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Dino Lampo

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  1. Qualcosina di più? Sotto sforzo sono convinto che ci riesci... :rolleyes:
  2. E' una decisione tua, non ti ha allontanato nessuno dalla questione dei diritti TV, in questo Paese si possono avere opinioni difformi nonostante l'avvento (ormai prossimo a scadenza) di berlusconi al Governo...
  3. Nell'intricata guerra di nervi a colpi di insulti e frecciate tra Juve e Inter (cosa ci guadagneranno poi...) si inserisce la querelle Figo vs Moggi... Sembra che la cosa si stia sgonfiando grazie ad una "retromarcia" di Figo: I portoghese dell'Inter interrogato dall'Ufficio indagini non ha visto il d.g. della Juventus con Paparesta: "Sono stato male interpretato". Ora il fuoriclasse nerazzurro rischia il deferimento Luis Figo discute con l'arbitro Paparesta.Afp MILANO, 17 febbraio 2006 - Vince Moggi, per getto della spugna. Luis Figo non è riuscito a provare la visita del d.g. juventino nello spogliatoio dell’arbitro Paparesta a pochi minuti dal via del derby d’Italia. Interrogato ieri a Milano da un inviato dell’Ufficio indagini federale, ha spiegato che lui non era in grado di assistere al contatto ravvicinato perché si trovava all’imbocco del sottopassaggio insieme con gli altri nerazzurri, circostanza peraltro ben documentata dalle immagini trasmesse nel corso della diretta televisiva. Figo perciò ha solo potuto notare alcuni dirigenti della Juve, tra i quali ha riconosciuto Moggi, mentre salivano le scale, dalle quali ha poi visto scendere la quaterna arbitrale. A quel punto ha chiesto spiegazioni... logistiche e un non tesserato gli avrebbe spiegato che quella scala porta appunto allo spogliatoio di Paparesta. Omettendo però che esiste anche uno sbocco in tribuna. CONFUSIONE - Di non tesserati, quindi di persone che la Federcalcio non può obbligare a testimoniare, ce ne sono diverse decine nel ventre di San Siro prima di ogni match. Si va dagli inservienti ai collaboratori delle società ospitanti, dagli amici degli amici che riescono a intrufolarsi, agli addetti al servizio d’ordine e poi ancora circolano inevitabilmente tecnici e giornalisti televisivi, rappresentanti del Comune in divisa e in borghese... Insomma, ci siamo capiti: è facile pensare che nemmeno lo stesso Figo conosca l’identità di questo suo improvvisato informatore, che lo ha indotto a una maliziosa deduzione. BERLINO - Il giocatore si sarebbe potuto fermare qua, il suo racconto era logico e comprensibile appariva l’equivoco. Forse anche immediatamente scusabile. Invece il portoghese ha voluto aggiungere un particolare in più, relativo all’incontro con la stampa avuto lunedì scorso a Berlino, dov’era stato convocato dalla Nike, insieme con Adriano e altri campioni, per indossare la divisa che il Portogallo avrà al Mondiale. TRADUZIONE - Luis Figo ha spiegato che l’intervista che ha rilasciato in Germania era in inglese e, quando ne ha letto la traduzione su alcuni organi di informazione italiani si è subito accorto che il suo pensiero non era stato riportato correttamente o in modo completo. Ma questa tesi della cattiva interpretazione non ha convinto lo 007 federale e nei primi giorni della prossima settimana Luis Figo dovrebbe essere deferito alla Disciplinare dal procuratore federale Stefano Palazzi. In pratica, l’inchiesta si è già chiusa non essendo emersi elementi tali da rendere necessaria l’audizione di Moggi (che ha già smentito pubblicamente) e dell’arbitro Paparesta. DISCIPLINARE - L’addebito dovrebbe essere la violazione dell’articolo 1 del Codice calcistico che impone ai tesserati un comportamento leale nei confronti degli altri tesserati qual è appunto il direttore generale della Juventus Luciano Moggi. Lunedì il generale Italo Pappa girerà il fascicolo delle indagini al procuratore Palazzi, il deferimento di Figo viene dato per inevitabile. Non solo per la vibrata protesta della Juventus, che ha presentato una denuncia ufficiale, tendente ad appurare la verità dei fatti ed eventualmente a punire il giocatore, quanto per il «procurato allarme» su una presenza indebita nella zona interdetta, riservata agli ufficiali di gara. Toccherà alla Disciplinare stabilire se le parole di Figo, pronunciate e «non capite», ma comunque senza uno straccio di prova, meritano di essere etichettate e sanzionate come «comportamento sleale». La Juve vorrebbe una sanzione più pesante della multa, ma potrebbe pure accontentarsi della vittoria ai punti di ieri. >> In un clima già surriscaldato tra i due club, era proprio obbligatorio rilasciare quella intevista, per di più in un contesto che non la giustificava assolutamente e nel quale ogni campione presente dovrebbe spogliarsi di tutti i veleni? Ovvio che la questione dell'inopportunità di certe uscitwe si estende anche ai vari Moggi e Moratti, non voglio colpevolizzare solo Figo...
  4. Piuttosto vorrei dire che il Messina potrebbe giovarsi: a) del fatto che la Juve è "rilassata" dal colpaccio esterno contro l'Inter; B) che inconsciamente potrebbe pensare all'impegno di mercoledì col Werder; c) che il Parma (squadra di livello analogo al Messina) ha dimostrato che la Juve può quantomeno essere fermata; d) che la stessa Juve si presenterà con formazione ampiamente rimaneggiata, in piccola parte per infortuni (Zambrotta), in larga parte per scelta di turnover.
  5. Beh, l'arroganza si manifesta anche nel non rispetto delle opinioni altrui, e in questo caso l'hai manifestata tu, Dugio...
  6. Non mi pare un messaggio ortograficamente corretto...vale a dire non ho capito nulla di cosa volevi dire. Una delle intepretazioni possibili al tuo scritto significherebbe che sei prevenuto nei miei confronti e non la voglio prendere in considerazione.
  7. Ti consiglio, allora, il topic "Vorrei fare un pò il piangina", così se hai già il sangue amaro ti viene pure un travaso di bile... :rolleyes:
  8. Semplice, farebbero delle wild card al contrario per consentire una differenziazione dei tornei (nel senso che a ciascuno di questi supertornei potrebbe essere invitato qualcuno delle "fasce basse", magari Madrid 15 tennisti top e 5 scarsi, a Roma 12 e 8 etc.) e si soddisferebbe questo requisito.
  9. Eccesso di piangineria anche per me. In primis, il Messina è in testa alla classifica delle ammonizioni ricevute e, conseguentemente, delle diffide. Vorrei fare analoghe verifiche per Parma, Siena etc. ovvero le squadre che la seguono, e vedere se hanno avuto giocatori diffidati solo o principalmente alla vigilia di appuntamente con la Juventus....Ad esempio al Cagliari mancherà uno dei pochi giocatori nell'orbita della nazionale, ovvro Langella...contro chi gioca il Cagliari? Al Siena mancherà mezza difesa e in più Falsini e Bogdani, e allora? Una forma di risarcimento postumo all'Udinese per il gol di del Piero in offside? In secundis, per gli infortuni, credo che nemmeno il peggiore antijuventino potrebbe additare anche questa responsabilità alla Juventus.... In tertius: cos'è quella faccenda di Eydelie? A me pare che fu lo stesso Papin a denunciare che alcuni suoi colleghi rossoneri si erano venduti la partita... :rolleyes:
  10. Liotru, i nostri discorsi sono cani che si mordono la coda... Un torneo può mettere in palio un montepremi di X dollari perchè ci va gente come Federer, che a sua volta va a quel torneo perchè è prestigioso. Se il torneo fosse popolato da tutti n. 200 ATP o giù di lì, l'interesse degli spettatori sarebbe molto basso, degli sponsor pure, e il montepremi si affloscerebbe di brutto (così come il livello tecnico), tanto da scoraggiare Federer e gli altri della top ten a parteciparvi e gli spettatori a seguire l'edizione successiva... A quel punto potrebbe verificarsi quello che a volte si prefigura per il calcio, ovvero una superlega europea e tanti piccoli campionati (portandolo in termini tennistici, i primi 25 ATP a fare dei tornei itineranti nelle grandi capitali europee, e gli altri 500 classificati a battersi per un pugno di lenticchie al trofeo città di Cervia o al Memorial Città di Vigevano...
  11. Dino Lampo

    Squali e pesciolini

    Per uno juventino come me, che vede che oltre alla situazione di partenza obiettivamente migliore rispetto ad altre squadre (parlo di potenza economica), ci sono tanti altri ingredienti (avvedutezza della dirigenza, amministrazione oculata, scelte azzeccate, giocatori con le palle, serietà societaria etc.) sinceramente c'è gusto a vincere, e poco mi frega se l'avversario da battere sia il Milan o altri. La Juve ha sempre vissuto di grandi duelli per la lotta al vertice, una volta doveva guardarsi dal Torino, anni dopo dalla Roma, un paio d'anni dalla Fiorentina, poi dal Napoli, e ora è la volta del Milan....sono cicli e come tali finiranno e ne inizieranno altri. L'Inter non ha risorse inferiori a Milan e Juve, se non vince vuol dire che oltre ai dindini serve altro. Ciò non toglie che le cose possano essere migliorate, e che si escogiti un sistema che tuteli tutte le esigenze e possa permettere a squadre che per ora hanno mezzi limitati, ma hanno dirigenti in gamba e gestione oculata, di emergere.
  12. Spero sia scritto in italiano, così lo capisce anche qualcun altro...
  13. La risposta alle tue domande è contenuta nel mio messaggio. La mia è una riflessione di carattere generale. E' ridicolo che ad invocare principi più legati all'etica che non alle leggi di mercato siano a volte coloro che tali principi hanno per primo disatteso. Non ho volutamente fatto nomi, Della Valle è nuovo di questo mondo e non credo abbia particolari colpe di cui mondarsi. Altri sì, e magari negli anni scorsi erano tra quelli che strepitavano. I motivi per cui Juve ed altre (così non si offende nessuno) avrebbero diritto a una quota maggiore li ho spiegati tante volte che mi sono venuti a noia, sono sostanzialmente quelli riportati in questo topic anche ad opera di altri. Siccome però sono convinto che la situazione attuale possa essere migliorata, ho a mia volta proposto un sistema e delle quote di ripartizione che mi sembrano in grado di tener conto degli interessi delle piccole e di quelli delle grandi...poi sulla percentuale si può discutere.
  14. Mah, giustizia ed equità la possono pretendere le persone per bene (e qualcuna ce ne sarà pure nel nostro calcio..) che hanno dovuto far salti mortali per gestire in maniera onesta la propria società . Chi ha per primo infranto la legge e le norme più elementari (rispetto della legge, pari opportunità etc) non credo possa invocare l'applicazione di principi tanto "alti" come l'equità e la giustizia. Gestire una società di calcio, è stato riconosciuto dalla giurisprudenza, equivale a gestire una impresa commerciale. Dato che un imprenditore non è costretto con la pistola alla testa a rimanere sul mercato se le cose vanno male, un presidente prima di fare debiti irrecuperabili o infrangere le regole, potrebbe benissimo passare la mano ed investire la propria competenza in altri settori imprendtoriali. Non mi riferisco a Della Valle o Spinelli, e resta fermo il fatto che se le regole vengono ritenute ingiuste (e molte lo sono), va fatta una battaglia per cambiarle, ma non devono essere infrante solo perché si giudicano ingiuste.
  15. Un contributo giuridico (ciascuno dà quel che può....) alla discussione: "Più recentemente, la giurisprudenza di merito (Si osserva che la casistica concernente la titolarità originaria del diritto di sfruttamento economico dell'evento sportivo (in particolare, calcistico) si è sviluppata principalmente in relazione a procedimenti cautelari concernenti conflitti tra titolarità del diritto di sfruttamento economico da parte dell'organizzatore dell'evento e diritto all'informazione giornalistica (diritto di cronaca) su eventi di interesse pubblico. Cfr. Pretura Pescara, 5 ottobre 1975; Pretura Roma, 26 novembre 1977; Pretura Roma, 3 luglio 1981; Pretura Bari, 29 dicembre 1982; Pretura Vercelli, 1 giugno 1984. Più recentemente, Pretura Roma 18 settembre 1987; Pretura Roma, 10 dicembre 1992. 1 ) ha meglio precisato la natura del diritto in questione e ha riconosciuto la sua titolarità originaria in capo al soggetto che organizza l'evento. E' stato infatti affermato che "...La partita di calcio non è solamente un fatto agonistico, ma è anche "spettacolo" organizzato e offerto al pubblico da società di tipo imprenditoriale e, come tale, ha rilevanza economica;....Nei suoi riflessi economici, l'incontro rientra indubbiamente nella disponibilità del sodalizio che a sue spese e a suo rischio promuove e allestisce lo spettacolo sportivo. Sempre che la gara si disputi in un luogo chiuso, l'ente organizzatore, come ha diritto di riscuotere il biglietto d'ingresso, così ha facoltà di tutelare gli interessi economici inerenti allo spettacolo sportivo, impedendo che altri sfrutti risultati del suo sforzo organizzativo... " (Tribunale di Roma, sent. 21 luglio 1978). 21. Poiché l'organizzazione di eventi calcistici è posta a carico della squadra di calcio che ospita l'incontro, a questa spetta in via esclusiva il diritto di sfruttarlo sotto il profilo economico. Infatti, l'evento organizzato dalla società di calcio "....costituisce il risultato di un'attività imprenditoriale, in quanto tale suscettibile di sfruttamento economico, attraverso l'imposizione di un corrispettivo per l'accesso nel luogo chiuso in cui si svolge, la concessione onerosa delle facoltà ivi esercitabili.... ". Il diritto esclusivo della società di calcio "....affonda le radici nell'ovvio principio, logico prima che giuridico, della esclusiva disponibilità del prodotto da parte di colui che lo produce. Ma non la logica, invece, non il diritto consentono di ritenere che colui il quale, mediante lo svolgimento di un'attività economico finanziaria...organizza a proprie spese e a proprio rischio una manifestazione sportiva ... sia tenuto a tollerare gratuitamente ... che la manifestazione sia poi telediffusa.... " (Corte d'Appello di Roma, sent. 10 novembre 1980). 22. Per quanto concerne il ruolo svolto dalla squadra ospitata, è stato inoltre affermato che "....titolare esclusivo dello spettacolo sportivo, e quindi della sua utilizzabilità economica, è unicamente la società che organizza l'incontro medesimo, e nel caso di un incontro di calcio, la squadra nel cui campo ha luogo la competizione. La società ospite, infatti, non svolge alcuna attività diretta all'allestimento e all'organizzazione dell'incontro...onde nessun diritto può vantare allo sfruttamento economico dell'incontro sportivo disputato.... " (Tribunale di Catania, sent. 20 ottobre 1988).
  16. Un contributo giuridico (ciascuno dà quel che può....) alla discussione: "Più recentemente, la giurisprudenza di merito (Si osserva che la casistica concernente la titolarità originaria del diritto di sfruttamento economico dell'evento sportivo (in particolare, calcistico) si è sviluppata principalmente in relazione a procedimenti cautelari concernenti conflitti tra titolarità del diritto di sfruttamento economico da parte dell'organizzatore dell'evento e diritto all'informazione giornalistica (diritto di cronaca) su eventi di interesse pubblico. Cfr. Pretura Pescara, 5 ottobre 1975; Pretura Roma, 26 novembre 1977; Pretura Roma, 3 luglio 1981; Pretura Bari, 29 dicembre 1982; Pretura Vercelli, 1 giugno 1984. Più recentemente, Pretura Roma 18 settembre 1987; Pretura Roma, 10 dicembre 1992. 1 ) ha meglio precisato la natura del diritto in questione e ha riconosciuto la sua titolarità originaria in capo al soggetto che organizza l'evento. E' stato infatti affermato che "...La partita di calcio non è solamente un fatto agonistico, ma è anche "spettacolo" organizzato e offerto al pubblico da società di tipo imprenditoriale e, come tale, ha rilevanza economica;....Nei suoi riflessi economici, l'incontro rientra indubbiamente nella disponibilità del sodalizio che a sue spese e a suo rischio promuove e allestisce lo spettacolo sportivo. Sempre che la gara si disputi in un luogo chiuso, l'ente organizzatore, come ha diritto di riscuotere il biglietto d'ingresso, così ha facoltà di tutelare gli interessi economici inerenti allo spettacolo sportivo, impedendo che altri sfrutti risultati del suo sforzo organizzativo... " (Tribunale di Roma, sent. 21 luglio 1978). 21. Poiché l'organizzazione di eventi calcistici è posta a carico della squadra di calcio che ospita l'incontro, a questa spetta in via esclusiva il diritto di sfruttarlo sotto il profilo economico. Infatti, l'evento organizzato dalla società di calcio "....costituisce il risultato di un'attività imprenditoriale, in quanto tale suscettibile di sfruttamento economico, attraverso l'imposizione di un corrispettivo per l'accesso nel luogo chiuso in cui si svolge, la concessione onerosa delle facoltà ivi esercitabili.... ". Il diritto esclusivo della società di calcio "....affonda le radici nell'ovvio principio, logico prima che giuridico, della esclusiva disponibilità del prodotto da parte di colui che lo produce. Ma non la logica, invece, non il diritto consentono di ritenere che colui il quale, mediante lo svolgimento di un'attività economico finanziaria...organizza a proprie spese e a proprio rischio una manifestazione sportiva ... sia tenuto a tollerare gratuitamente ... che la manifestazione sia poi telediffusa.... " (Corte d'Appello di Roma, sent. 10 novembre 1980). 22. Per quanto concerne il ruolo svolto dalla squadra ospitata, è stato inoltre affermato che "....titolare esclusivo dello spettacolo sportivo, e quindi della sua utilizzabilità economica, è unicamente la società che organizza l'incontro medesimo, e nel caso di un incontro di calcio, la squadra nel cui campo ha luogo la competizione. La società ospite, infatti, non svolge alcuna attività diretta all'allestimento e all'organizzazione dell'incontro...onde nessun diritto può vantare allo sfruttamento economico dell'incontro sportivo disputato.... " (Tribunale di Catania, sent. 20 ottobre 1988).
  17. Dino Lampo

    Zeman

    1. Hai detto che nell'ultima stagione Zac non ha fatto faville come il boemo...non poteva certo far faville per motivi oggettivi, quindi significa che lo ritieni inferiore... 2. Non sempre le scelte dei Presidenti sono coerenti con quello che dicono...anche Spinelli mesi fa lodava il bel gioco del Livorno poi ha affidato la panca che fu di Donadoni a un tecnico tutto concretezza come Mazzone....io mi riferivo al valore simbolico dell'accoppiata Zeman-Zamparini, la doppia Z, a parole entrambi contestatori di un certo assetto del sistema, ma all'atto pratico solo il primo ha fatto atti concreti.
  18. L'esempio forse non sarà felicissimo, spero che il concetto lo sia...se qualunque "attore" (nel senso di protagonista o co-protagonista di evento sportivo) si lamenta di essere malpagato adducendo che comunque, se non ci fossero anche gli attori "di serie B", l'evento sportivo non ci sarebbe, e minacciando di non disputare l'evento in caso di mancato aumento delle proprie spettanze,questo dovrebbe valere per tutti gli sport, anche individuali, e dovremmo riscrivere da zero le regole....
  19. Chiaramente, era ovvio, quelli che citi sono solo fatti, d'altronde di più concreto dei risultati esiste davvero poco, lo vado dicendo da sempre e in questo campionato in particolare.... :rolleyes:
  20. Dino Lampo

    Zeman

    Sulla questione degli allenatori, liotru, immaginavo che avresti detto che i nomi indicati non erano all'altezza del boemo... tu stravedi per lui e fai bene a esaltarlo, io non ne ho una concezione altrettanto entusiastica, lo giudico valido solo entro determinati contesti, e quindi dico la mia e dico che non è affatto scandaloso che sia a aspasso. Quanto alla vicenda-Roma, precisando che quella pubblicata era la campana-Zeman (magari Rosella Sensi ha un'altra versione), aggiungo che non mi pare di star colpevolizzando il boemo...ho solo detto che evidentemente faceva affidamento nella "promessa" fattagli dalla Roma e che le squadre che nel frattempo gli hanno avanzato delle proposte evidentemente erano meno stimolanti della panchina giallorossa, altrimenti sarebbe stato lui stesso a dire ai giallorossi "Scusate, ma durante questa pausa di riflessione che vi siete presi mi sono arrivate proposte più concrete e stimolanti e ho intenzione di accettarle".. Che poi, a giochi fatti, sia stato "sedotto ed abbandonato", è una cosa evidente. Visto che Zamparini ama il bel gioco, e visto che sta prendendo le distanze dai ccdd poteri forti e che vuole fare il paladino dei poveri, perché non chiama Zeman al Palermo? So che per liotru sarebbe una pugnalata alle spalle, ma non ce lo vedrei male.
  21. Come al solito parole sante e teorie che non prestano il fianco a nessuna critica o opinabilità ... : : :
  22. Dino Lampo

    Squali e pesciolini

    Non prendersela per un rigore non dato o un fuorigioco non visto è segno di grande maturità ed intelligenza, a mio avviso, nonché di elevata sportività . Ed è segno di maturità anche quanto detto da Mesfiolaz, è auspicabile che, una volta dismessi i panni del tifoso, si torni a ragionare da padre, da marito, da persona responsabile, non da tifoso esagitato. Però continuo a domandarmi: se davvero si ha l'intima convinzione che tutto sia marcio, tutto sia deciso a tavolino, che un errore arbitrale, magari molto evidente, se va a favore di Lecce o Treviso è una umana svista ma se va a favore di una grande (e in questo campionato abbiamo avuto esempi ben più eclatanti di un fuorigioco di 80 cm)deve per forza far parte di una precisa strategia, se davvero si pensa che anche gli organi giudicanti possano essere "comprati" o addomesticati, ma che senso ha incazzarsi per un gol clamoroso sbagliato dal proprio centravanti o una cappella del proprio portiere? Sono queste le riflessioni sconfortanti che da un pò mi vengono....le trasmissioni sportive, i giornali, dedicano sempre meno spazio ad approfondimenti e questioni tecniche e sempre più a polemiche francamente eccessive e ridicole (tipo quella tra Juve e Inter di questi giorni, dove a mio avviso torti e ragioni si dividono in egual misura). Non so, a volte sono nauseato, e mi chiedo che senso abbia alzarmi di scatto ed esplodere un grido rabbioso per un'occasione fallita da Del Piero, oppure entusiasmarmi per un numero di Ibra, o comunque applaudire sportivamente una giocata di Kakà o un lancio di veron, quando il giorno dopo questo gesto, questa emozione, sarà relegata in un cantuccio, soffocata dagli strepiti di Moratti, dall'ironia fuori luogo di Moggi, dalle lamentele di Mancini o dalle accuse della piccola di turno che magari non si ricorda che una settimana prima era stata lei stessa favorita (magari a discapito di qualche altra "poveraccia") da una svista arbitrale...
  23. Che fai, Corto, vuoi insegnare il mestiere ai maestri della rosicata? Se vuoi dare lezioni in questo campo, allora hanno ragione, tutti gli juventini sono arroganti... Come se volessero insegnare a noi ad imbiancare soffitti e pareti.....
  24. Dino Lampo

    Finalmente

    Mi sembra che anche a voi non frega 'na mazza di come vinciamo, tanto c'avete sempre gli arbitri o la GEA o il doping come scusanti per giustificare le nostre vittorie...
  25. Dino Lampo

    Zeman

    provvederò, Biscardi mi ha già stufato, ma Zeman no.....meglio Bisteccone Galeazzi !!
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