e ad un Giudice (Borrelli), "appena appena" schierati contro le idee politiche del Presidente di quella società, tutto può riuscire.

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Per la Giustizia Sportiva si, non segue le logiche di quella ordinaria. Il buffo è quando accade l'incontrario, ovvero dirigenti condannati dalla giustizia ordinaria per falsificazione di documenti e, clamorosamente, la Giustizia sportiva che assolve da ogni colpa le società da essi, a tutti gli effetti, rappresentate!

Vero, ma non riguardammia, indi passiamo oltre.

Per il resto, la condanna di Moggi e della Juve è ampiamente plausibile e sicuramente anche la Giustizia ordinaria calerà su Moggi e Giraudo. Bastino per tutti le schede estere appositamente fatte recapitare ad arbitri e designatori, quelle mi paiono qualcosa di più di un indizio. Ma non scordiamo che tutto prese avvio dalla GEA...

Restano sempre semplici indizi, anche se non ti garbano, perche' uno con un arbitro puo' parlare anche di mignotte *e' pure gia' successo ^__^*

La gea non e' la Juve, indi fuorviante anche questo.

Oh, si badi..anche il compianto Facchetti che si incontrava a cena con designatore a me pare qualcosa di non molto ortodosso; ben meno ortodosso ad esempio di certe telefonate avvenute a due mesi dalla fine del campionato (capisco fosse accaduto all'inizio..), da parte di un ex collega di certi guardalinee, che si lagnava con loro che non era giusto che la "sua" (nel senso, più che altro, di tifoso, visto che peraltro come dirigente manco la rappresentava) squadra venisse sistematicamente danneggiata da decisioni arbitrali (e direi che in quel campionato c'erano fior di prove televisive a conforto).

Anche questo non riguarda la Juve e non e' la sede piu' adatta, rivolgiti a qualche interista.

L'unica, vera PORCATA di Moggiopoli e dintorni fu invece l'aver costruito un castello accusatorio attorno a quelle telefonate tale da farne discendere un "disegno" ad hoc volto a favorire il Milan, quando gli stessi "tempi" non collimano..Come si fa ad organizzare una "cupola" a due mesi dalla fine di una stagione ormai pressochè compromessa per lo scudetto, infatti, questo non si sa...Certo se poi quelle telefonate le metti in mano a una Pubblica Accusa (Palazzi) e ad un Giudice (Borrelli), "appena appena" schierati contro le idee politiche del Presidente di quella società, tutto può riuscire.

Idem con patate, tutta sta pappardella per èarlar di Juve solo in 4 misere righe.

Ti prego di non infilarci il piagnisteo promilan in ogni dove, ma di rispondere in tema, se ti va, senno lassa sta'.

Qui sto a chiagne io, lassamelo fa senza farmi vedere quei fetenti colori zozzoneri.

Ma toriamo in tema, esistono prove che la Juve ha falsato i campionati?

No?

Ah, ecco.

Siluccio, non t'e' garbata la risposta?

Piantala di spignattare e torna a risponder'ammia.

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Siluccio, non t'e' garbata la risposta?

Piantala di spignattare e torna a risponder'ammia.

Tu sei una cara persona (non pensare male, non ti sto facendo il filo, adesso sono impegnato con lo Svevo ah ah ah ), con qualche piccolo difettuccio, sei di dx e questo già non mi garba molto, ma ho vari amici di dx quindi posso anche soprassedere, ma il tuo difettuccio più evidente è la Juve, ovvero quando si parla di Juve tendi a essere troppo di parte.

Tutti noi tifosi di calcio tendiamo ad essere un po' di parte, ma tu vedi un po' troppo in b/n e molte volte sbarelli ah ah ah.

Personalmente catalogo gli amanti del calcio in 4 categorie

Sportivi: Gente che ama il calcio, avendo simpatia per una squadra ma non da tifoso, tifano per tutte le squadre italiane in Europa e guardano il calcio col giusto distacco.

Tifosi/sportivi Tifano chiaramente per una squadra, se la loro squadra perde non ne fanno un dramma, valutano la loro squadra non solo per gli ultimi risultati ed hanno la capacità di capire che non sempre si può vincere. Hanno la capacità di ammettere l'evidenza e riescono a discutere con la parte avversa. In Europa tifano per le italiane fino alle semi-finali, dopo un po' meno ah ah.

Tifosi Tifano e soffrono per i loro colori, quando la loro squadra perde sono di pessimo umore, pensano alla loro squadra prima di addormentarsi ah ah ah (ecco perchè litigano con le mogli), interpretano gli episodi a loro favore come giusti, e all'opposto per la squadra avversa, ma nonostante ciò riescono ancora a discutere con gli altri tifosi e qualche volta ammettono di avere una visione un po' di parte. In Europa fanno i finti indifferenti fino ai quarti, poi gufano di brutto ah ah.

Tifosi/faziosiStra-tifano per la loro squadra, esiste solo quella, i loro giocatori sono i più bravi e buoni, tutti gli episodi sono chiaramente a loro favore, sono letteralmente incapaci di discutere, godono delle disgrazie altrui, tutte le vittorie delle squadre avverse sono dovute alla fortuna o all'arbitro. Sminuiscono ogni cosa di buono che possa fare la squadra avversa, sono rancorosi. Ricordano perfettamente episodi del passato, ma non si rendono conto che li guardano con lenti colorate.

Nulla scalfisce la loro fede e credono ciecamente in ciò che dicono. In Europa tifano contro già durante la stesura dei calendari ah ah ah.

Dove ti collochi?

^__^

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Tifosi/sportivi Tifano chiaramente per una squadra, se la loro squadra perde non ne fanno un dramma, valutano la loro squadra non solo per gli ultimi risultati ed hanno la capacità di capire che non sempre si può vincere. Hanno la capacità di ammettere l'evidenza e riescono a discutere con la parte avversa. In Europa tifano per le italiane fino alle semi-finali, dopo un po' meno ah ah.

noi tifosi/sporivi tifiamo per le italiane SEMPRE, basta che meritino la vittoria, però.

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22:31 del 08 febbraio

Dejan Stankovic nel pomeriggio aveva lanciato una provocazione: "Inter antipatica perchè troppo forte". Il vice presidente rossonero Gallini replica garbatamente ai microfoni di Sky: "Dipende da come si vince. Mi hanno detto che chi vince diventa antipatico, ma io non ho mai notato antipatita nei nostri confronti. E dire che siamo la squadra che ha vinto piu` di tutte. Non siamo stati tirati in ballo ne` dalla Juventus ne` dall`Inter, quindi non voglio dire niente di piu`"

hahahahaha... ;)

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Personalmente catalogo gli amanti del calcio in 4 categorie

Ecco appunto Sil, personalmente..... perchè io non mi vedo a pieno nelle categorie che tu hai scritto.

Personalmente io tifo per l'Inter ed ho simpatia per altre 3 sq straniere.

Quando gioca un'italiana (che non sia una di quelle sopra citate) in campo internazionale tifo per il bel gioco e quindi faccio il tifo per quella che gioca meglio.

Certo non ci riesco a tifare per una sq che avrebbe dovuto essere in serie B, ma che invece gioca in cempion con l'inganno, e per giunta la vince falsando tutta la competizione.

Non sei d'accordo con me? Ok rispetto la tua idea.

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