La sudditanza c'e' a favore di quelle squadre che possono determinare la carriera di un arbitro (sono piu' di 3), e' fisiologico anche se non e' giusto.
Se poi mi chiedi "come mai la juve..." io penso che sia determinante il fattore Moggi.
Nel 1998 (a seguito di un campionato un po' anomalo...) salto' fuori un uomo di collegamento di Moggi presso gli arbitri piu' importanti (Danilo Di Tommaso famoso giornalista di Tuttosport scomparso nell'oblio dopo quella vicenda) che era solito accompagnarsi con il designatore Casarin.
Non si sa come mai questo indovinava tutte le designazioni alcuni giorni prima, era considerato un mago.
Fu aperta un'inchiesta che si concluse con la rottura dei rapporti AIA-Di Tommaso, la cacciata di Casarin (solo perche' si era fatto beccare poverino) e con la sospensione nel periodo estivo (!!!) di alcuni famosi arbitri (su tutti il famigerato Ceccarini).
Tali arbitri si salvarono la pellaccia perche' la sentenza li ritenne solo inconsapevoli protagonisti di "frequentazioni inopportune".
A tal proposito ci fu un'emblematico editoriale di C.Cannavo' che diceva all'incirca, "i nostri arbitri migliori sono stati ritenuti incapaci di intendere e volere!"
Oggi Di Tommaso non c'e' piu' e il designatore e' cambiato.
Il sospetto, non suffragato da prove, e' che cambiati gli attori si siano riprese certe abitudini.
Non parliamo comunque di mazzette o valigie di contanti, se c'e' qualcosa e' molto piu' sottile.